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Vecchio 12-09-2003, 00.13.09   #21
ripley
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Per carità, non dirmi che sei uno di quelli della serie "si stava meglio quando si stava peggio" "non c' e più la mezza stagione" "se ne vanno sempre i migliori" o ancora peggio "bisognerebbe imparare dagli animali" e così via!
Vorresti dire che gli istinti animali sono la parte migliore di noi?
Per carità ragazzi, tiriamoci fuori da questi vecchi tormentoni retorici e tentiamo di guardare la realtà in faccia!

C' è un libro che mi è capitato per caso di leggere anni fa: "Il Gene Egoista" di Richard Dawkins, un biologo con molte idee interessanti sull' evoluzione, anche se a volte esagera e si scontra con il disappunto dei suoi colleghi biologi.
In questo libro c' è un' attenta e particolareggiata analisi delle pulsioni istintive animali che mette ben in chiaro di che pasta è fatta la natura animale a partire dal più piccolo microorganismo in su.
L' immagine retorica del' armonia naturale è stata sfruttata fino all' osso da poeti e filosofi, ma nella realtà la Vita è fatta di violenza e sopraffazione, di una continua e strenua lotta per accaparrarsi il boccone migliore, il partner sessuale migliore, il miglior ospite di cui diventare parassita senza guardare in faccia a nessuno e, soprattutto senza chiedersi perchè.
Questa domanda, per quanto ne possiamo sapere, per il momento se l' è fatta soltanto l' Uomo, il quale è stato condannato dal destino a soffrire del peggiore dei fardelli: l' intelligenza cosciente.
Certo, se l' Uomo avesse fin da subito fatto uso pieno della propria coscienza oggi sarebbe quasi divino, ma anche per lui il viaggio è ancora molto lungo ed il nostro bel mondo civile non è per il momento che la solita giungla condita con un pò di belle parole e qualche sprazzo qui e la di luce e di "umanità".
Certo io uso la parola umanità per definire la parte migliore dell' uomo, quella che concede a questo di fare uso della propria intelligenza in maniera diversa da come lo farebbe un intelligente cane od un intelligente struzzo.
Quando ci si scusa delle proprie "umane debolezze" in realtà ci si dovrebbe scusare delle proprie "animali" debolezze, ammettendo di non aver saputo superare i propri limiti animali attraverso l' uso della coscienza umana.
Lo so, è difficile accettare questo modo di vedere le cose, ed io sono qui, come sono stato altrove, proprio per tentare di confutare questa mia teoria. Finora non ho ricevuto in risposta altro che concetti stereotipati, frasi retoriche, luoghi comuni che non hanno retto neanche alla più superficiale delle analisi.
Spero di trovare qualcuno con le palle che mi smonti il castello, ma sto perdendo la fiducia. Soprattutto dubito di trovare qualcuno che, davanti alla dimostrazione dell' inconsistenza delle sue risposte, non si in***** e si offenda, come mi è già capitato.
Non sono qui per offendere nessuno, ma per tentare di capire.

'notte.
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Vecchio 12-09-2003, 11.31.07   #22
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No,non sono quello. Cosa ne sai degli istinti animali? È assurdo, pretendiamo dal nostro punto di vista non solo di comprendere gli istinti animali, ma di giudicarli secondo il nostro metro, assumendo noi la parte dei ‘migliori’, ahimé! L’armonia che abbiamo come immagine culturale è quella che ci frega e ancora non ci permette di vedere, appunto, la realtà. L’armonia di natura è appunto che una forma di vita si nutre di un’altra forma di vita. E comunque non sono per nulla d’accordo su questo: “Certo, se l' Uomo avesse fin da subito fatto uso pieno della propria coscienza oggi sarebbe quasi divino, ma anche per lui il viaggio è ancora molto lungo ed il nostro “. Beh, come non vedere questo, come….. è proprio perché si è inventato questa storia dell’autocoscienza e del divenire ‘divino’ che si è separato dal ritmo naturale del tutto, e si è inventato la propria logica dualista fatta di bene-male etc.. E quindi, sei davvero ad ascoltare o parti già dal tuo castello barricato? E quello che sto evidenziando qui invece con un po’ di fatti alla mano, farebbe franare immediatamente queste tue tesi dell’animalità debole. Guarda che per queste cose altro che incazzarmi, sarei disposto ad incontrarsi di persona (i corpi comunicano la concretezza delle cose) e farti vedere che non sto sparando cose che non reggono alle più semplici analisi. Ma che analisi ne stai facendo, ti dico, questo è il problema? Da che punto di vista tuo stai partendo per analizzare?
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Vecchio 12-09-2003, 22.40.06   #23
ripley
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Dai ragazzo mio, forza, smonta tutto ma... fatti, non pugnette.
Mostrami quindi la tua teoria dell' evoluzione.
Tu dici:

