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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 09-04-2006, 12.45.44   #1
winged_red_tear
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Data registrazione: 21-04-2005
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Perché non voto

Non voto:

Perché nessun partito rispecchia le mie idee e non ho niente da condividere con nessuno.

Perché votando, appoggio questa democrazia rappresentativa che ha proprio nel diritto e dovere del voto la sua legittimità e obbidire e legittimare i suoi ordini (a cui non viene chiesto alcun parere al popolo) lo trovo come appoggiare una dittatura.

Perché per me non esiste votare il meno peggio (che per me potrebbe essere un partito come i DS) perché chi desidera libertà e uguaglianza ai massimi livelli, non può fomentare i rapporti autoritari che esistono tra le persone e non voglio far finta votando che un alternativa sia impossibile e mi tapperò le orecchie a chi mi darà dell'utopista solo perché desidera il futuro come oggi.

Perché preferico alla passività nei confronti dello stato la mia responsabilità e volontà di reale partecipazione nella società e significa creare sul posto di lavoro, a scuola, in famiglia le basi per la società futura desiderata e aderire a movimenti e organizzazioni che non appoggiano gli oppressori stato/chiesa/capitale. Io non credo di aver adempito ai miei doveri sociali mettendo una crocetta su un partito che deciderà per me.

Perché io guardo in faccia alla realtà e vedo una classe politica che per sua volontà o per incapacità o per impossibilità di controllare la complessità dello stato, non ha mai mantenuto le promesse, ha partecipato a guerre, ha censurato l'informazione, ha messo come ultima priorità il benessere (quello vero) dei cittadini appoggiando la decandenza materialista e la stupidità collettiva.

Perché desidero la vera libertà, la vera giustizia, la vera uguaglianza, la vera cultura che non si può ottenere appoggiando una delle due coalizioni che si scontrano, ma credendo che l'unica soluzione sia il compromesso, il dialogo, l'amore e addiritura il sacrificio nel rapporto con chi la pensa diversamente da noi e non con lo scontro, l'insulto, l'indifferenza tra gli uomini politici egoisti.

A voi
winged_red_tear is offline  
Vecchio 09-04-2006, 14.51.54   #2
Lucio Musto
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Data registrazione: 08-01-2006
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Re: Perché non voto

Citazione:
Messaggio originale inviato da winged_red_tear
Non voto:

Perché nessun partito rispecchia le mie idee e non ho niente da condividere con nessuno.

Perché votando, appoggio questa democrazia rappresentativa che ha proprio nel diritto e dovere del voto la sua legittimità e obbidire e legittimare i suoi ordini (a cui non viene chiesto alcun parere al popolo) lo trovo come appoggiare una dittatura.

Perché per me non esiste votare il meno peggio (che per me potrebbe essere un partito come i DS) perché chi desidera libertà e uguaglianza ai massimi livelli, non può fomentare i rapporti autoritari che esistono tra le persone e non voglio far finta votando che un alternativa sia impossibile e mi tapperò le orecchie a chi mi darà dell'utopista solo perché desidera il futuro come oggi.

Perché preferico alla passività nei confronti dello stato la mia responsabilità e volontà di reale partecipazione nella società e significa creare sul posto di lavoro, a scuola, in famiglia le basi per la società futura desiderata e aderire a movimenti e organizzazioni che non appoggiano gli oppressori stato/chiesa/capitale. Io non credo di aver adempito ai miei doveri sociali mettendo una crocetta su un partito che deciderà per me.

Perché io guardo in faccia alla realtà e vedo una classe politica che per sua volontà o per incapacità o per impossibilità di controllare la complessità dello stato, non ha mai mantenuto le promesse, ha partecipato a guerre, ha censurato l'informazione, ha messo come ultima priorità il benessere (quello vero) dei cittadini appoggiando la decandenza materialista e la stupidità collettiva.

Perché desidero la vera libertà, la vera giustizia, la vera uguaglianza, la vera cultura che non si può ottenere appoggiando una delle due coalizioni che si scontrano, ma credendo che l'unica soluzione sia il compromesso, il dialogo, l'amore e addiritura il sacrificio nel rapporto con chi la pensa diversamente da noi e non con lo scontro, l'insulto, l'indifferenza tra gli uomini politici egoisti.

A voi


I tuoi pensieri sono condivisibili, ma è sbagliata la risoluzione di non votare.

Devi votare scheda bianca o scheda nulla. Solo così (in votazione) puoi mostrare la tua buona volontà di cittadino e contemporaneamente la tua insoddisfazione per ogni possibile alternativa.

Non andare a votare è solo indice di menefreghismo. E non mi pare il tuo caso.

