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Vecchio 17-05-2006, 20.38.21   #31
VanLag
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Parte 2

… E IL “FEMMINISMO” DI SAN PAOLO
Wojtyla inoltre, costretto a non discostarsi dalle Lettere di Paolo in quanto le ritiene, come si sa, ispirate da Dio, deve riproporne una lettura compatibile con le nuove idee di parità. Ci spiega così che la sottomissione delle mogli ai loro mariti, sostenuta da Paolo, era da lui “intesa e attuata in un modo nuovo: come una ‘sottomissione reciproca nel timore di Cristo’(cf. Ef 5, 21)” (49), sottacendo gli altri passaggi in cui Paolo affermava la “dipendenza” della donna. Poi, onde spiegare come per secoli sia a tutti sfuggito che Paolo da Tarso era un campione della parità dei sessi, Giovanni Paolo II mette tale incomprensione in conto alle dure cervici degli uomini: “L’apostolo scrisse non solo: ‘In Cristo non c'è più uomo né donna’ ma anche: ‘Non c’è né schiavo né libero’. E tuttavia, quante generazioni ci sono volute perché un tale principio si realizzasse nella storia dell'umanità con l'abolizione dell'istituto della schiavitù!” (50).
Wojtyla, naturalmente, evita di dire che fin quasi ai nostri giorni furono proprio la Chiesa e i papi, rappresentanti di Dio in terra, depositari e interpreti autorizzati del messaggio paolino, a leggerlo in senso contrastante con quello che ci viene oggi proposto e a battersi contro la parità uomo-donna o contro l’abolizione della schiavitù (Pio IX ancora nel 1866!) …

MA DONNE SACERDOTE, NO
Postosi per questa strada, comunque, il papa deve spiegare perché nonostante la parità fra i due sessi la Chiesa intenda ancora riservare il sacerdozio ai maschi celibi. E a questo proposito Giovanni Paolo II ricorre a un ben debole argomento “storico” e cioè al fatto che “Cristo - con libera e sovrana scelta, ben testimoniata nel Vangelo e nella costante tradizione ecclesiale - ha affidato soltanto agli uomini il compito di essere ‘icona’ del suo volto di ‘pastore’ e di ‘sposo’ della Chiesa attraverso l’esercizio del sacerdozio ministeriale” (51). Una risposta visibilmente debole, se si pensa che, quando alla Chiesa pare conveniente, essa è sempre pronta a dichiarare variabile e reinterpretabile una posizione in base al particolare contesto storico rifiutando, ad esempio, il “fermati sole” o coniugando creazionismo e darwinismo. L’imbarazzo di Wojtyla è visibile anche dal passo successivo in cui, quasi a consolare le donne dell’esclusione, aggiunge: “D’altra parte… il sacerdozio ministeriale, nel disegno di Cristo, ‘non è espressione di dominio, ma di servizio’” (52), come se non sapesse, beata ignoranza o beata ipocrisia, che questo “servizio” si traduce in “potere” di decidere e guidare i fedeli per quanto concerne la dottrina e la morale.
Un’analoga risposta, con un di più di arroganza, aveva dato qualche anno prima, in una intervista a Vittorio Messori, l’allora capo del Santo Uffizio Ratzinger: “Il cristianesimo… apre alle donne una situazione nuova, dà loro un posto che rappresenta uno degli elementi di novità rispetto all'ebraismo. Ma di questo conserva il sacerdozio solo maschile. Evidentemente, l'intuizione cristiana ha compreso che la questione non era secondaria, che difendere la Scrittura (la quale né nell'Antico né nel Nuovo Testamento conosce donne-sacerdote) significava ancora una volta difendere la persona umana. A cominciare, si intende, da quella di sesso femminile" (53). Perché impedire l’accesso delle donne al sacerdozio sia “difendere la persona umana”, Ratzinger non spiega. Con la consueta ipocrisia si limita a presentare misure di esclusione prese nell’interesse dalla gerontocrazia vaticana o dei potenti ad essa legati (poco prima, nella stessa intervista, aveva rigettato le istanze dei poveri sostenute dalla teologia della liberazione) come misure prese a vantaggio… degli esclusi.
La sordità di Ratzinger “a tutti i valori positivi dell’emancipazione” e il suo proposito di rinviare apoditticamente la donna “ai tradizionali valori della maternità e della verginità” (54).vengono denunciati del resto anche dalla Heinzelmann nel testo citato.

