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Vecchio 04-03-2010, 12.49.57   #31
z4nz4r0
weird dreams
 
L'avatar di z4nz4r0
 
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Citazione:
Originalmente inviato da Folkner
Ciao, accetto il tuo punto di vista fino a questo punto... oltre, no ( )
I batteri dominano incontrastati sul pianeta Terra, e forse anche oltre, come sembrano suggerire le scoperte dell'ultimo decennio... vorresti dirmi che essi sono più intelligenti degli esseri umani?
Certo che no ...anche se, devo ammettere, quando i secondi fraintendono così a cuor leggero mi viene il dubbio.
E va bene.
La "nicchia ecologica" di un batterio è molto limitata e semplice rispetto a quella di un animale "superiore", nel senso che la nicchia di quest'ultimo è rappresentata da un ambiente molto più eterogeneo e complesso (ampio, in senso ampio).
Ciao.
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 04-03-2010, 16.44.18   #32
Tommy2005
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-09-2006
Messaggi: 176
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Citazione:
Originalmente inviato da Noor
Poichè conosco bene la differenza tra furbizia e intelligenza,dovreste spiegarmi meglio perchè il procurarsi dei vantaggi da parte del furbo ,è in fondo dannoso.
A chi?
Se si rimane sul vago ,ogni definizione è vaga e fraintendibile,penso..

Hai ragione Noor,

ero rimasto volutamente sul vago perchè avevo chiesto nel mio post precedente :..."Analizza meglio il concetto di "vantaggio" e tutto ti sarà più chiaro !"...

Il chiarimento di questo concetto è alla base per definire il concetto di "Intelligenza" perchè se ci perdiamo in memoria, analisi, sintesi, discernimento, ecc. non riusciremo mai a trovare il bandolo della matassa !

Anche gli stupidi hanno buona memoria, calcolano bene i rischi e i profitti, sanno analizzare bene ogni situazione, ecc.ecc.... infatti, molti di loro li troviamo nei punti nevralgici della società, dove spiccano per prestigio e onorabilità !

Alla luce di questo, trovo "curioso" che tu conosca bene la differenza tra "furbizia" ed "Intelligenza", ma non sai bene spiegarti perchè i vantaggi del furbo sono dannosi per sè e/o per gli altri e necessiti poi di una definizione di vantaggio !

Senza saperlo, si è avvicinato di più Ulysse quando afferma : "effettivamente non mi pare il caso di attribuire alla "intelligenza" un significato etico"...

Invece è proprio su quel piano che si misura l'Intelligenza !

Buona riflessione !
Tommy2005 is offline  
Vecchio 04-03-2010, 21.03.48   #33
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Citazione:
Originalmente inviato da Tommy2005
Senza saperlo, si è avvicinato di più Ulysse quando afferma : "effettivamente non mi pare il caso di attribuire alla "intelligenza" un significato etico"...

Invece è proprio su quel piano che si misura l'Intelligenza !

Buona riflessione !
Buona riflessione?
Dunque: prima metti nel piatto il vantaggio,poi vi aggiungi ,anzi lo sostituisci con l'etica..scusa ma che gioco è?
Spiega che c'entra l'intelligenza,come necessaria condizione assoluta per definirla,con l'etica e col vantaggio,altrimenti amen..
Noor is offline  
Vecchio 05-03-2010, 12.03.57   #34
Giorgiosan
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Una discussione piuttosto frammentata...
E' inutile cercare di definire in modo univoco l'intelligenza perchè essa non è qualcosa ma la "risultante" di numerosi "vettori", è funzione di numerose variabili.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 05-03-2010, 15.45.47   #35
Folkner
Ospite
 
Data registrazione: 16-02-2010
Messaggi: 10
Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Per Giorgiosan. Mi autocito:

Citazione:
l'intelligenza deve essere però per forza di cose anche una qualità propria dei sistemi dotati di mente

Gli atomi, i batteri, le molecole non hanno una mente. Quindi non possono essere intelligenti. Si può dire che l'intelligenza cresce e decresce solo comparando i sistemi dotati di mente.