"pretendiamo dal nostro punto di vista non solo di comprendere gli istinti animali, ma di giudicarli secondo il nostro metro, assumendo noi la parte dei ‘migliori’, ahimé!"

Spiegami allora che cosa siamo se non accetti che io definisca l' Uomo come un animale. Spiegami per quale motivo le altre razze si estinguono, o a fatica si adeguano all' invadenza umana. Spiegami per quale motivo gli insetti per quanto estremamente più numerosi e vari nelle specie di noi non hanno costruito qualcosa che anche solo si discosti un pò dalla pura e semplice lotta per la sopravvivenza fisica. E non venirmi a dire cose tipo "che cosa ne sappiamo noi, magari lo hanno fatto, a modo loro" perche in tal caso potremmo tranquillamente metterci a parlare di fantasmi, vampiri e fate turchine, nonchè del sesso degli angeli.
Spiegami per quale motivo l' uomo ha inventato la medicina ed i sistemi chirurgici di cura. Spiegami perchè non si muore più per un ascesso o perchè la mortalità infantile è ridotta ad un ventesimo rispetto a qualche secolo fa.
Spiegami perchè le più grandi religioni tendono tutte verso lo stesso criterio di distinzione bene/male e perseguono il primo paventando il secondo (anche se poi sono da sempre strumentalizzate per fini egoistici

Dici ancora:

"L’armonia di natura è appunto che una forma di vita si nutre di un’altra forma di vita."

Ammettendo ciò consideri che il tuo ruolo sia quello della preda o del predatore? O magari sei una categoria a sè?

L' Uomo si fa da secoli tante belle pippette al suono delle proprie belle parole e come al solito i furbi ne approfittano ed i gonzi ci cascano.
Tu mi dici:

"Ma che analisi ne stai facendo, ti dico, questo è il problema? Da che punto di vista tuo stai partendo per analizzare?"

Non posso fare altro che osservare e tentare di sfrondare i singoli stimoli che mi arrivano da tutti i fronzoli preconcetti, dalle circonvoluzioni logiche fini a sè stesse, dai tormentoni demagogici, tentando di valutare quel poco dell' immagine d' insieme che mi riesce di intravvedere. Io, come ogni altro individuo, devo adeguarmi ai miei limiti, pur desiderando di avanzare il più possibile verso la "perfezione".

Ho solo me stesso, come punto di partenza, e ciò che deduco dalla mia introspezione è quanto vado dicendo. Parlo dei limiti animali perchè ne soffro, tanto, parlo della mia debole anima umana perchè mi sprona a vincere i miei limiti, portandomi apparentemente a due possibili risultati: la sconfitta del bene in favore del desiderio o la sconfitta del male a favore dell' anima umana.....ma a discapito della vita.
Il compromesso e la memoria corta è quello che mi salva, come salva tutti.

Purtroppo il tempo a mia disposizione va terminando, ho una famiglia a cui tengo e non voglio rubare per me tutto il poco tempo che salvo dal lavoro.

