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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 30-08-2003, 05.58.10   #1
Sté-detonator
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Data registrazione: 23-08-2003
Messaggi: 426
Lightbulb Non ha senso!

Non ho letto nessun messaggio di questo argomento...quindi forse qualcuno ha già scritto questo. Comunque rimando a tutti questa domanda: Perché cercare il senso dell'essere? Perché non questionare mai il semplice fatto dell'esistenza di un senso? Se non ci fosse...,infatti, che bisogno c'è di cercare altro che lo trascenda o che lo chiarisca in chissà che modo. Perché cercare? Visto che l'azione messa in moto è solamente gestita dal pensiero che non può creare che problemi se si mette in questo ambito che non è di sua competenza... Non esiste una conoscenza per l'amore della conoscenza, è solo una questione di potere: 'io so tu non sai'. E tutti gli sfruttamenti e le paure nevrotiche che ne derivano...
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Vecchio 01-09-2003, 10.28.40   #2
kri
Ospite abituale
 
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.. non esiste una conoscenza per l'amore della conoscenza ...

Dici questa frase, e mi colpisce molto!

Non esiste secondo te quindi l'individuo che aprende per se stesso e per se stesso vive in silenzio il suo Essere!

E se come dici altrove, l'ego non è possibile trascenderlo è come dire che l'ego fa parte della non separazione ... allora cosa c'è da discutere??? Cosa c'è da addomensticare??? Cosa c'è da parlare e cercare??? Questo intendi?

Eppure, tu ora sei ciò che sei ... attraverso il tuo cercare e divenire ... attraverso quei colpi sulla pelle ricevuti, tu hai percepito la natura dell'uomo ... hai accettato il tuo ego, il tuo essere, la tua essenza!

Direi allora che c'è molto da discutere ... appunto il senso della ricerca ... il fine ...

ciao stè!

kri is offline  
Vecchio 01-09-2003, 12.20.50   #3
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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L'uomo tende alla ricerca per conferire senso al proprio esistere, ciò che tu definisci amore per la conoscenza non è altrto che la voglia di scoprire, di comprendere fin dove la mente umana può spingere le sue reti...pescare nel mare dell'infinito concetto d'esistenza è qualcosa che ha spinto uomini illustri a muover passi...dei quali, tutt'oggi, abbiamo testimonianza.

Tu dici:
Visto che l'azione messa in moto è solamente gestita dal pensiero che non può creare che problemi se si mette in questo ambito che non è di sua competenza...
Permettimi un'appunto, l'azione non è data dal solo pensiero che ha carattere attivo bensì dall'unione d'una forma ricettiva che si basa sul filtro che segue la percezione sensioriale e dall'elaborazione logica. Non userei una metodologia a cassetti..

Lascerei al di fuori il concetto d'Amore...ormai abusato.. e per concludere... direi unicamente che l'uomo cerca per sentirsi vivo.
deirdre is offline  
Vecchio 01-09-2003, 12.25.08   #4
deirdre
tra sogno ed estasi...
 
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Kri, l'ego esiste e come tale non va annullato..piuttosto..direi equilibrato, ma non puoi ottenere nulla se elimini una parte d'individuo che esiste...e se c'è...è perchè ha un suo fine ed un suo scopo....

Apprendere per sé stesso... è un'azione volontaria... pensata, decisa, filtrtata... se tu questo intendi con il termine Amore..allora potrri anche concordare...

Comincio ad avere una strana forma d'insofferenza a questo termine... Amore...ormai si condisce tutto con questa parola.
deirdre is offline  
Vecchio 01-09-2003, 12.43.12   #5
kri
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Citazione:
Messaggio originale inviato da deirdre
Kri, l'ego esiste e come tale non va annullato..piuttosto..direi equilibrato, ma non puoi ottenere nulla se elimini una parte d'individuo che esiste...e se c'è...è perchè ha un suo fine ed un suo scopo....

Apprendere per sé stesso... è un'azione volontaria... pensata, decisa, filtrtata... se tu questo intendi con il termine Amore..allora potrri anche concordare...

Comincio ad avere una strana forma d'insofferenza a questo termine... Amore...ormai si condisce tutto con questa parola.

.. infatti non credo che l'ego vada annullato .. io credo vada conosciuto .. assimilato e accettato ... poi il resto vien da se ...

In fondo non riesco a vedere un'altro motivo dell'apprendere se non per se stessi. Lo scopo a cui miriamo credo sia fondamentale .. e qui torniamo all'ego e al suo gioco mentale a cui fa riferimento Stè!
Ma anche parlare così dell'ego, in terza persona, come se non ci appartenesse, lo rende qualcosa al di fuori di noi .. invece direi che siamo proprio noi l'Ego, la nostra personalità ... e non vorrei mai annullare una parte di me stessa per ritrovare la mia essenza .. quando credo che la mia essenza sia ben nascosta nell'Ego ...

