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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 02-09-2007, 21.26.46   #1
Socrate78
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-05-2007
Messaggi: 107
Exclamation Filosofia oggi: quali scenari, quale senso?

Apro questa discussione per introdurre un tema suscettibile di differenti sviluppi:qual'è il senso del fare filosofia oggi? Quali nuovi orizzonti si possono aprire per rinnovare questa interessante materia? Mi sembra che la società attuale sia pervasa da un eccessivo pragmatismo, che esclude o limita fortemente l'attività speculativa:si pensa soltanto in vista di un utile tangibile (spesso materiale), le grandi questioni etiche vengono snobbate perchè considerate improduttive, inutili e, comunque, la gente sembra troppo interessata ad avere la ricetta pronta per la soluzione di tutti i problemi e di tutte le domande.
In questo contesto culturale, la filosofia rischia di essere disprezzata, proprio perchè, a differenza della scienza o della religione (entrambe possibili fautrici di fanatismo ), solleva questioni e si alimenta di un dubbio costante e metodico. Tale situazione mi sembra piuttosto difficile da sbloccare, a meno di un notevole cambiamento culturale.
Anche voi condividete questa mia impressione?
Socrate78 is offline  
Vecchio 04-09-2007, 19.48.49   #2
spento
Ospite
 
Data registrazione: 03-09-2007
Messaggi: 18
Riferimento: Filosofia oggi: quali scenari, quale senso?

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
Apro questa discussione per introdurre un tema suscettibile di differenti sviluppi:qual'è il senso del fare filosofia oggi? Quali nuovi orizzonti si possono aprire per rinnovare questa interessante materia? Mi sembra che la società attuale sia pervasa da un eccessivo pragmatismo, che esclude o limita fortemente l'attività speculativa:si pensa soltanto in vista di un utile tangibile (spesso materiale), le grandi questioni etiche vengono snobbate perchè considerate improduttive, inutili e, comunque, la gente sembra troppo interessata ad avere la ricetta pronta per la soluzione di tutti i problemi e di tutte le domande.
In questo contesto culturale, la filosofia rischia di essere disprezzata, proprio perchè, a differenza della scienza o della religione (entrambe possibili fautrici di fanatismo ), solleva questioni e si alimenta di un dubbio costante e metodico. Tale situazione mi sembra piuttosto difficile da sbloccare, a meno di un notevole cambiamento culturale.
Anche voi condividete questa mia impressione?







secondo me la ragione di questo deprezzamento della filosofia è dovuta, come sostieni giustamente, al nostro background culturale e societario odierno.

la verità è che si è improntati al guadagno, al pragmatismo, all'utilitarismo, in un mondo troppo frenetico ed indaffarato per fermarsi a pensare, ad avere dubbi, a farsi scrupoli. la vita di tutti i giorni ci costringe a pensare di meno e ad agire molto di più, come delle macchine. è come se si avessero già tutte le risposte a tutti i problemi, o almeno le risposte che contano per vivere agiatamente, e del resto non interessi più niente a nessuno.

è anche questa secondo me la causa per la quale non sorgono più nuove correnti di pensiero veramente innovative; in un mondo come il nostro non hanno più il tempo di esistere i kant, i nietzsche, gli aristotele ecc. ; e se anche per sbaglio ci fosse una qualche idea veramente nuova, questa sarebbe calpestata dalla società e ritenuta una stramba visione del mondo, e non un pezzo di storia culturale.

spento is offline  
Vecchio 05-09-2007, 12.03.39   #3
illusion
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-01-2007
Messaggi: 53
Riferimento: Filosofia oggi: quali scenari, quale senso?

Però se vi fermate un attimo e riflettete bene, adesso c'è molta meno ignoranza rispetto all'epoca di Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900) o di Arthur Schopenhauer (1788-1860).

A quell'epoca era molto più semplice per grandi pensatori quali sono Nietzsche e Schopenhauer riuscire ad emergere, proprio per via della grande ignoranza che c'era a quell'epoca (e non mi dite che ho torto!).

Ma oggi.... A meno che si parli di grandi pensatori in grado di rimettere in discussione le teorie trattate, la filosofia risulta inutile e noiosa perchè sono solo discorsi privi di un effettiva utilità e talvolta addirittura banale. E ancor più perchè negli argomenti trattati viene spesso utilizzato un linguaggio (non alla portata di tutti) che può affascinare persone dotte ma annoiare persone "mediocri" che non comprendono il lessico del filosofo.

Quindi per la filosofia moderna secondo me serve stare al passo con i tempi e rendersi conto che la gente non ha più voglia di "ammatire" in discorsi che in concreto non hanno niente di utile. Oggi serve incisività e velocità.

Perchè concedetemelo: La forza delle idee può cambiare il mondo, ma se e solo se riesce ad entrare nel cuore e nella mente delle persone.

Non centra nulla il fatto che siamo nel 2007, se un idea vale, vale sempre.
E i vari Gandhi e Martin Luter King lo hanno dimostrato.
illusion is offline  
Vecchio 06-09-2007, 06.30.03   #4
LudoVicoVan
Ospite
 
L'avatar di LudoVicoVan
 
Data registrazione: 26-03-2007
Messaggi: 36
Riferimento: Filosofia oggi: quali scenari, quale senso?

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
In questo contesto culturale, la filosofia rischia di essere disprezzata, proprio perché, a differenza della scienza o della religione (entrambe possibili fautrici di fanatismo ), solleva questioni e si alimenta di un dubbio costante e metodico.
Tu, forse, parli così della scienza perché sei un filosofo.
In realtà anche la scienza corre gli stessi rischi. Ci sono ambiti scientifici che rischiano di perdere terreno solo perché non danno utilità immediata.
Questo è un grosso errore, perchè la storia ci insegna che ricerche apparentemente lontane dalla realtà sono poi risultate utilissime al progresso.
Questo è effettivamente un problema reale, ma credo, non solo della società moderna.

Una volta il "popolo" non pensava ai massimi sistemi perché non ne aveva la preparazione, oggi perché?
Non è il tempo che ci manca, ne la preparazione.
Secondo me manca la cultura del pensiero.
Ricordo, quando frequentavo il liceo, la domanda che i miei compagni rivolgevano al prof. di matematica era: "cosa ci serve la matematica?".
Oppure, dopo i vent'anni, il problema più grande da risolvere è "cosa si fa il sabato sera".

Oggigiorno risulta noiosa non solo la filosofia, ma qualsiasi cosa che faccia riflettere.

Ritengo che la pigrizia mentale sia difficile da abbattere, più ti impigrisci e più diventa difficile uscirne. Al contrario per chi ha sete di conoscenza, più si conosce e più la sete aumenta.

Sono portato a pensare che sia preferibile così per chi ci governa. Così è stato per talmente tanto tempo che mi sembra strano che la tendenza sia cambiata. Credo che sia una lotta impari.

Ricordo una frase di Einstein che scherzava dicendo: "La mia mente è rimasta un po' indietro, mi pongo domande che si pongono solo i bambini" o roba del genere.
Temo che l'attività speculativa sia un gioco col quale trastullarsi internos.
LudoVicoVan is offline  

 



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