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Vecchio 12-04-2006, 21.41.20   #1
ancient
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Data registrazione: 10-01-2003
Messaggi: 758
Si uccide a 16 anni lanciandosi dalla finestra della classe

GENOVA - Classe V Ginnasio, ore 11. Suona la campana della ricreazione ed i ragazzi, poco più di una ventina, sciamano nel corridoio allegramente. Simone si alza dal suo banco, apre la finestra, prende una breve rincorsa e si lancia nel vuoto. Poco più di tre ore dopo muore all'ospedale, dopo che i sanitari hanno fatto l'impossibile per salvarlo.

E' una tragedia ancora inspiegabile quella che si è consumata questa mattina al liceo Doria, il più noto di Genova, e che ha visto protagonista un ragazzo di 16 anni (il compleanno fra soli quattro giorni), introverso, forse un po' complessato ma apparentemente senza gravi problemi.

"Il profitto scolastico era buono", dicono i suoi insegnanti. "Non abbiamo avuto alcun segnale. E' stato un gesto improvviso, nessuno ha potuto intervenire", ripete il preside, Salvatore Di Meglio. I compagnia di classe, increduli e sotto choc, si chiudono nel silenzio. Una decina di loro ha assistito, impotente, al gesto di Simone. Tutti, ora, sono a chiedersi perché, senza riuscire a darsi una risposta.

Sono gli stessi perché che affliggono i genitori di Simone, entrambi medici, e le due sorelline. Perché un ragazzo di 16 anni, apparentemente felice, decide improvvisamente di togliersi la vita? Nessuno, al momento, sa darsi una spiegazione. Qualcuno ipotizza una delusione d'amore, ma è solo un tentativo di capire una tragedia dai contorni oscuri. Simone, primogenito di una famiglia benestante di Genova, frequentava la V ginnasio: studiava con profitto e non aveva mai dato, in passato, motivo di preoccupazione.

Questa mattina, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze pasquali, il ragazzo si è presentato in classe come ogni mattina. In aula, uno stanzone al quinto piano del liceo con i banchi verdi in fila, le lavagne, la carta geografica e dietro la cattedra un attestato sportivo, siedono una ventina di studenti. Le prime tre ore filano lisce e alle 11 suona la campana per l'intervallo. Simone, che fino a quel momento era apparso assolutamente tranquillo, non esita neppure un istante ed in silenzio mette in atto il suo piano. Lo slancio che prende per gettarsi nel vuoto fa seguire al suo corpo una traiettoria parabolica: precipita su alcuni ciclomotori che sono parcheggiati vicino al marciapiede, 5-6 metri oltre l'edificio.

I compagni di classe accorrono alla finestra e si affacciano: Simone è laggiù, una ventina di metri sotto, in un lago di sangue. Partono i soccorsi, arriva una ambulanza. Lo studente viene trasportato al vicino ospedale Galliera dove è ricoverato in condizioni gravissime. Ha riportato un forte trauma alla testa, ha fratture in tutto il corpo. Accorrono i genitori, le sorelle, don Nicolò, un insegnante di religione del liceo, e la vice preside.

Alle 14,30 i medici interrompono i tentativi di tenerlo in vita: il cuore di Simone cessa di battere. A scuola, nella classe, le lezioni continuano. Il preside chiede agli insegnanti di terminare il programma dei corsi ed ai ragazzi di rimanere nei loro banchi. "Siamo sconvolti - dice -, queste sono tragedie imprevedibili. E' la seconda volta che in questo liceo accade una cosa del genere: sei anni fa fu una professoressa, oggi uno studente".

http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/...750238077.html

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Sono davvero 'tragedie imprevedibili'?
ancient is offline  
Vecchio 12-04-2006, 23.37.53   #2
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Imprevedibile è quello che non vediamo, non conosciamo.

Una famiglia "benestante" non vuol dire assolutamente nulla.
Ieri come oggi. Benestante vuol dire che i genitori sono sempre impegnati, ed è ben difficile che prestino attenzione ai loro figli.

Pensano che dando loro beni materiali possano renderli felici.

Il vuoto interiore di questa epoca è catastrofica.

I sentimenti veri, la comunicazione, l'attenzione sembrano essere qualcosa che non ci serve più visto che abbiamo altro, tanto altro.

E' finto, è tutto finto. Basta guardarsi intorno.

Tutto è spettacolo, recita. Persino i più orrendi omicidi finiscono per essere trasformati in "prodotti da consumare".

Abbiamo smarrito la strada. Molti pensano che non ci sia neppure una strada.

Ma più di tutto oggi credo che si senta la mancanza della speranza.

Nella mia adolescenza era il bene più prezioso.

Quando hai perso tutto ma ti resta la speranza puoi ancora andare avanti.

Troppe volte penso che stavo meglio io, con poco da mangiare e un paio di scarpe riparate che i giovani di oggi con i telefonini in tasca e il vuoto dentro.

