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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 17-03-2006, 23.51.13   #21
Lord Kellian
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Messaggio originale inviato da Lenin

Certo che potranno essere riconquistati, e poi ripersi dopo pochi anni, e magari riconquistato dopo 50, e ripersi dopo 10, etc...etc... fino a che ci ritroveremo in un mondo-pattume sull'orlo del baratro ambientale e culturale.
Non mi sembra una bella prospettiva.

Se potranno essere riconquistati, magari potrà tornare il protezionismo, magari su base europea. Forse si troverannno altre materie prime da sfruttare: magari si userà il nucleare e l'idrogeno e si avranno delle macroregioni autarchiche. E' solo una serie di ipotesi, ma anche le tue analisi marxiste lo sono.

Comunque visto che sei marxista, mi interesserebbe anche la tua opinione sulla situazione finanziaria internazionale (se ne sei a conoscenza - bosgnerebbe aprire una discussione a parte) e sulla questione USA-Iran, se vuoi in una delle discussioni già aperte.

P.s.: scusa se son stato antipatico
Lord Kellian is offline  
Vecchio 18-03-2006, 00.00.02   #22
Lenin
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Messaggio originale inviato da VanLag
E’ chiaro che Legendrer dirà sempre a Colbert: - «Nous laisser faire». Ma in una democrazia non si fa quello che vuole Legendrer e neppure quello che vuole Colbert…. Si fa, (o si dovrebbe fare), quello che vuole la maggioranza della gente.

Davvero? Chi possiede giornali e tv che influenzano l'opinione pubblica? Chi finanzia i partiti, chi fa loro pubblicità? La gente o i capitalisti?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Lord Kellian
Se potranno essere riconquistati, magari potrà tornare il protezionismo, magari su base europea. Forse si troverannno altre materie prime da sfruttare: magari si userà il nucleare e l'idrogeno e si avranno delle macroregioni autarchiche. E' solo una serie di ipotesi, ma anche le tue analisi marxiste lo sono.

Si ma il nocciolo della questione è la probabilità.
Le meccaniche del capitalismo sono più o meno note. Il controllo dei media è nelle mani dei capitalisti. Ciò rende enormemente improbabile il diffondersi di sentimenti anticapitalisti tali da riconquistare i diritti perduti frequentemente.
L'occasione è più saggio, a mio avviso, sfruttarla per rovesciare il sistema. Una volta levato di torno il capitalismo si può parlare di tutto, si possono fare tutte le ipotesi.
Ma fino a che l'informazione, la scienza, la cultura, l'arte, le vite e i diritti saranno sottomessi al profitto ogni discussione è quasi vana.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Lord Kellian
Comunque visto che sei marxista, mi interesserebbe anche la tua opinione sulla situazione finanziaria internazionale (se ne sei a conoscenza - bosgnerebbe aprire una discussione a parte) e sulla questione USA-Iran, se vuoi in una delle discussioni già aperte.

Naturalmente.
Lenin is offline  
Vecchio 18-03-2006, 00.08.06   #23
Lord Kellian
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Lenin: "L'occasione è più saggio, a mio avviso, sfruttarla per rovesciare il sistema."

Ma intendi con una rivoluzione?
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Vecchio 18-03-2006, 00.12.41   #24
Lenin
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Messaggio originale inviato da Lord Kellian
Lenin: "L'occasione è più saggio, a mio avviso, sfruttarla per rovesciare il sistema."

Ma intendi con una rivoluzione?

Si. E' saggio, secondo me, cogliere il momento felice in cui le masse sono più illuminate, più attive, più protagoniste della politica per fare la rivoluzione.
Il crollo del capitalismo è, a mio avviso, un gradino fondamentale per l'edificazione di una società giusta.
Non perfetta ma perfettibile nel tempo.
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Vecchio 18-03-2006, 00.13.06   #25
VanLag
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Messaggio originale inviato da Lenin
Davvero? Chi possiede giornali e tv che influenzano l'opinione pubblica? Chi finanzia i partiti, chi fa loro pubblicità? La gente o i capitalisti?
Se la gente non guardasse la televisione, la televisone esisterebbe?

VanLag is offline  
Vecchio 18-03-2006, 00.15.14   #26
Lenin
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Messaggio originale inviato da VanLag
Se la gente non guardasse la televisione, la televisone esisterebbe?


Ma esiste e la gente la guarda e se ne fa influenzare. E' un dato di fatto.
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Vecchio 18-03-2006, 00.23.28   #27
Lord Kellian
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Ecco, ora siamo usciti completamente dal tema

Ma l'idea di rivoluzione mi affascina. Però non mi sembra che il popolo stia così male come in Francia o in Russia ai tempi delle rivoluzioni. Inoltre le forze armate sono conservatrici, e non rivoluzionarie ...

