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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 19-03-2006, 14.30.27   #11
r.rubin
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Messaggio originale inviato da svirgola
A parte il diritto alla sciopero , sono d'accordissimo su tutto il resto e altro ancora omesso ma sempre ammesso. Ma dimmi , allo sciopero ritenuto lesivo , ingiusto , gratuito per la gravitá come dei danni che causa , o per la costrizione , spalle al muro al datore di lavoro , o ti pieghi o ti spezzo , il datore di lavoro che arma efficente puó opporre? o ne sará per sempre deficente? , dimmi , chiariscimi questo punto e poi dovremmo essere d'accordo su tutto. Ciao

Il datore di lavoro è costretto a raggiungere un accordo: un compromesso tra le sue esigenze e le esigenze avanzate dai lavoratori. Tenuto conto che nessuna delle due parti ha interesse a rovinare l'altro, poichè le loro fortune sono collegate, il compromesso è raggiungibile nell'interesse di entrambi: questa è l'arma del datore di lavoro, il rispetto dell'equità, della giustizia. Se non la rispetta sarà boicottato, giustamente.

Insomma, è questione di giustizia: i lavoratori scioperanti non sono mafiosi che estorcono arrogantemente privilegi, perchè non è nel loro interesse rovinare il datore di lavoro. Chiedono giustizia. Se invece il datore di lavoro è un ingordo, l'arrogante diventa lui, e così facendo esce dai cofini della giustizia: il lavoro è questione di collaborazione, e la collaborazione è fatta nell'interesse reciproco, non nell'interesse egoistico a scapito di quello altrui.
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Vecchio 19-03-2006, 16.22.49   #12
Mr. Bean
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ho letto gli interventi che mi hanno preceduto e vorrei scrivere qualcosa anch'io al riguardo. Ora, io credo che qualsiasi forma di sciopero (compreso quello della fame) sia un metodo violento per far valere i propri diritti di lavoratore, diritti che diversamente non sarebbero garantiti.
Ha ragione Svirgola, a mio parere, quando si chiede perché un lavoratore che sciopera debba arrecare danno ad altri. E' ciò che mi chiedo anch'io. Per esempio i macchinisti e i controllori dei treni, anziché astenersi dal lavoro, se proprio volessero creare un danno al proprio datore, dovrebbero far salire tutti i passeggeri gratis, anziché incrociare le braccia.
D'altro canto, quando i propri diritti non sono rispettati, non si guarda in faccia nessuno e si fa in modo che, sempre nel campo delle ferrovie e sempre per fare un esempio, i destinatari di un servizio, che si trasforma in disservizio, si indignino e facciano pressione affinché il datore di lavoro si decida a concedere aumenti e quant'altro.
Altro discorso: avete mai notato che gli incontri tra sindacati e imprenditori si protraggono fino a notte inoltrata e poi, quasi per incanto, verso mattina, quando sono tutti meno lucidi, si siglano questi accordi? Non è una pantomima questa?
Invece ha torto Svirgola nell'apostrofare gli scioperi come ha fatto nel titolo di questo topic. Occorre considerare che le proteste nascono da disagi...
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Vecchio 19-03-2006, 17.16.16   #13
svirgola
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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
ho letto gli interventi che mi hanno preceduto e vorrei scrivere qualcosa anch'io al riguardo. Ora, io credo che qualsiasi forma di sciopero (compreso quello della fame) sia un metodo violento per far valere i propri diritti di lavoratore, diritti che diversamente non sarebbero garantiti.
Ha ragione Svirgola, a mio parere, quando si chiede perché un lavoratore che sciopera debba arrecare danno ad altri. E' ciò che mi chiedo anch'io. Per esempio i macchinisti e i controllori dei treni, anziché astenersi dal lavoro, se proprio volessero creare un danno al proprio datore, dovrebbero far salire tutti i passeggeri gratis, anziché incrociare le braccia.
D'altro canto, quando i propri diritti non sono rispettati, non si guarda in faccia nessuno e si fa in modo che, sempre nel campo delle ferrovie e sempre per fare un esempio, i destinatari di un servizio, che si trasforma in disservizio, si indignino e facciano pressione affinché il datore di lavoro si decida a concedere aumenti e quant'altro.
Altro discorso: avete mai notato che gli incontri tra sindacati e imprenditori si protraggono fino a notte inoltrata e poi, quasi per incanto, verso mattina, quando sono tutti meno lucidi, si siglano questi accordi? Non è una pantomima questa?
Invece ha torto Svirgola nell'apostrofare gli scioperi come ha fatto nel titolo di questo topic. Occorre considerare che le proteste nascono da disagi...
MR. Bean , mi hai strappato un applauso , hai focalizzato bene il mio intendimento che non é certo quello di soffocare un diritto di giusta rivendicazione , ma il come farlo!. Io certo non ho nessuna presunzione di dire come deve essere fatto , mille sono i modi non coercitivi ma solo uno é coercitivo ed iniquo , lo sciopero , che umilia chi lo esercita e chi lo subisce. Grazie Mr. Bean , non per la ragione ma per la comprensione.
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Vecchio 19-03-2006, 17.38.19   #14
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Io credo che sia indispensabile comprendere che lavoratori e datori di lavoro non possono più stare su due fronti contrapposti. Se ognuno mettesse a tacere il proprio ego e lo sostituisse, invece, con la collaborazione, forse tutti ne trarremmo beneficio. Infatti, se da un lato è necessario che i lavoratori si sentano maggiormente stimolati a collaborare, dall'altro occorre che i datori di lavoro, capiscano che non è possibile maltrattare in continuazione chi lavora per loro, non è possibile negare ogni diritto, col riccatto del licenziamento o della cassa integrazione. Occorre che da ambo le parti ci sia una maggiore consapevolezza che uniti si vince e si cresce. Io vivo quotidianamente i problemi legati alla disabilità, che, dal punto di vista fisico, si traducono in una mancanza di collaborazione tra le parti del mio corrpo, con conseguente risultato di movimenti limitati. So cosa significa la mancanza di collaborazione, e comprendo dunque l'importanza della collaborazione, da sostituire allo scontro. Per fare ciò, occorre però un impegno da parte di tutti, altrimenti ci riempiamo la bocca di paroloni e basta...
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Vecchio 19-03-2006, 23.53.37   #15
Spaceboy
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...io vorrei ke mi spiegaste come un semplice operaio può far valere i propri diritti qnd. qst. non siano rispettati...
...io sono un medico anestesista e alla fine dello scorso anno abbiamo rinnovato il contratto scaduto da 4 anni!!!

