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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 11-12-2002, 13.02.04   #1
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Ancora sul "valore"

L’Enciclopedia Treccani alla voce valore parla di valore d’uso e valore di scambio.
Valore d’uso è quello pertinente a beni che possono essere usati. Es: una forchetta, un martello, una macchina, etc…
Valore di scambio è un bene che può essere scambiato con uno o più valori d’uso. Es: un diamante può essere scambiato con molte forchette, martelli, macchine, etc….

Valori inequivocabili quali la salute fisica, piuttosto che la serenità d’animo, non sono trattati da un approccio scientifico, in quanto, beni privi di sostanza fisica e pertanto non misurabili.

La confusione sui valori apre la strada, (o forse nasce), (d)alle mistificazioni che tende ad imporci ad esempio la castità come un valore assoluto. Senza nulla togliere a chi ritiene la castità un valore, è importante altresì affermare, con inequivocabile chiarezza e determinazione, che quel valore non si può assolutizzare in quanto appunto frutto di una scelta personale.

Se è impossibile, (ma non lo è), tracciare una mappa di valori esenziali e largamente condivisibili, si può almeno prendere atto dei due grandi nemici del valore che sono da una parte "chi ci propone il bene materiale come unico valore" e dall’altra "chi ci propone/impone valori suffragati da un suo credo personale".

La sfida è sempre quella di fare riemergere i valori veri ed essenziali, prima che non sia la società/cultura a tornare ad imporceli con la forza. Lo dico con un senso di urgenza, perché se un personaggio, della caratura umana, di Gino Strada dice in televisione che c’è bisogno di una forte imposizione di valori, a me si rizzano i peli sul corpo, perché la “forte imposizione” è quella che abbiamo subito da millenni e che penso nessuno, di noi vorrebbe più vedere ne vivere.

Ultima modifica di VanLag : 11-12-2002 alle ore 13.08.30.
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Vecchio 11-12-2002, 22.21.09   #2
yin-yang
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Messaggi: 11
ciao non ci siamo ancora conosciuti ,mi è piaciuto il tuo pensiero anche perchè ho notato che oggi questo dei valori è un'argomento molto discusso anche da persone che fondamentalmente sono superficiali.
secondo me siamo passsati da un'imposizione, come dicevi dei valori, all'estremo opposto.
sono daccordo sul fatto che dovremmo ritrovare i valori nella nostra societa occidentale ma in modo +profondo cioè andare alla ricerca di essi dentro di noi e non essere obbligati a viverli in modo medioevale o come nel periodo della santa inquisizione
I valori devono cmq essere vissuti come stile di vita e in modo sereno,come convinzioni personali
sono convinta che si otterrebbe gia molto se ogniuno di noi rispettassa SE STESSO e GLIALTRI
yin-yang is offline  
Vecchio 12-12-2002, 01.00.12   #3
david
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per van lag

Gino Strada non ha certo bisogno di essere difeso dal sottoscritto, ma avendo bene in mente il suo discorso qui citato sottolineo il fatto che anche in questo caso, come in altri interventi di Gino, il messaggio corretto è " imporsi " dei valori e non "valori imposti dall'alto".

Che ognuno di noi non debba finire nel tranello che la società occidentale di oggi ci tende, cioè di vivere senza valori personali ma solo per la soddisfazione dei propri (spesso illusori) bisogni è chiaro spero a tutti; che i valori non debbano essere dettati dall'alto come sta succedendo nel fondamentalismo islamico ( ma anche in quello berlusconiano in Italia) spero che sia altrettanto chiaro...

l'invito di Gino Strada, e a lui mi unisco, è che ognuno cerchi la sua strada, perchè la strada è solo individuale.
david is offline  
Vecchio 12-12-2002, 07.51.06   #4
alessandro
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Messaggi: 176
Se non fosse possibile tracciare una mappa di valori essenziali di convivenza non avrebbe senso parlare di società, ammesso che lo abbia, ed ho dei dubbi, proviamo a rintracciarla questa base comune, perchè se nessuno si sbilancia ricadiamo in quell'errore tragico di assolutizzare l'individuale.
alessandro
alessandro is offline  
Vecchio 12-12-2002, 12.57.55   #5
VanLag
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Alessandro
……. Se non fosse possibile tracciare una mappa di valori essenziali di convivenza non avrebbe senso parlare di società, ammesso che lo abbia, ……


Alessandro,
forse alle società non servono valori comuni ma dei codici e delle regole che dirigano in modo semplice ma efficace l’interazione tra i singoli.
Io sospetto che molti dei malfunzionamenti della nostra società siano proprio dovuti al fatto di avere portato i valori morali in ambito funzionale. E di avere confuso l’amministrazione delle singole coscienze con l’amministrazione della cosa pubblica.