UN “FARO” SPENTO
Alla fine di questo e dei due articoli precedenti (“G&P” nn. 122, 123-24) pare di dover concludere che quanto il cristianesimo ha da dirci oggi in ogni campo è poco plausibile o palesemente assurdo per quanto ha di originale, mentre è banale per quelle parti che sono un semplice adeguamento a idee cui il pensiero laico è arrivato ben prima della Chiesa e quasi sempre in contrasto con essa.
Non si capisce quindi a quale titolo i suoi rappresentanti continuino a pretendersi dispensatori di chissà mai quali profonde verità e salvifici ammaestramenti. E a che titolo, se non per opportunismo elettorale, i cosiddetti laici ne riconoscano o elogino il “ruolo morale”. Né si capisce perché il crocifisso, che è diventato storicamente il simbolo della Chiesa cattolica, delle sue false dottrine e dei suoi delitti, debba restare nelle aule scolastiche a rappresentare i “nostri” valori, come ha detto in TV perfino un cattolico cosiddetto “aperto” come don Vinicio Albanesi, che forse intendeva dire i “suoi” valori: le Crociate, i roghi, la benedizione dei gagliardetti, le evangelizzazioni a fil di spada, i traffici d’indulgenze, le prevaricazioni odiose al capezzale dei moribondi, le donne uccise per poter battezzare il neonato.

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Vecchio 15-08-2006, 18.08.35   #32
Aleksandr
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah
Uhm...
Nella Bibbia non ci sta da nessuna parte che è proibito fare sesso con i contraccettivi...

Mi dispiace per Fragola, ma in quel passo Onan non viene condannato perché si masturba...
È la Chiesa cattolica che per secoli ha fatto passare questo messaggio, falso e poco credibile, se si analizza il passo in modo serio...
Onan fa in modo di non dare degli eredi a suo fratello... per questo muore.


Onan viene punito da Dio per la dispersione del seme, evidentemente chi ha rapporti non aperti alla vita (coito interrotto, masturbazione, che si possono comunque abbinare perchè chi interrompe il coito alla fine si masturba) commette peccato sempre e comunque, perchè rifiuta l'aspetto trascendente della sessualità, che la stessa logica umana richiede. Onan, come dici tu stesso, ha attività sessuale che esclude la procreazione, esattamente come qualunque persona che si masturba e/o fa uso di contraccettivi, e Dio condanna l'attività sessuale che rifiuta la fecondità.


Citazione:
La masturbazione non viene condannata da nessuna parte nella Bibbia.

Non provate a dimostrarmi il contrario... perché fallirete...
(Non è una minaccia... no... )

non credo che ci sta scritto nella Bibbia che si deve fare sesso solo all'interno del matrimonio...
La Bibbia condanna diverse volte la fornicazione (dal termine greco "porneia" che significa rapporti sessuali al di fuori del matrimonio), come pure la masturbazione, attività contro natura compresa tra le impurità della carne, perchè è una pratica che svalorizza il proprio corpo per farne puramente uno strumento, "un oggetto di passioni e libidine".

