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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 05-12-2006, 00.29.36   #1
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
La grande manifestazione della DX

Questa grande bella giornata di sabato la Dx ha fatto una delle piu grandi manifestazioni di quest'anno ... e poi erono anni che non si vedeva tanta gente per laDx ...beh sicuramente dato anche dal fatto che sarebbe stato assurdo l'opposto dato che fino a pochi mesi fa al governo cerano loro ...
Quello che piu suona strano è vedere tanto interesse mediatico per una manifestzione del genere ...
C5 e R2 che hanno fatto per tutto il di speciali, R4 che si è collegato e ha trasmesso tutto il discorso di Silvio ... R1 e 3 con R4 Italia 1 con collegamenti diretti si mettevono in onda spesso ...
a come mai tanto interesse???
ma non mi pare di avere mai vis tanto interesse in una manifestazione di Sx anche se con molta piu gente ....
ma non saràforse che lo psiconano abbia in mano un sacco di tv per cui si permette di fare la notizia lui quando e come vuole ????
Ma come mai poi mi viene anche in mente che SB d'avti a 4 TV e 1 mln di persone parla di breogli non gli viene fatto nulla mentre i due giornaliti per avere portato qualche dubbio con delle prove sono stati denucciati per avere immesso notizie false
????
bomber is offline  
Vecchio 05-12-2006, 09.59.32   #2
hadonis
Ospite abituale
 
Data registrazione: 26-10-2006
Messaggi: 41
Riferimento: La grande manifestazione della DX

il tessuto sociale della destra, nonchè la base elettorale della stessa, è molto meno coeso dell'osmotica sinistra.è quindi ovvio che per la dx sia una manifestazione riuscitissima.tocca dergliene atto.
nemmeno io credevo fossero capaci di mettere in piazza tanta gente(non l'ho evinto dai media,ma da una persona che abita a roma e mi ha descritto levento), resta il fatto che questo genere di espressioni di piazza siano strumentalizzate in tutte le loro sfaccettature.ma non occorreva che arrivassi io a sottolinearlo.in effetti mediaset ne ha fatto un qualcosa di demagogico, ma d'altro canto la rai avrebbe potuto "smontare" la faccenda, e non l'ha fatto.personalmente non amo questo genere di protesta, credo che la piazza sia un modo inadatto per dissentire, ma alla destra(al di la del significato politico) va dato un merito, non hanno rotto vetrine e non hanno incendiato cassonetti, non hanno bruciato manichini e non hanno vilipeso nulla.
ma forse questo non è un merito, è semplice civiltà.
o no?
hadonis is offline  
Vecchio 05-12-2006, 10.01.46   #3
dany83
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Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
Riferimento: La grande manifestazione della DX

Citazione:
Originalmente inviato da bomber
Questa grande bella giornata di sabato la Dx ha fatto una delle piu grandi manifestazioni di quest'anno ... e poi erono anni che non si vedeva tanta gente per laDx ...beh sicuramente dato anche dal fatto che sarebbe stato assurdo l'opposto dato che fino a pochi mesi fa al governo cerano loro ...
Quello che piu suona strano è vedere tanto interesse mediatico per una manifestzione del genere ...
C5 e R2 che hanno fatto per tutto il di speciali, R4 che si è collegato e ha trasmesso tutto il discorso di Silvio ... R1 e 3 con R4 Italia 1 con collegamenti diretti si mettevono in onda spesso ...
a come mai tanto interesse???
ma non mi pare di avere mai vis tanto interesse in una manifestazione di Sx anche se con molta piu gente ....
ma non saràforse che lo psiconano abbia in mano un sacco di tv per cui si permette di fare la notizia lui quando e come vuole ????
Ma come mai poi mi viene anche in mente che SB d'avti a 4 TV e 1 mln di persone parla di breogli non gli viene fatto nulla mentre i due giornaliti per avere portato qualche dubbio con delle prove sono stati denucciati per avere immesso notizie false
????

come mai quando c'era Berlusconi al governo la gente voleva la sinistra e ora rivogliono la destra?
dany83 is offline  
Vecchio 05-12-2006, 11.56.32   #4
bomber
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Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Riferimento: La grande manifestazione della DX

