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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 14-11-2002, 21.15.15   #11
VanLag
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Ultimamente la parola “valore” è molto gettonata nel forum e forse dovremmo trovare un accordo su questa parola. Guarda che è difficilissimo definire, non un valore, ma il senso stesso del sostantivo. Comunque non mi sento di rientrare qui ed in questo momento nella diatriba sul valore ma vorrei controbatterti a mia volta.

Sarebbe un dramma fare di un nick un valore o eleggerlo a guida o a modello….. Ma le parole e i pensieri di alcuni, (non sempre e non tutte), possono avere valore. Lo hanno se aprono un orizzonte, e svelano un segreto, se dischiudono una verità, se ci fanno salire un gradino.
Io non capisco la differenza di un pensiero detto in TV o scritto sulla rete. Per me un pensiero è un pensiero e vale per quello che esprime. Se il nik “piripillo”, dice cose che mi sembrano di maggior valore di quelle che scrive Eco le tengo buone perché non sono influenzato dal nick se non forse in partenza.

Il problema dei leaders è un altro problema ancora. Un presidente democratico non dovrebbe essere un leaders perché è solo una persona delegata dai cittadini ad amministrare la cosa pubblica. Una specie di super impiegato che dovrebbe essere al nostro servizio. (visto anche quello che li paghiamo). Il fatto che diventino leaders è colpa nostra che non sappiamo metterli di fronte alle loro responsabilità e che nella nostra povertà di idee cerchiamo sempre qualcuno a cui appoggiarci.

Wow che minestrone….. Non so se un po’ ti ho controbattuto…. Spero di si….
Ma posso farti una domanda cattivella: - Cambierebbe qualche cosa nel leggermi se tu scoprissi, per esempio, che sono un quotato giornalista e scrivo abitualmente per uno dei più grandi quotidiani di Milano? –

Bye&bye.....
VanLag is offline  
Vecchio 17-11-2002, 11.26.18   #12
tammy
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ciao vannybello

ci ho messo un pò a risponderti perchè ho analizzato parola per parola, con l'aiuto del dizionario, ciò che volevi esprimere. Evviva ci sono arrivata! (ti sto prendendo in giro, bonariamente)
Sì ho capito perfettamente cosa intendi per "valore" in questo contesto: è il valore del contenuto di un messaggio che ha importanza nn certo chi lo ha espresso e da come mi hai risposto questo vale anche per i mass media e per i libri.
Diciamo che la soddisfazione che si può trovare nella rete è la risposta ad argomentazioni o domande che, se trovano interlocutori attenti, intelligenti, pazienti e disponibili come te , difficilmente rimangono nel limbo. Scherzi a parte e tempo permettendo se un argomento interessa davvero o ci incuriosisce si è anche portati ad informarci ulteriormente ed è, conseguenza logica che, attraverso l'informazione, la comunicazione, ci sia un accrescimento individuale. Almeno spero.
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Vecchio 17-11-2002, 12.46.30   #13
firenze
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x Tammy

Per me la rete ha una buona valenza per lo scambio di idee, opinioni, ma non compensa per niente il contatto umano che resta totalmente assente.
Io posso colloquiare con te, ma fintantochè non mi vedi in viso e senti il tono della mia voce tutto ciò che ti dirò resterà sempre una meteora.
Ecco perchè la gente ha bisogno anche di vedere e parlare con gli autori dei libri.
Una rete che arriva ad un buon contatto personale è quella televisiva, anche se però è unilaterale.

Ciao mia signora
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Vecchio 17-11-2002, 16.02.58   #14
tammy
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ciao mio signore

