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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 07-11-2002, 10.48.39   #1
VanLag
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Del valore, della comunicazione, della nuova frontiera e della rete.

Please………Leggetemi tutto o non leggetemi per niente

Spesso considero e riconsidero lo scenario che avvolge l’uomo del terzo millennio, per trovare una “crepa” nel sistema che ci permetta di imboccare la via verso un futuro più libero, vero e soddisfacente.

Una mia considerazione ricorrente è che il “valore”, sia in caduta libera, più degli indici delle borse e che: - ne il pensiero religioso, che è sempre stato garante del “valore”, ne l’intelletto, (gli intellettuali), riescano a frenare questa caduta - La caduta dei valori inevitabilmente trascina con se la sfera di tutto il pensiero umano, (la cultura), che, come una nave impazzita, sembra ormai pericolosamente allo sbando. Scenario un po’ catastrofico e dalle tinte forti, si certo! Ma credo che molti abbiano le mie stesse percezioni.

Quando parlo di “cultura umana” mi riferisco ai “sistemi di pensiero”, (di cui il pensiero religioso ha sempre avuto l’impatto maggiore), basati sui “valori” che caratterizzano e guidano il movimento della vita nelle nostre società odierne.
Quando parlo di intelligenza o di intelletto mi riferisco ai cervelli pensanti che attraverso i libri, gli articoli sui giornali, le interviste in televisione, hanno dato all’uomo comune, l’uomo della strada, i parametri per orientarsi nella vita e per metabolizzare gli eventi che accadono attorno a lui.
Un esempio lampante di questa latitanza si è avuto dopo i tremendi fatti dell’11 settembre 2001, dove la risposta dell’intelletto fu pavida se non assente, sicuramente non esaustiva e non sufficiente ad ammortizzare quell’evento tremendo. Mi riferisco agli scritti di Oriana Fallaci, Dacia Maraini e Umberto Eco e forse pochi altri. La risposta fu dunque tiepida e ad ognuno di noi toccò interpretare e metabolizzare quell’evento inspiegabile per conto proprio.

La rete è una grande fucina di idee e di creatività. E’ vero che molte idee sono stantie e riciclate, ma non è raro trovarvi anche il guizzo dell’intelligenza, del genio e della creatività. Cogliere nel modo giusto questa opportunità, non è solo importante ma a questo punto diventa un imperativo al quale nessuno dovrebbe sottrarsi perché, c’è urgenza di un’“intelligenza” che sappia definire “nuovi valori”, che sappia ridare valore al “valore”.
E nuovi valori significa qualche cosa che non sia la noiosa proposta di imitazione di un modello di perfezione che sia esso un budda, un maestro, o un messia. Quell’insegnamento non ha funzionato perché dopo migliaia di anni siamo ancora qui a farci le stesse domande. Non ha funzionato perché, i diseredati negli slum e nelle favelas di tutto il mondo, inchiodano quelle strutture di pensiero alle loro responsabilità oggettive. Diventa quindi inutile sprecare forze ed energie per mantenere in vita quelle sistemi di pensiero che non si adattano alle nuove strutture sociali. Ed il problema si staglia allora in tutta la sua bruciante urgenza nei cuori e nelle menti di chi si sofferma a guardare con occhi ben aperti la realtà che ci circonda. Molti di noi sono figli e molti hanno figli! Che mondo prepariamo, quindi, per noi ma soprattutto per i nostri cari? Lasceremo che a reggere il futuro siano solo criteri di competizione, prevaricazione e sfruttamento dettati da regole di mercato cieche e prive di ogni sensibilità umana?
La risposta non è più solo nelle televisioni e nei libri. La risposta ora è anche qui, nella rete tra noi che ci parliamo, perché qui si fa comunicazione e spesso in modo anche più sentito vero e vivo di quella unidirezionale dei media.