Citazione:
Originalmente inviato da hadonis
il tessuto sociale della destra, nonchè la base elettorale della stessa, è molto meno coeso dell'osmotica sinistra.è quindi ovvio che per la dx sia una manifestazione riuscitissima.tocca dergliene atto.
nemmeno io credevo fossero capaci di mettere in piazza tanta gente(non l'ho evinto dai media,ma da una persona che abita a roma e mi ha descritto levento), resta il fatto che questo genere di espressioni di piazza siano strumentalizzate in tutte le loro sfaccettature.ma non occorreva che arrivassi io a sottolinearlo.in effetti mediaset ne ha fatto un qualcosa di demagogico, ma d'altro canto la rai avrebbe potuto "smontare" la faccenda, e non l'ha fatto.personalmente non amo questo genere di protesta, credo che la piazza sia un modo inadatto per dissentire, ma alla destra(al di la del significato politico) va dato un merito, non hanno rotto vetrine e non hanno incendiato cassonetti, non hanno bruciato manichini e non hanno vilipeso nulla.
ma forse questo non è un merito, è semplice civiltà.
o no?
beh direi che è giusto così.. anche se ammetto che spesso con la dx cerano dei manifestanti che con la sx non avevano nulla a che fare ...
anche se la manifestazione nn è stata cosi costruttiva come diceva silvio dato che quando li inquadravano il motto principe era prendere ad offese prodi ,....
bomber is offline  
Vecchio 05-12-2006, 13.17.49   #5
hadonis
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Data registrazione: 26-10-2006
Messaggi: 41
Riferimento: La grande manifestazione della DX

Citazione:
Originalmente inviato da bomber
beh direi che è giusto così.. anche se ammetto che spesso con la dx cerano dei manifestanti che con la sx non avevano nulla a che fare ...
temo di non aver capito...

Citazione:
Originalmente inviato da bomber
anche se la manifestazione nn è stata cosi costruttiva come diceva silvio dato che quando li inquadravano il motto principe era prendere ad offese prodi ,....
la demagogia piccolo borghese e simil populista della destra è nettamente inferiore, sia come livello che come taglio a quella delle sinistre.
cio non vuol dire che sia un merito, anzi.
di costruttivo secondo me resta ben poco.
di distrutto(passatemi il termine un po' forte) c'è un paese che non si fida più della propria politica e trema sulla sua economia.
ai posteri l'ardua sentenza.....

Ultima modifica di hadonis : 05-12-2006 alle ore 16.33.13.
hadonis is offline  
Vecchio 05-12-2006, 16.18.51   #6
S.B.
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Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: La grande manifestazione della DX

Beh mi sembra che sia la manifestazione più numerosa degli ultimi anni, a parte forse nel 2003 quella dei sindacati (ma non ricordo bene), ha una grande rilevanza, se non altro per la partecipazione.

D'altronde tieni in considerazione che la destra non occupa più le piazze quasi dal tempo di Almirante! Quindi l'evento risulta doppiamente importante.

Secondo me è stata un'abile mossa politica, cerca di catalizzare il malcontento per la finanziaria, certo dal punto di vista del bene comune non è una gran cosa, ma come del resto non erano buone le dimostrazioni della sinistra nei precedenti 5 anni...
S.B. is offline  
Vecchio 06-12-2006, 00.27.49   #7
bomber
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Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Riferimento: La grande manifestazione della DX

Citazione:
Originalmente inviato da hadonis
temo di non aver capito...


la demagogia piccolo borghese e simil populista della destra è nettamente inferiore, sia come livello che come taglio a quella delle sinistre.
cio non vuol dire che sia un merito, anzi.
di costruttivo secondo me resta ben poco.
di distrutto(passatemi il termine un po' forte) c'è un paese che non si fida più della propria politica e trema sulla sua economia.
ai posteri l'ardua sentenza.....




in effetti quella frase cosi come l'avevo impostata faceva un po schifo ...
Volevo dire che in certe manifestazioni della Sx alcuni anni fa si sono infiltrate delle persone che con la Sx non hanno nulla a che fare come i famosi Black Blok che se non sbaglio sono degli anarchici per cui legati a nulla e a nessuno almeno a livello teorico ...

