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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 18-05-2006, 10.05.45   #1
VanLag
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Come difendersi dall'assolutismo cattolico?

Il cattolicesimo, come espresso dalle gerarchie ecclesiatiche, è antiliberale perché vuole imporre a tutti la sua visione del mondo. Come può un paese libero e liberale difendersi da ideologie assolutiste senza ricorrere ai divieti ed alla censura?

Se ricorre ad un divieto, cioè vieta la cattolicesimo in quanto anti-liberale di essere praticato e propagato, diventa a sua volta anti-liberale, però ci deve essere un qualche modo di difendere la libertà di scelta, che è uno dei valori fondamentali di ogni uomo.

Chi ha qualche idea? Come ci si difende da una dottrina anti-liberale?

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Vecchio 18-05-2006, 14.26.20   #2
Mr. Bean
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io credo che l'unico modo sia rendere consapevole il maggior numero possibile di persone. In pratica, se si fa guerra al cattolicesimo si finisce per porsi sul piano di chi, da cattolico fa guerra a chi la pensa in modo diverso. Se lasciamo che ognuno arrivi a comprendere la realtà, con la propria esperienza, forse riusciamo a rendere consapevoli tutti.... o no?
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Vecchio 18-05-2006, 14.36.33   #3
sisrahtac
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Tra aggredire una persona od un istituzione e tra il darle vitalità, la linea è sottile..
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Vecchio 18-05-2006, 15.48.52   #4
Rael86
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La soluzione non è la "repressione" del cattolicesimo, bensì l'indifferenza, mi spiego:
Bisogna lasciare che loro pratichino il loro credo come hanno sempre fatto, purchè non influiscano sulla politica e sullo stato.
Ad esempio non è corretto (ma in democrazia non si può certo impedire) che esistano partiti che si definiscono "cristiani democratici", così si rischia una teocrazia, si finisce per avere i dieci comandamenti al posto della costituzione.
Non è corretto (ma in democrazia non si può certo impedire) che il papa o il cardinale o il vescovo di turno dica "non votate a questo referendum" o "votate per chi sostiene i valori della famiglia". Non è corretto ma non si può impedire, se solo la gerarchia ecclesiastica mostrasse più buon senso, il problema non si porrebbe. Ma d'altro canto sono migliaia di anni che dettano legge su tutto il mondo e non si può pretendere che cambino "modi" ora. Bisogna pazientare e limitare i danni...

Come ha detto giustamente Mr. Bean:
"io credo che l'unico modo sia rendere consapevole il maggior numero possibile di persone."
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Vecchio 18-05-2006, 17.26.17   #5
Patri15
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Mi scuso con VanLag - di cui apprezzo sempre gli scritti e le opinioni: ma la situazione della libertà laica è per me una utopia.
Il clero è incredibilmente ASTUTO: utilizza armi "diaboliche", la paura, la morale e il finto/perdono.

Incollo qui una parte di una intervista al card. Caroggio sempre a proposito del Codice da Vinci:
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"Che cosa non le piace del libro e ora del film?

Carroggio: So bene che la fiction segue le sue regole e non bisogna prenderla troppo sul serio. Però non piace affatto, a me come a qualsiasi altro cristiano, il fatto che il libro travisi con leggerezza la vita di Gesù.

Inoltre, una sceneggiatura di questo tipo “criminalizza” un gruppo di persone. Dipinge la Chiesa come una banda di delinquenti per duemila anni disposta a tutto pur di tenere nascosta una grande menzogna.

Anche se il prodotto è grottesco, e talvolta anche ridicolo, dipinge il ritratto odioso di un’istituzione, e si sa che i ritratti odiosi generano sentimenti di odio in coloro che mancano di capacità critiche.

Mi sembra che non sia corretto trasformare una religione, qualsiasi religione, in una caricatura. Dovremmo cercare tutti il rispetto, la tolleranza, la comprensione. Non si può chiedere la pace con la mano sinistra e colpire con la destra.

L’Opus Dei di solito non reagisce in modo ufficiale ad avvenimenti di questo genere. Si farà un'eccezione per il film “Il Codice da Vinci”?

Carroggio: Qualcuno forse sta aspettando una specie di dichiarazione di guerra da parte della Chiesa cattolica oppure dall’Opus Dei. Forse sarebbe utile al marketing del film: si sa, un conflitto tra poteri e cose del genere...

Le posso assicurare, però, che l’unica risposta che giungerà dall’Opus Dei sarà una dichiarazione di pace. Nessuno farà minacce, né boicotterà il film, o cose simili.

Ci sarebbe in effetti piaciuto un gesto esplicito di rispetto da parte del produttore, Sony-Columbia. Da parte loro, invece, c’è stata solo quella che potremmo chiamare un’“amabile indifferenza”, senza segnali di alcuna sensibilità verso chi ha un credo religioso.