"[3]Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi; [4]lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! [5]Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolàtri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio.
[6]Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono. [7]Non abbiate quindi niente in comune con loro. " Efesini cap. 5

"Fuggi gli appetiti giovanili" (2 Tim. 2:22)

"[2]Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. [3]Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, [4]che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, [5]non come oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; [6]che nessuno offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come gia vi abbiamo detto e attestato. [7]Dio non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. [8]Perciò chi disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo Santo Spirito." (1 Tessalonoicesi 4)

"il corpo poi non è per l'impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. [14]Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
[15]Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! [16]O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. [17]Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. [18]Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. [19]O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? [20]Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! " (1 Corinzi 6)

"[8]Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; [9]ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere." (1 Corinzi 7)

"[5]Mortificate dunque quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile che è idolatria, [6]cose tutte che attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. [7]Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra vita era immersa in questi vizi. [8]Ora invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. " (Colossesi 3)

"[17]la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
[18]Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. [19]Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, [20]idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, [21]invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come gia ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio." (Galati 5)

"[4]Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio." (Ebrei 13, 4)
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Vecchio 15-08-2006, 23.00.21   #33
Aleksandr
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Prendo la palla al balzo su un abbozzo di dialogo avvenuto in un altro 3d sulla sessuofobia della chiesa e chiedo, a chiunque riconosca questo aspetto da parte delle istituzioni ecclesiastiche, di provare a rintracciarne le origini, magari evidenziando i passaggi delle scritture che hanno generato questa fobia. E/o comunque è ben accetto tutto quanto contribuise alla comprensione di questo fatto.

Il 3d magari sarebbe stato bene in storia dove si poteva indagare la genesi storica, o anche in psicologia visto che di fobia (o simil-fobia) si parla, ma lo apro qui perché ritengo che in un ottica più vasta sia un problema di tutta la cultura umana.
Appena riesco, (ma mi ci vorrà un po’ di calma), proverò a spiegare meglio, se riesco, il concetto che ho abbozzato nell’altro 3d.

Che cosa intendi esattamente per sessuofobia? Perchè pensi che la Chiesa abbia paura del sesso?
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Vecchio 15-08-2006, 23.34.48   #34
Aleksandr
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da bside
Forse può aiutare a chiarire qualche dubbio questo articolo

di Walter Peruzzi

UNA MORALE SESSUOFOBICA
[..]
L’ELOGIO DELLA CASTITà…
[...]
… E LA PRATICA DELLA CASTRAZIONE
[...]
PENA DI MORTE PER GLI OMOSESSUALI

LA CHIESA NON CAMBIA ROTTA
[...]
....
Un articolo pieno di luoghi comuni, inesattezze ed alterazioni, a partire dalle citazioni bibliche. Se vuoi cominciare a capire qualcosa di morale sessuale universale comincia col leggere il catechismo della Chiesa cattolica sul sesto comandamento, in cui è messo al primo posto l'uomo e la sua dignità personale.
http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P82.HTM
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Vecchio 16-08-2006, 00.34.38   #35
Elijah
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da Aleksandr
Onan viene punito da Dio per la dispersione del seme, evidentemente chi ha rapporti non aperti alla vita (coito interrotto, masturbazione, che si possono comunque abbinare perchè chi interrompe il coito alla fine si masturba) commette peccato sempre e comunque, perchè rifiuta l'aspetto trascendente della sessualità, che la stessa logica umana richiede. Onan, come dici tu stesso, ha attività sessuale che esclude la procreazione, esattamente come qualunque persona che si masturba e/o fa uso di contraccettivi, e Dio condanna l'attività sessuale che rifiuta la fecondità.

Onan viene condannato per la sua malizia.
Lui trasgredisce al comandamento del levirato, ma non è tutto, fa lo stesso del sesso con la donna di suo fratello, in modo tale che lei non può andare a reclamare il fatto che Onan non le dia una discendenza.