Ciao
Mary
Mary is offline  
Vecchio 12-04-2006, 23.38.48   #3
romolo
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Data registrazione: 13-11-2005
Messaggi: 278
Una maggiore attenzione ridurrebbe sicuramente il numero delle "tragedie imprevedibili". Ma è difficile riconoscere la tragedia della solitudine che porta a farla finita. Quando si scopre è tardi e non rimane che il dolore senza parole di chi sopravvive.
romolo is offline  
Vecchio 13-04-2006, 00.27.21   #4
cannella
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Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mary
Imprevedibile è quello che non vediamo, non conosciamo.

Una famiglia "benestante" non vuol dire assolutamente nulla.
Ieri come oggi. Benestante vuol dire che i genitori sono sempre impegnati, ed è ben difficile che prestino attenzione ai loro figli.

Pensano che dando loro beni materiali possano renderli felici.

Il vuoto interiore di questa epoca è catastrofica.

I sentimenti veri, la comunicazione, l'attenzione sembrano essere qualcosa che non ci serve più visto che abbiamo altro, tanto altro.

E' finto, è tutto finto. Basta guardarsi intorno.

Tutto è spettacolo, recita. Persino i più orrendi omicidi finiscono per essere trasformati in "prodotti da consumare".

Abbiamo smarrito la strada. Molti pensano che non ci sia neppure una strada.

Ma più di tutto oggi credo che si senta la mancanza della speranza.

Nella mia adolescenza era il bene più prezioso.

Quando hai perso tutto ma ti resta la speranza puoi ancora andare avanti.

Troppe volte penso che stavo meglio io, con poco da mangiare e un paio di scarpe riparate che i giovani di oggi con i telefonini in tasca e il vuoto dentro.

Ciao
Mary

...verissimo........
cannella is offline  
Vecchio 13-04-2006, 10.29.54   #5
alessiob
Ospite abituale
 
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
Possibili spiegazioni di un gesto tanto violnto:

- Forte delusione d'amore, combinata con la giovane età e una mente semplice e emotivamente fragile.


- Forti conflitti interni la famiglia che continuano da sempre.


- Conflitto con se stesso e con il mondo: aver scoperto di vivere in un mondo in cui non si vuol vivere, in cui ci si sente fuori luogo. Aver scoperto la paura della morte, o al contrario la liberazione della morte.




(ovviamente il più plausibile è il primo, a seguire il terzo.
alessiob is offline  
Vecchio 15-04-2006, 10.55.27   #6
SebastianoTV83
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
- oppure, conflitto personale dato dal fatto di vivere in un ambiente cattolico in cui la nostra beneamata papessa dalle profonde occhiaie (procuratesi passando la nottata intera a guardare video di bambini sotto i 12 anni violentati ripetutamente da un prete obeso, peloso e ubriaco o da un buon padre di famiglia vestito da postino assieme a un gruppo di mafiosi che riciclano denaro sporco dell'est europeo) aveva fatto la predica su quanto gli omosessuali siano colpevoli di fronte a Dio, coadiuvata alla Lega e ad AN che ripetono a gran voce come la famiglia omosessuale sia dannosa, su come siano sporcaccioni questi froci ecc. lui, invaghito del compagno di banco che poteva fare? era sporco, perverso, colpevole.. il volo dura pochi secondi, una vita troppi anni.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 15-04-2006, 13.12.12   #7
argos
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 30-03-2006
Messaggi: 80
Il vuoto interiore di questa epoca è catastrofica.

I sentimenti veri, la comunicazione, l'attenzione sembrano essere qualcosa che non ci serve più visto che abbiamo altro, tanto altro.
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hai veramente ragione... io sono molto giovane e purtroppo mi rendo conto che è proprio così...

Ma un ragazzino di 16 anni può avere la coscienza di dire <<Ora la faccio finita e mi lancio giù!>>?????

E' tremendo!!!!!!

Del resto non bisogna stupirsi più di tanto: in America, ad esempio, ogni 6 mesi capita che un ragazzino di 16 anni entra in una scuola con una pistola e incomincia a sparare, un altro che si fa saltare in aria, quell'altro che si lancia dal tetto perchè crede di essere in possesso dei poteri del personaggio del cartone animato preferito.... e per settimane si intervistano psicologi, sociologi ect. perchè tutti stupiti da questi gesti.....
Ma dico c'è da stupirsi???? Ci sono statistiche che rivelano che ogni anno un bambino "normale" con le sue tantissime e orribili "normali" ore di televisione vede: 550mila omicidi, 800mila stupri, 900mila suicidi per delusioni amorose, 1000 rapine etc.. e chi più ne ha più ne metta...
Allora, C'è da stupirsi se poi nella vita REALE un bambino, nella sua legittima incoscenza, riproduce esattamente quelle scene che ha visto migliaia di volte in televisione?????????????????? NO!

i ragazzi d'oggi con tutti i bombardamenti mediatici che subiscono non riescono a dare un senso alla realtà...e allora l'unica via per uscirne al più presto diventa quella di farla finita.. molto triste.. perchè vedono i fatti da un unico ed imposto, se vogliamo, punto di vista...
non vedono la diversità come un fatto positivo ma come un oppressione
argos is offline  

 



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