Scusate:mi sembra una barzeletta la storia" del Crocifisso nelle aule delle scuole"

Io ripeto non sono nata in questo paese,ma,perchè tanti problemi
per un crocifisso ...

Vorrei sapere chi si sente veramente "cattolico" in questo paese,vorrei sapere per "un cattolico" cosa significa essere "cattolici".

Nel paese nordico dove sono nata l'essere cattolico significava tutta un'altra cosa.

Mi sembra che ci sia un pò di confusione...

Perchè non è stata una donna italiana a chiedere l'autorizzazione?


klee

Ma secondo me queste continue imposizioni ed ingerenze da parte dei valori cattolici nella vita civile finiscono a fare irrigidire chi non condivide fino in fondo quei valori.
Tanto è bello e rispettabile che vive i suoi valori in se e per se senza volerli imporre tanto risulta odioso chi vuole imporre a tutti i costi i suoi simboli a tutti. Almeno io la sento così.

E con questo ribadisco che i cattolici hanno tutti i diritti di credere nei loro valori e nella loro fede, non hanno però nessun diritto di imporla agli altri.

Se l'idea di togliere il crocifisso dalle scuole e uffici pubblici fosse venuta da una larga maggioranza italiana, non avrei avuto nulla da ridire.
Ma che l'ospite che si è autoinvitato a casa mia alla fine voglia dettarvi anche la sua legge, mi sembra proprio assurdo.

Che questa gente (gli islamici) intolleranti ad oltranza nei loro rispettivi paesi per le religioni altrui vengano qui, ospiti, a pretendere di cambiare il nostro modo di vivere, mi sembra eccessivo.

La loro arroganza è pari solo al loro fanatismo.

Se noi gli permettiamo di fare quel che gli pare e piace alla fine ci imporrano l'infibulazione, il loro credo religioso, faranno sparire la carne di maiale dalle macellerie, imporranno il velo alle donne ecc. ecc. ecc.

Questa gente è molto pericolosa. Non sanno cosa sia rispetto e buona educazione. Se non condividono il nostro modo di essere ritornino pure a casa loro.

Io non sono cattolica, ma quando mi capita di volgere lo sguardo su di un crocifisso penso che c'è ancora speranza.

Ciao
Mary

Ma non so Mary se sia la via giusta. Secondo me non si tratta di una guerra di simboli ma di ridare il giusto luogo ai simboli. Nelle scuole sarebbe meglio mettere la foto del presidente della repubblica che, magari non è bello, ma rappresenta 56 milioni di italiani.

Il crocefisso che rappresenta il 99 % cento o il 51 % (o qualsiasi altra fascia tra le due), fa un torto a quel x% che non è incluso. Porre lo stato sovra le religioni, inoltre, ci salverebbe anche se ad essere maggioranza dovessero essere i simboli del profeta, perché il 100% che rappresenta il presidente e la nazione sarebbe comunque sopra alle fazioni che compongono quella nazione.

Certamente se oggi accettiamo le logiche che i cristiani, essendo maggioranza nella nazione, debbano decidere per tutti, domani, se mai dovessero diventare maggioranza i mussulmani, dovrete mettere il burka, essere lapidate se adultere etc.... ed io non potrò più mangiare il salame .

debbano decidere per tutti, domani, se mai dovessero diventare maggioranza i mussulmani, dovrete mettere il burka, essere lapidate se adultere etc.... ed io non potrò più mangiare il salame

Scusa ma forse non ci siamo! noi stiamo già sopportando comportamenti non leciti ...in V.le Jenner a Milano me lo dici perchè devo sopportare che 500 persone si stendano per terra verso la mecca?...dai, dai...io non sono cattolica...ma un crocefisso..li appeso in silenzio non fa certo nulla a contronto delle masse di credenti islamicii in movimento!

Siete sicuri, cari amici, che gli arabi e i musulmani non abbiano verso di noi gli stessi pensieri e timori che noi abbiamo verso di loro? Che abbiano più di un motivo per dire quello che noi diciamo di loro? Non mi direte, spero, che noi abbiamo esportato la democrazia, che il petrolio non è affare dell'occidente e che la televisione commerciale promuove l'emancipazione sociale.
Anche da noi le donne portano il burka, solo che non si deve vedere, da loro invece si deve vedere: chi ha ragione? Dove la donna è più libera?

Secondo me,la questione del crocefisso e' puramente simbolica. Questa infatti rappresenta solo un tassello nel mosaico della dialettica tra i due mondi. Mettere o meno il crocefisso nei luoghi pubblici dovrebbe essere vista come una prova,nella quale noi,mondo occidentale e poi cristiano,dimostriamo di avere un senso piu' alto del concetto di laicitá, e che anteponiamo alle diatribe religiose che tanti lutti infliggono agli uomini,il benessere e l'armonia sociale,presupposti indispensabili per un futuro migliore.

scusate, ma non ho capito.
La donna finlandese ha chiesto di togliere il crocefisso. Mi pare che non sia per niente islamica, bensì protestante (o meglio i tg che ho ascoltato io non hanno detto di quale religione fosse), e comunque la sua famiglia si professa laica (nel senso di non religiosa). La loro osservazione era nel senso che in uno stato laico non ci dovrebbe essere ostentazione di simboli religiosi, un po' come in Francia. Io non so che fastidio possa dare un crocefisso, però in una classe con alunni di diverse fedi religiose, io ci vedrei meglio i simboli di ognuna delle religioni e anzi, farei in modo che gli alunni spiegassero questi simboli a chi appartiene ad altre religioni. Sarebbe a mio avviso un notevole scambio culturale; servirebbe a vincere l'ignoranza (intesa come non conoscenza) e i pregiudizi che da essa derivano. Volete mettere; una immagine di Budda, una di Krisna, Maometto, ecc... vicino al crocefisso?

Grazie della tua risposta!la donna è f i n l a n d e s e

infatti io sottolineavo che la donna finlandese HA CHIESTO DI TOGLIERE... (era come se tu avessi scritto Maria e io avessi risposto che Maria... è chiaro che eravamo d'accordo sul finlandese...)...