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Vecchio 19-11-2006, 14.24.13   #1
acquario69
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Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
dicono che nel 2050...

una fine annunciata...
responsabile della tragedia e ultima testimone oculare di un pianeta ancora in parte vivibile, la nostra generazione (troppo presa dalla ricerca di griffe, dalla gara per la migliore abbronzatura, dalle schizofrenie televisive e dalla frenetica corsa all'accumulo di capitali e risorse in quantità incontrollata) non sembra dare troppo peso alla tragica notizia..
Conto alla rovescia per la sopravvivenza della Terra. Stando all’ultimo, apocalittico rapporto del Wwf, ci resta poco meno di mezzo secolo di vita. Nel 2050, saccheggiato dalla voracità dell’uomo, privato delle sue risorse naturali, il nostro pianeta finirà di esistere come unica oasi del Sistema solare capace di alimentare la vita e si ridurrà a uno sterile ammasso di rocce. A quel punto la popolazione umana, che avrà superato il limite dei 9 miliardi di abitanti, dovrà cercarsi non uno, ma due pianeti gemelli della Terra. Buona fortuna. Un po’ disperato e un po’ provocatorio, il rapporto del Wwf intitolato The Living Planet sarà presentato domani a Ginevra, ma buona parte dei suoi contenuti sono stati anticipati ieri dal settimanale londinese The Observer . A parte le conclusioni, volutamente paradossali, la base del rapporto consiste in un’attendibile e minuziosa indagine scientifica sul deterioramento di ecosistemi, risorse e specie viventi rilevato negli ultimi 30 anni. Tre decadi in cui i ritmi di consumo delle società più industrializzate sono cresciuti in modo da diventare insostenibili per le riserve della Terra. Gli esperti del Wwf calcolano che, solo nel periodo considerato, è stato distrutto circa un terzo degli ecosistemi naturali, fra ambienti marini di acque dolci e forestali. «Ma l’aspetto più importante del rapporto, che esce con cadenza biennale, è l’avere ricavato due indici importantissimi, in grado di esprimere in termini scientifici rigorosi e in maniera sintetica lo stato di salute complessiva del pianeta - spiega Gianfranco Bologna, portavoce del Wwf Italia -. Il primo indicatore è l’impronta ecologica, che rappresenta la pressione della specie umana sulle risorse mondiali e che si esprime in ettari pro-capite. L’altro è l’indice di biodiversità che dà una misura del declino delle specie viventi». Ebbene, come calcolano gli esperti del Wwf, oggi per non far morire il pianeta dovremmo avere un’impronta ecologica di circa 2, mentre si va da 10 degli Usa, a 5 dell’Europa occidentale a 2 dell’Asia Centrale, fino a 1 dell’Africa.
L’indice complessivo di biodiversità, è passato da 100 a 65. «Tutto questo serve a dire ai governi del pianeta che le parole non bastano più: ci voglio azioni e impegni concreti, con precise scadenze per diminuire la pressione delle società umane sul pianeta e riequilibrare la distribuzione della ricchezza».
acquario69 is offline  
Vecchio 20-11-2006, 13.50.57   #2
bimba
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Data registrazione: 05-09-2006
Messaggi: 25
Riferimento: dicono che nel 2050...

Hai ragione, Acquario69, ho sentito parlare del rapporto che hai citato e c'è veramente da mettersi le mani nei capelli
Purtroppo mi capita di osservare come spesso la pseudo-comodità del momento prevalga su piccoli accorgimenti che consetirebbero, sommati tutti insieme, di ridurre la nostra impronta ecologica. La gente è molto attaccata alle proprie abitudini e continua a fare cose deleterie per l'ambiente solo perchè le ha sempre fatte (ad esempio mia suocera fa il bucato in lavatrice a 90° impostando il carico maxi anche se la vasca è piena solo a metà! Qualcuno del mio condomio butta l'alluminio insieme alla carta...etc...etc).
Se ognuno nel suo piccolo facesse qualcosa i risultati si vedrebbero.."molti pochi fanno assai", dicono al mio paese! Certo che alcuni provvedimenti presi dalle autorità ci darebbero una mano!!!
bimba is offline  
Vecchio 20-11-2006, 16.10.55   #3
dany83
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
Riferimento: dicono che nel 2050...

non ho parole...comunque era ovvio che continuando su questi ritmi si arrivasse a questo punto...qualcuno mi spieghi a cos'è servita e se c'è davvero stata questa "evoluzione" umana...
dany83 is offline  
Vecchio 20-11-2006, 17.17.40   #4
S.B.
Ospite abituale
 
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: dicono che nel 2050...

Un po' troppo catastrofico direi, anche se certamente il problema ambientale va affrontato.
Prima di tutto occorre diversificare e ottimizzare le risorse e il loro utilizzo, questo è fondamentale!
Ci sono degli sprechi inutili e inimmaginabili sul nostro pianeta.
Il problema dell'inquinamento è molto dibattuto, per ora sembrano certi solo i danni alla salute di molte specie, i cambiamenti climatici a parte il famoso effetto serra non sono derivabili da questo.
La preoccupazione maggiore non è tanto la fine apocalittica del pianeta, siamo ancora lontani, qua il WWF fa un po' di terrorismo, ma sembra molto plausibile l'ipotesi di una nuova era glaciale, per quanto possa apparire fantascientifica, gente tirate fuori i cappotti

Questo è uno dei motivi per cui vorrei fare ingegneria ambientale...
S.B. is offline  
Vecchio 20-11-2006, 17.31.57   #5
odos
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Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
Riferimento: dicono che nel 2050...

Forse il fenomeno veramente preoccupante è l'arrivo di un paio di miliardi di nuovi consumatori, la Cindia (Cina e India). Non so se in quel rapporto si tenga conto di questo, però che questo porterà ad una catastrofe, a meno che non ci si sieda tutti attorno ad un tavolo, è immaginabile senza troppi calcoli o sforzi.
odos is offline  
Vecchio 21-11-2006, 00.56.50   #6
Spaceboy
...cercatore...
 
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Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
Riferimento: dicono che nel 2050...

...mi sa che , di questo passo, al 2050 non ci arriveremo neanche....
Spaceboy is offline  
Vecchio 25-11-2006, 22.35.26   #7
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Riferimento: dicono che nel 2050...

Citazione:
Originalmente inviato da Spaceboy
...mi sa che , di questo passo, al 2050 non ci arriveremo neanche....

interessante è il sito che tratta del nostro futuro soffermandosi sul 2012

http://www.viveremeglio.org/conovive/futuro/2012.htm
Alessandro D'Angelo is offline  

 



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