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Vecchio 02-05-2006, 12.13.56   #1
bluemax
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Nascere all'inferno

quasi tutte le religioni fanno partire l'esistenza della vita sul pianeta come il risultato del litigio tra l'uomo e Dio.
L'uomo, che prima viveva in una perfetta CONDIZIONE tra la natura che lo circondava e felice del suo essere, litiga con Dio e precipita nella sua condizione di miserabile grazie ad una mela.

Analizzando questa mela possiamo meglio capire cosa significhi il DEMONE che ci distacca dalla armonia divina che era all'inizio.

Il demone convinse l'uomo (anzi la donna e poi di conseguenza l'uomo) a cogliere il frutto proibito dicendo che solo tramite quel frutto poteva essere simile a Dio.
Per simile a Dio si intende avere la sua stessa CONOSCENZA ed infatti il frutto proibito poteva dare accesso all'uomo di CONOSCERE sia il bene che il male.

La mela rappresenta niente altro che la CONOSCENZA.
In amncanza di questa l'uomo poteva vivere nel suo eden, libero e beato in perfetta armonia con la natura.
Da un lato abbiamo la natura che ci circonda, ossia DIO, il creatore (è la natura che ci crea) l'essenza stessa del bene e del male unite sotto un unica essenza. Dall'altra abbiamo la conoscenza, che ci distacca da quella natura madre e ci porta altrove.

COn la conoscenza, quindi la tecnica, la tecnologia, la scienza abbiamo CONOSCIUTO molti segreti del nostro creatore ma a quali prezzi ?
La nostra situazione SPIRITUALE è notevolmente peggiorata. Noi non siamo stati progettati per vivere in questo INFERNO che la conoscenza ci ha circondati (parlo di tonnellate di pattume tecnologico e miriadi di montagne di cemento che non fanno parte di noi) siamo stati progettati per vivere SERENI ed in ARMONIA con Dio.

Il peccato lo abbiamo pagato caro. Tramite la conoscenza ed il distacco dal divino (la natura) paghiamo enormi prezzi e man mano che ci allontaniamo da Dio (sempre inteso come natura) sprofondiamo sempre piu' nell'inferno.

Il problema è che nonostante 2000 ed oltre anni di continuo mangiare dal frutto proibito (la mela che simboleggia la conoscenza) ormai siamo prossimi a distruggere tutto quello che è DIO trasformando il paradiso che fu' in inferno che sarà.

Forse potremmo raggiungere, come l'antico testamento insegna, la conoscenza del divino... ma a quel punto non esisterà piu' alcun paradiso ma solo inferno.
Un inferno fatto di plastiche, cemento, oggetti e pattume teconoligico che NULLA hanno a che fare con l'uomo.
L'uomo era stato concepito per altra cosa... per vivere in pace con la natura e godere a pieno di tutto quello che lo circonda (o meglio... che lo circondava).

E' facile vedere come popoli che rifiutano di condividere il peccato originale, siano travolti dalle orde di demoni che raffigurano nella loro bandiera la teconologia e la conoscenza. Esportando quest'ultima come simbolo di BENE e SUPERIORITA'.
Eppure... i popoli che rifiutano tale conoscenza sono estremamente piu' sereni, felici ed innoqui dei demoni che siamo.

E ora ? CHi lo spiega ai nostri figli che pagheranno amaramente il peccato originale ?

A quando la meteora che possa estinguere il peccato ?


ai peccatori.
bluemax is offline  
Vecchio 02-05-2006, 12.21.13   #2
sisrahtac
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Non potevamo nemmeno continuare a vivere nei boschi con i ragni o peggio (sto pensando ad un'orrida creatura che ho trovato ieri nel mio appartamento. Sai, quelli con tante zampette? )

La natura è bella finchè non ci vivi.

E poi, l'evoluzione? L'evoluzione richiede sacrifici. Bisogna capire però se il gioco vale la candela (non ho mai capito cosa voglia dire, però è bello dirlo...che candela? )

Come in tutte le cose ci vorrebbe equilibrio e "temperanza".

Ci vorrebbe..
sisrahtac is offline  
Vecchio 02-05-2006, 12.26.36   #3
bluemax
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Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
noi avevamo TUTTO quello di cui avevamo bisogno...
anche la paura (rispetto) per altre creature era parte del disegno divino... in quel disegno tutto era ARMONIA e RISPETTO. Il nostro progetto 'uomo' era decisamente perfetto per quel mondo.



Ho passato questo luenedi' andando con mia figlia per le colline toscane tra un bosco e l'altro... passando torrenti e notando una strana cosa.

ERAVAMO FELICISSIMI E SERENISSIMI.
Circondato da tutto quello di cui avevo bisogno.
ARIA da respirare, ACQUA da bere, FUOCO da cui trarre luce e calore (sole), TERRA da cui mangiare e mia figlia... serenissima, contenta e spensierata.
Ero insieme ad amici e devo dire che era tutto cosi'... stranamente NORMALE...

poi il rientro... il caos... il cemento... l' INFERNO di cui ci siamo circondati.

La tristezza, lo stress, lo squallore... ed infine... stamattina...
mi sono chiesto il motivo per cui le persone, quando vanno in vacanza, non tendono ad andare in posti CEMENTIFICATI e pieni di pattume tecnologico. MA cercano il paradiso. Ossia di evadere.
Posti incontaminati, posti tranquilli, sereni e da qui la domanda...


MA COME E' POTUTO ACCADERE CHE SIAMO ARRIVATI SINO A QUESTO PUNTO... ed il problema è che non se ne vede la fine...
e se poi penso che la direzione umana è tutta PROTESA per finire di demolire il paradiso per dar posto all'inferno mi viene solo voglia di sperare di morire prima che questo accada...

poi penso a mia figlia e mi viene male...
bluemax is offline  
Vecchio 02-05-2006, 12.32.36   #4
sisrahtac
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Anch'io ho avuto di recente la stessa impressione. In un altro post, ora non ricordo più quale, dicevo che il contatto con la natura mi lacerava l'anima di sofferenza.

Poi mi sono messo la coscienza a posto che se esiste la natura forse la teconologia è la controparte necessaria. Tutto, per natura appunto, ha una controparte. Se c'è il bianco c'è il nero. Quindi la tecnologia a modo suo ha una ragione di esistere.

E poi forse quello che da frustrazione è che in mezzo alla natura ritroviamo la nostra dimensione vitale\aggressiva; ed in società ci sentiamo invece un po' castrati e limitati..
sisrahtac is offline  
Vecchio 02-05-2006, 12.35.03   #5
Monica 3
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Messaggi: 697
Ciao Bluemax, io credo che non serva a molto rimanere nella disperazione che descrivi.

OK, ne hai preso atto.

Si son fatti moltissimi errori da cui imparare. Tu puoi costruire una piccola cerchia di relazioni che funzionano, fare un po' di pulizia intorno a te, piantare qualche pianta per prevenire le frane, rinunciare alla piscina personale e prendere un mezzo di trasporto, lasciando a casa l'automobile. Con la gente intorno a te puoi creare la massa critica perché alcune decisione politiche seguano la piccola realtà che hai saputo creare.

Altri ti seguiranno. Magari qualcosina riusciamo a farlo. Sarà il nostro piccolo paradiso in terra.

Monica 3 is offline  

 



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