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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 11-02-2011, 01.27.26   #21
Sirviu
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Citazione:
Originalmente inviato da femmefatale
e come la metti quando per una causa esterna TI TRASCINI per tutta la vita con questa causa esterna NON dipesa da te?e non te la puoi scrollare di dosso perchè FA PARTE del tuo fisico?
epserienza, "tutto scorre", logica....niente vale più in questo caso.
già, vi fa orrore che io sia solipsista e che mi sia interessata alla filosofia solo per me stessa....?

Diciamo che la rabbia prevale sulla logica, ed il tuo sistema limbico lascia poco spazio alla corteccia frontale. Una soluzione potrebbe essere la meditazione, ma non è così semplice, immagino.
Sirviu is offline  
Vecchio 11-02-2011, 10.27.06   #22
tobaccoaddicted
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Messaggi: 27
Citazione:
Originalmente inviato da femmefatale
e come la metti quando per una causa esterna TI TRASCINI per tutta la vita con questa causa esterna NON dipesa da te?e non te la puoi scrollare di dosso perchè FA PARTE del tuo fisico?
epserienza, "tutto scorre", logica....niente vale più in questo caso.
già, vi fa orrore che io sia solipsista e che mi sia interessata alla filosofia solo per me stessa....?

Ti assicuro, e parlo per esperienza molto diretta che non mi sembra il caso di approfondire qui, semmai volessi parliamone in privato, che anche quando tu CREDI di trascinarti per tutta la vita con qualcosa che fa parte del tuo fisico, si può essere felici. Come? E chi lo sa. So per certo che è possibile.

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Ti riporto alcuni passi delle analisi-riflessioni del prof. Pasqualotto, docente di Estetica all'Università di Padova che meritano di essere lette, secondo me.


“E qui si evidenzia la prima e importante differenza: in oriente non esiste la parola “filosofia”, di conseguenza non esiste una “tradizione filosofica” per il semplice motivo che la teoria non è concepibile separata dalla pratica, ogni “idea è già un’azione” e anzi “la teoria limita l’esperienza” e questo spiega la riluttanza degli orientali a creare sistemi di pensiero che sarebbero un puro esercizio “teorico” nel senso di “non fondato”.”…

“Il “vuoto”, nell’ambito di questa indagine, assume il significato di “condizione di possibilità di tutti gli eventi”. E’ un “non concetto”, indagabile solo esperienzialmente , che l’occidente ha rimosso o che nella migliore delle ipotesi se affrontato ha dato esiti nichilistici tra i pensatori europei.”


http://www.asiamodena.it/articoli/Pa...to_Claudio.pdf


(Una analisi del Sutra del Cuore)

Qui, o Sariputra, la forma è vacuità e proprio la vacuità è forma.
(Sutra del Cuore).

“Forma nel buddismo designa una categoria che comprende i quattro elementi, i cinque organi di senso e gli oggetti a questi corrispondenti.
“E proprio la vacuità è forma” in generale vuol dire che il vuoto non è assimilabile al nulla: ha una sua realtà.
Il vuoto di ciascuna forma materiale è ciò che fa sì che ciascuna forma materiale sia quella che è in rapporto ad altre forme materiali: questo non nel senso che ciascuna forma materiale sussiste in sé e il vuoto garantisce che essa si rapporti con un’altra forma materiale in sé sussistente; ma nel senso che il vuoto agisce all’interno di ciascuna forma materiale distruggendo le sue pretese di far valere un “sé” autonomo: così agendo il vuoto produce contemporaneamente le condizioni per le quali ciascuna forma materiale esiste ed è conoscibile solo in rapporto alle altre forme materiali.
Il vuoto può essere inteso come equivalente di uno sfondo a figure che manifestano i propri contorni solo grazie all’azione reciproca tra di esse, interazione garantita e resa possibile dallo sfondo stesso. Nessuno sfondo sussiste separato dalle figure che vi si dispongono, così il vuoto non può avere realtà separata rispetto alle forme materiali che esso rende possibili.
Per il buddismo vuoto significa assenza di sé non solo dal punto di vista spaziale, ma anche dal punto di vista temporale: ciò comporta che ogni elemento e fenomeno della realtà interna o esterna non solo è interconnesso con gli altri, ma è anche provvisorio ed interconnesso con la provvisorietà degli altri elementi e fenomeni. In breve: ritenere che tutta la realtà sia vuota
significa ritenere che essa abbia una struttura che è relativa, relazionale, e, nel contempo,transitoria, impermanente.”


