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Vecchio 20-06-2007, 16.50.17   #11
emmeci
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Riferimento: Estetica in Nietzsche & Estetica in Kierkegaard

A Trismegistus: mi permetti di fermarmi sul rapporto da te prospettato tra estetica e Kierkegaard (sono tante le ramificazioni di questi interventi che è veramente difficile seguire una linea fino a giungere a un risultato condivisibile….)
Sia come sia, è anche difficile definire una volta per tutte il senso che Kierkegaard poteva dare al termine “estetica” e se questo termine aveva per lui qualche connessione con quello che estetica rappresenta per noi e che tu hai ben cercato di definire nell’omonimo tema che hai immesso nel forum – il termine infatti è sempre sfumato e adattato a ciò che in quel momento Kierkegaard si sentiva di dire, al di là di un sistema che da lui non si può (direi fortunatamente) pretendere, perché non andava in cerca di una verità che non lo riguardasse direttamente. Egli infatti – e in questo mostra la linfa o l’onda romantica che lo alimenta - dà l’impressione di essere perennemente alla ricerca di sé, un sé che gli sfugge perfino quando crede di aver trovato il definitivo punto di appoggio in un dio biblico o in un cristianesimo veramente cristiano…quando sembra costringersi a presentarsi faccia a faccia davanti a un supremo giudice. Ciò che lo turba e in fin dei conti lo mantiene libero e incapace di vincoli, reali od immaginari, è il fremito delle possibilità, cioè l’impossibilità (possibile) di una scelta definitiva, quel rifugiarsi in un gioco di specchi e pseudonimi e in un affollarsi di forme e di ombre. E’ questa la sua estetica? O quel voler isolare in lui un’estetica o un atteggiamento estetico diventa mitico e fuorviante: ci sarà sempre il momento in cui Kierkegaard non si ferma in una dialettica troppo evidente e l’enten-eller si sfalda nell’infinito, così come la scelta tra seduttore e marito, tra filosofia e ripudio della filosofia e (detto fra noi) tra credente sincero o romanticamente ironico. Così la stessa esistenza religiosa che tradizionalmente appare come la scelta definitiva non è mai la stessa ma cambia secondo quanto mostrano i libri, i sermoni, le controversie accettate e irrisolte. Così il suo cristianesimo non è mai definito (può piacere a cattolici e protestanti) anche se si trova sull’orlo di una decisione o una rivelazione, ma il suo io non è mai cancellato, ed è sempre là: prossimo (vorrei dire) alle risa d’inferno.
(Ben diverso ovviamente è il caso di Nietzsche, fermo restando che anch’egli è alieno dalle definizioni, anche di una definizione estetica come potrebbe apparire dalla Nascita della tragedia, visto che una soluzione estetica di sé stesso sarebbe un imprigionarlo nel suo spasimo di una verità da gridare contro e davanti a tutti, ed egli preferisce allora affidarsi alle innumeri interpretazioni di sé, fino a entrare nel regno miracoloso della follia…. (vedi la mia risposta a Sofia 19).
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Vecchio 20-06-2007, 18.29.53   #12
trismegistus
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Riferimento: Estetica in Nietzsche & Estetica in Kierkegaard

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
E’ questa la sua estetica? O quel voler isolare in lui un’estetica o un atteggiamento estetico diventa mitico e fuorviante: ci sarà sempre il momento in cui Kierkegaard non si ferma in una dialettica troppo evidente e l’enten-eller si sfalda nell’infinito, così come la scelta tra seduttore e marito, tra filosofia e ripudio della filosofia e (detto fra noi) tra credente sincero o romanticamente ironico.

(Ho dato uno sguardo all'atra risposta che hai dato, ok capisco ciò che vuoi dire).

Ok, effettivamente non è possibile isolare un'Estetica in Kierkegaard con il conseguente insuccesso di dover esaminare all'infinito "Enten-Eller", è anche vero però che la figura del seduttore è una figura non solo romantica, ma anche estetica, rappresenta così un'approccio particolare alla vita dedicata al Bello. Kierkegaard dà nei suoi scritti uno sguardo all'essenza di tale figura, da questi si può desumere un "distillato" della sua concezione estetica, esaminando proprio questa figura.
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Vecchio 09-07-2007, 00.00.28   #13
trismegistus
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Riferimento: Estetica in Nietzsche & Estetica in Kierkegaard