Cordialità
Lucio Musto is offline  
Vecchio 09-04-2006, 14.57.14   #3
sisrahtac
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Perchè non voto: perchè prima che andasse in montagna avevo detto a mia madre di darmi la scheda elettorale e lei non l'ha fatto, ed ora non la trovo (la scheda), e mi sto adirando parecchio...

Ed i miei sono inrittracciabili pure al telefono.

Mannaggia...

(scusate lo sfogo..)
sisrahtac is offline  
Vecchio 09-04-2006, 16.05.47   #4
webmaster
Ivo Nardi
 
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Messaggi: 957
Se vai al comune e dici di averla smarrita, te ne danno una nuova.
Oggi il comune è aperto
webmaster is offline  
Vecchio 09-04-2006, 22.17.29   #5
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Re: Perché non voto

[quote]Messaggio originale inviato da winged_red_tear
[b]Non voto:

Perché nessun partito rispecchia le mie idee e non ho niente da condividere con nessuno.

----------------

Ciao winged_red_tear,

credo che le tue parole siano condivise da molti, e a anche da me, che pure ho fatto una spietata campagna elettorare in questo forum, che mi ha permesso di confrontarmi con gli italiani e vedere quanto potenziale hanno per ricostruire un'Italia diversa in cui più cittadini si identifichino e risolvano i problemi insieme.

Ho votato Prodi perché ho letto una buona parte del suo programma e c'è spazio per l'impegno. Come Presidente della Commissione europea ha sostituito un'altro presidente coninvolto in scandali ed è riuscito a mettere d'accordo fazioni e culture diverse (ho lavorato alla Commissione e credo di poter dire che è un'ottima qualità). E' rispettato all'estero, dove Berlusconi è solo ridicolizzato. Non è il forte capo carismatico che piace all'italietta che si è fatta trascinare in guerra. Può essere un'opportunità per far crescere la consapevolezza del nostro popolo.

Non appartengo a nessun partito e mai vi apparterrò perché tengo troppo alla mia indipendenza. Nella mia vita ho lavorato in molti ambienti diversi e con classi sociali diverse. Quando c'è la volontà di collaborare, si trova sempre almeno una soluzione elegante per ogni problema. E' veramente una questione di volontà.

Monica 3 is offline  
Vecchio 09-04-2006, 22.53.06   #6
Lucio Musto
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Messaggi: 943
Re: Re: Perché non voto

[quote]Messaggio originale inviato da Monica 3
[b]
Citazione:
Messaggio originale inviato da winged_red_tear
Non voto:

Perché nessun partito rispecchia le mie idee e non ho niente da condividere con nessuno.

----------------

Ciao winged_red_tear,

credo che le tue parole siano condivise da molti, e a anche da me, che pure ho fatto una spietata campagna elettorare in questo forum, che mi ha permesso di confrontarmi con gli italiani e vedere quanto potenziale hanno per ricostruire un'Italia diversa in cui più cittadini si identifichino e risolvano i problemi insieme.

Ho votato Prodi perché ho letto una buona parte del suo programma e c'è spazio per l'impegno. Come Presidente della Commissione europea ha sostituito un'altro presidente coninvolto in scandali ed è riuscito a mettere d'accordo fazioni e culture diverse (ho lavorato alla Commissione e credo di poter dire che è un'ottima qualità). E' rispettato all'estero, dove Berlusconi è solo ridicolizzato. Non è il forte capo carismatico che piace all'italietta che si è fatta trascinare in guerra. Può essere un'opportunità per far crescere la consapevolezza del nostro popolo.

Non appartengo a nessun partito e mai vi apparterrò perché tengo troppo alla mia indipendenza. Nella mia vita ho lavorato in molti ambienti diversi e con classi sociali diverse. Quando c'è la volontà di collaborare, si trova sempre almeno una soluzione elegante per ogni problema. E' veramente una questione di volontà.



Come indipendente mi sembri abbastanza schierata:
Guarda che in Italia, questa campagna elettorale si è chiusa un giorno prima dell'apertura delle urne, per via di una legge sempre esistita dal 1948 in poi.

Chi legge non riconosce legge non merita.

Lucio Musto is offline  
Vecchio 10-04-2006, 08.43.58   #7
Monica 3
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Hai ragione Rudello ho fatto la scelta che mi permetterà di dialogare.

Io avevo annunciato su questo sito che avrei rispettato la legge del 1948, poi il TG1 l'ha ampiamente trasgredita e .............

