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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 10-11-2008, 20.25.58   #11
Socrate78
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-05-2007
Messaggi: 107
Riferimento: essere buoni

A mio avviso, però, fondare tutto il concetto di "essere buoni" sull'intelligenza emotiva può essere fuorviante.
Infatti una persona può avere anche un livello altissimo di intelligenza e consapevolezza emotiva, ma può usare la sua capacità di comprendere le emozioni altrui in chiave manipolatoria, per strumentalizzare gli altri a scopi egoistici e usarli per scopi per nulla nobili.
Socrate78 is offline  
Vecchio 10-11-2008, 21.03.47   #12
espert37
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Data registrazione: 05-12-2007
Messaggi: 498
Riferimento: essere buoni

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
A mio avviso, però, fondare tutto il concetto di "essere buoni" sull'intelligenza emotiva può essere fuorviante.
Infatti una persona può avere anche un livello altissimo di intelligenza e consapevolezza emotiva, ma può usare la sua capacità di comprendere le emozioni altrui in chiave manipolatoria, per strumentalizzare gli altri a scopi egoistici e usarli per scopi per nulla nobili.

Carissimo Socrate, è risaputo e universalmente condiviso che la meta di ogni essere umano è il raggiungimento della felicità,della beatitudine,del paradiso,o come meglio tu la voglia chiamare, la persona con un livello alto di intelligenza,
in quanto tale,è a conoscenza della giusta via per raggiungere detta meta, che è completamente all'opposto di quella da tè descritta.
Il maggior grado di felicità lo si raggiunge con l'amore e non con azioni non nobili. Questo è quanto io ti posso dire in base alla mia esperienza.

Un saluto amichevole espert 37
espert37 is offline  
Vecchio 10-11-2008, 22.30.36   #13
Giorgiosan
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Messaggi: 2,009
Riferimento: essere buoni

Devo dire che non so come si è buoni, credo di sapere quando amo, se sono generoso ma quando sono buono non lo so.
Essere buoni. Faccio una analisi terra-terra:
la bontà è un sostantivo che propriamente concerne il gusto poi passa a significare altre cose ma tutte figurate specialmente di ordine morale.

Si dice buono come il pane, il paragone è col cibo per antonomasia...quasi che le persone avessero un sapore e ce l'hanno.
Talvolta è acido questo sapore, tal altro è amaro o dolce, insomma quando una persona è buona se ne gusta il sapore.

So quando gli altri hanno un buon sapore ma non so quando ho un buon sapore

Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 11-11-2008, 15.46.00   #14
arsenio
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Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
Riferimento: essere buoni

Citazione:
Originalmente inviato da Socrate78
A mio avviso, però, fondare tutto il concetto di "essere buoni" sull'intelligenza emotiva può essere fuorviante.
Infatti una persona può avere anche un livello altissimo di intelligenza e consapevolezza emotiva, ma può usare la sua capacità di comprendere le emozioni altrui in chiave manipolatoria, per strumentalizzare gli altri a scopi egoistici e usarli per scopi per nulla nobili.

