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Conosco laureati ignoranti e arroganti, conosco persone senza laurea che lavorano a un egregio livello di professionalità, informandosi costantemente su come svolgere meglio il loro lavoro. La mia nonna aveva la quinta elementare, scriveva come pochi sanno scrivere oggi e fino alla fine si è interessata a tutto quello che succedeva. Ha avuto 10 figlie e 1 figlio, mantenuti con il solo stipendio del marito autodidatta. Ha voluto che tutti avessero un diploma. In particolare le figlie, per garantire loro l'indipendenza.

Oggi l'informatica offre enormi possibilità di auto-formazione. C'è chi le usa a questo scopo e chi no.

Anche su questo forum vedo persone che danno fondamento alle loro affermazioni controllando l'informazione che possa sostenerle.

Ogni volta che non lo faccio mi arrabio con me stessa. E voi?

Perchè è molto pericoloso. La cultura e l'informazione non mediata, non filtrata, sono letali per quegli ingranaggi polverosi e potenti.

Ci vuole più informazione, molta più informazione, ma non del tipo a cui siamo abituati che ormai ci sommerge e costringe i più ad un'assuefazione paradossalmente povera di genuini contenuti; è necessario quel tipo di cultura che ti arriva al cervello come una lama affilata che taglia alla radice i nefasti pregiudizi prodotti dal primo tipo di cultura, quello della massificazione, del conformismo e dell'assuefazione.

Possiamo accedervi e dunque facciamolo, laddove ci interessi, con un processo che sia attivo e non passivo.

Anch'io trovo che su questo forum vi siano molte persone che esercitino questo processo attivamente, spinte dalla spontanea e potente curiosità di arrivare al cuore della cultura e dell'informazione; in effetti questo è uno dei principali motivi che fa di riflessioni.it un ottimo forum.

Perchè è molto pericoloso. La cultura e l'informazione non mediata, non filtrata, sono letali per quegli ingranaggi polverosi e potenti.

Ci vuole più informazione, molta più informazione, ma non del tipo a cui siamo abituati che ormai ci sommerge e costringe i più ad un'assuefazione paradossalmente povera di genuini contenuti; è necessario quel tipo di cultura che ti arriva al cervello come una lama affilata che taglia alla radice i nefasti pregiudizi prodotti dal primo tipo di cultura, quello della massificazione, del conformismo e dell'assuefazione.

Possiamo accedervi e dunque facciamolo, laddove ci interessi, con un processo che sia attivo e non passivo.

Anch'io trovo che su questo forum vi siano molte persone che esercitino questo processo attivamente, spinte dalla spontanea e potente curiosità di arrivare al cuore della cultura e dell'informazione; in effetti questo è uno dei principali motivi che fa di riflessioni.it un ottimo forum.

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Sarebbe interessante chiedere a ognuno quale informazione ricevuta sul funzionamento delle cose lo ha fatto riflettere particolarmente, gli ha fatto rivedere alcune posizioni e lo ha promosso culturalmente e spiritualmente.

E perché no? Quale impatto ha avuto quell'informazione sulla sua vita.

La differenza fra lo scambio materiale è quello culturale è la seguente :

se io ti do 2 euro per una cosa. Tu hai due euro ed io ho la cosa.

Se io ti do 2 idee e tu mi dai 2 idee, abbiamo entrambi 4 idee.