La frontiera è sempre stata fatta da uomini e donne impavidi fino all’incoscienza. E’ la popolazione dei pionieri che ha sempre aperto, con pochi mezzi ma con grande intelligenza e generosità, una via nuova che desse un mondo migliore alle generazioni future.
La rete, nello scenario un po’ disarticolato che ho dipinto, è il fattore nuovo (la crepa), in un mondo stereotipato, (il sistema). Il fine del post è un incoraggiamento a credere in noi stessi, ed alla nostra creatività, al nostro genio, perché, non è scritto da nessuna parte che la verità sia appannaggio di pochi e che il monopolio dei parametri di bene e male lo abbiano le religioni. (Se lo avessero avuto davvero il mondo odierno non sarebbe ciò che è).
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Vecchio 08-11-2002, 08.57.19   #2
alessandro
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La rete, che parola meravigliosa, ma in quanti ci siamo caduti tra quelle maglie a sguazzare tra suonerie per telefonini, calendari patinati e istruzioni per approntare nuovi esplosivi. La rete portatrice di nuovi contenuti, di nuove speranze, di freschezza delle idee e di rinnovo dell' intelletto... o il grande marasma, il tutto disperso nel niente, il mostro partorito che non sappiamo più controllare. Parliamo di crisi del giudizio, di affossamento del valore e stiamo lì a grattare con le unghie idee stantite, creando idoli tra palombelle rosse, nobel avvizziti e senili sentenze sputate da un attico di Manhatthan. Ti chiedi che mondo stiamo preparando, che cosa resterà delle macerie lasciate da questi dei sconfitti, e sono domande più che legittime, ma non credo troveremo risposte tra i verbi emessi dalle nostre tastierine, tra la vacuità del non guardarsi in faccia. Potremo discutere scannarci forse anche crescere, ma sarà sempre inutile se non daremo applicazioni pratiche al nostro esistere. Io vivo lavoro mangio di parole, ma non mi basta più perchè, ogni messaggio diventa muto se non è seguito dall' agire. Ci stiamo nascondendo dietro solidarietà mistificate per attenuare sensi di colpa, ci stiamo stordendo per non vedere l'orrore .... Abbiamo perso, e sono in una fase della vita in cui faccio fatica a sentirmi pioniere

ben ritrovato
alessandro
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Vecchio 08-11-2002, 12.57.19   #3
VanLag
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Ciao Alessandro,

non confondere l’”azione”, con la “comunicazione”. Sono due momenti egualmente importanti ma diversi.
Sulla rete le considerazioni sono tantissime. Il fenomeno del “caos” che tu sottolinei è vero ma è solo indice della libertà che, per fortuna, è ancora presente in rete.
Non dimenticare che noi veniamo da un cinquantennio di comunicazione mono direzionale, (la TV), che ci ha abituati ad essere ricettori passivi dell’informazione. Con i media mono direzionali era inevitabile subire le:- senili sentenze sputate da un attico di Manhatthan
Veniamo anche da un’educazione che ha compresse, corrotte e compromesse le relazioni e questo spiega l’ebbrezza dei più, nell’approdare alla rete, che spesso sfocia in comportamenti strani. Ma è uno stato transitorio.
Comunque ci credi che, quelle senili sentenze, con la rete, hanno perso ”valore”, perché ora mi piace di più leggere Visechi, o leggere Catharsis, o Armonia, o Alessandro o Morfeo, o Nuvola…. O tanti altri…. E così si torna al valore….. anzi è il valore che ora torna nelle nostre mani…. E guai non afferrarlo…

