Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Cultura e Società
Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Culturali e Sociali


Vecchio 07-05-2006, 13.04.48   #1
svirgola
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2006
Messaggi: 407
Imprenditore o dipendente?.....

Una breve riflessione , se gli imprenditori adottassero il principio di essere l'unico dipendendente dell'impresa di cui sono imprenditori , che fine farebbero coloro che nascono per essere dipendenti , cioé rinunciatari alla indipendenza vuoi per una ragione o per un'altra? , quante idee ci porta questa riflessione? , fate vobis!
svirgola is offline  
Vecchio 07-05-2006, 13.30.28   #2
Monica 3
Ospite abituale
 
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697


E' la cultura del lavoro che deve e che sta cambiando, Svirgola.

Non c'è nessuno che è nato per essere servo o padrone. In una cultura del lavoro obsoleta, era interessante per il padrone tenere il servo in una situazione di sudditanza. Ci si prova anche oggi con diversi tipi di manipolazione. E' un approccio che a breve termine può portare grossi vantaggi monetari. A lunga scadenza crea problemi più che risolverli e crea più povertà che ricchezza.

Sempre più efficienti sono quelle imprese che si aprono a una cultura del lavoro basata sulla cooperazione e il cosiddetto "corporate planning".

Una partecipazione più attiva alle strategie dell'impresa esisteva anche in ottime aziende italiane come Olivetti (mangiata, come molte altre imprese del settore, dal monopolio informatico) e tuttora esiste da Ferrero che è tuttora solida ed in costante espansione.
Monica 3 is offline  
Vecchio 07-05-2006, 14.02.30   #3
svirgola
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2006
Messaggi: 407
É interessante! la tua risoposta....

Citazione:
Messaggio originale inviato da Monica 3


E' la cultura del lavoro che deve e che sta cambiando, Svirgola.

Non c'è nessuno che è nato per essere servo o padrone. In una cultura del lavoro obsoleta, era interessante per il padrone tenere il servo in una situazione di sudditanza. Ci si prova anche oggi con diversi tipi di manipolazione. E' un approccio che a breve termine può portare grossi vantaggi monetari. A lunga scadenza crea problemi più che risolverli e crea più povertà che ricchezza.

Sempre più efficienti sono quelle imprese che si aprono a una cultura del lavoro basata sulla cooperazione e il cosiddetto "corporate planning".

Una partecipazione più attiva alle strategie dell'impresa esisteva anche in ottime aziende italiane come Olivetti (mangiata, come molte altre imprese del settore, dal monopolio informatico) e tuttora esiste da Ferrero che è tuttora solida ed in costante espansione.
, apri subito con un negazione che non condivido. Vediamo Monica di trattare l'argomento senza cadere nel politico , Sí , credo che la cultura del lavoro dovrebbe cambiare , cambiare da ambo le parti peró , innanzi tutto sono contrario ai colossi universali tipo Nestlé , che sono in grado di condizionare governi e popoli , ogni prodotto dovrebbe essere progettato per il consumo di una determinata area e non il mercato mondiale , credo che una filosofia di questo tipo alla fine premierebbe piú di quella che se oggi ci ha dato progresso sotto il profilo tecnologico , non cosí è stato sotto quello sociale . Un paese o piú paesi uniti dovrebbero penalizzare prodotti che provengano da fuori dalla loro area d'influenza , forse é giunto questo momento cominciando da una ricerca sul meno indispensabile per poi finire ad una piú grossa percentuale . Purtroppo sulle caratteristiche di ognuno di noi non sono d'accordo con te , ognuno ha le sue , delle quali deve averne coscienza e assoggettarsivi con buona pace della sua condizione.
svirgola is offline  
Vecchio 07-05-2006, 15.03.14   #4
Gianf
Ospite
 
Data registrazione: 03-05-2006
Messaggi: 12
Tu dici : "Un paese o piú paesi uniti dovrebbero penalizzare prodotti che provengano da fuori dalla loro area d'influenza , forse é giunto questo momento cominciando da una ricerca sul meno indispensabile per poi finire ad una piú grossa percentuale ."
Ma veramente vorresti un'economica basata sul protezionismo?
Io no.