Quale pensa che sarà la reazione delle persone dell’Opus Dei?

Carroggio: La reazione delle persone dell’Opus Dei sarà la stessa di molti altri cristiani: cercare “di trasformare i limoni in limonata”, ovvero di ottenere un po’ di bene dal male.

In effetti siamo di fronte a una grande occasione per parlare di Gesù. Penso che l’interesse verso la figura di Gesù spieghi in parte la diffusione che ha avuto il romanzo. Questo è il tipico caso di “parassitismo culturale”: rendersi famosi entrando in polemica con personaggi famosi; presentare la trasgressione come arte. Se non ci fosse Gesù al centro del romanzo, il suo interesse svanirebbe.

Penso che la risposta migliore sia quella di rendere più agevole la conoscenza di Gesù, utilizzando gli strumenti più opportuni. Ritengo che molti si sentiranno spinti a leggere il Vangelo, ad avvicinarsi a un buon libro sulla vita di Gesù e forse ad affrontare i grandi temi della fede, quelli che rispondono alle domande più difficili della vita dell’uomo.

In un certo senso Dan Brown ha reso maggiormente di moda l’Opus Dei e ora voi avete la possibilità di farla conoscere ancor di più. Ha notato un aumento di interesse nei vostri confronti?

Carroggio: Certamente. Nei mesi passati, solamente negli Stati Uniti, più di un milione di persone si è messo in contatto con il nostro sito web, in gran parte proprio grazie al “chiasso” prodotto dal Codice da Vinci. Il risultato è una specie di pubblicità indiretta per noi.

Mi fa ricordare quello che succedeva nelle antiche Nazioni di area comunista. Se un organo ufficiale pubblicava un articolo contro la Chiesa, anche con attacchi all’Opus Dei, ricevevamo, da quel Paese, messaggi clandestini di persone che leggevano il testo “al contrario”, “in negativo”: erano giunte alla conclusione che l’Opus Dei doveva essere qualcosa di interessante, se veniva criticato da coloro che criticavano anche la Chiesa cattolica. Con “Il Codice Da Vinci” sta capitando qualcosa di simile.

Abbiamo già avuto molti ritorni positivi con il romanzo e speriamo di aumentarli con l’uscita del film, se Dio vuole. Cercheremo di impegnarci per informare di più, mantenendo come sempre le porte aperte e mostrando grande disponibilità. Ci piacerebbe dare a quanti lo desiderano la possibilità di conoscere l’Opus Dei di prima mano. Ciò che non hanno voluto fare né l’autore del romanzo né il regista del film.

Ci sarà un’ azione legale contro il film?

Carroggio: Con tutta sincerità, penso di no, anche se ce ne sarebbero motivi più che a sufficienza; se un film rivelasse, per esempio che Sony-Columbia non sono ciò che sembrano, ma un’associazione di stampo mafioso, una setta di assassini, non credo proprio che i loro avvocati si potrebbero accontentare di una dichiarazione del tipo: non preoccupatevi, è solo una fiction. Sono convinto che minaccerebbero di sporgere denuncia.

Però è anche evidente che un’azione legale rischia di trasformarsi in un conflitto istituzionale: farebbe nascere il “caso Opus Dei contro Sony-Columbia”. Mi sembra poco reale. Già ho detto che l’unica cosa che farà l’Opus Dei è una dichiarazione di pace. Per litigare bisogna essere in due, e in questo caso manca il... quorum.

D’altra parte, ci sono persone dell’Opus Dei in 60 Nazioni. Alcuni di loro hanno fatto nascere, con i loro amici, centri di formazione professionale per contadini, o per giovani con scarse prospettive di lavoro, o anche ospedali in aree depresse. Tutte queste iniziative si sostengono grazie all’aiuto economico di molte persone. E’ evidente che il romanzo e il film possono rendere più difficile il reperimento dei fondi. Per questo motivo non sarei sorpreso se alcune di queste organizzazioni richiedessero un indennizzo economico.

Sconsiglierete ai membri dell’Opus Dei (più di 80.000 in tutto il mondo) la visione di questo film o preferite che lo vedano perché arrivino a rendersi conto di quanto male è visto l’Opus Dei in alcuni ambienti?

Carroggio: I membri dell’Opus Dei sono adulti. Non faremo nulla di simile.

Mi sembra però interessante sollevare una questione: questo film non dovrebbe essere riservato solamente agli adulti? Una persona grande distingue facilmente la realtà da un prodotto di fantasia: è sufficiente un po’ di cultura. Di fronte alla manipolazione della storia, però, a un giovane mancano elementi di giudizio: non basta un cartello che dica fiction! Così come li si protegge da scene di sesso o di violenza, non si dovrebbe proteggerli dalla violenza che si esprime in modo più sottile e per questo più insidioso?