Citazione:
Da Giorgiosan
Se si ammette una intelligenza immanente

Quando mai l'ho fatto?!?! Di nuovo, mi autocito

Citazione:
l'intelligenza; essa è un qlcosa che partecipa attivamente, non una semplice immanenza passiva presente nelle leggi o nel caso

Citazione:
Da Giorgiosan
Hai dato poco spazio alla memoria: il rapporto intelligenza memoria è da mettere in rilievo perché è un rapporto necessario

Ancora una volta mi autocito:

Citazione:
L'intelligenza è l'insieme di tutte queste abilità:
[...]
*Capacità di "tenere a mente" le cose (informazioni appena ottenute, stimoli ecc.)
*Capacità di ritenzione delle informazioni
[...]
*Capacità di richiamo delle informazioni corredata da un continuo raffronto con le informazioni ottenute recentemente
*Capacità di utilizzare le proprie informazioni in maniera tale da ricavarne sempre le strategie migliori per il soddisfacimento degli scopi [...]

Queste frasi hanno poco senso, se non ci fosse implicato il concetto di memoria, non credi?

Per Il_Dubbio
Ciao
Citazione:
concordiamo dopo che non è importante il risultato finale in se ma come ci si è arrivati (anche se sembra che tu ti contraddica quando accetti la definizione di Tommy [...]
Chiaramente la mia risposta a Tommy2005 verteva proprio a mettere sull'avviso: se l'intelligenza fosse il raggiungimento di un risultato (per esempio un vantaggio)

Io avevo accettato la sua def. perché lui aveva scritto che "l'intelligenza è la capacità di sapersi procurare un vantaggio".

Citazione:
allora avremmo sempre un risultato a cui dover arrivare e la misura di questa intelligenza dipenderà dalla scelta che si fa.
Sarà intelligente colui che arriva ad uno scopo già ben confezionato a priori

Il problema è che il vantaggio è una questione estremamente variabile, che dipende dagli scopi, dagli strumenti e dal contesto circostante che abbiamo; esso non può essere un risultato "già confezionato" semplicemente perché si presenta sotto infinite forme, tutte quelle che riesci a immaginare e sicuramente anche oltre. è un sotto-obbiettivo, un qualcosa di cui noi sempre desideriamo il raggiungimento al fine di conseguire meglio i nostri veri obbiettivi. E chiarisco che non sto parlando soltanto di un vantaggio personale, egoistico, ma può essere anche un vantaggio per l'altro (la persona amata? la comunità scientifica? l'umanità intera? il barbone per strada? l'uccellino che fa il nido nel nostro giardino?), se i nostri obbiettivi non sono egoistici. Inoltre, esistono vantaggi maggiori e vantaggi minori; l'intelligenza sta nel sapere come raggiungere un (attenzione, non il) vantaggio maggiore possibile (di nuovo, per sé o per l'altro che sia).

è curioso vedere come tutti siano pronti ad accettare la definizione "intelligenza come capacità di adattarsi" ma poi quando si parla di "vantaggio" si sollevano invece un'infinità di obiezioni (continuo a credere che ciò sia dovuto alle implicazioni etiche di cui si connota per noi, consciamente o inconsciamente, la parola "vantaggio"). "Adattarsi" non significa forse, che so, riuscire a trovare del cibo in una sperduta savana? Ed ingerire cibo non è forse un vantaggio al semplice scopo di sopravvivere? un leone lo considerereste più intelligente se ha fame e distoglie lo sguardo dai bufali (preciso, in una situazione immaginaria in cui ci fossero solo il leone sano di mente e di corpo, i bufali e il terreno), o se ha fame e si dirige verso una mandria di essi? (da quest'esempio, tra l'altro, si può anche capire che l'intelligenza in effetti mette il giusto ordine, come hai sempre detto).

Citazione:
I vantaggi si possono calcolare in modo assoluto solo alla fine. Non si può calcolare oggi che un'azione intelligente ( o soltanto furba), porterà il vantaggio più ampio possibile se non si sa quale sarà l'evoluzione del futuro e di cui non si ha assoluta certezza

Ripeto che è proprio qui che entra in gioco l'intelligenza! un individuo è tanto più intelligente anche quanto più riesce a prevedere ciò che succederà in seguito alle proprie azioni, in modo da poter pianificare queste ultime fino al conseguimento di uno scopo! e ciò implica capacità di comprensione, capacità di utilizzare le proprie informazioni ecc.

Per tutti
In merito alla furbizia, essa è per me soltanto una manifestazione dell'intelligenza; la furbizia si distingue da quest'ultima soltanto perché è una pratica dell'intelligenza stessa a fini egoistici. La furbizia non è una capacità, come invece lo è l'intelligenza; essa è infatti solo un uso di quest'ultima. In altre parole, noi chiamiamo "furbizia" l'intelligenza quando questa viene usata a scopi unicamente personali. Niente di più. Si può dire, ma solo per sillogismo, che la furbizia è "la capacità di procurarsi un vantaggio personale". è quindi, sempre e solo per puro sillogismo, un caso particolare dell'intelligenza.