Come diavolo si fa?
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Vecchio 18-03-2006, 00.31.38   #28
Elijah
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Messaggio originale inviato da Lenin
Che cosa è lo stato?

Lo Stato è un apparato di forza, che nasce laddove si sviluppano contrasti insanabili tra classi diverse.
Dove c'è eguaglianza non c'è stato. Dove c'è pace sociale reale, non c'è stato.

Lenin, trovo le tue parole in generale condivisibili, o comunque assai interessanti, ma vorrei farti notare alcune cose.

Da quanto ho capito, a tuo modo di vedere, il mondo ideale è quello senza Stato, o sbaglio?
E tu dici che c'è lo Stato, in quanto vi sono delle classi sociali diverse tra loro che lottano per il potere...

Ma dimmi, credi seriamente che il problema siano solo i soldi?
Mi pare un po' riduttivo pensare che il popolo litighi, faccia guerre, abbia diatribe, solo per un motivo di soldi...
L'idea di Adam Smith, secondo cui l'essere umano è per natura egoistico... è assai difficilmente confutabile... perché la maggior parte delle persone è egoistica, e non per una questione legata al denaro... ma perché è un dato di fatto inconfutabile.

Lo Stato, come diceva John Locke, deve esserci, e deve essere laico, per regolare anche i conflitti che si possono creare al di là del denaro, come ad esempio a causa delle varie religioni, o da le varie etnie, o culture che si ritrovano assieme per un motivo o l'altro e che chiaramente necessitano di un supervisore, affinché non ci siano problemi.
Il fatto che l'uomo prova da sempre un senso di xenofobia, cioè di repulsione nei confronti del diverso e dello straniero, in mancanza dello Stato, causerebbe un vero e proprio caos nella comunità...

L'idea di un mondo in cui non ci sono bisogno di regole, e in cui non ci sono bisogno di autorità in grado di sanzionare chi trasgredisce determinate regole, è sicuramente assai intrigante, oltre che affasciante... ma purtroppo, non credo che l'uomo sia di natura tendente alla bontà, alla condivisione, alla pace, all'uguaglianza...

Parlare di un mondo in cui lo Stato non ci sarà più... è alquanto utopistico... e ti dico onestamente, mi rincuora dover dire queste cose...

Citazione:
Per garantire l'ordine del sistema più vantaggioso alla classe dominante (quindi più svantaggioso per le altre parti della popolazione) nasce lo Stato.
Gli organi fondamentali dello Stato sono la polizia, la magistratura e l'esercito.

Queste parole non posso condividerle...
Lo Stato nasce per un'esigenza di una comunità intera di un'autorità che sanzioni chi trasgredisce determinate regole stabilite dal popolo (che è il rappresentante dello Stato)...
Senza qualcuno che ha l'autorità di sanzionare il trasgressore, ci ritroveremmo in un mondo caotico...
Come diceva Hobbes, ci ritroveremmo nella giungla...


Elia
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Vecchio 18-03-2006, 00.52.29   #29
Lenin
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Elijah
Lenin, trovo le tue parole in generale condivisibili, o comunque assai interessanti, ma vorrei farti notare alcune cose.

Da quanto ho capito, a tuo modo di vedere, il mondo ideale è quello senza Stato, o sbaglio?
E tu dici che c'è lo Stato, in quanto vi sono delle classi sociali diverse tra loro che lottano per il potere...

Ma dimmi, credi seriamente che il problema siano solo i soldi?
Mi pare un po' riduttivo pensare che il popolo litighi, faccia guerre, abbia diatribe, solo per un motivo di soldi...
L'idea di Adam Smith, secondo cui l'essere umano è per natura egoistico... è assai difficilmente confutabile... perché la maggior parte delle persone è egoistica, e non per una questione legata al denaro... ma perché è un dato di fatto inconfutabile.

Lo Stato, come diceva John Locke, deve esserci, e deve essere laico, per regolare anche i conflitti che si possono creare al di là del denaro, come ad esempio a causa delle varie religioni, o da le varie etnie, o culture che si ritrovano assieme per un motivo o l'altro e che chiaramente necessitano di un supervisore, affinché non ci siano problemi.
Il fatto che l'uomo prova da sempre un senso di xenofobia, cioè di repulsione nei confronti del diverso e dello straniero, in mancanza dello Stato, causerebbe un vero e proprio caos nella comunità...

