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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 17-02-2006, 18.58.56   #1
Lucio Musto
Rudello
 
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Unhappy onesta inquietudine elettorale

Ecco che mi sta tornando; anzi mi pare che questa volta sia in anticipo.
E più angosciosa di sempre.

E’ quel dubbio, quel timore di non saper fare, davvero “secondo coscienza”, quel gesto semplice di apposizione di una crocetta su un foglio di carta; gesto capace di cambiare per anni la sorte di sassanta milioni di onesti concittadini affidati al mio giudizio.

So di non avere la coscienza pulita perché non ho studiato a sufficienza la realtà, perché non ne so abbastanza per valutare come davvero la pensi e quali siano le intenzioni di quel signore sorridente che vedo a volte in TV o di quell’altro che sorride di meno ma sembra tanto perbene. O magari di quello che sembra soffrire costantemente per le pene degli italiani o infine di quell’ultimo che afferma la sua certezza di un radioso futuro… naturalmente se lasciamo fare a lui!...

Avranno ragione?... saranno sinceri?... ma chi li conosce?... ne ho sentito parlare bene da quelli della loro parte e male dagli avversari, ma dicono la verità?... in “presunzione d’innocenza” dovrei votarli tutti!... ma così non servirebbe a nulla, il mio voto.
Già, ma quanto vale, il mio voto?... in fondo è solo un segnetto in mezzo a tanti altri milioni!... del tutto irrilevante!

Voterò come ho sempre votato… o forse cambierò, per affermare la mia libertà!.. per ora cambio canale alla TV e mi vado a vedere il film di fantascienza che mi ha detto Nicola che è proprio bello!

Italiani!... accada quel che accada, per un cinquantamilionesimo circa sarà colpa o, se preferite, irresponsabilità mia!

Come al solito, poi, ricomincerò a pontificare. Tenetevi pronti!


Rudello 17 febbraio 2006 parole 271
Lucio Musto is offline  
Vecchio 18-02-2006, 16.45.08   #2
Mary
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Tu non immagini quanto quella tua crocetta sia importante e determinante per le sorti di questo paese.

Il motivo è semplice: sono in troppi a pensarla come te.

Io non ti dico per chi votare, la scelta deve essere tua.

Ma evita di dare un voto a casaccio, come chi spara nel mucchio e poi nasconde la mano.

Ci sarà una campagna di fuoco fino al 9 aprile. Ogni tanto guardali, ascoltali, riflettili bene. Non troppe volte lo stesso individuo. Altrimenti ti rimbambisce, ti confonde le idee.

Guardali uno ad uno, osservali attentamente.
Diceva Fromm, che se i cittadini che votarono Hitler lo avessero osservato con attenzione si sarebbero accorti facilmente che era un necrofilo. Amore per la morte.

Confronta le loro parole con la realtà che è a tua conoscenza. Se dicono parole prive di significato concreto vuol dire che cercano di imbrogliare.

Le parole che restano parole stanno in bocca a chi non dice la verità.
Poi osserva i loro gesti, i loro sguardi, ogni loro movimento.
Nonostante abbiano provato a riprovato ad affascinare la gente, con tecniche scientifiche, resta sempre un punto debole che porta fuori quel che sono veramente.

Vota chi dice almeno una cosa buona che ha buone probabilità di attuare. Chi parla di argomenti pratici, posti di lavoro (non il famoso milione promesso ancora una volta) ambiente, economia, sanità, scuola, giustizia.
Ne parlano poco, lo so. Ma sta attento a chi ne fa almeno un cenno.
Vota l'uomo più che il partito, nonostante Berlusconi ci abbia tolto la libertà di mettere un nome oltre alla famosa crocetta sulla nostra scheda elettorale. Temeva di prendere pochi voti e fare una figuraccia?

Ciao
L'Italia è anche nelle tue mani.

Mary
Mary is offline  
Vecchio 18-02-2006, 17.52.37   #3
Lucio Musto
Rudello
 
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Wink

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mary
Tu non immagini quanto quella tua crocetta sia importante e determinante per le sorti di questo paese.

....

Io non ti dico per chi votare, la scelta deve essere tua.

....
Diceva Fromm, che se i cittadini che votarono Hitler lo avessero osservato con attenzione ...


Vota l'uomo più che il partito, nonostante ... ci abbia tolto la libertà di mettere un nome oltre alla famosa crocetta sulla nostra scheda elettorale. Temeva di prendere pochi voti e fare una figuraccia?

Ciao
L'Italia è anche nelle tue mani.

Mary


Grazie, mi sembra che quanto ha scritto Mary sia quasi un decalogo perfetto per l'elettore onesto.

Sicuro?

Davvero è così?...
volete scommettere che io intuisco le simpatie politiche di Mary? e come mi invitava a votare (o almeno dove "non" votare)?
O vogliamo fare un sondaggio di conferma e vediamo quanti riescono a capire se davvero Mary ci insegna a scegliere "liberamente"?