Se una delle premesse dell'”essere buoni” che può tornare utile è anche sintonizzarsi con chi si vuole beneficiare, capire empaticamente e con intuizione ciò che non osa dire esplicitamente, per pudore, per reticenza, per altro, l'intelligenza emotiva (sempre che si sappia cos'è) è uno degli strumenti per “agire bene” cosa che si ripete anche ai corsi per volontari del contatto umano. Altra cosa che s'insegna è che si deve “fare del bene” solo se la persona accetta di essere aiutato, se non lo gradisce, si fa del bene astenendosene. Anche questa è una capacità che riguarda la sensibilità. Il mio discorso in questo forum filosofico era d'impronta etica, ma ammettiamo pure questa digressione non sulla motivazione, l'intenzione,il pensiero, ma sulle conseguenze dirette e fenomenologiche di un agire. Qualsiasi abilità può essere usata per scopi “buoni” oppure per scopi “cattivi”, per scopi manipolatori, per secondi fini, per azioni addirittura scellerate. In tal caso l'intento combacerebbe con l'effetto progettato. Una persona carismatica, buona gentilissima, cordiale e servizievoli per natura ed educazione, può avere un momento di debolezza e usare questa virtù prefiggendosi risultati non “buoni”, per tornaconti, per indurre ad agire come fa comodo a lui, ecc. ad esempio il dialogo e la dialettica socratica nacque per contrastare i sofisti, che usavano le loro sottigliezze, i loro cavilli, ecc. anche per persuasioni, non buone, non corrette. Indubbia abilità che avrebbero potuto usare per difendere qualche persona innocente ingiustamente incolpata (non certo mettersi dalla parte di colpevoli che volevano farla franca).
Gentile Socrate,anche la filosofia, è un sapere in sè”buono” e se destinato a certi scopi che giovano all'uomo è “buona”, se vuole creare confusione o ribattere concetti errati, lo è meno . Ma certo puoi dire “e chi decide ciò che è “buono” e ciò che è “cattivo”, e come discernere? Socrate fu definito un “cattivo maestro” e certo a ragione dal punto di vista di quelli a cui le sue sottigliezze potevano recare danno. Oggi, con i “cattivi maestri” si ripete la storia;in quanto al povero Socrate, sono certo che qualcuno anche nei forum filosofici gli farebbe ri-bere la cicuta. Non alludo a te, credo che in questo forum tu abbia una certa autorevolezza. E torniamo alle funzioni del dialogo socratico, perchè per certe decisioni e “verità” è meglio almeno essere in due a dialogare, che non significa discutere volendo a priori avere ragione.. Ma gli antiche dicevano, se mi hai letto altrove, in sè nessuna cosa è buona o cattiva, è il pensiero dell'uomo che la rende tale. Dubitare? E' “bene” dubitare sulla correttezza di ciò che si afferma? o credere ciecamente a se stessi o a qualcosa perchè ci fa comodo, perchè il “cuore” più che la ragione ci comanda? Oppure pur sapendo di aver torto?
a tua disposizione se ti piace continuare questo interessante discorso filosofico
arsenio is offline  
Vecchio 11-11-2008, 16.52.49   #15
espert37
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Riferimento: essere buoni

Citazione da Arsenio:

Qualsiasi abilità può essere usata per scopi “buoni” oppure per scopi “cattivi”, per scopi manipolatori, per secondi fini, per azioni addirittura scellerate. In tal caso l'intento combacerebbe con l'effetto progettato. Una persona carismatica, buona gentilissima, cordiale e servizievoli per natura ed educazione, può avere un momento di debolezza e usare questa virtù prefiggendosi risultati non “buoni”, per tornaconti, per indurre ad agire come fa comodo a lui.

Carissimo Arsenio, scusa la mia intromissione, ma mi interessa molto la risposta a questa mia domanda,relativa all'argomento in oggetto: Nella tua esposizione quì sopra; Alla persona carismatica,gli hai dato varie qualità,ma non vedo l'aggettivo "intelligente" è una omissione volontaria od è una semplice dimenticanza?
un caro saluto espert37
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Vecchio 11-11-2008, 17.55.02   #16
Noor
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Riferimento: essere buoni

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Originalmente inviato da arsenio
l'intelligenza emotiva (sempre che si sappia cos'è) è uno degli strumenti per “agire bene” cosa che si ripete anche ai corsi per volontari del contatto umano. Altra cosa che s'insegna è che si deve “fare del bene” solo se la persona accetta di essere aiutato, se non lo gradisce, si fa del bene astenendosene. Anche questa è una capacità che riguarda la sensibilità. Il mio discorso in questo forum filosofico era d'impronta etica, ma ammettiamo pure questa digressione non sulla motivazione, l'intenzione,il pensiero, ma sulle conseguenze dirette e fenomenologiche di un agire. Qualsiasi abilità può essere usata per scopi “buoni” oppure per scopi “cattivi”, per scopi manipolatori, per secondi fini, per azioni addirittura scellerate.
L'intelligenza emotiva non accompagnata da consapevolezza,farebbe solo parte delle cosiddette "buone maniere",vuote,false,senza contenuto e piene di forma.
Dunque mi sembra un'osservazione mal fondata,in quanto intelligenza in questo caso è sentire l'altro,i suoi bisogni,non è solo abilità strategica o utile,ma molto di più. Sempre per come sento io..(chissà qualcuno pensi che vengo qui a sputar sentenze..) Ciao
Noor is offline  
Vecchio 13-11-2008, 11.06.04   #17
arsenio
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Originalmente inviato da espert37
Citazione da Arsenio:

Qualsiasi abilità può essere usata per scopi “buoni” oppure per scopi “cattivi”, per scopi manipolatori, per secondi fini, per azioni addirittura scellerate. In tal caso l'intento combacerebbe con l'effetto progettato. Una persona carismatica, buona gentilissima, cordiale e servizievoli per natura ed educazione, può avere un momento di debolezza e usare questa virtù prefiggendosi risultati non “buoni”, per tornaconti, per indurre ad agire come fa comodo a lui.