PS
Ero domenica a Pisa con mio figlio e mia moglie, di ritorno da una settimana in Maremma. Se ci fossimo già conosciuti avremmo potuto incontrarci......ma forse è meglio così: a quest' ora saremmo ancora li a scazzottare a parole.
'notte
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Vecchio 12-09-2003, 23.10.07   #24
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Wink

Grande ripley! Ehi..,lo ridico, dammi ora e luogo e vedrai i fatti! Vedi che interpreti, non comprendi e poi fai il ganzo. -Non ho mai detto che l’uomo non è un animale, anzi, non c’è differenza sostanziale rispetto alla natura, tra noi come aggregati di atomi e altri aggregati. -L’invadenza non te la spiego, se non l’hai capito, vuol dire che stai invadendo. -Non sai niente sugli insetti, parli con una ‘pugnetta di mosche’ e senza cognizione di causa. È dimostrato che l’inteligenza di un formicaio è di molto superiore a quella di un singolo individuo, per non parlare di un alveare di api. La loro lotta per la sopravvivenza NON FA STRAGI PER DEGLI IDEALI. Nessun animale si uccide gratuitamente durante anche lo stesso atteggiamento ritualistico di lotta per gli svariati motivi. C’è solo il fatto che una forma di vita si nutre di un’altra, questa concretezza per i nostri parametri sgangherati ci pare un brutale sopravvivere. -Cosa c’entra la frase su ‘a modo loro’? -Abbiamo con quello che c’è rimasto di funzionale del pensiero (ma è notissimo che è un arma a doppio taglio, guarda l’ingegneria genetica e gli stessi antibiotici) avuto ‘evoluzione’ nel senso tecnologico che ci rende non ‘superiori’ (ma possibile che non si veda l’infantile assurdità di queste gerarchizzazioni!!!??) ma ottimizza il nostro modus vivendi a contatto con quanto di non artificiale c’è in natura (e sai quante armia doppio taglio ti posso citare qui: anzi, senza tagli, proprio Bombe!). -Ogni sistema spirituale per conquistarti e farti dipendere deve far presa su questo meccanismo dualista che è il pensiero, con l’incutere paura e promettere allettanti continuità, è il gioco punizione-ricompensa. In millenni non ha mai funzionato, questo è un fatto. Forse neghi che esiste la guerra, o ci fai discussioni sopra come su altri topic di altri argomenti? -Perché la vedi come sistema predatorio di tinta feroce? Tu, proprio ora che stai leggendo, ti stai alimentando di aria, e trilliardi di forme virali e microbatteriche ti stanno, prima ancora del tempo, trattando da succulento piatto (dovrebbe essere una cosa normale, o vederlo come un servizio di natura, ma non ci piace, èh?!) -Sulle pippette e le parole mi sto sgolando allo stesso modo. “Io, come ogni altro individuo, devo adeguarmi ai miei limiti, pur desiderando di avanzare il più possibile verso la "perfezione".” Questo è il più pericoloso e controverso fronzolo preconcetto e circonlocutorio di tutti! Ed è la base del nevrotismo umano di questi tempi. O ti accetti (siamo come siamo) o ti arrovelli per perfezionarti (cosa impossibile). Ah!, ora mi dici allora come ti vedi, e me lo descrivi senza fronzoli, nella tua forma finita e perfetta…ti va? -Il discorso sul bene-male-anima-umano, deh…non ci torno più sopra, è peggio ancora che quello precedente. Chi è che non si sposta dai termini preconcetti e li assume come base assoluta? -Non saremmo a scazzottarci, nessuno si scazzotta se non lo sceglie o se non impone cose all’altro per portarlo nella sua direzione, io sto solo descrivendo fatti ed evidenze, confutabili certo. Con fatti ed evidenze, ho mai detto che intendo verità assolute?
Se non sono stato esauriente dimmelo e ritenterò, se ne avrò l’energia! Io non vivo coi tubicini al PC, e qualunque cosa succeda qui io dormo uguale, l’ho già detto!
'giorno
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Vecchio 12-09-2003, 23.19.00   #25
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Ah!