Vedi Deuteronomio 25:5-10 per la questione del levirato

Citazione:
La discendenza di un fratello defunto
5 Se dei fratelli staranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si sposerà fuori, con uno straniero; suo cognato verrà da lei e se la prenderà per moglie, compiendo così verso di lei il suo dovere di cognato; 6 e il primogenito che lei partorirà porterà il nome del fratello defunto, affinché questo nome non sia estinto in Israele. 7 Se quell'uomo non vuole prendere sua cognata, la cognata salirà alla porta, dagli anziani, e dirà: «Mio cognato rifiuta di far rivivere in Israele il nome di suo fratello; egli non vuole compiere verso di me il suo dovere di cognato». 8 Allora gli anziani della sua città lo chiameranno e gli parleranno. Può darsi che egli persista e dica: «Non voglio prenderla». 9 In questo caso, sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli leverà il calzare dal piede, gli sputerà in faccia e dirà: «Così sarà fatto all'uomo che non vuole ricostruire la casa di suo fratello». 10 La casa di lui sarà chiamata in Israele la casa dello scalzo.

Detto nel modo più chiaro possibile:
Se Onan non avesse fatto sesso, la donna avrebbe potuto senza problemi andare a reclamare il fatto, e compiere giustizia da sola.
Ma questo non è possibile, in quanto Onan fa sempre lo stesso del sesso con la donna, ma evita di fecondarla.
Ed è per questo, che Dio condanna Onan.

Impossibile legare la condanna alla masturbazione, in quanto se Onan si fosse masturbato e basta, non avrebbe poi nemmeno fatto sesso con la donna, e quindi la donna avrebbe potuto risolvere il problema da sola, andando dagli anziani, senza l'intevento di Dio, che rese giustizia.

Tra le altre cose, la masturbazione è una normalissima fase che appartiene allo sviluppo sessuale, e che anzi, è il non masturbarsi che è sinonimo di stranezza e di preoccupazione. (Per le donne il discorso non è proprio sempre uguale a quello degli uomini).

Citazione:
Originalmente inviato da Alexander
La fornicazione (dal termine greco "porneia" che significa rapporti sessuali al di fuori del matrimonio)
Fuori del matrimonio...
Sempre ed in ogni caso?
Anche l'adulterio è sesso fuori dal matrimonio, eppure è ben limitata la casistica. (Se non sei sposato, non puoi commettere adulterio).

Ora sono comunque stanco per affrontare qualsiasi genere di discorso.
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Vecchio 16-08-2006, 21.39.43   #36
Aleksandr
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da Elijah
Onan viene condannato per la sua malizia.
Lui trasgredisce al comandamento del levirato, ma non è tutto, fa lo stesso del sesso con la donna di suo fratello, in modo tale che lei non può andare a reclamare il fatto che Onan non le dia una discendenza.

Vedi Deuteronomio 25:5-10 per la questione del levirato

Impossibile legare la condanna alla masturbazione, in quanto se Onan si fosse masturbato e basta, non avrebbe poi nemmeno fatto sesso con la donna, e quindi la donna avrebbe potuto risolvere il problema da sola, andando dagli anziani, senza l'intevento di Dio, che rese giustizia.

Onan però aveva accettato di prendere per moglie la cognata; il fatto di avere poi provveduto ad impedire una fecondazione non riguarda solo e direttamente il comandamento del levirato, perchè in ogni caso tutti gli uomini una volta che hanno preso moglie devono compiere il proprio dovere coniugale, cosa che lui non fa perchè non ha rapporti completi. Chi pratica il coito interrotto disperde il seme, e lo fa indubbiamente attraverso la masturbazione, perciò non è vero che è impossibile legare la condanna di Dio per la dispersione del seme alla masturbazione.