Carissimo Arsenio, scusa la mia intromissione, ma mi interessa molto la risposta a questa mia domanda,relativa all'argomento in oggetto: Nella tua esposizione quì sopra; Alla persona carismatica,gli hai dato varie qualità,ma non vedo l'aggettivo "intelligente" è una omissione volontaria od è una semplice dimenticanza?
un caro saluto espert37

L'intelligenza emotiva è un'intelligenza sociale ed interpersonale che non c'entra per niente con il QI;ad esempio a un QI 140 potrebbe corrisponder un'assoluta inabilità alle relazioni umane.. Oggi si ammettono svariate intelligenze e quella QI è declassata pur essendo ancor più importante in alcuni contesti. Il manipolatore politico carismatico,il seduttore seriale che ha potere sulle donne, anche killer, hanno tale intelligenza intuitiva. Dire cosa vuole sentirsi dire il popolo;saper come catturare il cuore di quella determinata donna per poi assassinarla, il guru a tal punto carismatico e intelligente a trascinare le masse, da indurle a suicidi di gruppo ecc..

arsenio is offline  
Vecchio 13-11-2008, 11.07.38   #18
arsenio
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Riferimento: essere buoni

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Originalmente inviato da Noor
L'intelligenza emotiva non accompagnata da consapevolezza,farebbe solo parte delle cosiddette "buone maniere",vuote,false,senza contenuto e piene di forma.
Dunque mi sembra un'osservazione mal fondata,in quanto intelligenza in questo caso è sentire l'altro,i suoi bisogni,non è solo abilità strategica o utile,ma molto di più. Sempre per come sento io..(chissà qualcuno pensi che vengo qui a sputar sentenze..) Ciao



L'intelligenza emotiva è una capacità interpersonale e farebbe parte di un'intelligenza sociale non di quella tradizionale. Le donne la possiedono più di noi per dote naturale, per tradizione educativa del prestare attenzione alle espressioni mimiche, con lo scopo di rendersi ben accette in famiglia. Poi potranno usare questa qualità per capire le esigenze del bambino,ma anche per sedurre un uomo con secondi fini. L'empatia s'impara? In parte,sempre se si vuole,se si ha ha una motivazione. Ma non tanto per acquisire una ricettiva e spontanea cordialità, che è determinata dal carattere introverso,in maggior misura ( la “gradevolezza” è uno dei big five, tratti di personalità).Si può tuttavia imparare ad evitare errori che renderebbero controproducente una relazione di aiuto (e mi rivolgo anche a psicoterapeuti “selvaggi”).
L' autoconoscenza giova,ma è un processo non così semplice come si pensa. Deriva da cultura,introspezione, autoosservazione,interazioni, appartenenza ad un gruppo, ecc. E si articola in varie acquisizioni di se stessi: il Sé interiore, conosciuto solo dall'individuo, il Sé cieco,conosciuto solo dagli altri; il Sé sconosciuto ignoto a chiunque, anche se inferito.
Ma non si può eliminare l' autoillusione perchè quanto uno sa su di sé deriva da come è stato considerato dagli altri,con conseguenti errori che indurranno autovalutazioni o autosvalutazioni forse ingiustificate. Anche implicite da parte di genitori o da insegnanti..
La descrizione dei nostri vissuti,inoltre, richiede un ricco linguaggio per descriverli con appropriata corrispondenza. Le categorie delle emozioni si articolano in vari attributi, sfumati per uno stesso aggettivo guida. Anche le immagini di noi sono svariate e possono confondersi l'una con l'altra: ciò che siamo qui ed ora; ciò che crediamo di essere; ciò che vorremo essere; ciò che gli altri credono che io sia; ciò che gli altri vorrebbero che io fossi; ciò che gli altri suscitano in me. Ciò che vogliamo figurare di essere; ciò che possiamo diventare.
Lo sviluppo del sé è importante per una compiuta identità sociale, che può essere alla base pure dell'autostima. E questa può favorire un'apertura più schietta verso gli altri che potremmo pure assumere quale premessa di un comportamento emotivamente intelligente verso gli altri.

