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Vecchio 29-10-2007, 11.57.30   #1
odos
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Data registrazione: 26-06-2004
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Come si stabilisce una causa?

Antropologia ed etnologia hanno mostrato largamente le "strane" modalità di pensiero delle civiltà "altre". La Personalizzazione della causa ci appare come uno dei fenomeni più "bizzarri" e costanti.

Riprendendo un esempio di Levy-Bruhl, amettiamo che un uomo scagli una lancia in aria ed uccida involontariamente un altro uomo. Qual è la causa naturale della morte dell'uomo? Potrebbe essere la lancia? O il vento che ha deviato la lancia? O la forza di gravità che l'ha fatta cadere? E perchè quell'uomo stava proprio là quando la lancia è caduta? E se la lancia è stata strumento dell'uomo, perchè non potrebbe essere quell'uomo strumento di un dio, uno stregone o un ipnotista o servo del suo inconscio malvagio? E poi la causa della morte non è forse l'interruzione dell'afflusso di ossigeno e nutrimento al cervello?

Qui sembra chiaro che l'ammissione di una causa vera è legata ad una predecisione intorno ai luoghi manifestativi che possono dar senso o meno alla causazione.

Se ci si pensa bene mentre nella pratica magica ogni evento ha una chiara determinazione personale ed un senso adeguato ad essa, nella pratica di giudizio occidentale ci sono eventi casuali, eventi necessari ed eventi personali con oscure delimitazioni tra gli uni e gli altri. A seconda di dove si riesce a collocare la causa interessante il caso della lancia può essere considerato omicidio premeditato, colposo, magari decesso naturale o eutanasia.
La credenza più bizzarra forse è quella dell'impersonalità delle cause, dell'indifferenza, dell'assenza di una preselezione.

Qual è allora il senso di causa oggettiva delle nostre scienze? Quali elementi seleziona? In che misura rendono conto del reale? Quali i limiti?
odos is offline  
Vecchio 29-10-2007, 15.20.36   #2
S.B.
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Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
Riferimento: Come si stabilisce una causa?

Citazione:
Qual è allora il senso di causa oggettiva delle nostre scienze? Quali elementi seleziona? In che misura rendono conto del reale? Quali i limiti?

Non sono sicuro di poter dare un contributo rilevante, comunque l'argomento mi interessa molto e voglio provarci.

La causa interessante varia, a mio avviso, dal contesto in cui la si ricerca, la giustizia (quindi l'etica) cerca le cause nel comportamento di persone imputabili, dunque supposte libere dal determinismo.

La medicina studia le cause organiche, perciò si interesserà a meccanismi determinati che avvengono nel corpo e che spiegano più comodamente ed esaurientemente una data osservazione.

La fisica, poniamo, si interessa della meccanica extraorganica e si rivolgerà dunque verso l'analisi di osservazioni che riguardano questo campo.

E così via.

E' evidente che se fisica, medicina, chimica sono collegate e riconducibili all'una o all'altra, altrettanto non si può dire della giustizia (come scienza morale).


Se tu mi dici "trovami la causa dell'esempio che ho appena proposto", io dovrei, coerentemente, reagire come qugli studenti a cui Popper diceva "osservate!". Cosa devo osservare? Qule causa devo studiare?
Non si può dare una causa ultima, ma solo una causa in rapporto ad un contesto di studio.

Per cui chiederò: La(le) causa medica del decesso? La causa fisica del movimento o della penetrazione della lancia?

E anche qua occorrerebbe precisare: vuoi sapere perchè la lancia ha seguito quella traiettoria? Vuoi sapere perchè è penetrata nel corpo? Vuoi sapere perchè ha avuto una determinata accellerazione?

Il problema si può scomporre quasi all'infinito.

Riguardo alle cause oggettive della scienza la mia idea è che essa non cerchi cause reali (anche perchè, cosa sarebbero queste cause reali?), ma cerchi una spiegazione più comoda ed efficiente possibile.