Non voglio pagare prodotti stranieri di più di quanto non lo siano già. E non solo i prodotti stranieri aumenterebbero di prezzo ma anche quelli italiani, le cui imprese comprano materie prime all'estero ( il kashmir per l'abbigliamento, o più semplicemente i cip per i prodotti tecnologici ).

Tornando alla tua domanda, non penso che una cosa del genere accadrà mai . Ci sono e sempre ci saranno impreditori che raccoglieranno sotto la loro amministrazione impresaria dei dipenenti oltre se stessi perchè ci saranno sempre persone disposte a mettere la propria esperienza e la propria capacità al servizzio di questi
Gianf is offline  
Vecchio 07-05-2006, 23.48.05   #5
Mary
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
Vedo il mondo del lavoro. in una futura ipotetica nuova civiltà, in forma di cooperative.
Una cooperativa aperta, dove ciascuno può dare il meglio di se stesso e dividerne gli utili che il gruppo riesce a realizzare.

In questo modo chi ha il dono di saper fare il capo lo fa, chi ama seguire il capo lo fa. E nessuno si arricchisce in modo spropositato sulla pelle dei suoi simili.

Il socio della cooperativa lavorerebbe con più entusiasmo e seriamente motivato potrebbe riprendersi tranquillamente la propria umana dignità senza essere trasformato in oggetto.

ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 08-05-2006, 08.45.05   #6
Mr. Bean
eternità incarnata
 
L'avatar di Mr. Bean
 
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
io sono convinto che occorra capire l'importanza della collaborazione. Anche il datore di lavoro in un certo senso è dipendente: dipende dal lavoro dei propri operai e impiegati. Non dimentichiamolo. Se l'uno mette i capitali, gli altri mettono il sudore della fronte e insieme camminano verso il successo....
Mr. Bean is offline  
Vecchio 08-05-2006, 13.16.56   #7
svirgola
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2006
Messaggi: 407
Da Marco Polo a oggi........

.....molta acqua é passata sotto i ponti......considerando che le strategie di mercato stanno condizioando nazioni o continenti , é ormai maturo il tempo rivederle , queste vere e proprie guerre tecnologiche stanno portando vantaggi a quelle nazioni che per condizioni sociali di lavoro sottopagato , insidiano con concorrenze sleali organizzazioni sociali (nazioni) minandone i centri produttivi , privandoli del loro mercato e sostituirsi poi a loro. I rischi sono seri , gli allarmi giá si ascoltano , ignorarli sarebbe , cretino , assurdo , giá le fonti di energie e materie prime sono vincolate con contratti per i prossimi venti anni , sottraendo a noi eventuali maggiorazioni di approvvigionamento. Quando cominceremo a considerare un nemico chi distrugge la nostra organizzazione produttiva connessa alla collettivitá sia nel lavoro , sia nell'economia da che ne derivano nella pratica il funzionamento dello Stato intero?. I tempi corrono e noi stiamo seduti , prima si decideranno nuove strategie , meglio sará , poi passeremo a discutere del futuro dell'organizzazione del lavoro e i rapporti degli imprenditori con i loro dipendenti e viceversa.
svirgola is offline  
Vecchio 08-05-2006, 14.19.40   #8
bluemax
Ospite abituale
 
L'avatar di bluemax
 
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
Re: Imprenditore o dipendente?.....

Citazione:
Messaggio originale inviato da svirgola
Una breve riflessione , se gli imprenditori adottassero il principio di essere l'unico dipendendente dell'impresa di cui sono imprenditori , che fine farebbero coloro che nascono per essere dipendenti , cioé rinunciatari alla indipendenza vuoi per una ragione o per un'altra? , quante idee ci porta questa riflessione? , fate vobis!

Temnpo fa lessi che tu eri imprenditore... ed addirittura molto ricco.
Ammetto che i miei dubbi in tal proposito erano estremamente importanti. Adesso ho la certezza che, parlandoti da imprenditore, o non lo sei mai stato, oppure non hai le capacità per esserlo.
Il lavoro è una COLLABORAZIONE tra l'imprenditore che rischia il capitale e colui che lavora fornendo all'imprenditore stesso i mezzi per gestire il capitale rischiato.
Si parla di COLLABORAZIONE e non di PADRONE-LAVORATORE (concetto caduto in disuso da decenni ormai)

Il lavoro è UNA COLLABORAZIONE dove un imprenditore non avrebbe alcun senso se non ha dei collaboratori che investono il loro tempo (in cambio di denaro) a favore dell'imprenditore.