...e secondo voi se non si fosse fatto qualke sciopero ciò sarebbe avvenuto?
...e secondo voi è giusto esasperare il lavoratore fino a portarlo a scioperare (e vi ricordo ke ki sciopera ci rimette la giornata)...?
...e lo sapete ke qst. benedetti contratti contengono una parte economica ma anke una parte normativa su cui la categoria cerca di operare al meglio x il bene comune?

...e non parliamo dei casi di imprese ke kiudono o, come va di moda adesso, delocalizzano in est europa o Cina...
...come dovrebbe fare l'operaia tessile ke perde il lavoro?
..io vivo in Veneto e ciò accade sempre + spesso...
..e non è certo l'imprenditore a rimetterci...

...altro ke kiakkiere, provate a fare cesrti discorsi a gente ke a 50 anni si ritrova in cassa integrazione...
...vediamo se apprezza il "ritmo sincopato"...

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Vecchio 20-03-2006, 00.06.18   #16
Fragola
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Vecchio 20-03-2006, 09.51.39   #17
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Scusa Spaceboy, allora per par condicio dovresti andare a dirlo anche a quegli imprenditori i cui dipendenti sono spesso in malattia, oppure lavorano unicamente per lo stipendio. Occorre che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Quando si compie il proprio dovere, a mio avviso si è sulla buona strada. Chiaro che se si intendende farlo solo per guadagnare, allora qualcosa non quadra. A me è capitato di andare in uffici pubblici, dove c'erano code e dall'altra parte dipendenti che leggevano il giornale....quando ho iniziato a lavorare un mio collega faceva 4 ore di straordinario ogni sabato mattina. In quelle ore andava a fare la spesa e dal parrucchiere. Alla faccia delle lotte proletarie! In tal senso io affermavo e ribadisco che occorre essere obiettivi e non necessariamente prendere le difese dell'una o dell'altra parte. Credo che le barriccate e le lotte di classe siano da archiviare. Ora occorre rimboccarsi le maniche e collaborare. Non vedersi più contrapposti, bensì partecipi allo stesso sistema produttivo, per il bene di tutti. Non so se mi sono spiegato..
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Vecchio 20-03-2006, 11.45.01   #18
r.rubin
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Scusa Spaceboy, allora per par condicio dovresti andare a dirlo anche a quegli imprenditori i cui dipendenti sono spesso in malattia, oppure lavorano unicamente per lo stipendio. Occorre che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Quando si compie il proprio dovere, a mio avviso si è sulla buona strada. Chiaro che se si intendende farlo solo per guadagnare, allora qualcosa non quadra. A me è capitato di andare in uffici pubblici, dove c'erano code e dall'altra parte dipendenti che leggevano il giornale....quando ho iniziato a lavorare un mio collega faceva 4 ore di straordinario ogni sabato mattina. In quelle ore andava a fare la spesa e dal parrucchiere. Alla faccia delle lotte proletarie! In tal senso io affermavo e ribadisco che occorre essere obiettivi e non necessariamente prendere le difese dell'una o dell'altra parte. Credo che le barriccate e le lotte di classe siano da archiviare. Ora occorre rimboccarsi le maniche e collaborare. Non vedersi più contrapposti, bensì partecipi allo stesso sistema produttivo, per il bene di tutti. Non so se mi sono spiegato..

