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Vecchio 16-04-2008, 15.07.58   #1
ornella
farabutta
 
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Relativismo e libertà intellettuale

Non sono la stessa cosa ovviamente, eppure a volte viene usata un espressione o l'altra quasi fossero sinonimi. Quasi sempre ciò è strumentale se si ritiene di rappresentare una Verità assolutà.
Voi che ne pensate?
ornella is offline  
Vecchio 16-04-2008, 19.10.58   #2
S.B.
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Credo che il termine relativismo sia uno dei più abusati attualmente, ne esistono varie forme, dal relativismo epistemico a quello morale.

Mi sembra che la tendenza sia quella di contrapporre Assolutismo e Relativismo in generale, come modi d'essere.
In realtà, anche assumendo questo punto di vista mi sembra che le cose debbano considerarsi molto più sfumate che non come vengono etichettate sotto questi termini.

Col relativismo morale di solito si intende una posizione per cui non è possibile stabilire oggettivamente se un comportamento, un costume sia migliore di un altro poichè, in ogni caso, il nostro giudizio sarebbe parziale poichè legato al nostro sistema di riferimento morale.

La libertà intellettuale è tutt'altra cosa, a mio avviso; è legata alla libertà d'espressione, alla pluralità, non nega la possibilità di un confronto critico.
S.B. is offline  
Vecchio 17-04-2008, 09.51.35   #3
emmeci
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Cara Ornella, per risolvere il problema che poni non potrei che ripetere quello che un momento fa ho mandato a Noor nell'argomento intitolato "proprio dell'uomo è l'estremismo".
Non so se ti può interessare, ma ieri ho chiuso l’argomento dedicato al concetto di eroe (“Hitler era un eroe?”) con un testo che finiva coll’accennare alle ultime parole del Faust goethiano a proposito del “femminino eterno”.
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Vecchio 17-04-2008, 14.16.47   #4
ornella
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Ho letto entrambi gli interventi, e per adesso mi limito ad aggiungere che a mio avviso la sostanziale differenza consiste sull'impossibilità del relativismo, ed è intrinseco nel termine, di concepire forse perchè inesistenti Verità assolute, ovvero visto da coloro che ritengono di rappresentare la Verità assoluta, chi si oppone ad essa viene ritenuto relativista, mentre è a mio avviso ritenere che sia libertà di pensiero.
C'è pero una corrente di pensiero se non ho compreso male, che ritiene o non abbia senso cercare di affermare Verità assolute, o che forse queste semplicemente non esistono. In questo caso forse non ha senso nemmeno la libertà di pensiero, dovendosi muovere all'interno del nulla.
Credo che si chiami il Pensiero Debole.
Ora io credo che l'atteggiamento sensato, sia quello di ritenere esistente una Verità assoluta, ma improbabile la nostra capacità di coglierla nella sua interezza.
E' un po' la spinta che muove la Scienza, strano che in un periodo in cui essa è tanto osannata, prevale questo genere di pensiero, e a ben pensare, in presenza di un Pensiero forte come viene considerato il Cristianesimo, si tende a spiegare fenomeni scientifici con dogmi religiosi
Emmeci ho letto l'interessante post, esporrò certamente un mio punto di vista, parecchio complicata la questione perchè coinvolge gli uomini e le donne nella loro completezza fisico spirituale.
ornella is offline  
Vecchio 18-04-2008, 06.56.11   #5
emmeci
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Ornella, mi pare che il punto centrale delle tue argomentazioni – cioè che una verità assoluta c’è anche se non la conosciamo (e probabilmente non la conosceremo mai) mi trova da tempo d’accordo, con l’aggiunta che noi siamo tenuti a cercarla, stimolati non da un metafisico ammonimento ma dal fatto che proprio il fine della nostra ricerca, pur essendo un fine che non ci illuminerà nella nostra esistenza, è di tale valore da giustificare lo sforzo di andarne in cerca. Dunque io sono tutt’altro che consenziente verso il pensiero debole, anzi sono per il pensiero forte o fortissimo (la verità assoluta c’è) pur consapevole che quella che arrivo di volta in volta ad esprimere non può essere che una verità relativa. In sintesi, questo vuol dire distinguere fra assoluto e assolutismo: assolutismo significa imporre una certa formula di verità, e non porre la verità come ideale se non utopia o irraggiungibile fine di un processo infinito.
Conseguente a tutto questo è la necessità di una ricerca libera e senza dogmi di nessuna specie (religiosi, scientifici o filosofici).
Vorrei però aggiungere, nei riguardi di questa diatriba sul relativismo, che proprio la fede su cui si basa una religione, che la proclama fede nell’assoluto in confronto al relativismo dei laici, pecca di relativismo: innanzi tutto perché non c’è una sola religione ma ce ne sono tante, ciascuna delle quali pretende di essere in possesso dell’assoluto, e poi perché (ed è qui il punto decisivo) il dio, al quale la fede di una religione o una chiesa si tende, è ritenuto provvisto di tanti attributi (giusto, misericordioso, onnipotente, creatore, salvatore ecc, fra i quali c’è dovizia di scelta) da renderlo piuttosto simile a un amuleto buono per tutte le stagioni che a un essere tanto sovrastante ogni attributo da apparire – suprema ironia o supremo mistero – simile al nulla.
emmeci is offline  
Vecchio 18-04-2008, 11.15.04   #6
ornella
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Ornella, mi pare che il punto centrale delle tue argomentazioni – cioè che una verità assoluta c’è anche se non la conosciamo (e probabilmente non la conosceremo mai) mi trova da tempo d’accordo, con l’aggiunta che noi siamo tenuti a cercarla, stimolati non da un metafisico ammonimento ma dal fatto che proprio il fine della nostra ricerca, pur essendo un fine che non ci illuminerà nella nostra esistenza, è di tale valore da giustificare lo sforzo di andarne in cerca. Dunque io sono tutt’altro che consenziente verso il pensiero debole, anzi sono per il pensiero forte o fortissimo (la verità assoluta c’è) pur consapevole che quella che arrivo di volta in volta ad esprimere non può essere che una verità relativa. In sintesi, questo vuol dire distinguere fra assoluto e assolutismo: assolutismo significa imporre una certa formula di verità, e non porre la verità come ideale se non utopia o irraggiungibile fine di un processo infinito.
Conseguente a tutto questo è la necessità di una ricerca libera e senza dogmi di nessuna specie (religiosi, scientifici o filosofici).
Vorrei però aggiungere, nei riguardi di questa diatriba sul relativismo, che proprio la fede su cui si basa una religione, che la proclama fede nell’assoluto in confronto al relativismo dei laici, pecca di relativismo: innanzi tutto perché non c’è una sola religione ma ce ne sono tante, ciascuna delle quali pretende di essere in possesso dell’assoluto, e poi perché (ed è qui il punto decisivo) il dio, al quale la fede di una religione o una chiesa si tende, è ritenuto provvisto di tanti attributi (giusto, misericordioso, onnipotente, creatore, salvatore ecc, fra i quali c’è dovizia di scelta) da renderlo piuttosto simile a un amuleto buono per tutte le stagioni che a un essere tanto sovrastante ogni attributo da apparire – suprema ironia o supremo mistero – simile al nulla.
Ho infatti scritto
Citazione:
coloro che ritengono di rappresentare la Verità assoluta, chi si oppone ad essa viene ritenuto relativista, mentre è a mio avviso ritenere che sia libertà di pensiero
Ci tengo a precisare di essere Cristiana, non Cattolica, e di nessuna Chiesa.
ornella is offline  
Vecchio 18-04-2008, 16.14.52   #7
Emanuelevero
Utente bannato
 