P.S. ben ritrovato a te.
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Vecchio 08-11-2002, 19.26.17   #4
sisrahtac
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VanLag io ti ho sempre stimato,ma dopo questo appello non posso che esaltarti!.Tu non hai idea di come io brami,voglia,esiga la crazione di nuovi valori.Mi sono rotto delle solite cose che si sentono da 2000 anni a questa parte!Quando io insisto tanto con Nietzsche(diventando forse anch'io un po' a mia volta ripetitivo),è proprio questo che voglio dire!Questo filosofo esigeva che ognuno diventasse l'artefice dei propri valori,delle proprie idee,e che ci si svincolasse dal gioco dei concetti preesistenti.E' questo il punto.Noi non ci rendiamo conto di che mezzo potente sia la rete!Secondo voi quanta gente passa su Riflessioni.it ogni giorno?Tanta,tantissima,più di quanta potete immaginare!E se io,tramite il mio modesto pensiero,riuscirò a influenzare una minima parte del vostro animo,questa si ripercuoterà a sua volta sulle persone che voi frequentate.E lo stesso vale per voi nei miei confronti.Questo è creare nuovi valori!Questo è evolversi.Perchè se non ci si evolve ci si estingue.Io ho grande fiducia nei confronti di questo mezzo di comunicazione,perchè solo dalla dialettica tra pensieri differenti che si scontrano può nascere la scintilla che accende il fuoco.Solo tramite la rete globale si possono evolvere e difondere valori.Non tramite la monolitica e univoca televisione.Non tramite raiuno e i suoi preti o mediaset con le sue pubblicità.Facciò un appello a tutti di spegnere la televisione(al massimo usarla solo per i tg)e accendere il cervello!Usate di più internet,frequentate più forum,boicottate quei cavolo di siti su cellulari e schifezze varie!Ma soprattutto:niente censura spropositata su internet!Ci vuole libertà di pensiero.Se no questi argini che ci avvolgono non li romperemo mai.Io stesso mi sento troppo limitato,e inconsciamente condizionato dalla cultura vigente.Ma ci rendiamo conto delle immense possibilità e potenzialità del cervello umano?Noi abbiamo una fantasia enorme,che quotidianamente buttiamo nel cesso,perchè siamo abbituati alla grigia realtà,perchè stravaganza ed egocentrismo dalla nostra triste società vengono viste come cose da pazzi,non come creatività!Bisogna allargare i nostri orizonti e non seguire idee già esistenti.Bisogna creare e buttare via il vecchio.
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Vecchio 09-11-2002, 07.59.02   #5
alessandro
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E pure ora che ci affaccendiamo a ordire le nostre piccole trame su Internet, siamo irreversibilmente succubi dei dettami dell'Obsolescenza Programmata. Teorizziamo sulla rete delle reti nella perfetta consapevolezza che qualsiasi cosa noi diciamo sarà obsoleta nel giro di mesi - pochi anni al massimo! Talvolta anche poche ore possono risultare fatali. In varie occasioni mi è capitato di formulare ipotesi circa i possibili sviluppi futuri di Internet, per poche ore dopo leggere su qualche rivista che quanto io mi ero indaffarato a profetizzare era in effetti già stato messo in cantiere. Se decidiamo di confezionare alcune paginette sul Web, non lo possiamo fare senza mettere nel conto il fatto che ben presto esse andranno rifatte meglio, con le nuove tecniche e risorse che lo sviluppo di Internet ci metterà a disposizione domani. Qualsiasi cosa noi ci si metta a fare su Internet e con Internet, è una cosa che nasce già vecchia e sarà presto obsoleta. Sapendolo, noi stessi non possiamo evitare di programmare l'obsolescenza di ciò che facciamo. In effetti, tutto ciò che pensiamo in riferimento ad Internet è già obsoleto in partenza. Siamo obsoleti per il solo fatto di occuparci di Internet. D'altra parte, chi non si occupa di Internet è più obsoleto ancora.Uno dei vantaggi di Internet è e sarà proprio nell'estrema spersonalizzazione dei conflitti e delle competizioni necessarie.
(Quaglia, Pensiero stocastico)

Ma la salvaguardia dell' identità si perde in questa metafora del reale, illudendoci di vivere in spazi ampi non si considera invece che il " dialogo" è sempre tra la stessa parte del mondo. La forza del mouse come il potere del telecomando, ci da l'opportunita di uscire di scena quando lo spettacolo non ci piace più, delegando il nostro discernimento ad asettiche rappresentazioni.
alessandro
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Vecchio 10-11-2002, 20.38.59   #6
VanLag
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Catharsis
Ben trovato sulla nuova frontiera….
Sto leggendo il tuo post sui valori.