Hai provato con la Webcam?
Certo che piacerebbe conoscere l'autore di un libro, che si è letto, per porgli eventuali domande altrimenti, rimane solo nostra l'interpretazione di ciò che ha voluto comunicare scrivendo e, gli aventuali dubbi sul'interpretazione, se non li chiariamo con altri parametri (gli altri), rimarranno tali.
La TV è unidirezionale: chi parla nn saprà mai il mio pensiero in proposito, ma la cosa più schifosa è che si usino personaggi di rilievo e di forte presa sul pubblico (opinion maker) che, grazie al proprio prestigio, influenzano in maniera determinante l'opinione pubblica (plagio). Così per i giornali. Salviamo la parte salvabile: le "rubriche di posta con i lettori o telespettatori" e i vari siti creati dalle TV e giornali che, entrando nella rete, non dovrebbero essere ancora unidirezionali, ma se continuano a rispondere in modo opinionistico non possono ritenersi oggetto di scambio d'informazione se il loro commento rimane fine a sè stesso.
La rete, nel caso specifico: la possibilità di scambio di opinioni, riflessioni e quant'altro; ed in generale: posta elettronica, siti, pagine Web, pubblicità, informazione; che solletichi la curiosità è palese, nel momento in cui c'è uno scambio d'informazione tra almeno due individui (o nick), và da sè che se il nostro interlocutore ci interessa, nello scambio delle nostre opinioni qualcosa ci avvicina: o un'intesa o l'esatto contrario però, consentimi, è il contenuto del messaggio che ha valore il nick, come già visto in questo stesso forum, è del tutto irrilevante, come trovo irrilevante chiedere l'età (personalmente ho 150 anni ) quando è solo la comunicazione l'obbiettivo principale, vuoi per fine o per necessità o tanto per occupare il tempo, l'utilizzo della rete è fonte di scambio d' informazioni, è una nuova via di comunicazione. Tenendo conto che, anche delle più svariate argomentazioni, nn sempre nella vita di tutti i giorni si ha la possibilità di discutere o di riflettere su tutto (quando ho amici a cena se continuassi a propinargli argomenti su "spiritualità" o "filosofia" al terzo invito non parteciperebbe nessuno o quasi).
Secondo me questo tipo di interazione và ben oltre l'aspetto fisico o generazionale perchè il fine è "comunicare" e se ciò ti porta: ad informarti, al conitnuo confronto delle tue idee, all'aprirsi mentalmente su argomenti mai sentiti prima; tutto questo ben venga senza "sentire" la "necessità" di "vedere" il ns. interlocutore. Tanto si sà...non siamo extraterrestri.
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Vecchio 17-11-2002, 16.33.27   #15
firenze
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... e dove la metti la sensazione personale quando hai qualcuno di fronte?
Quello che voglio dire è che, oltre al valore indiscusso dello scambio, usando la rete si rischia di isolarsi e così ridurre drasticamente ciò che è l'incontro personale.
Molte nevrosi giovanili nascono proprio da questa mancanza di contatto diretto. L'uso indiscriminato del computer quale mezzo di divertimento e socializzante ha creato nella psiche labile di un giovane la paura di relazionarsi all'altro.
Ecco che oggi i giovani continuano a celarsi dietro al nikname di una e.mail, con un tatuaggio, un abito stravagante, uno spillo infilato nel viso, e tutto ciò che li aiuta a nascondere il vero se stesso al mondo.

Ciao a te
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Vecchio 17-11-2002, 16.35.01   #16
firenze
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...ops... difronte... pardon
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Vecchio 17-11-2002, 17.43.30   #17
tammy
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scusa l'gnoranza