Questo bellissimo intervento mi ricorda l'epicedio funebre di Antonio sul cadavere di Cesare scritto da Shakespeare...

Ricordate?...
"Io sono qui a seppellire Cesare col beneplacido di Bruto, e Bruto, è noto, è uomo d'onore!..."

Se non lo ricordate andatevi a rileggere questa pagina del Giulio Cesare! è veramente illuminante sulla dialettica politica!


Mi spiace, Mary, almeno con me il suo messaggio subliminale non è passato, ma la ringrazio lo stesso del tempo che ha dedicato alla mia preparazione politica!
Lucio Musto is offline  
Vecchio 19-02-2006, 08.46.20   #4
Mary
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Messaggi: 2,624
Ecco svelato il mio mistero:

Simpatizzante di: Casini, Follini, Di Pietro, Bertinotti, Pecoraro, Mussolini (la nipote) forse mi sfugge qualche altro che non mi viene il nome.

Simpatizzante perché li ammiro come persone, come individui.
Ovviamente condivido alcune cose e non ne condivido altre. Alla fine dovrò certamente scegliere. Ed in tutta onestà, non ho ancora deciso a chi darò il mio voto.

Non sono di nessun partito, posso essere contro alcuni uomini. Mai contro un partito. Ovviamente questo partito non deve professare la violenza, l'intolleranza, il genocidio.

Sono contro Berlusconi, ma secondo il mio avviso personale non è un uomo politico. E' un affarista che ha approfittato della ingenuità di troppi italiani.

Prima che lo eleggessero io sapevo che avrebbe fatto i propri interessi, sapevo che avrebbe fatto molto male all'Italia. Ma non avrei immaginato così tanto male. Le sue azioni sono andate molto al di là della mia fantasia. Ma erano estremamente prevedibili. Chi da la custodia del proprio gregge ad un lupo non può sperare di riaverlo indietro intatto.

Ciao
Mary
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Vecchio 19-02-2006, 09.07.52   #5
Donatella
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A mio avviso Mary non ha cercato di far passare nessun messaggio subliminale, ha semplicemente invitato a decidere il proprio voto con maggior consapevolezza, cosa che quasi non esiste più.

Purtroppo il disinteresse per quello che accade nel nostro Paese cresce ogni giorno, complice la situazione politica non esattamente "brillante".

Anche io penso che dovremmo sentirci tutti più responsabili, dare a quella crocetta il giusto valore. Invece il popolo di chi non va più a votare o di chi vota con superficialità, magari sull'onda di una frase ad effetto sentita in tv (da qualsiasi parte politica provenga)aumenta continuamente.

Non è più costruttivo mettere un po' più di consapevolezza in questo anzichè limitarsi a criticare quello che non va?
Donatella is offline  
Vecchio 19-02-2006, 09.59.41   #6
bside
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Concordo con Donatella. Ho diversi amici e conoscenti che non vanno mai a votare o che votano così per tradizione o in modo emotivo.
Di argomentazioni politiche non sono capaci, nella migliore delle ipotesi votano il personaggio più simpatico, nella peggiore non vanno a votare.
Per responsabilizzare chi sceglie di andare al mare o ai monti nel giorno delle elezioni, credo sarebbe giusto escluderli dall'elettorato politico attivo e magari togliere loro alcuni diritti. Non si può mettere sullo stesso piano chi partecipa e chi si disinteressa.
Questi pensano che i diritti siano piovuti dal cielo, che non siano il frutto di battaglie e conquiste, ma doni portati babbo natale.
bside is offline  
Vecchio 19-02-2006, 12.18.25   #7
Donatella
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Credo che votare sia una forma di responsabilità e di rispetto.

Responsabilità verso i nostri doveri, il nostro Paese. Col voto partecipiamo e contribuiamo alla vita sociale.

Rispetto verso chi ha lottato per farci avere questo diritto/ dovere e verso tutta la popolazione, a partire da noi stessi.

Donatella is offline  
Vecchio 20-02-2006, 01.50.08   #8
Lucio Musto
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Messaggio originale inviato da Donatella


Credo che votare sia una forma di responsabilità e di rispetto.





Come talvolta accade, discorrendo si perde di vista il nocciolo dell’argomento e si devia per vie traverse per trovarsi poi a parlare di tutt’altro.

Il bello dei Forum, specie se ben moderati, è la possibilità di rileggersi gli interventi e ritornare in tema. Questo è il caso.

Nel mio testo non sottovalutavo affatto l’importanza del voto, strumento unico di democrazia, cioè di “governo del popolo”, né bestemmiavo contro gli eroici nostri padri che questo strumento hanno conquistato per noi.
Lamentavo solo, e ahimè mestamente, l’impossibilità concreta per noi, oggi, di renderlo davvero un “scettro di potere popolare”.
Il perché, se non scontato è facilmente detto, ed in poche proposizioni:

- il voto singolo, per essere davvero espressione di una volontà politica, dovrebbe essere “consapevole”: chi lo esprime dovrebbe conoscere i vari programmi politici presentati, saperli pesare singolarmente e confrontarli fra loro.