Alessandro,
Se è vero che il potere è sempre dall’altra parte dello schermo, è anche vero che, almeno in occidente, siamo noi a dare questa delega.
E’ certamente così, ma questa è solo la prova che fa tutto parte di un copione scadente, di un pane che ormai non sa più di stantio e nemmeno di muffa, ormai ha un odore putrescente, nauseabondo. Il motivo di questo acuirsi del cattivo odore è proprio da cercarsi in quell’obsolescenza esasperata, (che ora con la tecnologia è diventata addirittura palpabile), dei nostri sistemi di pensiero.
E’ il progresso, la tecnologia, un fenomeno nuovo certo, ma appunto per questo occorrono i “parametri” necessari per metabolizzare ed ammortizzare il fenomeno. Secondo me è ora di, aprire gli occhi alla realtà, invece di opporvisi e di capire che non c’è altro modo per addomesticare la tigre che quello di cavalcarla. E’ probabile che ne usciremo con qualche osso rotto e la carne a brandelli, ma se non la domiamo noi temo che la tigre ci divorerà.
Per aprire gli occhi su questa realtà in continua e tremenda accelerazione occorre sprimacciare il proprio modo di pensare perché se continuiamo a confidare ciecamente in una scala di valori che è funzionale per la società contadina difficilmente verremo in contatto con la realtà odierna e continueremo a subirla da fuori. Il potere continuerà a opprimere perché da migliaia di anni sa che le cose vanno così. E la gente comune continuerà a subire perché da migliaia di anni sa che le cose vanno così.
La rete potrebbe essere proprio il motore per trovare nuove forme di pensiero che ci permettano di evadere dagli stereotipi e dai luoghi comuni culturali che ci tengono imprigionati.
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Vecchio 12-11-2002, 00.03.38   #7
visechi
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Citazione:
La rete è una grande fucina di idee e di creatività. E’ vero che molte idee sono stantie e riciclate, ma non è raro trovarvi anche il guizzo dell’intelligenza, del genio e della creatività. Cogliere nel modo giusto questa opportunità, non è solo importante ma a questo punto diventa un imperativo al quale nessuno dovrebbe sottrarsi perché, c’è urgenza di un’“intelligenza” che sappia definire “nuovi valori”, che sappia ridare valore al “valore”.
La rete è un ottimo mezzo che permette (porca miseria, tutte le volte dover sostituire 'consente' con 'permette' … mannaggia alla bestia!) a persone che diversamente, in assenza di questo potentissimo strumento, non avrebbero alcuna possibilità di stabilire un proficuo contatto. E' utile per comunicare idee, impressioni, riflessioni, opinioni e, perché no, emozioni. Spesso è utilizzata in modo errato (almeno così concepisco io il proliferare d'insulti e di volgarità fini a se stessi), ma alle volte permette e agevola l'incontro, anche quello personale (ho evitato di scrivere fisico per impedire fraintendimenti) di uomini e idee. Sono convinto che, facilitando l'incontro, soprattutto dialettico, possa essere un valido stimolo per la crescita interiore, anche solo intellettuale.
Attraverso un forum, se ben congegnato, è agevole confrontarsi su tematiche anche complesse (qui lo facciamo spesso), conseguendo, così, un risultato insperato. Funge da succedaneo della scuola (per me, distratto e indisciplinato frequentatore, è così); spesso si argomenta anche in modo più approfondito ed appassionato di quanto sarebbe possibile fare nel freddo delle aule scolastiche. Essendo un 'luogo' che si fonda sull'interazione dinamica fra uomini (interventi, risposte, nuovi interventi), è fucina di idee che, nei casi più fortunati, si trasformano in 'valori', forse è meglio dire che individuano ed esaltano i 'valori', i quali, essendo a loro volta soggettivi e relativi al contesto, non sono più statici e da questa caratterizzazione sono affrancati; si evolvono nel corso del confronto stesso, mutando le proprie caratteristiche sulla scorta delle mutazioni intervenute o venutesi a determinare nell'ambito della discussione (chiaro il riferimento alla 'parabola' del gommone?).


Citazione:
Molti di noi sono figli e molti hanno figli! Che mondo prepariamo, quindi, per noi ma soprattutto per i nostri cari? Lasceremo che a reggere il futuro siano solo criteri di competizione, prevaricazione e sfruttamento dettati da regole di mercato cieche e prive di ogni sensibilità umana?
La risposta non è più solo nelle televisioni e nei libri. La risposta ora è anche qui, nella rete tra noi che ci parliamo, perché qui si fa comunicazione e spesso in modo anche più sentito vero e vivo di quella unidirezionale dei media.
Ecco, appunto, sottoscrivo: qui si concretizza un sistema di comunicazione più libero e democratico, più dinamico e attivo, poiché le idee nascono dal basso e sono attive anziché passive; le risposte non sono unidirezionali, perché ciascun nostro intervento (il mio, il tuo, VanLag - ciao) sollecita una risposta, la quale a sua volta stimola un nuovo intervento e così via…

Citazione:
La rete, nello scenario un po’ disarticolato che ho dipinto, è il fattore nuovo (la crepa), in un mondo stereotipato, (il sistema). Il fine del post è un incoraggiamento a credere in noi stessi, ed alla nostra creatività, al nostro genio, perché, non è scritto da nessuna parte che la verità sia appannaggio di pochi e che il monopolio dei parametri di bene e male lo abbiano le religioni. (Se lo avessero avuto davvero il mondo odierno non sarebbe ciò che è).
Più che 'la crepa' è una delle tante 'crepe' che s'insinuano nell'impalcatura 'sistema'. Ma, nonostante tutto, sono fermamente convinto che i parametri di bene e male non siano ancora stati delegati alla 'rete' dai supposti tenutari attuali.