Citazione:
Tra le altre cose, la masturbazione è una normalissima fase che appartiene allo sviluppo sessuale, e che anzi, è il non masturbarsi che è sinonimo di stranezza e di preoccupazione. (Per le donne il discorso non è proprio sempre uguale a quello degli uomini).
Io non credo proprio che la masturbazione sia una cosa normale, proprio il contrario. La masturbazione è indubbiamente un atto contro natura, un male fatto verso se stessi e che non ha alcun senso in sè stesso.
E' solo il tentativo disperato d’uscire dalla propria solitudine, della ricerca immaginaria, ossessiva e sempre insoddisfacente del corpo di un compagno/a che sia sempre alla propria altezza... Infatti che cosa si pensa durante la masturbazione se non agli organi genitali, al corpo altrui? La masturbazione è una frustrazione! Rinchiudersi in sé stessi nell’immaginare qualcosa che non si ha e ogni volta che si ritorna sui propri passi ci si ritrova ancora più soli e insoddisfati di prima! E' solo un'enorme invocazione alla vita, una richiesta straziante d'aiuto. Se si comprendesse quale grande valore ha il proprio corpo, ci si renderebbe conto che certi atteggiamenti sono poco producenti per l'uomo stesso, e che non si tratta, quindi, di fare torto a Dio, si tratta di farlo a se stessi! Questi sono valori umani prima ancora che religiosi... L'autoerotismo esclude l'amore perchè se ci si masturba si pensa solo al proprio piacere, e quindi ci si comporta egoisticamente perchè non ci si apre all'altro.
Gli organi sessuali sono predisposti naturalmente all'unione sessuale e non all'attività sessuale solitaria. Il piacere sessuale è intrinsecamente predisposto per essere qualcosa di condiviso, (infatti durante l'eccitazione femminile avviene naturalmente la lubrificazione della vagina, nell'uomo l'erezione).
Il fatto che questa esperienza possa avvenire durante le varie fasi evolutive, come tu dicevi, non toglie che sia un atto innaturale e controproducente, infatti chi protrae nel tempo queste pratiche è ancora lontano dalla possiblità di vivere un'unione di coppia MATURA che non implica solo piacere ma una condivisione profonda con l'altro...E in questo io ci vedo solo una grande infelicità della persona stessa!
E' la stessa logica umana che esige l'aspetto intrinseco e trascendente della sessualità di unione e apertura alla vita, senza i quali il gesto sessuale si ripiega su se stesso, concentrandosi unicamente sulla ricerca del piacere e diventando sterile e insensato. Grazie all'apertura alla procreazione, la sessualità si inserisce nel tempo e nella storia, si innerva nella trama della società. Gli atti sessuli contro natura invece sono totalmente ripiegati su sè stessi, non hanno radici nel passato e non si protendono verso alcun futuro. Restano bloccati, fuori dal tempo e dalla responsabilità sociale.
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Vecchio 17-08-2006, 00.35.55   #37
Elijah
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da Aleksandr
Onan però aveva accettato di prendere per moglie la cognata; il fatto di avere poi provveduto ad impedire una fecondazione non riguarda solo e direttamente il comandamento del levirato, perché in ogni caso tutti gli uomini una volta che hanno preso moglie devono compiere il proprio dovere coniugale, cosa che lui non fa perché non ha rapporti completi. Chi pratica il coito interrotto disperde il seme, e lo fa indubbiamente attraverso la masturbazione, perciò non è vero che è impossibile legare la condanna di Dio per la dispersione del seme alla masturbazione.

Vediamo la cosa da un altro punto di vista:

Quale comandamento ha trasgredito Onan nei confronti di Dio presente nella Torah?

Sulla masturbazione non c'è scritto da alcuna parte che è proibita. Troviamo esclusivamente il comandamento di moltiplicarsi e di essere fecondi, cosa che si può benissimo fare assieme alla masturbazione. Non perché ci si masturba da soli, e poi si fa sesso con il partner, non si è fecondi.

Sul levirato, l'uomo, il fratello del defunto, ha il dovere di fecondare la donna in questione.
Se questo uomo si masturba, e poi compie anche il suo dovere fecondando la moglie di suo fratello morto, egli non trasgredisce proprio nulla della Torah.
Il peccato sta nella furbizia di Onan, nel trasgredire il levirato, senza che la donna possa accusarlo di nulla.