arsenio is offline  
Vecchio 13-11-2008, 21.18.08   #19
espert37
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Riferimento: essere buoni

Citazione da Arsenio:

L'intelligenza emotiva è un'intelligenza sociale ed interpersonale che non c'entra per niente con il QI;ad esempio a un QI 140 potrebbe corrisponder un'assoluta inabilità alle relazioni umane.. Oggi si ammettono svariate intelligenze e quella QI è declassata pur essendo ancor più importante in alcuni contesti. Il manipolatore politico carismatico,il seduttore seriale che ha potere sulle donne, anche killer, hanno tale intelligenza intuitiva. Dire cosa vuole sentirsi dire il popolo;saper come catturare il cuore di quella determinata donna per poi assassinarla, il guru a tal punto carismatico e intelligente a trascinare le masse, da indurle a suicidi di gruppo ecc..

Gentile e spero paziente Arsenio; ti prego di accettare questa mia ulteriore domanda: Ammettiamo che tutto l'elenco di personaggi che hai elencato,agiscano; Come tu spieghi, in possesso di un'alto quoziente di intelligenza emotiva. Come si può spiegare allora la furbizia, abbinata eventualmente ad un buon carisma? Fino ad oggi era mia convinzione che un'alto quoziente di intelligenza indirizzasse l'umano verso quelle azioni che conducono sul sentiero che porta verso la Chiara Luce,verso la Verità. Ero convinto che una persona intelligente non si possa permettere di agire male, nella consapevolezza che farebbe senz'altro male al proprio EGO privandolo della gioia che può procurargli il proprio giusto agire con amore verso il suo prossimo.
Un saluto e buona serata espert37
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Vecchio 14-11-2008, 14.52.11   #20
arsenio
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Originalmente inviato da espert37
Citazione da Arsenio:

L'intelligenza emotiva è un'intelligenza sociale ed interpersonale che non c'entra per niente con il QI;ad esempio a un QI 140 potrebbe corrisponder un'assoluta inabilità alle relazioni umane.. Oggi si ammettono svariate intelligenze e quella QI è declassata pur essendo ancor più importante in alcuni contesti. Il manipolatore politico carismatico,il seduttore seriale che ha potere sulle donne, anche killer, hanno tale intelligenza intuitiva. Dire cosa vuole sentirsi dire il popolo;saper come catturare il cuore di quella determinata donna per poi assassinarla, il guru a tal punto carismatico e intelligente a trascinare le masse, da indurle a suicidi di gruppo ecc..

Gentile e spero paziente Arsenio; ti prego di accettare questa mia ulteriore domanda: Ammettiamo che tutto l'elenco di personaggi che hai elencato,agiscano; Come tu spieghi, in possesso di un'alto quoziente di intelligenza emotiva. Come si può spiegare allora la furbizia, abbinata eventualmente ad un buon carisma? Fino ad oggi era mia convinzione che un'alto quoziente di intelligenza indirizzasse l'umano verso quelle azioni che conducono sul sentiero che porta verso la Chiara Luce,verso la Verità. Ero convinto che una persona intelligente non si possa permettere di agire male, nella consapevolezza che farebbe senz'altro male al proprio EGO privandolo della gioia che può procurargli il proprio giusto agire con amore verso il suo prossimo.
Un saluto e buona serata espert37

I killer seriali, i guru, i politici, i dittatori, i seduttori fatali, ecc. tutti hanno in comune il carisma, alla pari di chi ha l'abilità di trascinare le folle,anche per imprese nobili. Suggestionano con una forma d'intelligenza che non è tanto razionale, ma empatica strumentalizzata, con astuti effetti sulla psiche umana e usata a fin di male. Tutti i venditori sono molto abili in alcune note strategie per convincere. Ma poi devono pure improvvisare, con “intelligenza, per abbindolare quel preciso cliente che sta loro di fronte, con le sue esigenze, con la sua personalità.
Conosci Scientology? In America a suo carico ci sono cause per scorrettezze illegali nei confronti di adepti. Così è per i testimoni di Geova . Sono sette molto ricche che accumulano soldi in modi anche non leciti,con la promessa di un paradiso in questa terra. Credo che non riesci a superare la dissonanza, per te, di “intelligenza malvagia”.

arsenio is offline  

 



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