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Vecchio 28-08-2006, 10.03.57   #1
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
Europeizzare L’italia

EUROPEIZZARE L’ITALIA CON QUALCHE VALORE
Operazione “BACK TO BASIC” /Bozza-base di discussione

Obiettivo : aumentare la competitività del Paese.

Perché il sistema Italia si avvicini, come efficenze e qualità di prodotti e servizi, agli altri Paesi della U.E., ci vorrà una reintroduzione di alcuni valori, che sono stati troppo spesso accantonati.
Tali valori dovranno essere reintrodotti in moltissimi settori, là dove erano spariti.
Un primo tentativo di listarli è riportato di sotto.
Il concetto di base ne è : la promozione di tali valori, una volta proposta ( da chi ? un partito o un’associazione di cittadini preoccupati del futuro del Paese ?), dovrà essere discussa a livello nazionale.
Con la collaborazioni dei più interessati : le categorie che chiedono competitività.
Indi imposta con impegno e strumenti adeguati dalle autorità, dopo opportuna discussione, allo scopo di rendere l’economia italiana competitiva.
Uno dei più importanti strumenti sarà l’uso nelle scuole di una nuova e adeguata pedagogia, che punti sui valori sotto elencati.
Le resistenze che nasceranno saranno certamente legate al desiderio di conservare nicchie e fette di potere antiquate, che sono spesso fonte di strozzature per altri ( colli di bottiglia, li chiama Ciampi).
Con determinazione esse potranno essere vinte.

I VALORI
[ da introdurre colla collaborazione della P.I. e di un comitato di cittadini attivi].

L’organizzazione ( e la programmazione ad essa collegata ) dovrà essere .introdotta ovunque non esista e divenire un valore primario, come lo é già negli altri Paesi della U.E. ;
La chiarezza nella espressione orale e scritta va perseguita ovunque, specie
•nelle scuole,
•nelle leggi e regolamenti,
•nei documenti ufficiali.
Promuovere con insistenza la riflessione, che dovrà essere preferita rispetto alle .scelte intuitive.
Soprattutto quando una decisione ha conseguenze di larga portata.
Promuovere inoltre l’uso della logica e del realismo, i quali sono tanto più necessarii, quanto più un fenomeno complesso é soggetto a molte influenze, quando si hanno conseguenze sui costi e su risultati finali di un’attività.
Contemporanea .promozione della conoscenza dei diritti da parte dei cittadini.
Necessità di attuarli sempre e dovunque.
a) NELLA SOCIETÀ TUTTA.
La reintroduzione del senso di responsabilità,
che già esiste come valore primario diffuso negli altri Paesi della U.E.,
dovrà essere promossa in tutta la società, incluse la scuola e la formazione alle professioni.
Responsabilità del proprio operato e impegno sono valori intimamente legati.
Perché la reintroduzione della responsabilità sia effettiva,
ci vorrà oculatezza, buon senso, riflessione su modi e conseguenze del cambiamento.
E impegno dei vertici.
b) NEL SETTORE PUBBLICO.
Introduzione dellaseria selezione della classe dirigente per merito ed esperienza, non più per allacci personali o di clans.
Valutazione dell’operato delle persone fatta con realismo ed obiettività. Fine dell’.impunità.

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L' attuazione del programma suddetto (che sembra necessario ad un emigrato) non dovrebbe esser fatto "all ' italiana", ma con l' aiuto di emigrati.....

CONSEGUENZE

Dopo l’applicazione dei suddetti valori, con determinazione, rigore e impegno,
di conseguenza tenderanno via via a diminuire/scomparire le incertezze,
le zone grige nelle leggi, regolamenti, contratti, manuali, etc.,
che sono talvolta causa di strozzature.
Diverranno rare le sopraffazioni dello stato sui cittadini.
Le gestioni di enti pubblici ( ma vedi sotto ), di imprese, condominii, etc.
potranno divenire più efficienti.
L’affidabilità degli attori sociali ( che é una delle basi di una buona società )
andrà aumentando.
Diminuirà col tempo il senso di sicurezza di piccoli e grandi VIPs e
l’ impunità per i nullafacenti.
Aumenterà la motivazione, le carriere dovranno dipendere dal merito e dall’impegno.
Ritornerà il senso del dovere legato al ruolo ricoperto.
Ritornerà anche l’impegno, l’obbligo di servire il cittadino.
Alle poltrone sarà di nuovo legata la responsabilità del proprio operato,
da privilegiare rispetto all’ uso del potere per scopi personali, che é oggi possibile.
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SE [ invece ] NON RINNOVIAMO.
Se non fosse deciso un rinnovamento simile,
dovremmo riconoscere apertamente che non siamo capaci di applicare la costituzione (1)
e le leggi per tutti i cittadini ( la divaricazione fra i sacri testi e la realtà ).
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(1) In febbraio 04 il presidente del senato Pera riconosce, durante una conferenza a Parigi, che l’Italia non è riuscita ad applicare completamente la costituzione.
Il sottoscritto gli ha allora chiesto in che misura è applicato il codice penale
( ho in mente dati preoccupanti forniti da D’Alema, allora premier, sulla questione ).
La risposta di Pera non è sembrata soddisfacente.
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Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile a collaborare, se esiste un' associazione che voglia discuterlo)
antonio greco is offline  

 



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