... ma che dici? ... scrivi benisssimo.

Volevo solo farti notare che Ernesto Guevara era un uomo di tempi di crisi come il nostro. Ce ne sono ancora: uno vive nelle selve della foresta Lacandona in Chiapas ed è conosciuto come subcomandante (il comandante è il popolo) insurgiente Marcos. Se vuoi aiutare i suoi campesinos che lui ha organizzato in cooperative, gustati il "cafè rebelde zapatista" (3 ero a pacchetto di 250 g. da YA BASTA! http://www.caffezapatista.it/caffe/caffe.htm). Mia moglie dice che è un pò forte ma è arabico al 100% e la mia famiglia lo beve volentieri.

Il nome del caffè deriva da radio Rebelde, la radio fondata da Che Guevara ai tempi della lotta nella Sierra Maestra. Nella confezione del caffè puoi leggere "Questo caffè ha il colore della terra, una terra ricca e incontaminata, coltivata da millenni con metodi naturali dagli indios Maya. Una terra che i latifondisti e le multinazionali, con l'appoggio del governo, vogliono sfruttare imponendo prezzi ingiusti. Una terra insorta dove l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale si batte per la dignità deglio indios. Dove molti agricoltori si sono uniti per difendersi ed organizzati in cooperative per raccogliere questo Cafè Rebelde Zapatista e distribuirlo ad un prezzo giusto ai gruppi solidali. Gustando questo caffè sostieni il cammino e la lotta zapatista."
Su Marcos vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Subcomandante_Marcos

p.s.
Curiosità: i cubani affibbiarono a Ernesto il nomignolo di "Che", per la sua abitudine di intercalare le frasi con questa tipica espressione argentina. In effetti in Argentina la si usa colloquialmente per richiamare l'attenzione ("Entendiste, che?", "Hai capito, tu?"). Abitudine ereditata dalle popolazioni indigene: in lingua guaranì "chè" significa "umano", e precede ogni frase diretta a una persona.

In questo senso, assolutamente si, Mr. Bean!

Concordo con ogni singola parola lei ha scritto nel suo ultimo intervento.

E "questo" nostro essere politici si identifica col nostro essere cittadini, col nostro essere genitori, col nostro essere figli, col nostro essere imprenditori, col nostro essere persone civili.

Perché identicamente tutti siamo maestranze responsabili della costruzione della nostra società umana.

Dopo di che i maestri che studiano per fare i maestri istruiscano bene i nostri ragazzi, i politici che studiano per fare i politici ci governino onestamente e gli atleti che si allenano per l'Italia facciano del loro meglio... per farci vincere qualche gara in più!

E saremo tutti contenti di sostenerli!

Con cordialità e simpatia

... sù cantiamola insieme io tu e rudello (... ti spezzo le alucce se non gli porti rispetto, screanzata!) http://colombia.indymedia.org/upload..._ guevara.mp3

p.s.
... prox ballo capodanno: la facciamo eseguire a Peppe de Filò? ... ok, ok, senza stracciatella! ... e se Peppe sarà ancora ... tra noi.

Condivido le ragioni che sono all'origine di una "onesta inquietudine elettorale" e l'insieme delle riflessioni che in proposito si sono sviluppate. Ritengo però che nella sparatoria reciproca di accuse ed insulti durata un quinquennio tra potere ed opposizione, una punto si sia configurato in termini incontrovertibili: il becerismo crasso e greve della destra in generale e della Lega Nord in particolare. La collusione degli schieramenti al potere è veramente pericolosa per gli individui e per la collettività. Va opposto il veto all'ignoranza e al disprezzo per la politica, che sono non solo destabilizzanti, ma soprattutto irresponsabilmente destrutturanti.
In un suo intervento Mr.Bean diceva che anche nel rubare esiste una questione di stile: si rubava anche prima, ma oggi non si rispetta neppure il Galateo. E' sotto gli occhi di tutti!

Certo caro Romolo. Confermo che l'occasione fa l'uomo ladro, e aggiungo che non si è mai visto, al cambio di coalizione, qualcuno che intessesse lodi al lavoro di chi ora è all'opposizione e aveva governato prima.... a tutti gli inizi di legislatura, ci sono buchi spaventosi nel bilancio e a tutte le fini i buchi sono stati risanati. Come dire... i politici hanno trasformato la matematica in opinione!