certo che gli imprenditori di cui parla paceboy non collaborano.
e finchè gente di questo tipo resta in circolazione l'unica arma è lo sciopero... oppure..

oppure stabilire per legge regole di contrattazione tra lavoratori e proprietari di ciascuna industria\azienda. Voglio dire che dovrebbe essere fatta una legge che stabilisci i luoghi, i tempi, le modalità, gli obiettivi generali da raggiungere, in cui i datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori devono incontrarsi per contrattare modalità lavorative al passo col momento economico.

così non ci sarebbe bisogno di scioperare: ogni volta che dovrebbe scattare lo sciopero, si apre la porta dell'ufficio col tavolo rotondo a cui sedersi.
Un tavolo rotondo che è possibile in un mondo economico che riconosce i lavoratori come parte della ditta, allo stesso modo del datore di lavoro, senza nessuna esagerazione nel senso comunista dell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione.

Bisognerebbe altresì rendere illegali certi maltrattamenti come quello dei contratti eccetera: altro che sciopero, scatta il tribunale.
E all'interno della legalità, contrattare, in condizioni anche quelle definite dalla legge.

dovrebbe essere una legge che stabilisce diritti e doveri, e che impone al datore di lavoro di discutere paritariamente di questioni che riguardano direttamente la vita dei lavoratori: ad esempio le delocalizzazioni: non dovrebbe essere possibile chiudere un azienda per gudagnare di più in altri paesi.. ma bisognerebbe tenere conto di questioni legate alla sopravvivenza dell'azienda: tipo considerare la possibilità di fallimento restando in loco. Eccetera eccetera.
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Vecchio 20-03-2006, 14.20.19   #19
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oppure lavorano unicamente per lo stipendio.

Mr, Bean, qualsiasi persona sana di mente lavora per lo stipendio!!!!! Se non avessi bisogno di uno stipendio, ti garantisco che avrei in mente molti altri modi mooooolto più intelligenti per utilizzare il mio tempo!

La collaboraizone è da due parti ed è un po' pra di piantarla di scaricare la responsabilità di tutto sui lavoratori dipendenti. Gli unici che pagano le tasse, quelli che non vedono un miglioramento nei loro guadagni da anni, quelli che vedono peggiorare di giorno in giorno la loro condizione lavorativa (vedi precarietà!), quelli che non possono nemmeno più sperare in una pensione decente, quelli che sanno che se predono il posto dopo i 40 anni sono spazzatura! E adesso vogliamo pure dire che non hanno il diritto di scioperare per far valere i loro diritti?

Guarda, se i diritti fondamentali dei lavorattori venissero rispettati, nessuno sciopererebbe. Scioperare costa! Quando si sciopera non si è pagati! Quindi, se la gente sciopera è perchè ha dei buoni motivi!!!!! E se fosse il caso di guardare questi motivi?
Fragola is offline  
Vecchio 20-03-2006, 14.31.43   #20
Spaceboy
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Scusa Spaceboy, allora per par condicio dovresti andare a dirlo anche a quegli imprenditori i cui dipendenti sono spesso in malattia, oppure lavorano unicamente per lo stipendio. Occorre che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Quando si compie il proprio dovere, a mio avviso si è sulla buona strada. Chiaro che se si intendende farlo solo per guadagnare, allora qualcosa non quadra. A me è capitato di andare in uffici pubblici, dove c'erano code e dall'altra parte dipendenti che leggevano il giornale....quando ho iniziato a lavorare un mio collega faceva 4 ore di straordinario ogni sabato mattina. In quelle ore andava a fare la spesa e dal parrucchiere. Alla faccia delle lotte proletarie! In tal senso io affermavo e ribadisco che occorre essere obiettivi e non necessariamente prendere le difese dell'una o dell'altra parte. Credo che le barriccate e le lotte di classe siano da archiviare. Ora occorre rimboccarsi le maniche e collaborare. Non vedersi più contrapposti, bensì partecipi allo stesso sistema produttivo, per il bene di tutti. Non so se mi sono spiegato..

...non sono x niente d'accordo, molto demagogico il tuo discorso e se in un ambiente di lavoro ci sono i fannulloni, bisogna adottare gli strumenti x perseguirli, non mettere in discussione i diritti...
...ed anke Tu, nei confronti del tuo collega disonesto,6 complice in qualke modo con un atteggiamento omertoso...

...cmq. in Francia ci sarà uno sciopero generale contro la legge ke vogliono approvare, quella sul licenziamento senza giusta causa hai danni dei giovani sotto i 26 anni...

...ditemi se non è giusto scioperare x una cosa del genere?

Spaceboy is offline  

 



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