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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 03-05-2006, 18.18.15   #1
Mr. Bean
eternità incarnata
 
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Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
c'erano una volta carta e calamaio...

...oggi tastiere, mouse, pc e telefonini, per scrivere. Nel passaggio graduale cosa abbiamo perso e cosa guadagnato? Sicuramente abbiamo guadagnato in tempestività, anche se ciò non sempre rappresenta un vantaggio. Una volta si meditava la lettera da scrivere, magari si buttavano un po' di fogli, prima di giungere alla stesura definitiva. La si inviava e, complice la proverbiale lentezza delle poste italiane, tra il momento in cui si spediva la lettera e quello in cui si riceveva la risposta, passava almeno una settimana, in cui ci si immaginava un'infinità di risposte, dalla migliore alla peggiore che si potessero ricevere. La fantasia lavorava e lavorava. Poi arrivava la risposta e si leggeva il frutto della meditazione altrui. Oggi, invece, non si fa in tempo a spedire una mail che dopo qualche minuto si ha la risposta e magari vi sono dei quesiti cui rispondere. La velocità dicono provochi stress... anche in questo caso è così?
Per non parlare poi dei telefoni. Una volta c'erano solo quello d'ufficio e di casa. Oggi, col cellulare, ti può capitare di ricevere una telefonata mentre stai attraversando una strada o sei impegnato da qualche parte e, tuttavia hai l'obbligo o la necessità di tenere acceso il telefono...
Come al solito credo che la verità stia nel mezzo... però, voi non rimpiangete un po' i ritmi più lenti, rilassati? Che ne dite: siamo destinati a morire di velocità?
Mr. Bean is offline  
Vecchio 03-05-2006, 20.46.09   #2
Guccia
ad maiora
 
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Data registrazione: 02-01-2005
Messaggi: 275
Devo dire che io non ho il telefonino, quindi deformazioni alla mano non ne ho, ma il computer è utilissimo: si risparmia carta (e alberi) e mi risparmia il gigantesco callo che ho al dito per i milioni di temi e compiti di scuola! Lo stress penso che sia lo stesso della lettera. Io ho un'amicizia per corrispondenza e ci scriviamo, per motivi di tempo, una volta o due alla settimana: il tempo d'attesa, più o meno non cambia e l'ansia penso sia la stessa.
Guccia is offline  
Vecchio 03-05-2006, 21.44.31   #3
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
Un mio zio, ormai passato all'altro mondo, soleva ricordarmi:

"Sono le cose che devono servire a te e non tu che devi servire le cose".

Mi ripeto questa massima quasi ogni giorno. Possiedo computer, telefonino, televisione, DVD, adesso ho installato Skype.

Posso sempre tenerli spenti. Qualche volta ho voglia di scrivere una lettera a mano, perché la persona che mi legge riceva qualcosa di più: la mia scrittura, il mio tempo di trovare una busta e un francobollo, magari bellino, il mio pensiero mentre vado ad imbucare la lettera. Mi piace anticipare il momento in cui troverà la mia lettera nella posta, che riconoscerà già leggendo l'indirizzo.

Allora prendo carta e lettera e scrivo a mano.


Monica 3 is offline  
Vecchio 03-05-2006, 23.38.22   #4
Spaceboy
...cercatore...
 
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Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
....siamo figli del nostro tempo caro Bean...

...e i ritmi calmi e rilassati ormai li trovi solo in vacanza...

...forse....

Spaceboy is offline  
Vecchio 04-05-2006, 00.22.52   #5
feng qi
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
Re: c'erano una volta carta e calamaio...

Visto che io lavoro con la Medicina Tradizionale Cinese, sto studiando il cinese. Mi pare coerente, no?

Cmq, più che la lingua cinese sto imparando a scriverlo il cinese..ed é tutta un'altra cosa. Il cinese è facilissimo..gli ideogrammi no!

Eppure ogni simbolo ha in sé qualcosa di magico..mentre col pennello eseguo il lavoro di riproduzione degli ideogrammi, qualcosa passa da essi a me e quei simboli prendono vita in me.

Questo per dire che lo scrivere con carta, penna e calamaio non é mai assolutamente paragonabile allo scrivere con la tecnologia moderna: inevitabilmente si perde qualcosa..

sulla tastiera si corre troppo e certe volte ciò che si scrive non ha il tempo di passare dal cuore, e questo rende arido ciò che scriviamo, troppo estemporaneo..mi sembra.

Vuoi mettere la magia che ti avvolge quando un amico ti manda una lettera scritta a mano? Mentre la leggi tu lo senti da come scrive, se in quel momento era triste, o felice; se aveva piacere a scriverti o no. Le parole saltano dal foglio e ti vengono incontro..

Sia qui che sul telefonino non so mai cosa prova il mio interlocutore e certe volte glielo devo domandare esplicitamente.

cmq..viva il progresso. Io le mie lettere continuo a scriverle a mano.
feng qi
feng qi is offline  
Vecchio 04-05-2006, 05.44.38   #6
acquario69
Moderatore
 
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Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
in effetti a me sembra come se avessimo un enorme imbuto inserito in bocca pronto per aitarci a ingurgidare tutto quello che ci viene proposto e bombardato!...io ho imparato a selezionare moltissimo,per sopravivvenza direi e quando mi accingo a scrivere lo faccio prima con la carta e penna!
acquario69 is offline  
Vecchio 04-05-2006, 20.52.08   #7
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Nell'era della comunicazione per eccellenza noi comunichiamo sempre di meno.

Prestate attenzione e vi renderete conto che è così.

I sentimenti, le emozioni, i pensieri non ci bagnano più.
La velocità si è trasformata in un ombrello che ci ripara da tutto.

La verità è che viviamo sempre di meno in qualità mentre si allunga la quantità.

Ma a cosa serve mangiarsi una torta di dieci chili se non senti più il sapore che ha, non vedi più la bellezza che l'avvolge?

Nel mio cervello e nel mio cuore vi è ancora il profumo di mandorle amare che aveva il barattolino della colla che mettevo nella grande borsa che portavo a scuola. Il pennino che macchiava le candide pagine, il calamaio che qualche volta sporcava il candido grembiule. Non sono nata nella preistoria, solo poco più di 50 anni fa. Ma appartengo ad un altro mondo alla stregua di un femore fossilizzato.

Ma il mio cuore non è fossilizzato, il mio cuore mi dice che abbiamo perso il gusto della vita. Ho sempre il cellulare in tasca è non vi rinuncerei perchè mi permette di sentirmi vicina a tutti coloro che mi stanno cercando (il numero ce l'hanno solo le persone care). Mi permette di contattare i miei figli e mio marito quando, per un attacco improvviso di paura, ho bisogno di sapere dove sono, e come stanno.

Non credo che occorra rinunciare alla tecnologia ma semplicemente IMPARARE ad usarla.

Per esempio: il telefonino che fuori di casa non abbandono mai lo ricarico di € 5 ogni due o tre mesi.

Qualche volta mi capita di aver voglia di sentire la voce di qualcuno e..... telefonino, numero..... come stai? tutto bene? ci vediamo? ciao.

è bellissimo. Non è quel che mi risponde ma solo udire il suono di quella voce, mi fa stare bene.

Se ho una Ferrari che va a 250 all'ora non è detto che io debba andare per forza a 150?

Ciao
Mary
Mary is offline  

 



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