Ciao Van... benritrovato
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Vecchio 12-11-2002, 21.02.13   #8
tammy
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nuove ere

eh, sì concordo che internet sia una nuova forma di comunicazione, ma da qui a farne o cercarne dei VALORI scusate, ma ne corre.
Il valore primario, a mio avviso è e rimane la famiglia quindi diciamo pure che è la famiglia in crisi, da circa un ventennio ad oggi, e và da sè la COMUNICAZIONE, se si cercano in internet o nei forum dei valori, esempi di vita sociale o politca, come pare a Voi. Che i mass media da circa 50 anni abbiano plagiato "menti contadine" oggi scopriamo solo l'acqua calda; spesso sento di persone che la TV nn la guardano e che le varie notize dei quotidiani le prendono con le molle, ne consegue un buon modo di "penso per conto mio".
Proprio perchè c'è molta critica e riflessione in tal senso e, credo, che le generazioni cosiddette "contadine" siano in via d'estinzione, forse sarebbe meglio chiudere gli occhi e non aprirli, insieme alle orecchie, come vorrebbe la Fallaci, servirebbe? Pensare solo con la nostra testa, và da sè essere in comunione o in separazione di pensieri e idee, le inevitabili egemonie.
Che manca? Un LEADER? Un'IDEA? Un IDEOLOGIA?
Permettetemi una domanda: tra la rete e i mass media e i libri dov'è la differenza?
tammy is offline  
Vecchio 12-11-2002, 22.56.51   #9
VanLag
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Ciao Tammy,

Permettetemi una domanda: tra la rete e i mass media e i libri dov'è la differenza?

Beh coi media ascoltiamo la loro senza poter dire la nostra. Con la rete diciamo la nostra senza ascoltare quella degli altri…..
Scherzi a parte la comunicazione fino a prima della rete era mono direzionale, nella rete è bidirezionale, (almeno potenzialmente). Stiamo ancora, tutti quanti, imparando ad usarla.

Ben ritrovato anche al saggio Visechi....

Ultima modifica di VanLag : 12-11-2002 alle ore 23.06.48.
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Vecchio 14-11-2002, 19.25.48   #10
tammy
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non hai torto

ma permettimi di contraddirti non mi par vero!
Vedi se i mass media sono stati unidirezionali, fino a poco tempo fà, ed oggi Io/Noi siamo padroni e consapovoli di spegnere la TV o di nn leggere un quotidiano o un libro e la rete, cmq, nn mi sembra abbia ovviato alla lidearship del "plagio".
Vedi tu stesso fai dei "valori" di alcuni nick (stò solo facendo un esempio, lungi da me toglierVi la leadership appena consacrata),
ma rimane tua personale e riflettendo (magari nn abbastanza come te) non credo proprio che un nick col suo pensiero o il suo modo di esprimersi possa diventare un "valore", meglio sarebbe un "leader", come Nelson Mandela o Silvio Berlusconi. Come puoi fare di pseudovalori fittizzi, eventuali valori della rete?
Forse, è probabile, mi sono persa qualcosa, sicuramente, ma vorrei capire se nn ti è di troppo disturbo ciò che tu evidenzi come "valore" in una rete. Vedi sono dell'avviso che se uno è un leader e può trasmettere valori lo farebbe su un mezzo molto più diretto: TV - MASS MEDIA. Attraverso la rete puoi solo trasmettere un pensiero sul quale trovarti o meno daccordo. Null'altro. Ed è, e rimane, un tuo pensiero personale accolto o meno da altri frequentatori di un forum che condividano il pensiero espresso.
Ripeto che la rete sia un buon veicolo di comunicazione nn discuto, ma da qui a farne e, aggiungo trovarne dei valori ne corre se non fosse così, per favore, dimostratemi il contrario.
sera a tutti

Ultima modifica di tammy : 14-11-2002 alle ore 19.35.11.
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