Immagino che molti abbiano avuto paura della finanziaria così come succede ogni volta che ce ne unanuova ce qualcuno che brontola e borbotta ... anche se questa mi sembra non so come mai (forse anche da un grande impatto mediatico) maggiromete contestata ... ma Rimane il fatto che se Prodi se ne vuole stare a Palazzo Chigi deve sicuramente pensare che di contestazioni ne prenerà parecchie ...
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Vecchio 06-12-2006, 13.59.45   #8
hadonis
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Messaggi: 41
Riferimento: La grande manifestazione della DX

Citazione:
Originalmente inviato da bomber
in effetti quella frase cosi come l'avevo impostata faceva un po schifo ...
Volevo dire che in certe manifestazioni della Sx alcuni anni fa si sono infiltrate delle persone che con la Sx non hanno nulla a che fare come i famosi Black Blok che se non sbaglio sono degli anarchici per cui legati a nulla e a nessuno almeno a livello teorico ...

Immagino che molti abbiano avuto paura della finanziaria così come succede ogni volta che ce ne unanuova ce qualcuno che brontola e borbotta ... anche se questa mi sembra non so come mai (forse anche da un grande impatto mediatico) maggiromete contestata ... ma Rimane il fatto che se Prodi se ne vuole stare a Palazzo Chigi deve sicuramente pensare che di contestazioni ne prenerà parecchie ...

le strumentalizzazioni, sono uno strumento della politica. elementare gioco di parole che non aggiunge granchè a concetti ben noti.tra l'altro non lo dico io ma qualcuno che la politica la studiava di mestiere(parsons forse, non ricordo).fai l'esempio del Black Block, ma lo trovo un po' tirato per i capelli, anche se lo comprendo.I BB sono qualcosa di scomodo, ma assurgibili ad una sinistra eversiva e non schierata.Sono deplorati da tutti ma non epurati da nessuno.Personalmente trovo che il vandalismo o la violenza fine a se stessa ma utilizzata sotto l'ombrello della contestazione politica non meriti altro che una forte repressione, in quanto, anche se di coverso, intacca la politica stessa.

sulla finanziaria hai ragione, è molto medializzata.troppo forse.
c'è anche da dire che è un bell'accrocchio di decisioni, controdecisioni, pezze, buchi, scotch, e fil di ferro.che chissa come, certe magie sono tali solo nella politica, la farà stare assieme.del resto il Belpaese, come tutti gli altri, è una grande azienda, dove ci sono grandi entrate, grandi spese, grandi inefficienze, ed ovviamente dove si possono commmettere grandi errori e prendere enormi cantonate.
hadonis is offline  
Vecchio 09-12-2006, 22.12.15   #9
Weyl
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Data registrazione: 23-02-2005
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Nessuno sa dare voce al malcontento

ho ascoltato i discorsi di Berlusconi, Fini, Bossi, le considerazioni a distanza di Casini, i commenti peregrini e beceri dei "compagni".
Nutro il convincimento che nessuno stia comprendendo il malessere profondo di questo Paese.
Per assurdo che sia, neppure i rappresentanti del polo, secondo me, avevano la più lontana idea di una simile torma di popolo che vuole "ribellarsi": la più grande fiumana di gente che si sia vista da molti decenni, credo.

Il mio ragionamento è difficile, lo comprendo.
Ma il fatto è che, se a scendere in piazza sono i cinquecentomila italiani senza arte nè parte dei centri sociali, i derelitti che parassitano i margini della società civile, i mentecatti che, tra spinelli e coca e indottrinamenti anarchico-marxisti, non hanno miglior programma di quello di dar fuoco a bandiere e reclamare stragi di propri fratelli: bene, questi sono gli italiani che la sinistra "di governo" sa far scendere in piazza.
Se, invece, a spingersi nelle piazze sono quelli che lavorano quattordici ore al giorno, quelli che, piaccia o non piaccia, hanno permesso a questo straccetto di Paese di conservare un posto nell'alveo degli otto grandi del mondo: se questi, poi, sono due milioni e mezzo di persone, bene, che nessuno si renda conto dell'enormità della differenza ciò è criminale, becero e pazzesco.
Un Paese diviso in due, dicono.
Certo, da una parte allora stanno i tossicomani ideologici e da sostanze ed i profeti fossili della "punta di diamante" della rivoluzione: che, inveterati da un inatteso "diluvio", non sanno più che parole usare per dare forma di concetto ad una retroguardia che il mondo e la società civile stanno semplicemente abortendo da se stessi.
Dall'altra il corpo sociale che vive e produce, lavora, crea ricchezza e propugna valori che la politica non sa esprimere.
Due Italie, dunque: ma vi pare che valgano lo stesso?
E se anche valessero ugualmente sul piano elettorale, vi pare che il senso dell'una protesta, velleitario e sterile, valga come l'altro, fomentato dal bisogno di dar corpo all'idea di un progetto che dia corso allo sviluppo di questo Paese?
L'assurdo sta in questo: che destra e sinistra equiparino la protesta di "piazza" come maglio di un potere presunto.
Mentre la "tigre" che il centrodestra rinuncia a cavalcare è quella del progresso e del futuro del popolo, assimilandola alle bidoncoop ideologiche che la sinistra rilascia dai suoi ghetti imbarazzanti, quando vuol mostrare i suoi presunti muscoli.
Weyl is offline  
Vecchio 09-12-2006, 23.35.09   #10
Patri15
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Riferimento: Nessuno sa dare voce al malcontento