Trovo inutile e superfluo prolungarmi ancora su questo discorso.
Chi ha orecchi per capire, capisca.

Citazione:

Io non credo proprio che la masturbazione sia una cosa normale, proprio il contrario. La masturbazione è indubbiamente un atto contro natura, un male fatto verso se stessi e che non ha alcun senso in sè stesso.
E' solo il tentativo disperato d’uscire dalla propria solitudine...
Informati sul parare che tutti i sessuologi che esistono su questo mondo hanno, leggendo un qualche manuale di sessuologia, e capirai che la masturbazione è positiva.

Detto brevemente:
È lo scoprire se stessi a livello sessuale, il come funzioniamo, la curiosità che hanno tutti gli adolescenti, cosa normalissima e bella.

Come qualsiasi cosa, se portata all'estremo, diventa poi dannosa, e malsana.
Ma in sé la masturbazione non fa male a niente e nessuno. Dio ci ha creato con degli impulsi, e l'uomo è chiamato a sperimentare e scoprire di cosa si tratta, provando e sperimentando con tranquillità e gioia, senza pensare di stare a peccare contro Dio.

La masturbazione è anche cosa piacevole da fare quando si ha un partner. Masturbarsi a vicenda, provando piacere, e vivendo momenti felici, non è né peccato, né qualcosa di cui bisogna aver paura di commettere.

Ma guarda... mi fermo qua, perché so di parlare arabo.
Tu, fai poi come ti pare.
Io ho solo precisato che non c'è alcun passo esplicito che proibisce la masturbazione nella Bibbia.
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Vecchio 17-08-2006, 08.34.46   #38
Patri15
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

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Originalmente inviato da Elijah
Vediamo la cosa da un altro punto di vista:

Quale comandamento ha trasgredito Onan nei confronti di Dio presente nella Torah?

Sulla masturbazione non c'è scritto da alcuna parte che è proibita. Troviamo esclusivamente il comandamento di moltiplicarsi e di essere fecondi, cosa che si può benissimo fare assieme alla masturbazione. Non perché ci si masturba da soli, e poi si fa sesso con il partner, non si è fecondi.

Sul levirato, l'uomo, il fratello del defunto, ha il dovere di fecondare la donna in questione.
Se questo uomo si masturba, e poi compie anche il suo dovere fecondando la moglie di suo fratello morto, egli non trasgredisce proprio nulla della Torah.
Il peccato sta nella furbizia di Onan, nel trasgredire il levirato, senza che la donna possa accusarlo di nulla.

Trovo inutile e superfluo prolungarmi ancora su questo discorso.
Chi ha orecchi per capire, capisca.


Informati sul parare che tutti i sessuologi che esistono su questo mondo hanno, leggendo un qualche manuale di sessuologia, e capirai che la masturbazione è positiva.

Detto brevemente:
È lo scoprire se stessi a livello sessuale, il come funzioniamo, la curiosità che hanno tutti gli adolescenti, cosa normalissima e bella.

Come qualsiasi cosa, se portata all'estremo, diventa poi dannosa, e malsana.
Ma in sé la masturbazione non fa male a niente e nessuno. Dio ci ha creato con degli impulsi, e l'uomo è chiamato a sperimentare e scoprire di cosa si tratta, provando e sperimentando con tranquillità e gioia, senza pensare di stare a peccare contro Dio.

La masturbazione è anche cosa piacevole da fare quando si ha un partner. Masturbarsi a vicenda, provando piacere, e vivendo momenti felici, non è né peccato, né qualcosa di cui bisogna aver paura di commettere.

Ma guarda... mi fermo qua, perché so di parlare arabo.
Tu, fai poi come ti pare.
Io ho solo precisato che non c'è alcun passo esplicito che proibisce la masturbazione nella Bibbia.

Complimenti Elijah hai spiegato tutto molto bene.

In compenso, non pensavo che ci fossero ancora persone con un giudizio tanto negativo sulla masturbazione, come Aleksandr.