... scusa il solito gioco di parole ...
kri is offline  
Vecchio 01-09-2003, 12.49.25   #6
deirdre
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Dio sia benedetto!!!!!!!!!!! Finalmente qualcuno che riconosce il vero significato della ricerca interiore equilibrata... Hai espresso in parole più chiare ciò che era mio pensiero...
deirdre is offline  
Vecchio 01-09-2003, 17.12.44   #7
osho
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Tutte le filosofie mistiche sono daccordo sull'esitenza del se e del
ego. La libertà è la totale disidentificazione con l'ego, la nostra
parte fittizia, che ci fa provare la paura della morte. Infatti ogni
paura non è altro che la paura dell'ego di essere ucciso e cioè
trasceso. Finchè ne saremo aggrappati non potremo accogliere
l'infinito dentro di noi. L'ego si nutre di tempo psicologico, non
è mai nel presente, o pensa al passato continuando a ripeterlo
anche nelle azioni, oppure è nel futuro idealizzando ogni situazio-
ne, per sentirsi sicuro, essendo terrificato dall'ignoto.
Ma per trascenderlo deve esere maturo, la piu grande disgrazia
è restarne aggrappati continuando a giustificarne la sua utilità e
la sua necessità, rendendolo più infantile.
osho is offline  
Vecchio 01-09-2003, 17.23.52   #8
kri
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Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
Cosa significa Ego maturo?

Dobbiamo dimostrare il peggio di noi stessi per trascendere l'Ego?

Dobbiamo arrivare al limite massimo per dire non va bene?
kri is offline  
Vecchio 01-09-2003, 19.40.16   #9
Sté-detonator
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Messaggi: 426
Smile

kri- per risponderti al tuo primo mess. ti dico che si, possiamo benissimo avere una discussione su questi temi, la quale per altro come puoi vedere, però, non porta che ad altre discussioni, e via , e via. se abbiamo energia sufficiente e nient'altro da fare in quel momento, discutiamo. ma è la pretesa che da questa venga una ulteriore comprensione che non va. è semmai dopo aver visto tutto questo ed aver trovato il coraggio di gettar via in toto tutto questo cercare che sono come sono ora, non grazie ad un ammontare, bensì ad uno sfoltire. deirdre, si, io intendo pe r pensiero questa risposta della memoria. Bene...in concreto: (come mai mi avete reinterpretato?, ho forse parlato come fosse in terza persona?) Infatti noi siamo un fascio di illusioni e di ego, di 'io', di personalità. Questo fascio siamo noi. questo fascio è costruito negli anni grazie a tutto il materiale che la conoscenza culturale ha riversato in noi tramite l'educazione e tutte le forme di trasmissione. c'è solo da accettare questo. già, perché il fatto di volerlo 'equilibrare' porta a lavorarci sopra in chissàche modo, quindi ne alimentiamo solo l'attività. è un ulteriore inganno questa cosa della ricerca interiore equilibrata. siamo sempre nel circolo vizioso. abbiamo solo trovato un espediente (l'ego o pensiero o reazione che siamo lo sta trovando) per non finire. Il fatto è che se davvero accade che finisca questa percezione di noi stessi, questa è la fine di come uno si sperimenta e si vive fino a quel momento. questa non è più filosofeggiare o illuminarsi beatamente. non è un gioco. avete idea di cosa voglia dire che il meccanismo del pensiero si ferma? se accade totalmente questa cosa ogni cosa pensata e sentita da tutta l'umanità in tutto il tempo viene estromessa dal sistema e l'energia del pensiero che è materia ionizza il corpo che subisce una morte clinica e un rinnovamento atomico. il processo è di non ritorno. è come se poi l'organismo ricominciasse a vivere neutralmente ogni cosa in un rapporto vivo, senza più possibilità di strascichi di ricordi o di emozioni false. Come quando per esempio da bambini le sensazioni si avvertivano come un 'tonfo' nel timo. Ecco perché non c'è niente che possiamo fare per far avvenire una cosa del genere, perché ogni cosa che facciamo, (soprattutto per voler trascendere) è sempre fatta insieme con la cosa da trascendere: pensiero o che dir si voglia. non c'è uscita. Perciò l'unico prerequisito affinché perlomeno non ci si inoltri sempre più in un vicolo cieco è solo lasciar stare tutto e anzi non accumulare ulteriormente insegnamenti su insegnamenti, ma girare i tacchi a qualunque di questi ci si presentino davanti, siano i più allettanti del momento. Ma finché cerchiamo questo benedetto senso....
Sté-detonator is offline  
Vecchio 01-09-2003, 21.09.51   #10
uLm1879
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Messaggi: 39
volevo ag.giungere a "post" di Deirdre :

"L'uomo tende alla ricerca per conferire senso al proprio esistere, ciò che tu definisci amore per la conoscenza non è altrto che la voglia di scoprire, di comprendere fin dove la mente umana può spingere le sue reti...pescare nel mare dell'infinito concetto d'esistenza è qualcosa che ha spinto uomini illustri a muover passi...dei quali, tutt'oggi, abbiamo testimonianza."



Si pratica la scienza-ri.cerca, per desiderio di sicurezza, per fuggire da fantasmi e paure, per sete di possesso e di dominio. (F.N)

siamo alla ricerca di un appaga.mento continuo, dato da quei brevi e frammentari momenti in cui si evidenziano in noi i "vuoti esistenziali".
nient'altro...
uLm1879 is offline  

 



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