Per Tommy2005
Citazione:
Anche gli stupidi hanno buona memoria, calcolano bene i rischi e i profitti, sanno analizzare bene ogni situazione, ecc.ecc.... infatti, molti di loro li troviamo nei punti nevralgici della società, dove spiccano per prestigio e onorabilità !
Evdentemente il nostro modo di pensare è più lontano di quello che avevo supposto all'inizio. Come ho detto, l'intelligenza è una pura capacità... non c'entra nulla, in modo diretto, con l'etica.

Per z4nz4r0
Citazione:
Certo che no ...anche se, devo ammettere, quando i secondi fraintendono così a cuor leggero mi viene il dubbio
Probabilmente è la parola "accetto" del mio precedente intervento che non ti è andata a genio... Ti chiedo scusa, non volevo dare l'impressione di credermi il "supremo giudice" che tutto sa e decide... è che era tardi e non riuscivo a trovare la parola giusta da scrivere... non potevo infatti mettere "concordo" perché sennò tutto qllo che avevo scritto prima non aveva senso.
Citazione:
La "nicchia ecologica" di un batterio è molto limitata e semplice rispetto a quella di un animale "superiore", nel senso che la nicchia di quest'ultimo è rappresentata da un ambiente molto più eterogeneo e complesso (ampio, in senso ampio)
... E ammetto che non sapevo la def. precisa di nicchia ecologica.

Tuttavia la prossima volta che non ti va a genio qlcosa ti pregherei di farmela notare con toni civili, nel caso di ribattere solo su quello specifico punto... Senza prendere in considerazione la mia persona. Non mi sembra il caso di mettersi a insultare. Anche perché col resto di quello che ho scritto mi sembra di aver sempre dimostrato rispetto per tutti voi.

Ciao a tutti
Folkner is offline  
Vecchio 06-03-2010, 00.18.47   #36
Il_Dubbio
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Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Citazione:
Originalmente inviato da Folkner
Ripeto che è proprio qui che entra in gioco l'intelligenza! un individuo è tanto più intelligente anche quanto più riesce a prevedere ciò che succederà in seguito alle proprie azioni, in modo da poter pianificare queste ultime fino al conseguimento di uno scopo! e ciò implica capacità di comprensione, capacità di utilizzare le proprie informazioni ecc.

Forse una risposta più articolata l'ho data qui: https://www.riflessioni.it/forum/altr...fatalismo.html

Non sono fatalista perché ritengo di essere almeno corresponsabile di ciò che mi succede. Disponendo di una volontà e di un fine da raggiungere devo solo scegliere la "migliore" strada possibile. Per comprendere quale potrebbe essere la miglior strada possibile devo tentare di prevedere il futuro. Però, anche qui, sia il fine che la migliore strada per raggiungerlo (che dia vantaggi a non si sa chi), sono scelte etiche che faccio fatica ad associarle all'intelligenza (e spesso si possono confondere con la furbizia).
I miei ingredienti invece ci sono tutti: Ordine e volontà. Più è ordinato il sistema e più informazione c'è; per esempio una "bella" equazione secondo me è un sistema semplice, ordinato e comprensivo di tanta informazione... arrivarci però ci vuole lavoro, ancora altro ordine e tanta volontà. Pensa al musicista compositore. Lui usa un ordine, alcune volte lo crea (le tante forme musicali che conosciamo sono pure invenzioni) tanta volontà ma per quale fine? Ogni autore aveva il suo... qualcuno era fine a se stesso (la musica per la musica) altri per i soldi o per le carriere. L'opera d'arte, in sé, però può rimanere fine a se stessa senza perdere il suo fascino... proprio come una bella equazione.
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 06-03-2010, 09.01.58   #37
Giorgiosan
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Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Citazione:
Originalmente inviato da Folkner
Per Giorgiosan. Mi autocito:
Gli atomi, i batteri, le molecole non hanno una mente. Quindi non possono essere intelligenti. Si può dire che l'intelligenza cresce e decresce solo comparando i sistemi dotati di mente.

Per non accavallare i post mi limito ora a questo:
se l'intelligenza intesa in senso allargato e non quella specifica dell'essere umano, è anche capacità di adattamento all'ambiente allora i batteri indubbiamente mostrano questa capacità.
A questo proposito ti ricordo la teoria del "bet hedging" che riguarda anche le piante.
I Nobel, Salvador Luria, Max Delbrük e Alfred Harshey, avevano già mostrato il fenomeno.
Potrei portarti numerose citazioni riguardo l'adattamento dei batteri e se vuoi lo farò.