L'idea di un mondo in cui non ci sono bisogno di regole, e in cui non ci sono bisogno di autorità in grado di sanzionare chi trasgredisce determinate regole, è sicuramente assai intrigante, oltre che affasciante... ma purtroppo, non credo che l'uomo sia di natura tendente alla bontà, alla condivisione, alla pace, all'uguaglianza...

Parlare di un mondo in cui lo Stato non ci sarà più... è alquanto utopistico... e ti dico onestamente, mi rincuora dover dire queste cose...



Queste parole non posso condividerle...
Lo Stato nasce per un'esigenza di una comunità intera di un'autorità che sanzioni chi trasgredisce determinate regole stabilite dal popolo (che è il rappresentante dello Stato)...
Senza qualcuno che ha l'autorità di sanzionare il trasgressore, ci ritroveremmo in un mondo caotico...
Come diceva Hobbes, ci ritroveremmo nella giungla...


Elia

Tu confondi Stato con Società.
La società, ovvero la comunità degli individui che si da delle regole, è quella che tu giustamente dici. Ma lo stato è un'altra cosa.
Esistono e sono esistite società precapitaliste prive di stato.
Ciò non significa che esse siano prive di regole. Tutto il contrario, ma la struttura Statale non c'era.

Essa nasce quando la società crollerebbe.
Perchè crollerebbe?
Perchè parte della società, la minoranza, vuole che tutta la società viva sotto regole non condivisibili.
Allora la società si sfascerebbe e se ne creerebbe subito un'altra.
Per evitare questo, sorge l'esigenza di creare un'apparato esterno, dotato di una forza che imponga l'ordine delle cose.
Impone alla società regole non sociali.

Ma ripeto questo è lo stato, la società ci sarebbe comunque.

E riguardo all'uomo egoista io ti farei leggere il Saggio sul Dono di Mauss, e tutta la produzione antopologica che dimostra come la pratica del donare sia l'essenza della società, e non l'egoismo.
Ma comunque questo ha poca importanza.

Citazione:
Ma l'idea di rivoluzione mi affascina. Però non mi sembra che il popolo stia così male come in Francia o in Russia ai tempi delle rivoluzioni. Inoltre le forze armate sono conservatrici, e non rivoluzionarie ...

Come diavolo si fa?

No amico mio, non siamo usciti dal tema, e infatti ora ci siamo rientrati pienamente.

ADESSO, in una piccola parte del globo, si vive bene. Perchè il liberismo è stato sconfitto in numerosi settori, il capitalismo è stato piegato. ADESSO.
Noi stiamo beneficiando dei successi delle lotte dei nostri nonni, dei nostri bisnonni, e siamo tutelati, difesi, si vive bene.

Non durerà. Purtroppo non durerà. Proprio per i motivi che ti dicevo. Proprio per il tema che stiamo affrontando in questa discussione.
Il capitalismo elimina gradualmente le regole che è costretto ad ingozzare.

La speranza è che quando questo accadrà la gente non sopporterà tacendo.
Il compito di un rivoluzionario in tempo di non-rivoluzione è preparare le strutture politiche che poi saranno le avanguardie della rivoluzione.

E qui si apre un abisso di dibattito che non sono in grado di padroneggiare, su cui devo riflettere. Quali strutture? Come? L'idea dell'avanguardia è affidabile?

Non lo so, ma sicuramente la risposta non è "aspettare".
Lenin is offline  
Vecchio 18-03-2006, 01.05.33   #30
oizirbaf
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Messaggio originale inviato da Lenin

Il capitalismo elimina gradualmente le regole che è costretto ad ingozzare.

La speranza è che quando questo accadrà la gente non sopporterà tacendo.
Il compito di un rivoluzionario in tempo di non-rivoluzione è preparare le strutture politiche che poi saranno le avanguardie della rivoluzione.

E qui si apre un abisso di dibattito che non sono in grado di padroneggiare, su cui devo riflettere. Quali strutture? Come? L'idea dell'avanguardia è affidabile?

Non lo so, ma sicuramente la risposta non è "aspettare".

... quanto dici sulle lotte dei nostri nonni è sacrosanto: i diritti conquistati, spesso col sangue, non son piovuti dal cielo.

... inoltre la tua ultima frase è la conferma che non sei un settario che ha imparato molto bene una teoria ma è il tuo punto di forza, la dimostrazione della tua forza ed onestà intellettuale. Chiarirsi insieme le idee senza dar nulla per scontato è il nostro "fare" affatto inoperoso.
oizirbaf is offline  

 



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