Data registrazione: 14-04-2008
Messaggi: 169
Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

I relativisti sono i peggiori fondamentalisti
ed assolutisti con cui abbia discusso, sono
i più abili sofisti della frittata ben rigirata.

Considerano il loro punto di vista l'unico valido
e per dimostrare ciò adducono l'impossibilità
di dimostrare certezze ma non includono la propria.

Basano il proprio essere sul non essere altrui
che francamente è quanti di può orripilante
e insincero possa essere pensato.

Fanatici più che altro per pigrizia intellettuale
e interessi di comodo sono disonesti intellettualmente
e veri nemici della libertà intellettuale.
Emanuelevero is offline  
Vecchio 18-04-2008, 18.02.43   #8
fealoro
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Confondere relativismo moderno con il sofismo significa non aver compreso il percorso filosofico del pensiero umano, a mio avviso.

Relativismo non significa che ogni verità ha pari dignità, ma non si possono accettare verità assolute, che non possono venir discusse. Manca la sicurezza di un assoluto, ma non significa che non si possa definire una scala etica, solo che questa scala non viene da una verità assoluta, ma dalla discussione e dall'accettazione degli esseri pensanti
fealoro is offline  
Vecchio 18-04-2008, 19.02.52   #9
albert
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Citazione:
Originalmente inviato da fealoro
Confondere relativismo moderno con il sofismo significa non aver compreso il percorso filosofico del pensiero umano, a mio avviso.

Relativismo non significa che ogni verità ha pari dignità, ma non si possono accettare verità assolute, che non possono venir discusse. Manca la sicurezza di un assoluto, ma non significa che non si possa definire una scala etica, solo che questa scala non viene da una verità assoluta, ma dalla discussione e dall'accettazione degli esseri pensanti

approvo 100%!!!! Il relativista può comunque difendere ciò in cui crede, ed avere una scala etica ... a mio giudizio migliore di una scala etica che deriva da una ipotizzata "verità assoluta"
albert is offline  
Vecchio 18-04-2008, 19.17.20   #10
ornella
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Riferimento: Relativismo e libertà intellettuale

Citazione:
Originalmente inviato da albert
approvo 100%!!!! Il relativista può comunque difendere ciò in cui crede, ed avere una scala etica ... a mio giudizio migliore di una scala etica che deriva da una ipotizzata "verità assoluta"
Per essere migliore è perchè presumi un inizio e un punto di arrivo.
ornella is offline  

 



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