Se consideri la "mente" dell'essere umano e se credi all'evoluzionismo dovrai necessariamente e coerentemente ammettere che la "mente", qualsiasi cosa intendiamo con questo termine, deve essere in qualche modo rintracciabile in tutto il percorso evolutivo.
Potrai anche sostenere che un cane o un cavallo o un delfino non possiedono una "mente" ma difficilmente riuscirai ad essere convincente.

E se lo ammetterai dovrai fare lo stesso per specie meno evolute e lo stesso nuovamente scendendo dal maggiormente complessificato al meno complessificato.

Un tempo si divideva la natura in regni, quello minerale, il vegetale e l'animale e per quanto questa distinzione abbia una utilità didattica ancor oggi, i confini si sono fatti più labili anche in virtù della teoria dell'evoluzione.
La vita è intelligente o non potrebbe essere, e lo è a tutti i livelli.


Aspetto prima di proseguire una tua risposta, se vorrai...senza fretta.

Ciao

Ultima modifica di Giorgiosan : 06-03-2010 alle ore 17.44.41.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 06-03-2010, 18.27.05   #38
Tommy2005
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Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

A questo punto sono obbligato a spiegare il percorso logico che ho fatto per giungere alla definizione che precedentemente ho dato di "Intelligenza" (chiedo scusa se è sempliciotto, ma i tecnicismi non mi interessano quando ricerco la verità delle cose) :

nell’ambito umano, parliamo di intelligenza quando le facoltà mentali di un individuo lo portano a conseguire un risultato positivo che prima non c’era : un problema matematico risolto, una nuova scoperta scientifica, la creazione di un oggetto, un opera d’arte, ma anche il semplice conseguire una buona gestione dei rapporti interpersonali all’interno della società, della famiglia, oppure un miglioramento professionale, economico, un nuovo stile di vita più sano, ecc. ecc.

Potrei andare avanti con gli esempi e qualcuno ne potrebbe trovare anche di migliori e più perfetti, ma una cosa è certa : se ci mettessimo a ragionare su di essi o sugli strumenti che l’intelligenza ha usato per ottenere questi risultati (memoria, metodo, analisi, critica, ecc.), discriminando quali hanno più titolo per essere chiamati frutto di intelligenza…ci perdiamo.

Esaminiamo il comune denominatore : devono essere positivi, vantaggiosi per chi li produce, perché non si può certo chiamare intelligente chi si procura degli svantaggi o dei danni.

Il problema è che l'uomo non è un animale, dedito alla soddisfazione dei propri bisogni elementari da cui non può prescindere, ma è fatto di materia e spirito, ha cioè un anima ed un corpo ; ragion per cui, non ci sono solo bisogni, e di conseguenza vantaggi, di tipo materiale, ma anche spirituale.

(Ovviamente per chi non ritiene vera l'esistenza dell'anima perchè non scientificamente dimostrata, il ragionamento termina qui, e cade tutto quanto ho affermato e definito in precedenza, perchè necessita della dimostrazione dell'esistenza dell'anima).

E qui entra in gioco l’etica.

I vantaggi possono avere una valenza terrena : materiale, sociale, professionale, ecc. oppure spirituale, cioè morale, etica ; probabilmente o sicuramente ci sono anche valenze miste, ma non mi soffermo su questo poiché l’asse del discorso non viene comunque spostato.

C'è da anche da aggiungere che, spesso e volentieri, i risultati positivi materiali, cioè i vantaggi a valenza terrena, richiedono l’accettazione di uno svantaggio di valenza morale.

E' inutile soffermarsi su questo : il mondo, sono sicuro, lo conoscete anche voi.

Quindi, per giudicare l’intelligenza dell’uomo posso usare come metro di misura il vantaggio ottenuto nudo e crudo ?

Chi usa le proprie facoltà mentali ai fini di procurarsi vantaggi principalmente morali, possiamo chiamarlo "Intelligente" come chi trascura la propria anima e si preoccupa solo del proprio portafoglio, del proprio corpo, del proprio prestigio o di chi, ancora peggio, fa tutto questo al prezzo di gravi danni spirituali ?