http://www.anankeqi.it/contenuti/lib...elBuddismo.pdf


Ho pubblicato queste analisi per sostenere la mia opinione: che il "concetto" di "nulla assoluto" (ma anche quello di "nulla") sia del tutto irrazionale anzi assurdo.
Spesso, per sostenere una sua possibilità di essere in qualche modo, si fa appello a dottrine orientali.
Credo invece che sia dovuto a quelle certe intenzioni filosofiche occidentali e nichilistiche che in ultima analisi sembrano solo volere contrastare ogni ipotesi deistica.

Ciao

Certo, probabilmente ci siamo fraintesi. Io, infatti non intendevo il nulla come vuoto, essendo quest'ultimo possibile.

Per l'ultimo tuo periodo, siamo perfettamente d'accordo.
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Vecchio 11-02-2011, 16.40.36   #23
Soren
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Riferimento: Verso l'assoluto nulla

Citazione:
Sai, non penso che la logica possa prendere la decisione di fottersene di te. Se parliamo di logica come ente "senziente" esterno alla nostra volontà, allora può avere un senso. Ma siccome siamo noi a effettuare le nostre scelte, cioè i padroni siamo noi, la logica deve pur piegarsi in qualche misura alla nostra volontà. Il fatto che puoi restarne "inghiottito" dipende dalle circostanze che comunque sono conseguenze delle tue scelte.
Se tu esci e fuori piove, non è colpa tua e non è conseguenza di una tua scelta. Ma se tu hai con te un ombrello, la pioggia non può farti nulla. Intendo dire che le esperienze della vita aiutano moltissimo a ricordarsi di prendere l'ombrello, se vedi il cielo grigio. Panta rei: ma a noi che siamo nel mezzo, la logica verso la quale tu credi che noi siamo disarmati, sta la decisione di accettare o meno gli eventi della vita. E' chiaro che esci di casa e un TIR ti stira... beh... ci sono sempre eventi più grandi di te. Ma non sono poi così frequenti...

parli di logica come se fosse un tutt'uno, ma non credo sia così. ogni azione, ogni fine richiede una logica diversa ( certo, le regole sono quelle ): così come quella dell'ombrello è una tua logica dettata da una tua volontà ( di non bagnarti ). io non parlo di una logica verso cui siamo disarmati: parlo del caos, ovvero un'insieme di logiche ( da quella degli atomi ) che nulla hanno a che fare con quelle fondate dalla nostra volontà. la decisione di accettare, la facciamo noi: non cambia il mondo, cambia il nostro modo di viverlo. hai fatto l'esempio del TIR, e be', ok che è raro, ma tuttavia la possibilità è, per quanto bassa, concreta. è come a dire che, se pure sei forte nella vita, il caso resta il più forte: può sempre fregarti. il padrone di me stesso sono io, sono padrone delle mie decisioni. ma non sono padrone di ciò che mi succede, e da esso sono condizionato.
Soren is offline  
Vecchio 11-02-2011, 21.12.52   #24
tobaccoaddicted
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Riferimento: Verso l'assoluto nulla

Citazione:
Originalmente inviato da Soren
parli di logica come se fosse un tutt'uno, ma non credo sia così. ogni azione, ogni fine richiede una logica diversa ( certo, le regole sono quelle ): così come quella dell'ombrello è una tua logica dettata da una tua volontà ( di non bagnarti ). io non parlo di una logica verso cui siamo disarmati: parlo del caos, ovvero un'insieme di logiche ( da quella degli atomi ) che nulla hanno a che fare con quelle fondate dalla nostra volontà. la decisione di accettare, la facciamo noi: non cambia il mondo, cambia il nostro modo di viverlo. hai fatto l'esempio del TIR, e be', ok che è raro, ma tuttavia la possibilità è, per quanto bassa, concreta. è come a dire che, se pure sei forte nella vita, il caso resta il più forte: può sempre fregarti. il padrone di me stesso sono io, sono padrone delle mie decisioni. ma non sono padrone di ciò che mi succede, e da esso sono condizionato.