David
……il messaggio corretto è " imporsi " dei valori e non "valori imposti dall'alto"……


David,
prendo per buona la tua interpretazione. Bisognerebbe però dire al fondatore di Emergency di essere più attento quando parla in TV.

yin-yang
……..sono convinta che si otterrebbe gia molto se ogniuno di noi rispettassa SE STESSO e GLIALTRI…..


Ciao yin_yang,
Si ultimamente sono un po’ ossessionato dal problema del valore. Il tuo richiamo al rispetto di se stessi e degli altri credo sia largamente condivisibile se non fosse per il fatto che probabilmente gli uomini non sono più d’accordo nemmeno sul significato del termine rispetto.

Ti faccio un esempio: Ho molti amici che sostengono che in un rapporto di coppia, l’andare con altri partner, sia mancanza di rispetto verso l’altro.
Io sostengo invece che rispettare l’altro significhi rispettare la personalità dell’altro, cioè rispettare le sue sensazioni, le sue emozioni, la sua sensibilità e la sua intelligenza. Rispettare, capire ed accettare l’altro aiutandolo ad esprimere ed a realizzare i moti del suo animo, i suoi desideri, il suo sentire.
Il problema della fedeltà va affrontato, più che ricattando l’altro con pretese di rispetto, riconquistando quotidianamente l’amore del proprio partner. Difficile certo, ma l’amore è sublime proprio perché è difficile.

Comunque indipendentemente da quale sia il tuo pensiero in merito, volevo solo farti notare che noi, come umanità, non abbiamo più neppure chiara l’esatta accezione dei termini perché li abbiamo piegati tutti al nostro interesse personale.
VanLag is offline  
Vecchio 12-12-2002, 13.52.15   #6
alessandro
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Non ci sarebbe bisogno di codici e regole se esistessero valori morali comuni, ma non è così, ed oggettivizzare l'etica vuole dire cadere in aporie senza fine. Spiegami come concepisci l'interagire umano oltre gli imperativi di Kantiana memoria? Riconoscere l'altro come un tu dialogico è un porsi in relazione con i giudizi e i pregiudizi della morale, inevitabilmente. Credo nel rispetto come valore morale fondante, se l'altro non lo crede siamo entrambi aria fritta...
alessandro
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Vecchio 12-12-2002, 14.32.35   #7
VanLag
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Messaggi: 2,959
Alessandro,

.................. dissento.........

Ci serve il codice della strada per circolare senza ammazzarci agli incroci, Giusto? Così dovrebbe essere per la gestione della cosa pubblica gestita da leggi chiare e senza giudizi di merito.

I giudizi ed i pregiudizi della morale non sono inevitabili e non capisco perché una relazione duale, (dialogica come dici tu), debba per forza avere quelle brutture. Parliamo come se giudicare l’altro sia la norma ed accettare l’altro sia l’eccezione, ma io prima di valutare un evento lo percepisco, (o se vuoi lo subisco)….. L’attitudine a giudicare è conseguente la pura percezione ed è qualche cosa che ci è stato insegnato. Il fatto che ce lo abbiano insegnato e noi a nostra volta lo insegniamo ai nostri figli non lo rende inevitabile e tanto meno pregevole.
Per capire che ho di fronte un uomo come me non mi serve qualcuno che me lo dica o me lo insegni ed il rispetto non è un atto pensato ma una reazione naturale.
VanLag is offline  
Vecchio 12-12-2002, 16.09.07   #8
alessandro
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Hai ragione mi sono spiegato in maniera indegna, ti/vi chiedo scusa ci torneremo appena posso
alessandro
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