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Vecchio 17-04-2008, 22.43.07   #21
Emanuelevero
Utente bannato
 
Data registrazione: 14-04-2008
Messaggi: 169
Riferimento: Esiste il "DIVERTIMENTO"? E COS'E'?

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Divertirsi dovrebbe avere lo stesso significato anche quando lo usi tu ... allora divertirsi nel lavoro vuol dire "non lavorare".
. Può essere che tu abbia trovato la chiave della felicità.

Se ti piacciono le etimologie passione vuol dire patire quindi tu suggerisci che il patire è divertimento

...allora potresti divertirti lavorando... se non fosse che divertirsi vuol dire " non lavorare"

sei un tantino complicato...ma se ti diverti


Beh, intendo patire come lo usa Spinoza ne l'Etica (in effetti uno dei libri più astrusi che esista) patire per ricevere una modificazione senza sensi psicologici o morali.

Starebbe a dire partecipare del flusso vitale, spinoziamente non si può che assecondare il proprio disegno interiore. Le passioni positive sono questo
perchè quelle negative sono vere e proprie passioni. Divergendo si soffre.

Le derivazioni tipo, il lavoro non è divertemento ecc... sono giochi linguistici non posso descrivere una cosa per ciò che non è, che il lavoro non è divertimento è assolutamente arbitrario. Se devo descrivere il lavoro posso solo farlo in positivo, è questo, è quello, serve per quei dati scopi.
Tra l'altro questi scopi sono il mantenimento di sè, la felicità... scopi analoghi al divertimento.
Il lavoro serve anche a poter trovare una fidanzata perchè se sei spiantato
è difficile ma anche il divertimento può servire allo stesso scopo

In filosofia cerco di seguire dove mi porta il filo della logica.

Alla parola divertimento preferisco ricerca della felicità, o della serenità.
Emanuelevero is offline  
Vecchio 18-04-2008, 23.15.27   #22
Giorgiosan
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
Riferimento: Esiste il "DIVERTIMENTO"? E COS'E'?

Citazione:
Originalmente inviato da Emanuelevero
Beh, intendo patire come lo usa Spinoza ne l'Etica (in effetti uno dei libri più astrusi che esista) patire per ricevere una modificazione senza sensi psicologici o morali.

Starebbe a dire partecipare del flusso vitale, spinoziamente non si può che assecondare il proprio disegno interiore. Le passioni positive sono questo
perchè quelle negative sono vere e proprie passioni. Divergendo si soffre.

Le derivazioni tipo, il lavoro non è divertemento ecc... sono giochi linguistici non posso descrivere una cosa per ciò che non è, che il lavoro non è divertimento è assolutamente arbitrario. Se devo descrivere il lavoro posso solo farlo in positivo, è questo, è quello, serve per quei dati scopi.
Tra l'altro questi scopi sono il mantenimento di sè, la felicità... scopi analoghi al divertimento.
Il lavoro serve anche a poter trovare una fidanzata perchè se sei spiantato
è difficile ma anche il divertimento può servire allo stesso scopo

In filosofia cerco di seguire dove mi porta il filo della logica.

Alla parola divertimento preferisco ricerca della felicità, o della serenità.

Che il lavoro possa dare serenità è vero anche per me.
Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 29-04-2008, 11.44.15   #23
°Mela°
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 28-04-2008
Messaggi: 1
Riferimento: Esiste il "DIVERTIMENTO"? E COS'E'?

vinx91...tu biasimi il modo in cui i giovani di oggi si divertono per due motivi: perchè è omologante, comune, quindi, forse, non spontaneo e perchè autolesionista.
per il primo motivo posso anche darti ragione: quella dei giovani di oggi è una comunità di pecore (ci sia perdonata la generalizzazione, ma vi si sottraggono in pochi).
ma per quanto riguarda il secondo non saprei. come è emerso dalle altre riflessioni, divertimento vuol dire evasione dalla realtà, che spesso può essere spiacevole od opprimente. tu dici di aver reagito in un certo modo ai tuoi problemi, ma questo perchè sei tu. cioè: se fai una cosa per bene e ne hai consapevolezza, non puoi dare per scontato che ci arrivino tutti. ognuno reagisce secondo la propria indole, secondo la propria natura, che a prescindere dall'educazione e dall'ambiente in cui si è inseriti, è ciò che predomina (come dicevi tu stesso).
le persone iniziano a bere e a drogarsi, in molti casi, non per "dimenticare", ma anche per sola semplice noia. è un modo per sfuggire l'apatia, la quotidianità...che pian piano diventa morte intellettuale. sfidare la morte per apprezzare la vita.
è bello che tu abbia principi così grantici, ma non ti soffermi mai a pensare che sia quanto meno presunzione tutta questa sicurezza? chi ci dice che mangiare sano, fare sport costantemente, non bere, non fumare, non drogarsi, sia la risposta ad una vita felice? ad una vita migliore? non pensi mai che sia forse un pacchetto preconfezionato fin troppo semplice? se fosse questa la risposta, non staremmo ancora qui a parlarne.
con questo non voglio dire cosa sia giusto o cosa sbagliato, ma semplicemente che bisognerebbe fare un altro passo, un'ulteriore pensiero prima di dare la risposta. purtroppo non abbiamo sicurezze, non abbiamo verità, ma solo punti di vista, che sono tutti veri.
°Mela° is offline  

 



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