- dovrebbe essere “autonomo”, cioè frutto di un approfondimento personale ed obiettivo; come dire che ognuno di noi dovrebbe avere una “cultura politica” e non solo di un “indottrinamento”.

- poiché il voto è una “delega di potere” ognuno degli elettori dovrebbe conoscere a fondo imperfezioni e virtù di “tutti” quelli che sollecitano il suo voto; ma in modo approfondito e non solo “per sentito dire” o propagandato da questo o quel pulpito. Solo così il suo scegliere sarà “pulito” nella corrispondenza di intenti fra delegato e delegante.

Per quanto riguarda l’elettorato nel suo insieme, in democrazia è poi fondamentale che se non la totalità almeno la stragrande maggioranza dia un voto con le caratteristiche di consapevolezza, autonomia e pulizia che dicevo.

Infatti i voti “non buoni” squalificano molto in fretta; un po’ come le soste in autostrada che abbassano più la media di chi corre che di chi va piano.

La mia mesta lamentela è tutta nella cognizione dell’infima qualità degli italiani; popolo di poeti, navigatori, eccetera, ma non certo di elettori.

Purtroppo questa scarsa qualità è assai diffusa, e non solo nel “popolino ignorante” come si diceva una volta, ma anche (e forse più) nella enorme massa informe e deforme di pretestuosi “bene informati”.
Di tutti noi, che con un paio di tiggì al giorno ed una rapida scorsa al quotidiano in metropolitana ci trasformiamo in illuminati consulenti politici e commissari tecnici della nazionale (oltre che cuochi provetti, medici e sapienti guru).

Ma c’è anche chi va oltre. In questo stesso forum vedo che si cominciano a lanciare anche pensieri inquietanti.

Si parla di esclusione dai seggi di elettori astensionisti per “responsabilizzarli” e di “togliere dei diritti”, perché «Non si può mettere sullo stesso piano chi partecipa e chi si disinteressa.».

Queste cose non le ho dette io, che sono tiepido verso la democrazia, ma da qualcuno che se ne mostra paladino.

Mi chiedo chi dovrebbe decidere se uno è sufficientemente responsabile o meno, e chi li dà e li toglie, i diritti… (e quali e quando).
E i “piani” di considerazioni che sono?... caste?... o i soliti livelli di eguaglianza della celeberrima fattoria degli animali di George Orwell?

Attenzione, amici democratici! se gli squadristi fanno paura, non c’è da stare tranquilli nemmeno coi trinariciuti!

Rudello 20 febbraio 2006 parole 516
Lucio Musto is offline  
Vecchio 20-02-2006, 10.59.41   #9
bside
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>Ma c’è anche chi va oltre. In questo stesso forum vedo >che si cominciano a lanciare anche pensieri inquietanti.

>Si parla di esclusione dai seggi di elettori astensionisti >per “responsabilizzarli” e di “togliere dei diritti”, perché >«Non si può mettere sullo stesso piano chi partecipa e chi >si disinteressa.».

>Queste cose non le ho dette io, che sono tiepido verso la >democrazia, ma da qualcuno che se ne mostra paladino.



In alcuni paesi europei (Belgio, Lussemburgo, Grecia) il voto è obbligatorio. Non credo che venga dato l'olio di ricino ai "disertori" delle urne di questi paesi. Saranno previste delle sanzioni (che ignoro), ma posso immaginare che siano minime o puramente simboliche tese semplicemente a sottolineare l'importanza della partecipazione e il fatto che votare è un diritto, ma anche il dovere di ogni cittadino.
Anche in Italia fino al 1993 era obbligatorio il voto, tanto che l'esclusione dalle liste elettorali aveva (e ha tuttora) delle conseguenze pratiche quali ad esempio l'impossibilità a partecipare ai concorsi pubblici.
Possiamo discutere finche vuoi dei limiti delle democrazie rappresentative, ma anche quando le persone hanno la possibilità, attraverso gli strumenti della democrazia diretta previsti dalla costituzione (il referendum e le leggi d'iniziativa popolare) di esprimere il proprio parere molti preferiscono sempre e comunque astenersi (vedi ultimo referendum sulla procreazione assistita).
Ormai la prassi, sia da parte delle cariche istituzionali che dei partiti e dei politici, è incentivare la non partecipazione.
bside is offline  
Vecchio 20-02-2006, 11.23.09   #10
maxim
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Non votare è di per sè l'espressione di un parere.
L'astensionismo, in una democrazia, dovrebbe sempre essere previsto...e successivamente valutato con la giusta ottica.
Con questa situazione politica l'obbligo alla partecipazione suona come un obbligo alla complicità.

maxim is offline  

 



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