Ciao
Patri15 is offline  
Vecchio 17-08-2006, 10.28.34   #39
VanLag
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da Aleksandr
Che cosa intendi esattamente per sessuofobia? Perchè pensi che la Chiesa abbia paura del sesso?
La condanna della masturbazione, ad esempio, oppure l’idea incomprensibile che un uguale atto, cioè il rapporto sessuale, sia un atto "sbagliato" fuori del matrimonio mentre sia un atto santo, buono e bello, all’interno del matrimonio.

Un’azione in un determinato punto dello spazio e del tempo è buona o cattiva in relazione al suo “qui ed ora” cioè in relazione al contesto nella quale avviene e non può essere buona o cattiva in relazione ad un atto precedente.

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Vecchio 17-08-2006, 19.13.13   #40
Aleksandr
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Riferimento: Perché tanta sessuofobia da parte della chiesa?

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
La condanna della masturbazione, ad esempio, oppure l’idea incomprensibile che un uguale atto, cioè il rapporto sessuale, sia un atto "sbagliato" fuori del matrimonio mentre sia un atto santo, buono e bello, all’interno del matrimonio.

Un’azione in un determinato punto dello spazio e del tempo è buona o cattiva in relazione al suo “qui ed ora” cioè in relazione al contesto nella quale avviene e non può essere buona o cattiva in relazione ad un atto precedente.

Sulla masturbazione ho già risposto predentemente. Riguardo ai rapporti prematrimoniali a cui tu ti riferisci ti posso dire che l'apertura alla vita è il passo fondamentale per capire la morale sessuale cristiana. Apertura alla vita non significa fare sesso solo per fare figli o non-evitare gravidanze, bensì lasciare che la vita di coppia, rimanga aperta verso la possibilità di procreare che ricordiamolo, non dipende da noi (pro-creare ....noi, non siamo i creatori, ma possiamo solo renderci disponibili, diventando procreatori attraverso i metodi naturali di controllo delle nascite), accettando quindi l'aspetto intrinsecamente trascendente della sessualità di cui parlavo anche nel post precedente. Scegliere metodi naturali significa rispettare sia il concetto di corporeità che di disponibilità alla vita, aspetti che la contraccezione invece nega fortemente provocando una visione sbagliata e degradante della fertilità umana come malattia fisica da eliminare, quando invece è un aspetto normalissimo della sessualità. Quindi "far sesso " non solo ed esclusivamente per concepire, ma per ricreare un NOI che è rispetto di sè stessi, dono di sè all'altro e apertura verso la vita. Se al concetto del rispetto del proprio corpo, del dono di sè e dell' "apertura alla vita", che ripeto sono concetti antropologici, di dignità umana, ancora prima che religiosi, si aggiunge il concetto di "paternità e maternità responsabili" si comprende come la morale sessuale cristiana veda, da un lato, la necessità di lasciare uno spazio aperto alla vita ma anche, dall'altro, la necessità di farlo responsabilmente. Questo responsabilmente contiene in sè tutti quei casi soggettivi della vita in cui c'è un progetto di vita insieme oppure c'è già, nel quale è presente un desiderio di genitorialità, ma le condizioni soggettive lo rendono in quel momento impossibile. E' ovvio quindi come, in chi si trova in una situazione di coppia non stabile, non convivente o all'inizio di un cammino di coppia, in poche parole per chi non è sposato e quindi non vive in un contesto di unione definitiva, queste due condizioni vengano sicuramente a mancare! Da qui l'orientamento della Chiesa a considerare "disdicevoli" i rapporti pre-matrimoniali. Se ci si riflette un attimo si arriva a capire che l'orientamento della Chiesa tutela sia i due partner, favorendo il rispetto della propria unione e del proprio corpo, che un possibile figlio, e quindi non è castigativo il senso, bensì orientativo, verso una vita di coppia matura e responsabile che dà felicità.
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