Ma questo è un logicismo... voglio dire: è chiaro (e logico) che ci sono eventi incontrollabili. Puoi anche saper nuotare benissimo, ma se ti trovi in un vortice non puoi farci nulla, insomma. Però parli di caso e caos: a me sembra che le leggi naturali sono, appunto, leggi, per cui ordinate da una certa fisica. E per quanto riguarda il caso, diciamo pure che io non ci credo. Io non credo che il caso esista realmente. Le coincidenze sono frutto di un disegno superiore, a noi sta soltanto risponderne. Ad ogni modo, è un mio credo personale, per cui capisco benissimo che la tua visione possa essere differente. Io penso che Dio ci osservi e ci metta alla prova, organizzando per noi le circostanze. A volte non le comprendiamo, ci sembrano sbagliate o dolorose, ma tant'è che ci sono, e dobbiamo accettarle e andare avanti, anche se è difficile umanamente. Ma ribadisco, è una mia questione personalissima!
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Vecchio 12-02-2011, 13.39.28   #25
Soren
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Originalmente inviato da tobaccoaddicted
Ma questo è un logicismo... voglio dire: è chiaro (e logico) che ci sono eventi incontrollabili. Puoi anche saper nuotare benissimo, ma se ti trovi in un vortice non puoi farci nulla, insomma. Però parli di caso e caos: a me sembra che le leggi naturali sono, appunto, leggi, per cui ordinate da una certa fisica. E per quanto riguarda il caso, diciamo pure che io non ci credo. Io non credo che il caso esista realmente. Le coincidenze sono frutto di un disegno superiore, a noi sta soltanto risponderne. Ad ogni modo, è un mio credo personale, per cui capisco benissimo che la tua visione possa essere differente. Io penso che Dio ci osservi e ci metta alla prova, organizzando per noi le circostanze. A volte non le comprendiamo, ci sembrano sbagliate o dolorose, ma tant'è che ci sono, e dobbiamo accettarle e andare avanti, anche se è difficile umanamente. Ma ribadisco, è una mia questione personalissima!

ma il punto allora sta qua: tu al posto del caos vedi un disegno. ma è un disegno che potrebbe includere anche quel TIR: non credo sia saggio fidarsi di esso. un disegno oscuro o superiore, un dio, che potrebbe sacrificarti ai suoi scopi senza che tu ne sappia qualcosa, non mi pare un valido boss. mi pare più un nemico della propria sopravvivenza. ma anche questo, come il tuo, è un mio punto di vista personale.
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Vecchio 12-02-2011, 17.34.14   #26
minuscolo
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entropik, tu dici:

- Pensa al pianeta dopo l'auto-estinzione dell'uomo (su cui spero siamo tutti d'accordo).-

essere tutti d'accordo su ciò che è una supposizione non è proprio possibile, io non lo sono.
come si suppone l'estinzione si può supporre che in un futuro prossimo la tecnica crei fonti di energia che, addirittura, sfruttino ciò che ora è deleterio per l'ambiente, invertendo la tendenza catastrofica attuale.
supporre per supporre... io sono ottimista.
e anche tu sembri esserlo se accetti che la speranza sia nella tua struttura.
daltronde non sono mai riuscito a capire perchè crei tanti problemi la scomparsa dell'uomo come specie quando ognuno sa che la propria vita ha un termine.
che differenza c'è tra la morte collettiva e quella individuale?
minuscolo is offline  
Vecchio 12-02-2011, 18.52.34   #27
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Originalmente inviato da Soren
ma il punto allora sta qua: tu al posto del caos vedi un disegno. ma è un disegno che potrebbe includere anche quel TIR: non credo sia saggio fidarsi di esso. un disegno oscuro o superiore, un dio, che potrebbe sacrificarti ai suoi scopi senza che tu ne sappia qualcosa, non mi pare un valido boss. mi pare più un nemico della propria sopravvivenza. ma anche questo, come il tuo, è un mio punto di vista personale.