Se danneggio l'anima, che vale più del corpo, del portafoglio e di tutto quanto è materia e mondanità, sono più intelligente di chi al massimo danneggia i suoi beni materiali, il corpo o addirittura li sacrifica pur di avvantaggiarsi nell'anima e di preservarla dalla corruzione ?

Vale più il corpo o l'anima ?

Certamente non posso chiamare “intelligente” colui che ottiene un certo risultato, frutto di un lavoro intellettivo onesto, con chi ottiene disonestamente o egoisticamente, perché il primo ha ottenuto un vantaggio per la propria anima o perlomeno si è dato cura di non danneggiarla, il secondo ha ottenuto un vantaggio al prezzo di un danno (tra l’altro grave) !

Da qui il distinguo tra "Furbo" ed "Intelligente" poichè imbrogliare, raggirare, corrompere, ecc. rappresenta una forma velata di stupidità !

La stupidità infatti, procura il contrario dell'intelligenza.

E anche per chi è ostile al credere in ciò che non si vede e non si dimostra scientificamente, comunque dovrà ammettere che il "materialista" (consentitemi vari sinonimi) danneggerà l’immagine di se stesso che egli porta dentro di sé, e, come nel ritratto di Dorian Grey, a lungo andare, la sola considerazione terrena dei vantaggi, lo porterà a trasformarsi in un criminale, pronto a manipolare cellule senza alcun pensiero delle conseguenze, a speculare sulla salute delle persone, ad inventare armi devastanti, ad effettuare calcoli borsistici che renderanno più poveri quelli ormai già poveri, e chi più ne ha più ne metta.

Per chi come me ammette l'esistenza dell'anima, il concetto di "Intelligenza" è inscindibile dall'etica.

Ciao a tutti.
Tommy2005 is offline  
Vecchio 06-03-2010, 22.01.56   #39
Noor
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Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Citazione:
Originalmente inviato da Tommy2005
Certamente non posso chiamare “intelligente” colui che ottiene un certo risultato, frutto di un lavoro intellettivo onesto, con chi ottiene disonestamente o egoisticamente, perché il primo ha ottenuto un vantaggio per la propria anima o perlomeno si è dato cura di non danneggiarla, il secondo ha ottenuto un vantaggio al prezzo di un danno (tra l’altro grave) !
..credo adesso di capire cosa stai cercando di dire:
è che è la capacità di discernere ciò che produce una crescente crescita-evoluzione dell'essere (non tralasciando con ciò il cosidetto aspetto morale e ancora spirituale) che può definirsi vera intelligenza
(ma chissà,forse non solo questo).
E questo mi pare assolutamente condivisibile.
Noor is offline  
Vecchio 07-03-2010, 08.05.36   #40
Giorgiosan
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Riferimento: Che cos'è l'intelligenza? (2)

Citazione:
Originalmente inviato da Tommy2005
A questo punto sono obbligato a spiegare il percorso logico che ho fatto per giungere alla definizione che precedentemente ho dato di "Intelligenza" (chiedo scusa se è sempliciotto, ma i tecnicismi non mi interessano quando ricerco la verità delle cose) :

nell’ambito umano, parliamo di intelligenza quando le facoltà mentali di un individuo lo portano a conseguire un risultato positivo che prima non c’era : un problema matematico risolto, una nuova scoperta scientifica, la creazione di un oggetto, un opera d’arte, ma anche il semplice conseguire una buona gestione dei rapporti interpersonali all’interno della società, della famiglia, oppure un miglioramento professionale, economico, un nuovo stile di vita più sano, ecc. ecc.

Potrei andare avanti con gli esempi e qualcuno ne potrebbe trovare anche di migliori e più perfetti, ma una cosa è certa : se ci mettessimo a ragionare su di essi o sugli strumenti che l’intelligenza ha usato per ottenere questi risultati (memoria, metodo, analisi, critica, ecc.), discriminando quali hanno più titolo per essere chiamati frutto di intelligenza…ci perdiamo.

Esaminiamo il comune denominatore : devono essere positivi, vantaggiosi per chi li produce, perché non si può certo chiamare intelligente chi si procura degli svantaggi o dei danni.

Il problema è che l'uomo non è un animale, dedito alla soddisfazione dei propri bisogni elementari da cui non può prescindere, ma è fatto di materia e spirito, ha cioè un anima ed un corpo ; ragion per cui, non ci sono solo bisogni, e di conseguenza vantaggi, di tipo materiale, ma anche spirituale.

(Ovviamente per chi non ritiene vera l'esistenza dell'anima perchè non scientificamente dimostrata, il ragionamento termina qui, e cade tutto quanto ho affermato e definito in precedenza, perchè necessita della dimostrazione dell'esistenza dell'anima).