Citazione:
Originalmente inviato da Weyl
ho ascoltato i discorsi di Berlusconi, Fini, Bossi, le considerazioni a distanza di Casini, i commenti peregrini e beceri dei "compagni".
Nutro il convincimento che nessuno stia comprendendo il malessere profondo di questo Paese.
Per assurdo che sia, neppure i rappresentanti del polo, secondo me, avevano la più lontana idea di una simile torma di popolo che vuole "ribellarsi": la più grande fiumana di gente che si sia vista da molti decenni, credo.

Il mio ragionamento è difficile, lo comprendo.
Ma il fatto è che, se a scendere in piazza sono i cinquecentomila italiani senza arte nè parte dei centri sociali, i derelitti che parassitano i margini della società civile, i mentecatti che, tra spinelli e coca e indottrinamenti anarchico-marxisti, non hanno miglior programma di quello di dar fuoco a bandiere e reclamare stragi di propri fratelli: bene, questi sono gli italiani che la sinistra "di governo" sa far scendere in piazza.
Se, invece, a spingersi nelle piazze sono quelli che lavorano quattordici ore al giorno, quelli che, piaccia o non piaccia, hanno permesso a questo straccetto di Paese di conservare un posto nell'alveo degli otto grandi del mondo: se questi, poi, sono due milioni e mezzo di persone, bene, che nessuno si renda conto dell'enormità della differenza ciò è criminale, becero e pazzesco.
Un Paese diviso in due, dicono.
Certo, da una parte allora stanno i tossicomani ideologici e da sostanze ed i profeti fossili della "punta di diamante" della rivoluzione: che, inveterati da un inatteso "diluvio", non sanno più che parole usare per dare forma di concetto ad una retroguardia che il mondo e la società civile stanno semplicemente abortendo da se stessi.
Dall'altra il corpo sociale che vive e produce, lavora, crea ricchezza e propugna valori che la politica non sa esprimere.
Due Italie, dunque: ma vi pare che valgano lo stesso?
E se anche valessero ugualmente sul piano elettorale, vi pare che il senso dell'una protesta, velleitario e sterile, valga come l'altro, fomentato dal bisogno di dar corpo all'idea di un progetto che dia corso allo sviluppo di questo Paese?
L'assurdo sta in questo: che destra e sinistra equiparino la protesta di "piazza" come maglio di un potere presunto.
Mentre la "tigre" che il centrodestra rinuncia a cavalcare è quella del progresso e del futuro del popolo, assimilandola alle bidoncoop ideologiche che la sinistra rilascia dai suoi ghetti imbarazzanti, quando vuol mostrare i suoi presunti muscoli.


Attratta dal titolo "FOLLA E VUOTO POLITICO" mi sono messa stamattina a leggere Pontediferro.org.
Ne riporto il finale:

<<..C’è invece un dubbio che dovrebbe appartenere all’intera democrazia italiana: il dubbio sul carattere autenticamente liberale dell’opposizione berlusconiana.
Essa ha proclamato, con invettive da guerra fredda, l’ostracismo all’intera storia della sinistra italiana ricoperta di insulti e di minacce. Berlusconi ha gridato contro il lupo per meritarsi l’immagine dell’agnello.

A lui rispose preventivamente molti anni fa il grande Bernard Shaw che ebbe a dire: “Quando l’uomo uccide la tigre lo chiama sport, quando la tigre uccide lui, la chiama ferocia” >>

Quante Italie ci sono realmente, Weyl? E, soprattutto: dove sono gli Italiani???

Ciao!
Patri15 is offline  

 



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