Salve,
vorrei puntualizzare:SIETE tutti politici,non SIAMO.
Io non sono caduto nella trappola del"divide et impera"di Giulio Cesare.
Cesare aveva capito che il popolo deve sempre essere diviso in due parti perchè,se così non è,allora è possibile la rivoluzione e l'abbattimento del tiranno.
Se il popolo è diviso in Guelfi e Ghibellini o in Democristiani e comunisti o in Berlusconiani e Prodiani,non è possibile la rivoluzione armata perchè l'esercito deve obbedire al Ministro dell'Interno che appartiene alla maggioranza.
Così il popolo viene diviso in due gruppi e gli si fa credere che anche agli alti livelli esiste questa divisione.
Invece non è vero!
Gli Americani(fantamiliardari) finanziano sia gli Ebrei che i Palestinesi,sia i Sunniti che gli Sciiti,sia l'Irlanda del Nord che quella del Sud e le grandi multinazionali-sovranazionali finanziano sia Bush che al-Zarqawi.
Morale della favola?
mentre i poveri si sgozzano fra loro,i fantamiliardari si godono lo spettacolo e si fanno delle grasse risate.
Ah,dimenticavo! Chi ha finanziato,negli anni 40,sia la Germania nazista sia la Russia comunista?
Rochefeller e Rotschild!........e che risate si facevano nel vedere i filmati della seconda guerra mondiale!
Sveglia gente,sveglia!

Arcidemone kantai.

essere dei politici non significa essere o guelfi o ghibellini. Si può essere politici neutrali. Kantai non vorrai affermare che tu non sei mai stato bambino e non hai mai pianto per ottenere qualcosa in cambio dai genitori? Essere politici al giorno d'oggi significa anche piangere per accappararsi i voti del popolo. E' logico che occora saper distinguere e scegliere il migliore (o il meno peggio, a seconda dei punti di vista), e in una siffatta società quale la nostra non è impresa delle più agevoli. A ciò si aggiunga l'informazione globale, che tradotto significa una marea di informazioni in più che, se da un lato fanno comprendere un po' meglio con chi abbiamo a che fare, dall'altro contribuiscono ad aumentare la confusione. Forse dovremmo creare o farci creare un programma informatico in cui poter inserire i parametri dell'onesto e valoroso politico. Poi passare al setaccio tutti i politici con questi parametri e vedere cosa ne esce... sarei curioso veramente!

Questa sì, che è un'idea fantastica Mr Bean!

Ho scritto la mia prima istruzione il 3 aprile 1961 e... non ho mai smesso del tutto, ma da molto tempo ormai sono ampiamente obsoleto.
Lei pensa "davvero" che si possa scrivere un programma così?... capace di valutare tutti i parametri?...

Meraviglie della tecnica!... "Quel" programma mi toglierà ogni inquietudine!

(anche se dovremo prima testarlo, facendo io come innumerevoli altre volte, la parte del diavolo!)

Non so se darò un apporto valido alla discussione, ma a me sembra che il problema politico dipenda dal pre-politico. Quale politica può ispirare l'ignoranza, possono suggerire gli orizzonti ombelicolari? Da noi hanno prodotto in cinque anni una diffusa setticemia. Rimane sinistro il Carroccio, il Po, l'ampolla di acqua inquinata, i nuovi Celti: i borghesi piccoli piccoli che guardano la polenta e parlano della luna. Casa delle libertà, alleanza nazionale, padania: il carrozzone dell'Italietta della seconda repubblichetta e della fabbrichetta. Il problema della politica rimane il pre-politico se non si riscopre la cultura, la mentalita e la volontà di favorire il progresso e lo sviluppo del Paese.

forse mi sfugge qualcosa...o tutto

Caro romolè mettici anche il carrozzone di renato zero e facciamo l'opera italiana al completo.


Vabbè, dunque, c'ho rimuginato un pò e dopo ever ruminato dico:
che nel mio piccolo anche le pulci del coniglietto nano che c'ho in casa si sono incazzate, per dire che, anch'io nel mio piccolo m'incazzo, ma sempre rivolto ad un piccolo/grande problema a livello locale di mala amministrazione e, felicemente, di norma riesco anche a risolvere. Non penso, almeno nn credo, di saper essere un buon politico. Ripeto non mi pare affare così semplice gestire a livello parlamentare una nazione quindi, farei fare dei corsi di onestà e trasparenza a tutti i politici che si candideranno e, secondo me, al loro interno, una mano lava l'altra e cioè: io do una cosa a te e tu dai una cosa a me, ma non è detto che tutte e due si equivalgano. A livello locale, a mio avviso, è più facile "pizzicare" la non applicazione di una normativa o una negligente applicazione della normativa stessa ecco che, allora, sarei più propensa a candidarmi per le prox amministrative magari nel sociale dove, insieme alla finanziaria, affogherei insieme a tutte ste domande che mi pongo e la questione finirebbe lì....in fondo al canale villoresi in una bolla di smog.