Non ho nessuna teoria dell'evoluzione. La natura dà salti, e può darsi che non c'è nessuna evoluzione, di sicuro non c'è come la si è intesa fin'ora nel senso di vederci noi come il prodotto ultimo (già , come mai lo vogliamo affinare ancora e ancora....? ) e padrone di ogni altra forma di vita. Questo è ciò che ci ha portati fin qui, forse addirittura senza possibilità di ripresa. La natura con la Terra sopravviverà, e non gliene fregherà nulla del tuo divinizzarti o perfezionarti una volta che ci siamo cancellati come razza umana dalla sua faccia. Per lei non c'è separazione, quindi né preoccupazione di finire morire rinascere supercoscienziarsi etc etc. Tutto trasforma tutto, l'intelligenza opera in ogni atomo per cercare di equilibrare il livello di energia nell'universo, questo è tutto, il resto, invenzioni dello strumento speculativo che abbiamo fatto funzionare così. La prospettiva, in virtù di quanto appena detto, appare nichilista, ma è al contrario. Non so se hai davvero modo di comprenderlo (sempre in virtù di quanto detto sopra),ma, voglio che sia chiaro: non me ne frega nulla!
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Vecchio 13-09-2003, 00.19.11   #26
ripley
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Tenta, per favore di dare risposte non sulle frasi ma sui concetti d' insieme, perchè sennò non la finiremo mai gi girovagare intorno alla torta.
Il riferimento agli insetti forse non è stato azzeccatissimo, ma non per i motivi che adduci: la mente collettiva migliore di quella individuale è un classico in natura: lo stesso cervello animale è un aggregato di esseri viventi individuali ben distinti, con l' unica particolarità di conservare in sè lo stesso patrimonio genetico.
Lo scopo della loro aggregazione, tanto come quello delle altre cellule, è quello di formare un insieme organico che meglio risponda alle necessità di sopravvivenza del patrimonio genetico che ognuna di loro possiede, reagendo all' ambiente esterno meglio di quanto non possa mai fare un organismo unicellulare.

Tu dici:
"La loro lotta per la sopravvivenza NON FA STRAGI PER DEGLI IDEALI"

l' animale non compie stragi solo perchè non gli servirebbero ( a parte che gli individui dominanti di molte specie uccidono tutta la progenie dei propri avversari ) e le stragi dell' uomo in realtà trovano gli ideali solamente come mezzo, e non come fine.
Il singolo terrorista è convinto di trarre un utile spirituale dal proprio gesto e nell' ideale trova la forza per compierlo, il capo religioso trova nell' ideale il potere del proprio status e guida il "gregge" a proprio esclusivo vantaggio.

""Non ho mai detto che l’uomo non è un animale, anzi, non c’è differenza sostanziale rispetto alla natura, tra noi come aggregati di atomi e altri aggregati. -L’invadenza non te la spiego, se non l’hai capito, vuol dire che stai invadendo""

Sai che non ci ho capito un tubo?!

""Nessun animale si uccide gratuitamente durante anche lo stesso atteggiamento ritualistico di lotta per gli svariati motivi""

A parte il fatto che, ora non ricordo quali, gli individui di diverse specie praticano il suicidio, resta il fatto che "gratuitamente" non fa nulla nessuno:
ogni azione di qualsiasi individuo, di qualsiasi razza animale o vegetale che sia, arrivando fino ai virus, ha una precisa ragione d' essere.....anche se a volte può essere sbagliata.
Spessisimo si verifica che un individuo, convinto di trarre un giovamento da una certa azione, finisca col rimetterci le penne.
Mi viene un esempio idiota: hai mai fatto caso che i gatti, quando vedono arrivare una macchina stanno immobili fino all' ultimo istante e poi.... attraversano la strada?!
In realtà sono convinti che l' auto ce l' abbia con loro, e nel tentativo di scartarla all' ultimo momento ci finiscono in realtà sotto, perchè alla macchina, del gatto, non glie ne poteva fregà dde meno.

""Ogni sistema spirituale per conquistarti e farti dipendere deve far presa su questo meccanismo dualista che è il pensiero, con l’incutere paura e promettere allettanti continuità, è il gioco punizione-ricompensa. In millenni non ha mai funzionato, questo è un fatto. Forse neghi che esiste la guerra, o ci fai discussioni sopra come su altri topic di altri argomenti? -Perché la vedi come sistema predatorio di tinta feroce? ""

Cacchio, sto facendo una fatica boia a seguire la tua sintassi.
Nello stesso periodo hai messo dentro quattro concetti diversi!

Fa nulla:
Il sistema del bastone e la carota ha sempre funzionato e funziona ancora certo a favore di chi lo sa sfruttare e a discapito dei somari.
La guerra è ne più ne meno di ciò che farebbe qualsiasi altra specie animale in grado di aggregarsi ( hai presente un branco di lupi, tanto per dirne una?).
L' Uomo un tempo lottava dapprima con le mani ed i denti, poi con pietre e bastoni, oggi con qualcosa di più efficiente, ma la sostanza non cambia e se i lupi possedessero delle armi.......