Ripeto... è SEMPLICEMENTE uno scambio PARITARIO.


... ai falsi
bluemax is offline  
Vecchio 08-05-2006, 14.41.28   #9
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Re: Imprenditore o dipendente?.....

Citazione:
Messaggio originale inviato da svirgola
Una breve riflessione , se gli imprenditori adottassero il principio di essere l'unico dipendendente dell'impresa di cui sono imprenditori , che fine farebbero coloro che nascono per essere dipendenti , cioé rinunciatari alla indipendenza vuoi per una ragione o per un'altra? , quante idee ci porta questa riflessione? , fate vobis!



Ovvero che vuoi dire
???
bomber is offline  
Vecchio 08-05-2006, 18.59.42   #10
svirgola
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-03-2006
Messaggi: 407
Re: Re: Imprenditore o dipendente?.....

Citazione:
Messaggio originale inviato da bluemax
Temnpo fa lessi che tu eri imprenditore... ed addirittura molto ricco.
Ammetto che i miei dubbi in tal proposito erano estremamente importanti. Adesso ho la certezza che, parlandoti da imprenditore, o non lo sei mai stato, oppure non hai le capacità per esserlo.
Il lavoro è una COLLABORAZIONE tra l'imprenditore che rischia il capitale e colui che lavora fornendo all'imprenditore stesso i mezzi per gestire il capitale rischiato.
Si parla di COLLABORAZIONE e non di PADRONE-LAVORATORE (concetto caduto in disuso da decenni ormai)

Il lavoro è UNA COLLABORAZIONE dove un imprenditore non avrebbe alcun senso se non ha dei collaboratori che investono il loro tempo (in cambio di denaro) a favore dell'imprenditore.

Ripeto... è SEMPLICEMENTE uno scambio PARITARIO.


... ai falsi
Avrei gradito tu motivassi gli importanti dubbi di allora , e poi quelli che sarebbero la conferma di oggi!. Non sei convincente nel adossarmi la responsabilitá di termini che non uso ne ho mai usato , come "padrone e lavoratore" per lo meno "padrone " perché lavoratore lo siamo tutti , il che non dovresti spregiarlo, , tu che vai tanto per il sottile!!. Vedi é comprensibile il nostro disaccordo , vecchia ruggine , rivedi quanto scrissi , e mi inquadrerai meglio , se pensassi che vi fossero dei menzogneri tra coloro che frequentano il forum , non vi parteciperi assolutamente , e allora perché dovrei mentire io? , ho risposto , allora , ad un invito di Mr. Bean con la sinceritá che mi contaddistingue , capisco che possa aver dato fastidio , ma non potevo certo raccontarmi diversamente. Anche il fatto che su queste righe si rispecchi l'antagonismo politico con cattiverie o antipatie , se dovessi pensare che tutti quelli che non la pensano come me fossero degli asini , allora non dovrei apparire , invece.....ma cosí non é per loro con me!. Vedi uno si abitua nella vita a queste contrarietá , meglio essere un asino tra i geni , che essere un genio tra asini , questo é il problema a cui io giá da tempo ho saputo rispondere......ma non cosí per molti , difficilmente saprebbero rispondere , almeno verso se stessi. Ho anche io i miei dubbi sulla tua imprenditorialitá , é facile riempirsi la bocca di quel nome , il difficile é farlo! , comunque sono problemi tuoi , caspita é anche possibile tra colleghi pensarla diversamente no? , vedi il sig. Dalla Valle , capitano d'industria , strategicamente di sinistra , anomalie che peró nel fondo hanno serie motivazioni che bisogna saper accoglierle....... , in fondo il vero comunista lo é per gabbare i lavoratori , alla cui spalle vive e prospera , i nuovi capitalisti degli ex Stati comunisti sono oggi quelli che ieri erano i capi comunisti , mentre i lavoratori "compagni" di allora sono rimasti i "compagni" lavoratori di oggi , non riconoscere queste veritá é peró tipico di entrambi . Se vorrai discutere con me fallo con serenitá , che con altrettanta ti risponderó .
svirgola is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it