No, attenzione però: la mia convinzione comunque presenta una consapevolezza fondamentale. I monaci cistercensi, quando si salutano, non lo fanno con un "ciao", ma con un "ricordati che devi morire" e ogni giorno scavano un po' della propria fossa. Io non ne sarei capace, ma non è che Dio ti sacrifica per i suoi scopi. Solo che ha un progetto, e di questo progetto fai parte anche tu (parlo generalmente), quindi non è un vero e proprio "sacrificio".
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Vecchio 13-02-2011, 01.16.12   #28
Sirviu
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Originalmente inviato da minuscolo
che differenza c'è tra la morte collettiva e quella individuale?
Ottima osservazione, con possibili implicazioni mistiche. L'idea che mi sono fatto è che molto spesso si applichi il meccanismo della proiezione alla morte. L'ineluttabilità della propria morte viene cioè trasferita a quella dell'umanità intera, una versione moderna, ma neanche troppo, del "Muoia Sansone con tutti i Filistei!" ...
Sirviu is offline  
Vecchio 13-02-2011, 19.41.03   #29
femmefatale
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Originalmente inviato da Sirviu
Diciamo che la rabbia prevale sulla logica, ed il tuo sistema limbico lascia poco spazio alla corteccia frontale. Una soluzione potrebbe essere la meditazione, ma non è così semplice, immagino.

la soluzione si chiama chirurgo estetico al massimo.
potessi permettermelo, magari.
ma in fondo che importa, anche se tra 20, 30 anni mi ridanno ciò che ho perso....questi anni di vita di adesso chi me li ridà?

in meditazione, ci sto dal 2003.
non lavoro, non esco con nessuno.
si, provare a scordarsi l'orrore della mia "ferita" quando continuamente lo specchio mi rimanda l'imago schifosa di ciò che ho acquisito nel 2003.
non ieri, eh. dal 2003.sono stanca, basta, trascinarmi così, esserci sempre, non avere mai l'incoscienza di sè, dell'imago che vedo, SEMPRE.giorno e notte ad ogni secondo.BASTA.

i miei mi mantengono seduta sul letto, tutto il giorno,per pietà.
lo sanno anche loro che ormai sono nell'abisso, e basta.
e venite anche a "scandalizzarvi" perchè leggo Jankèlèvitch e lo trovo VERO....
femmefatale is offline  
Vecchio 14-02-2011, 13.55.48   #30
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Citazione:
Originalmente inviato da femmefatale
la soluzione si chiama chirurgo estetico al massimo.
potessi permettermelo, magari.
ma in fondo che importa, anche se tra 20, 30 anni mi ridanno ciò che ho perso....questi anni di vita di adesso chi me li ridà?

in meditazione, ci sto dal 2003.
non lavoro, non esco con nessuno.
si, provare a scordarsi l'orrore della mia "ferita" quando continuamente lo specchio mi rimanda l'imago schifosa di ciò che ho acquisito nel 2003.
non ieri, eh. dal 2003.sono stanca, basta, trascinarmi così, esserci sempre, non avere mai l'incoscienza di sè, dell'imago che vedo, SEMPRE.giorno e notte ad ogni secondo.BASTA.

i miei mi mantengono seduta sul letto, tutto il giorno,per pietà.
lo sanno anche loro che ormai sono nell'abisso, e basta.
e venite anche a "scandalizzarvi" perchè leggo Jankèlèvitch e lo trovo VERO....

Io ho visto con I MIEI OCCHI chi NON si è arreso. E credimi, non era certo in una condizione invidiabile. Non parlerò di cose personali perché è ingiusto, ma l'abisso di cui parli è una condizione nella quale sprofonda chi si arrende. E arrendersi dipende solo da te. Comunque non giudico, ognuno è libero di credere ciò che ritiene opportuno. E penso che nessuno si scandalizzi se leggi certe cose.
tobaccoaddicted is offline  

 



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