Monica 3 is offline  
Vecchio 10-04-2006, 09.40.16   #8
ancient
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Per alcuni di questi ultimi mesi è stata forte la tentazione di non andare alle urne. Trovavo (e trovo tuttora) impresentabili la stragrande maggioranza dei politicanti nostrani.
Un'amica (che si astiene da anni) ama ripetere che il voto dà solo l'illusione di scegliere (il che è senz'altro più vero con l'ultima legge elettorale).
Alla fine, comunque, mi sono deciso ad andare, ho scelto un partito minore che non presenta candidati condannati, riciclati, ecc. e si è battuto, nel suo piccolo, per qualche battaglia da me condivisa. Si tratta, comunque, di una fiducia a tempo determinato, che dovrà essere confermata dal loro agire (ammesso che sia data loro la possibilità di influire in qualche modo). Fermo restando che ciò che davvero conta è, come diceva winged nel suo messaggio, preferire...:

Citazione:
...alla passività nei confronti dello stato la mia responsabilità e volontà di reale partecipazione nella società e significa creare sul posto di lavoro, a scuola, in famiglia le basi per la società futura desiderata e aderire a movimenti e organizzazioni che non appoggiano gli oppressori stato/chiesa/capitale.



Ultima modifica di ancient : 10-04-2006 alle ore 09.41.57.
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Vecchio 10-04-2006, 10.21.00   #9
Mr. Bean
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buona giornata. Io sono andato a votare, nonostante ne avessi poca voglia. Questo perché, come giustamente ha fatto notare qualcuno anche qui, non andarci sarebbe stato oltreché un gesto di protesta contro il sistema, anche un modo per autoescludersi in futuro da qualsiasi scelta fosse stata attuata. Mi spiego meglio: se io non voto, che diritto avrò poi di affermare che chi governa non lo fa con oculatezza e non tiene in alcun conto i diritti dei cittadini? Che diritto avrò di scioperare contro il governo per protestare, se non ho fatto nulla per impedirgli di trovarsi alla guida dell'Italia, ovvero se non ho fatto nulla per favorire un altro tipo di governo?
Io credo che si dovrebbe varare in ogni paese del mondo, una legge che "obblighi" il cittadino a servire il proprio comune, la propria provincia e la propria regione, per una tornata amministrativa, prima ancora che lo stato per un'intera leislatura. In questo modo non ci sarebbero più un "noi" ed un "voi", non ci sarebbero più "governi ladri quando piove" , chi governasse saprebbe che non potrebbe assolutamente sgarrare e i cittadini si sentirebbero meno sudditi.
Se solo ci fosse una legge del genere, chiunque potrebbe votare con cognizione di causa. Non so se avete notato, per esempio gli ex sindacalisti passati poi in politica, sia essa locale che nazionale. Sembra che cambino improvvisamente modo di pensar e di agire. In realtà vedono la situazione da un altro punto di vista ed agiscono di conseguenza. Un sindacalista, abituato ad accusare "i padroni", se poi si mette a fare il sindaco si accorge, che forse i sindacati a volte esagerano.
Rispetto alla scheda bianca e/o nulla: se non ricordo male c'è differenza ai fini del computo dei voti, in quanto il totale delle schede bianche è suddiviso tra i partiti, col macchinoso sistema dei resti (non chiedetemi come funziona, perché è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che io riesca a spiegarvelo so che esiste e basta), mentre la scheda nulla è praticamente persa. E' come l'astensione, solo che a differenza di essa, non è palese.
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Vecchio 10-04-2006, 11.02.51   #10
ancient
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Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Io credo che si dovrebbe varare in ogni paese del mondo, una legge che "obblighi" il cittadino a servire il proprio comune, la propria provincia e la propria regione, per una tornata amministrativa, prima ancora che lo stato per un'intera leislatura. In questo modo non ci sarebbero più un "noi" ed un "voi", non ci sarebbero più "governi ladri quando piove" , chi governasse saprebbe che non potrebbe assolutamente sgarrare e i cittadini si sentirebbero meno sudditi.

questa è purtroppo un'utopia in un Paese dove in genere ti fanno entrare nel 'giro' solo a determinate condizioni... di sudditanza.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Rispetto alla scheda bianca e/o nulla: se non ricordo male c'è differenza ai fini del computo dei voti, in quanto il totale delle schede bianche è suddiviso tra i partiti, col macchinoso sistema dei resti (non chiedetemi come funziona, perché è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che io riesca a spiegarvelo so che esiste e basta), mentre la scheda nulla è praticamente persa. E' come l'astensione, solo che a differenza di essa, non è palese.

mio fratello mi raccontava proprio ieri di casi in cui anche schede nulle sono state assegnate a questo o quel partito... A questo punto è meglio astenersi del tutto, se proprio non si vuole scegliere nessuno degli schieramenti.
ancient is offline  

 



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