ma a me non sembra che un mezzo di comunicazione come Internet abbia o contribuisca alla mancanza di comunicazione tra le menti così labili degli adolescenti, ma anzi contribuisce a tirar fuori ciò che pensano, se solo chi li legge gli da retta, nè più nè meno come nella vita quotidiana, garantisco.
I giovani non si isolano, ma fanno di questo mezzo un modo nuovo di incontri e conoscenze anche dirette, forse siamo noi adulti che ci facciamo un sacco di problemi ad incontrare nuove persone, forse, solo perchè attraverso un modo di scrivere ci si fà un'immagine che probabilmente, poi, non rispecchierà la realtà. La domanda sorge spontanea: ma scriviamo per il puro piacere della comunicazione o perchè si vuole in qualche modo "incontrare"? Bha, nn sembra che questo centri molto con il post di Van Lag. Ad ogni modo se ci si trova bene a dialogare con qualche nick, piuttosto di un'altro, non vedo dove stia il problema: incontra le persone con le quali dialoghi. Chissà che si trovino delle continuità nei pensieri ed eventuali rapporti amichevoli. (personalmene non dubito della serietà delle persone qui presenti). Eppoi Internet non è, e non credo lo diventi, il mezzo principale di comunicazione, come giustamenti osservi, vuoi mettere "le sensazioni" che provi quando hai di fronte la persona in carne ed ossa? Sì, ma se l'argomento o gli argomenti in questione sono di uno certo spessore (pallosi, pesanti, noiosi)
potrai partecipare a qualche meeting, dopo di chè ti sarai rotto le palle se gli argomenti non ti interessano più, indipendentemente dal relatore, mentre tra amici si potrà sempre intavolare discorsi diversi per ogni serata. Non sò se mi sono spiegata.
Credo di aver capito cosa intendi, ma rimango dell'opinione che con un mezzo di comunicazione così vasto posso scrivere e apprendere di qualsiasi argomento e con chiunque, cosa molto diversa nella realtà, ovvero: non tutte le sere mi andrebbe di parlare degli stessi argomenti con le stesse persone, e viceversa, ne consegue che anche gli amici o conoscenti sono tra loro molto diversi pur avendoli di fronte e sentire la loro animosità nell'esporre un pensiero, spesso e volentieri il tono della discussione viene smorzato o vivacizzato con interventi di altre persone che, apparentemente, non hanno nemmeno capito ciò di cui si discuteva, ma non per questo meno interessante la serata e soprattutto la voglia di stare insieme. Il bello è proprio questo: che solo attraverso lo scrivere in qualche modo ci si conosce, ed è come se fossimo gli uni di fronte agli altri, al di là dell'aspetto, ma sentendone ugualmente il calore, l'espressione e l'emozione. Almeno per me è così.

Ultima modifica di tammy : 17-11-2002 alle ore 17.46.58.
tammy is offline  
Vecchio 17-11-2002, 18.16.07   #18
VanLag
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.......Non voglio svilire l’importanza dei rapporti umani, finendo nella sterile diatriba se parlarsi da dietro un monitor sia meglio o peggio che nella realtà, (forse dietro i monitor siamo tutti più sinceri). In funzione dei rapporti umani, la rete, può essere “l’inizio di una conoscenza” cioè un luogo dove si conoscono altre persone con le quali magari si costruiranno rapporti solidi anche nella realtà.

Il mio soliloquio iniziale però, voleva proprio dire che la rete può servire per arricchire sentendo idee nuove ed originali e magari anche per valorizzarle e distribuire il valore contenuto in esse. Idee che la cultura tradizionale tralascia perché non le sono funzionali. In questo caso conta l’idea in se stessa e lo speacker è del tutto secondario.

Ciau….
VanLag is offline  
Vecchio 17-11-2002, 20.25.40   #19
Morfeo
 
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La rete, la rete...

Simbolo di estrema libertà... ma in realtà enorme prigioone dorata.

Un tempo chi governava aveva paura della libertà dal popolo, perché poteav sottrargli potere, così impediva le cose, vietva il diffondersi della cultura, limitava la libertà individuale...

Purtoppo un popolo a cui PALESEMENTE si proibisce qualcosa si incazza e fa la rivoluzione.

Così il governante otteneve l'effetto opposto...

Finché ci fu la geniale idea... "Volete la libertà? Eccovela, totale completa assoluta...."

La rete ne è solo una delle tante espressioni, forse la più significativa.

La rete è immensa, c'è praticemente tutto, è come l'oceano...

Ma la maggior parte delle persone come la usa? Ci naviga nel vero senso della parola...

Rimane in superficie, la maggior parte dei siti visitati riguarda le tematiche porno, grande libertà conquistata, nel represso mondo cattolico! Non ci si deve neanche più far vedere dall'edicolante...

Si parla con gente da tutte la parti del mondo, sia con le chat che con i forum o le mailing list...

Si parla con più gente ma si parla sempre delle stesse stupide cose...

L'uomo di fronte alla libertà cosa fa se non girare in tondo?

Sapete che un uomo senza punti di riferimenti camminerebbe in circolo?

Siamo liberi di pensare ogni cosa e di credere in qualsiasi cosa, ma la maggioranza segue una religione perché è faticoso pensare di testa propria...

I supermercati straripano di ogni genere di leccornie precotte e pronte all'uso in 30 secondi... è più comodo così, ho tante altre cose da fare...

Cavoli ho l'influenza, mi perdo la cena, il lavoro e la partita a tennis, cazzo mi prendi un pillola e non perdo nulla!!!

Ci sono milioni di libri pubblicati e molti dicono il contrario di ciò che dicono gli altri, a chi posso mai credere?