Aesthetica ed Ethos non sempre coincidono e come Kierkegaard ci ha insegato in "Enten-Eller" essi consistono in due differenti modi di affrontare la vita, separati da una voragine il cui attraversamento implica l'abbaondamento di uno a favore dell'altro.
Quindi il connubbio di bello-buono e il concetto di bene (o di buono) non ha alcun valore Estetico; l'arte quindi non è solo voce della parte buona, luminare o dell'eros dell'uomo ma anche del suo thanatos, male e caos che in esso si annida, in parte l'arte moderna ha permesso di capire ed esprimere, con le sue differenti espressioni, anche questi altri differenti aspetti della poliedricità dell'arte.
Nietzsche ci fa scoprire il Bello senza manifestarlo apertamente, mostrando il concetto di Superuomo, di Eterno Ritorno e di accettazione della vita in chiave dionisiaca, accettando dunque il caos egli ci prospetta e mostra delle briciole di Estetica.

Ultima modifica di trismegistus : 09-07-2007 alle ore 17.22.10.
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Vecchio 09-07-2007, 15.29.39   #14
emmeci
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Riferimento: Estetica in Nietzsche & Estetica in Kierkegaard

…..il fatto è che Kierkegaard ha tante figure (basta pensare ai vari eteronomi che inventa per sé, e che abbandona e riprende secondo il momento e il testo che scrive). Ma poi, perché volere in qualche modo acquietarlo e riportarlo all’ordine? Si è sottratto al padre, si è sottratto al matrimonio, si è sottratto alle branche della chiesa di stato, si è sottratto alla filosofia schellinghiana-hegeliana, forse si è sottratto anche a sé stesso….e non è questo che ce lo rende vivo e vicino? Perché questo bisogno di rifiuto e quasi di rivalsa e risentimento non è solo suo, è nella cultura e nella filosofia, almeno da quando è diventato corrente il termine “decostruzione”, inventato da Heidegger per opporsi all’ontologia tradizionale e sfruttato da Derrida per abbattere il logocentrismo che ravvisa nello stesso Heidegger….
Ma questo potrebbe riguardare solo posizioni e puntigli di qualche filosofo, mentre più semplicemente è l’intera cultura che respinge le grandi partizioni dell’umano sapere e non sa più che fare dei ben congegnati sistemi, promuovendo figure impossibili da catturare come Joyce, Pessoa, Pirandello, Walser….Ma poi, quale filosofo ha davvero un sistema? Platone? Vedi come è stata declassata la sua teoria delle idee in confronto a quelle che sarebbero le sue mai scritte dottrine. Aristotele? Di cui non si sa se le opere che ne abbiamo sono quelle importanti e fino a che punto sue. Hegel? La cui opera più feconda, cioè la Fenomenologia dello spirito, brucia l’idea stessa di costruire un sistema e va contro a quella che sarà la gloriosa pietra tombale di un filosofo che si vanta di aver dato fine alla storia? Ma non è neppure il concetto di decostruzione o qualche altro termine rivoluzionario che dà un’impronta libertaria alla moderna filosofia, ma piuttosto il diffondersi dell’ermeneutica, che chiama ognuno a scomporre e ricomporre l’identità dell’autore e aiutarlo ad esprimersi in un’impresa che non ha fine….Sì, oggi è divenuto assai arduo “fissare” un filosofo, così come un artista o scrittore: figurarsi chi dice, come Kierkegaard, di essere “al punto zero tra il freddo ed il caldo, tra la saggezza e la stupidaggine, tra il qualche cosa e il nulla, un semplice forse”.
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Vecchio 09-07-2007, 17.25.47   #15
trismegistus
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Riferimento: Estetica in Nietzsche & Estetica in Kierkegaard

Come Emmeci ci ricorda:

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Originalmente inviato da Emmeci
Kierkegaard, di essere “al punto zero tra il freddo ed il caldo, tra la saggezza e la stupidaggine, tra il qualche cosa e il nulla, un semplice forse”.

Infatti non intendevo porlo in una categoria, sarebbe blasfemo farlo, però sarebbe stupido non notare le categorie da lui prescritte, in particolare quelle di angoscia e di decisione le quali hanno la duplice qualità etico-estetico per cui esse possono condurre o l'una o l'altra via e queste categorie di "scelta" o "dubbio" non sono per nulla trascurabili o sovolabili dal punto di vista speculativo.

Ultima modifica di trismegistus : 09-07-2007 alle ore 18.31.39.
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