La guerra, quindi, è ciò che fanno tutti gli individui che desiderano sopravvivere e quindi far la parte del predatore e non della preda.
esistono, certo altri modi di sopravvivere, dove l' individuo più debole accetta di servire il proprio dominante in cambio della vita, ma anch ein questo caso non abbiamo altro che un' immagine speculare dello stesso concetto.

Stoppo qui perchè ho visto mia moglie che andava a letto con un' interessante "mise".
"Anche stasera si tromba! Evvai!"
ripley is offline  
Vecchio 13-09-2003, 05.26.06   #27
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Talking

Ecco, vai, è meglio trombarci su. è dalle 22 e 40 che avevi detto di non avere tempo, e ne hai perso un bel pò qui.
- Deh..., e meno male che l'hai vista passare!
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Vecchio 14-11-2003, 15.27.41   #28
uLm1879
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Messaggi: 39
vita...
amorevole percepirti,
scorgerti,
respirarti,
"viverti" e possederti...

in quella parte di noi dove non possiamo osare,
ma a malapena "saperti",
in quell'angolo nascosto dentro noi
dove solo emotivamente
ti si può illuminare...

Ma di un'emozione "nuova",
pura,
incondizionata perfino a noi stessi che ti stiamo percependo...

Non siamo più noi,
ma divenuti "semplice.mente"
TUA percezione,
isolati in quel sentimento di riverenza cosmica
dove si annulla il nulla del provar social,
ma legati indissolubilmente
al saper del non "sentirci"
se non in te VITA...

indifferenza legata alle problematiche
questioni quotidiane che affollano nei nostri
anfratti celebrali,
liberandoci di un'appartenenza a qualcosa
che semplicemente abbiamo "accettato",
la "loro" vita...

osservandoti,
toccandoti,
tocchiamo in noi quella parte "Miracolosa"
quell'anima esistenziale legata al non cogitar,
ma avendo, "solo", la possibilità di saperti...
al saperCi...
Vivi!
uLm1879 is offline  
Vecchio 15-11-2003, 21.59.54   #29
Mary
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Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
x ripley

"Il Gene Egoista" di Richard Dawkins, deve essere davvero molto interessante. In effetti la nostra macchina motrice è composta proprio da quel gene. E' l'equipaggio della nostra nave che ha il solo scopo di portare la nave in porto per passare il testimone alla sua gemella.

La vita è tutta una meraviglia ed il suo esatto contrario.

Ritengo che ancora non ci siamo evoluti dallo stato animale. Un telefonino e tante belle parole non trasformano l'animale che ha semplicemente cambiato pelliccia.

Di questo gli umani non vogliono divenire consapevoli.
Si credono i padroni della terra ma non sanno riconoscere se stessi per quello che sono. Vivono in un mondo di illusioni perchè la realtà non sono disposti ad accettarla.

Basta tornare per un attimo indietro di qualche anno nella ex Iugoslavia. Persone civili, serie, rispettabili. Padri e mariti affettuosi, magari impiegati esemplari. Vicini di casa rispettosi e gentili. Questi esseri ad un certo punto hanno abbandonato la loro falsa pelliccia per divenire animali della peggior specie. A me vengono i brividi a dare a questi esseri il nome di animali. Perchè gli animali potrebbero sentirsi offesi di un tale paragone.
Ci sono animali che meritano di andare in paradiso più di tanti uomini. Vi ricordate quel che i serbi hanno commesso?! Vi ricordate gli orrori di cui si sono macchiati?

E i kamicaze che hanno ucciso i nostri fratelli come possono essere considerati?!
Dove sta la nostra evoluzione?!

Un tempo lontano credevo di essere io l'artefice del mio destino. Credevo di fare io determinate scelte.
Poi sono divenuta consapevole del mio errore.

E' solo la consapevolezza che può aiutarci nella corretta guida della nostra macchina.