Mi sembra ragionevole esprimere questa preoccupazione. Oltre che pensare al vantaggio economico, è necessario pensare alla possibile influenza negativa sui giovani. Insisto: non è tempo di seminare discordia tra persone, Nazioni, religioni, ma è invece tempo di concordia."


Come fare a battere questo tipo di astuzia ipocrita dove nella domanda è contenuta la risposta e nella risposta è contenuta una indicazione chiarissima?

Ciao a tutti
Patri15 is offline  
Vecchio 18-05-2006, 17.58.13   #6
amidar
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Ma voi sentite minata davvero la vostra libertà dal cattolicesimo o è solo un discorso per principio?
amidar is offline  
Vecchio 18-05-2006, 18.33.47   #7
Patri15
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Messaggio originale inviato da amidar
Ma voi sentite minata davvero la vostra libertà dal cattolicesimo o è solo un discorso per principio?

La libertà assoluta dell'individuo non può esistere in una società, dove l'uno ha a che fare con le esigenze dell'altro.

Ma se pensiamo invece alla libertà in più che potremmo avere nella realtà sociale, sì, penso che ci si possa sentire minacciati:

come sempre ci ci sente minacciati da chi ha armi, potere e possibilità di condanna dal pulpito.

La società non è fatta di individui liberi: alcuni lo sono (intendo sempre una libertà che non calpesti i diritti altrui), ma tanti sono conformisti, pigri nel pensiero, deboli psichicamente e perciò facilmente plagiabili.

Inoltre gli interessi della Chiesa sono enormi, secolari e coinvolgono una folla di persone.

E ancora: come faccio a ritenermi non minacciata nella mia libertà individuale, quando - lo abbiamo visto nelle recenti elezioni politiche - le stesse persone che dovrebbero, essendo al Governo, pensare al benessere del Paese, si fanno facilmente legare le mani dal clero, per ottenere i voti dei cattolici?

Un altro esempio: se io avessi un figlio omosessuale, non vorrei per lui che la società fosse ben disposta nei suoi confronti? e non plagiata invece dalle voci altisonanti o serpeggianti della cultura ecclesiastica?

Non vorrei come semplice donna che questa morale bigotta inflitta e declamata dalla chiesa non pensasse ai fatti miei, condannando scelte già di per sè drammatiche , difficoltose, es. aborto - divorzio - metodi contraccetivi?

Posso fare orecchie da mercante? sì, ma ....la PREPOTENZA, l'INGERENZA , il TOTALITARISMO a te non danno .. un pochino di allergia?

Ciao!
Patri15 is offline  
Vecchio 18-05-2006, 18.34.46   #8
odos
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Re: Come difendersi dall'assolutismo cattolico?

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Messaggio originale inviato da VanLag
Il cattolicesimo, come espresso dalle gerarchie ecclesiatiche, è antiliberale perché vuole imporre a tutti la sua visione del mondo. Come può un paese libero e liberale difendersi da ideologie assolutiste senza ricorrere ai divieti ed alla censura?

Se ricorre ad un divieto, cioè vieta la cattolicesimo in quanto anti-liberale di essere praticato e propagato, diventa a sua volta anti-liberale, però ci deve essere un qualche modo di difendere la libertà di scelta, che è uno dei valori fondamentali di ogni uomo.

Chi ha qualche idea? Come ci si difende da una dottrina anti-liberale?


Basta non assegnargli potere politico.
odos is offline  
Vecchio 18-05-2006, 18.40.53   #9
Patri15
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Re: Re: Come difendersi dall'assolutismo cattolico?

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Messaggio originale inviato da odos
Basta non assegnargli potere politico.

E questo come si potrebbe ottenere, scusa?
Patri15 is offline  
Vecchio 18-05-2006, 18.50.47   #10
Armonuim
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Re: Re: Come difendersi dall'assolutismo cattolico?

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Messaggio originale inviato da odos
Basta non assegnargli potere politico.


non è facile finchè ci saranno persone che spesso ipocriticamente si fanno paladini di valori che non sentono propri pur di raccattare voti.

Solo in Italia vi è lo strapotere della chiesa datogli da secoli passati ad inculcare nella testa di generazioni quello che è "giusto" e quello che è "sbagliato", ma chi lo decide?

è giusto ad esepio far sentire in colpa le persone perchè amano in maniera diversa?

le persone spesso si buttano a testa bassa nella religione per cercare sicurezze che non hanno e questa società cerca di darne sempre meno

un conto è una ispirazione religiosa ragionata che segue certi principi, un conto e credere in qualcosa solo perchè lo dice qualcuno.

nei momenti duri della storia molta gente si butta nella religione e chissà perchè è tanto che non ci sono momenti di luce.

nella cofusione solo i potenti traggono benefici
Armonuim is offline  

 



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