Il problema che si pone nella giustizia è più complesso, almeno per me, potrei dire che cerca sempre una possibile causa umana imputabile, poi decide in base agli strumenti che possiede la probabilità che quella persona sia o meno colpevole, in grado di intendere e di volere.

C'è una preselezione come dici tu, a mio avviso intuitiva, simile ad un'euristica della scoperta, che ci indirizza, ma che non mi sembra insensata, semplicemente viene prima della formalizzazione dei campi di studio.

Consapevole che questa non è una risposta esauriente.
Ciao.
S.B. is offline  
Vecchio 30-10-2007, 18.38.55   #3
LST
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Data registrazione: 29-10-2007
Messaggi: 14
Riferimento: Come si stabilisce una causa?

parlando dell esempio é importante fare alcune distinzioni:
la causa naturale sarebbe come dici tu, il mancato afflusso di sangue (a.k.a. ossigeno) al cervello e a tutti gli altri organi. il mancato afflusso di sangue a sua volta é causato dal mancato flusso di sangue causato dal mancato battito cardiaco causato direttamente (lancia trafigge cuore) o indirettamente (lancia trafigge qualcos altro e la perdita di sangue fa diminuire la pressione sanguigna, o lancia trafigge qualcos altro e da il via a infezioni che bla bla bla) dalla lancia.
la causa della morte é quindi la lancia, in quanto é la lancia che ha causato un cambiamento del normale andamento delle funzioni corporee del malcapitato.
e questo é quello che sentiresti dire da un medico legale, e che non é soggetto a interpretazioni. e qui la scienza si ferma.
quindi per quanto riguarda il come la scienza ricerca le cause, la ricerca si basa sull identificazione della perturbazione di un sistema dal suo stato non-perturbato.
naturalmente ció include il definire qual é lo stato non-perturbato del sistema.
in certe circostanze per definire le cause di alcuni fenomeni propri di un sistema il definire con precisione un sistema nel suo stato fondamentale é sufficiente.

il come la lancia sia finita nel personaggio é tutto un altro discorso, che andrebbe tenuto separato dal precedente, perché va a dipendere in ultima analisi da fattori astratti quali le informazioni che il lancere aveva.
(per la definizione di fattori astratti, in caso ti crei dubbi, rimando ad un altro post)

Se possiamo infatti essere sicuri che il lancere fosse a conoscenza della forza di gravitá e dei suoi effetti sulle lance scagliate in aria, non possiamo a priori dire se il lancere fosse a conoscenza della presenza dell altro uomo, o se una folata di vento abbia deviato in modo sostanziale il percorso di una lancia scagliata in un altra direzione (anche se lo scagliare lance in aria in una giornata ventosa non fa di lui una persona particolarmente astuta). ma qui non siamo piú nel regno della scienza, siamo nell ambito di c.s.i., ogni venerdi su italia 1.

di conseguenza definire la morte del malcapitato omicidio di qualche tipo significa andare oltre l ambito scientifico, in quanto cosí facendo si fa riferimento a concetti che vanno a fare riferimento a quella che era l intenzione del lancere, elemento astratto.
se poi mi tiri in ballo la presenza di forze divine o meno che potrebbero aver guidato la mano del lancere o il percorso della lancia, andiamo a finire in un altro ambito ancora, che non ha nulla a che fare con i due precedenti.

e questo bene o male é anche il limite della scienza, se lo si vuole definire tale.
LST is offline  
Vecchio 31-10-2007, 11.26.59   #4
benedetto
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Data registrazione: 27-03-2007
Messaggi: 173
Riferimento: Come si stabilisce una causa?

Citazione:
Originalmente inviato da odos
Qual è allora il senso di causa oggettiva delle nostre scienze?

Forse un riflesso del capro espiatorio
Direi che il senso è un senso pratico, infatti non esiste la sabbiologia.
Il limite forse esiste nel cosiddetto principio di incertezza; il fatto è che ad essere incerta non è la realtà, bensì noi: non riusciamo a sapere in modo assoluto cosa determini il presente. Non so che altro dire.
ciao
benedetto is offline  

 



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