Ciao
Mary
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Vecchio 25-11-2003, 13.10.08   #30
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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Lightbulb Dal dolore...al senso della Vita

A mio parere per conoscere il vero senso della Vita bisogna affrontare e capire il senso della sofferenza e del dolore, che sono inevitabili nel cammino umano.
Il dolore, la sofferenza e paura della morte hanno questa fondamentale funzione: mettere in discussione, in crisi, la nostra falsa identità, il nostro illusorio ego.
Questo accade a tutti, prima o dopo, in una forma o in un altra.
E’ necessario che il dolore avvenga perché,altrimenti, senza questa spiacevole esperienza, noi rimarremmo per sempre superficiali nel nostro sogno di essere indipendenti, autonomi e non saremmo indotti a trovare quello “stato” che é aldilà del dolore, della morte :l’unione con l’Assoluto.
Queste sofferenze,non ci vengono inflitte da un qualche potere misteriosamente cattivo,che arbitrariamente si diverte a farci soffrire, non le incontriamo per caso, ma ci accadono con uno scopo sottilmente o pesantemente “pedagogico".
Siamo però noi, a causa della nostra ignoranza, di chi veramente siamo,che ci creiamo un mondo fatto di identità false, di attaccamenti ed ostinazioni egocentriche, che pretendono,a vari livelli, un potere personale dominante che porta inevitabilmente un conflitto interno ed esterno (dolore); quindi, non essendoci che lotta e competizione, su tutti i piani, mancando Amore e Compassione, c'é un continuo alimentarsi concatenato di sofferenze, sia fisiche che psichiche.
Un altro terribile aspetto del dolore viene vissuto anche attraverso le malattie, le disgrazie, i disagi mentali, economici ecc...che se viene percepito e sentito solo con l‘identificazione e l’attaccamento al corpo e la mente, produce sofferenza ,rendendoci difficile una visione terapeutica, per la quale é necessario porci su un altro piano di consapevolezza..
Principalmente ci sono solo due antidoti spirituali al dolore interiore: la Via della Saggezza (il Risveglio) e la via della Devozione (Fede Totale, l’Arresa)
Un antidoto efficacisssimo é il Risveglio alla nostra vera Identità. Però, va anche detto che, accaduto il Risveglio, non é che scompariranno le sofferenze: ci saranno ancora, ma coinvolgeranno solo la parte esteriore di noi, il nostro involucro fisico e la nostra sfera mentale.
Va ricordato, inoltre, che abitando un corpo materiale siamo soggetti, per forza di cose, a certe leggi appartenenti al mondo sensoriale.
La nostra dimensione umana non può dissociarsi dalla sofferenza fisica e psichica.
Soltanto riscoprendo e dimorando permanentemente nella nostra Essenza - la Consapevolezza - noi non veniamo toccati dal dolore, perché Lì ,nel Puro Osservare (Atman, la suprema Identità) siamo aldilà, oltre la realtà fisica e fenomenica:quindi, non soggetti al dolore e sofferenza.
L’altro antidototo é la Fede totale. Non una mera credenza in un qualche divinità o Dio consolatorio, proiezione di nostre paure e desideri, alle quali ci aggrappiamo ideologicamemente, ma una piena Accettazione, abbandono alla Volontà Suprema, a quel Vero Potere che sempre ci sostiene e che fa di noi quel vuole:
é la Via della Fiducia e dell’Amore.
Identificarsi con questa misteriosa e sovrumana Energia ed Intelligenza, arrenderci ad essa ci porta su uno stato d’Essere che va oltre il dolore contingente del nostro personale destino.
Il problema del dolore umano é irrisolvibile cercando risposte legate eminentemente alla sopravvivenza del nostro corpo fisico e mentale, che sono per loro natura fragili e impermanenti.
Per superare, andare oltre la sofferenze esistenziali, ad un certo punto si dovrà scegliere un sentiero “spirituale” derivante principalmente da uno di questi due antidoti antimorte, antisofferenza.
Basta scegliere o “farsi scegliere” da quello che é più consono alla propria inclinazione. Tanti segni ce lo indicheranno,se staremo attenti e fiduciosi.
Alcuni sanno che é possibile abbracciare entrambi i sentieri contemporaneamente, perché ne avranno intuito la profonda relazione, colto l’ Unità intrinseca.
Con questa profonda comprensione la vita diventa Celebrazione, gratitudine e "Gioco".
Mirror is offline  

 



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