I politici dicono che ha ragione la propria parte mentre l'altra non capisce un cavolo di come va il mondo, a chi devo credere?

In rete ci sono miliardi di persone che scrivono i propri pensieri e i loro punti di vista, potrò mai leggerli tutti per farmene un'idea?

Vabbeh torniamo a noi...

Facciamo l'esempio di questo Forum...

Quanti leggeranno quello che sto scrivendo? 20 persone? 30 al massimo? Ci sono 300 iscritti è vero, ma chi partecipa è solo una piccola parte...

Di questi 30 quanti leggeranno con interesse? 10 ad essere buoni...

Di questi 10 quanti si fermeranno a riflettere su ciò che hanno letto? 3? 4?


E di questi quanti avranno capito quello che volevo dire?

Uno solo?

A cosa serve questo ragionamento?

Semplicemente a dire che siamo sommersi da milioni di informazioni. Più ce ne sono e meno ci facciamo caso...

Potrebbe venire Gesù Cristo in persona a scrivere in questo forum e sarebbe quasi ignorato, e si prenderebbe anche gli insulti dei cattolici e dei bigotti...

Il Boss ha voluto cambaire aria al forum dall'ultima volta...

Ha messo quella bella scritta lì in alto come monito ad essere "seri"...

Ma continuo a vedere una immane marea di parole fini a se stesse.

Lasciando stare quelli che si parlano addosso o che vanno copiando le parole da qualche libro.

Anche quelli con le migliori intenzioni si ritrovano nella baraonda...

Ed invece che riflessioni io sento solo il vociare disarmonico di molteplici individualità.

Ognuno dice o urla la propria verità.

E la parole o le urla si uniscono all'immenso flusso di informazioni che ci invade ogni singolo giorno...

Ed anche la parola più bella perde il suo valore.

Capisco lo sfogo di Firenze...

Ma credo che il vociare stia diventando davvero insopportabile.

Io non so come uscirne Boss se no te lo direi, ma il forum annega in tante parole, belle o brutte che siano...

Sapete come è nato questo mio odierno fiume di parole?

Ieri pensavo alla bellezza delle parole di De André.

Il suo disco "La buona novella" dovrebbe essere studiato nelle scuole italiane ed osannato dal Papa...

Così avevo pensato di riportarne qualche brano qui sul forum come ho fatto tante volte in passato...

Ma quelle parole non potranno significare mai per nessuno di voi quello che significano per me...

E da lì ho pensato allora come sia impossibile comunicare agli altri la propria esperienza di vita.

Ogni vita è frutto di un cammino unico ed irripetibile, ed è inutile che io vengo qui a consigliare libri da leggere o musica da ascoltare, non avrebbero lo stesso effetto che hanno avuto su di me...

(Anche perché per me ogni esperienza viene dalla magia, e sono i libri e le musiche ed ogni singola esperienza a scegliere te e non viceversa)

E da qui la mia critica verso le vie preconfezionate tipiche per esempio del Buddhismo e delle religioni convenzionali...

Tutto ciò, unito al gran chiasso che sento qui dentro, ha dato questo frutto...

Tutto qui...

Schiepp... tu che dici?

E' davvero inutile continuare a parlare?
 
Vecchio 17-11-2002, 20.36.49   #20
sisrahtac
iscrizione annullata
 
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Tra l'altro...

Tamite internet si perdono tutti quegli elementi di contorno,che poi tanto marginali non sono,che si hanno durante un normale dialogo.Le espressioni del volto(e a poco servono le emoticons),la gestualità delle mani,ecc...Tramite internet si può capire poco se uno sta fingendo o è sincero,non glielo si può leggere dagli occhi.Non si può capire se uno è stanco,allegro,divertito,o che altro.Poi manca il contatto.Ci si trova su due piani differenti.Per non parlare che uno può presentarsi come tutta un'altra persona.Così,nei casi più tristi, uomini diventano donne e viceversa.Nonostante tutto,tramite queste semplici parole,tramite questi simboli,noi veicoliamo emozioni e sentimenti a distanza.A volte con non curanza,a volte sovrapensiero.Così rimangono solo sensazioni,sentimenti privi di corpo,a flutuare per la gelida rete.E tutto ciò è molto triste.
sisrahtac is offline  

 



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