E qui entra in gioco l’etica.

I vantaggi possono avere una valenza terrena : materiale, sociale, professionale, ecc. oppure spirituale, cioè morale, etica ; probabilmente o sicuramente ci sono anche valenze miste, ma non mi soffermo su questo poiché l’asse del discorso non viene comunque spostato.

C'è da anche da aggiungere che, spesso e volentieri, i risultati positivi materiali, cioè i vantaggi a valenza terrena, richiedono l’accettazione di uno svantaggio di valenza morale.

E' inutile soffermarsi su questo : il mondo, sono sicuro, lo conoscete anche voi.

Quindi, per giudicare l’intelligenza dell’uomo posso usare come metro di misura il vantaggio ottenuto nudo e crudo ?

Chi usa le proprie facoltà mentali ai fini di procurarsi vantaggi principalmente morali, possiamo chiamarlo "Intelligente" come chi trascura la propria anima e si preoccupa solo del proprio portafoglio, del proprio corpo, del proprio prestigio o di chi, ancora peggio, fa tutto questo al prezzo di gravi danni spirituali ?

Se danneggio l'anima, che vale più del corpo, del portafoglio e di tutto quanto è materia e mondanità, sono più intelligente di chi al massimo danneggia i suoi beni materiali, il corpo o addirittura li sacrifica pur di avvantaggiarsi nell'anima e di preservarla dalla corruzione ?

Vale più il corpo o l'anima ?

Certamente non posso chiamare “intelligente” colui che ottiene un certo risultato, frutto di un lavoro intellettivo onesto, con chi ottiene disonestamente o egoisticamente, perché il primo ha ottenuto un vantaggio per la propria anima o perlomeno si è dato cura di non danneggiarla, il secondo ha ottenuto un vantaggio al prezzo di un danno (tra l’altro grave) !

Da qui il distinguo tra "Furbo" ed "Intelligente" poichè imbrogliare, raggirare, corrompere, ecc. rappresenta una forma velata di stupidità !

La stupidità infatti, procura il contrario dell'intelligenza.

E anche per chi è ostile al credere in ciò che non si vede e non si dimostra scientificamente, comunque dovrà ammettere che il "materialista" (consentitemi vari sinonimi) danneggerà l’immagine di se stesso che egli porta dentro di sé, e, come nel ritratto di Dorian Grey, a lungo andare, la sola considerazione terrena dei vantaggi, lo porterà a trasformarsi in un criminale, pronto a manipolare cellule senza alcun pensiero delle conseguenze, a speculare sulla salute delle persone, ad inventare armi devastanti, ad effettuare calcoli borsistici che renderanno più poveri quelli ormai già poveri, e chi più ne ha più ne metta.

Per chi come me ammette l'esistenza dell'anima, il concetto di "Intelligenza" è inscindibile dall'etica.

Ciao a tutti.

Ciao Tommaso
(Lc 16,1-9)
Diceva anche ai discepoli: «C'era un uomo ricco che aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: Che è questo che sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non puoi più essere amministratore. L'amministratore disse tra sé: Che farò ora che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? Zappare, non ho forza, mendicare, mi vergogno. So io che cosa fare perché, quando sarò stato allontanato dall'amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua. Chiamò uno per uno i debitori del padrone e disse al primo: Tu quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento barili d'olio. Gli disse: Prendi la tua ricevuta, siediti e scrivi subito cinquanta. Poi disse a un altro: Tu quanto devi? Rispose: Cento misure di grano. Gli disse: Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta.
Il padrone lodò l'amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne.


Come vedi la scaltrezza o la disonestà non sono di per se stesse segno di poca intelligenza.

Il tuo discorso mi trova d’accordo se per comportamento morale s’intende essenzialmente l’amare. Al giovane ricco che aveva osservato con coscienza tutta la legge, questa osservanza non sarebbe bastata per conseguire la perfezione.
A dispetto delle apparenze chi ama è il più ricco ed il più potente.
Chi ama conosce chi o ciò che ama.

Per me, cui piace leggere la realtà alla luce dell’evoluzionismo (ma ci sono tanti diversi punti di vista e linguaggi per esprimersi), l’ultima fase del percorso evolutivo quella che dall’essere umano conduce alla cristificazione si opera proprio per mezzo dell’amore che è la morale assoluta e definitiva.

Ciao
Giorgiosan is offline  

 



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