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Vecchio 02-12-2012, 18.46.02   #11
ulysse
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Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
Riferimento: Volontà - esiste?

LA “VOLONTA’” E’ NECESSARIA, MA NON SEMPRE!
La manifestazione caratteriale che chiamiamo “volontà” è una pulsione prodotta od esplicata dal nostro organo cerebrale in conseguenza di desideri, necessità, costrizioni, ecc… che insorgono in/out e che ci pare utile, magari piacevole, perseguire o anche dannoso…nel qual caso mettiamo in atto la volontà di sfuggire.

In ogni caso non è che la nostra “volontà” sia come circoscritta in poche migliaia di neuroni viciniori e aspetti inerte di essere sollecita o tacitata.
In realtà, i neuroni in interesse possono essere anche miliardi diversamente posizionati nel cranio, come del resto accade per ogni altra nostra pulsione del pensare, del sentire e dell’agire.

Essi sono in continua connessione e interazione sinaptica, dendritica o altro con altri miliardi di neuroni interessati in alternativa o in contemporanea in tutto il nostro essere...in ricezione o trasmissione…anche oltre il ristretto limite della scatola cranica.
Intendo dire che, per quanto noi ci rappresentiamo l’insorgere della volontà, o di altre pulsioni, come un processo logico attivato per successivi interventi di stimolo, ricezione, pensiero, scelta, decisione, ecc…e infine volontà in azione…o così ci sembri.

In realtà, fra i miliardi e miliardi di neuroni, l’interazione elettromagnetica-chimica-quantica è piuttosto caotica ed i vari coinvolgimenti neurali e sinaptici avvengono pressoché in contemporanea per le varie attività cerebrali, con prevalenza alternante o persistente di questa o di quella pulsione, desiderio o esisgenza..piu' o meno cosciente.

Immagino che gli interventi siano un continuo fluire, sfumare, scomparire e prevalere fino all’evento finale e persistente che, nel caso della “volontà” da mettere in atto… sarebbe proprio la volontà…sia essa forte, sfumata o svanente…a seconda della risultanza emergente dal continuo processo di scelta e decisione….con il tutto misurato sull’istante per istante.

Sappiamo, in proposito, che il cervello è in prevalenza multitask: esso è sempre pronto a svolgere, con velocità luminale ricorrente e alternativa, una pluralità di compiti sotto un nostro ferreo controllo…. o, anche, a nostra assoluta insaputa.

In sostanza, così come per quasi tutto qunto riguardi il cervello, la mente, la coscienza, ecc… come avvenga la cosa non sappiamo, ma prendiamo atto che avviene e direi, quindi, che la volontà esiste…controllata o quasi…nel senso del volontario compiere di una qualche azione o anche del voler pensare in un certo modo o del perseguire determinate metodologie di pensiero, concetti, schemi, teorie ecc…

La volontà, quindi, è una caratteristica capacità del vivente, per lo meno dei viventi a grado di evoluzione avanzato...come i primati, ad esempio.
Essi manifestano spesso loro proprie volontà…anche avulse dagli istinti o con essi persino in contrastanti: anzi, è proprio questo contrasto insorgente di una cultura avanzata e ordinata mediamente distribuita, prevalente su impulsi perimiordiali e ferini che, per noi primati HSS, segna l’indice di un sempre più raggiunto grado di civiltà…contro natura!

Certo che esistono volontà deboli magari solo preferenziali o volontà che si lasciano influenzare…e cambiano direzione…oppure “non volontà” quando un individuo persegue il primo pensiero che gli capita, la prima opinione mutuata in TV o nel gossip, o non ne persegue coscientemente nessuna e nessuna azione volontaria ne risulta…solo automatismi!

Infatti, si potrebbe dire, la volontà esiste, ma non è obbligatoria…si può vivere egualmente, felicemente aproblematica, una vita “meccanica” fatta di automatismi: ciò che siamo abituati a fare nel day by day è spesso “automatico” e non richiede alcuna scelta, istruzione o decisione…come sarebbe il camminare o il guidare l’auto per chi già è esperto, ecc…
Per tali attività, la volontà la si esplica solo nel decidere "dove" andare, non nel ”come” andare!

Si può anche definire la "volontà" come “positiva o negativa” quando, rispettivamente, la orientiamo al perseguire in prevalenza e con impegno il ben agire o, all’opposto, il mal pensare col conseguente mal operare. Possiamo cioè scegliere e decidere il da farsi, suscitando la conseguente volontà di essere santi o quasi, oppure diavoli.

Appare da queste ultime elucubrazioni che, per uscire, anche solo un minimo dal conformismo quotidiano, occorre una scelta, una decisione ed una conseguente volontà di perseguire il deciso…altrimenti restiamo al palo.
ulysse is offline  
Vecchio 02-12-2012, 23.23.43   #12
fedebonfi
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Data registrazione: 19-11-2012
Messaggi: 6
Riferimento: Volontà - esiste?

Jakster hai centrato il mio pensiero. Il dubbio interessante risposta, devo pensarci su sulla storia del black out, anche se a pelle posso dirti che se la mente si stanca e agisce secondo l'ultima volontà prima del black out, quella è sempre volontà. Poi non ho ben capito se invece tu volessi dire che dopo il black out può anche scegliere non l'ultima volontà e allora la cosa sarebbe interessante.
fedebonfi is offline  
Vecchio 03-12-2012, 14.44.29   #13
bobgo
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Data registrazione: 17-08-2012
Messaggi: 128
Riferimento: Volontà - esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da ulysse
In questo discorso implicante la libertà, con la volontà, con la coscienza, con l'io sono ,ecc... non trovo alcun senso.

Quando non sono libero magari in un campo di prigionia, concentro la mia volontà sul sopravvivere...sul non essere preda della disperazione.
Ricordo un film su Nelson Mandela: costituì una squadra di calcio dei prigionieri e sfidò la squadra dei secondini.
Con una feroce forza di volontà, i prigionieri vinsero!
Era una questione di dignità, di rivalsa e di far valere il proprio valore, ma anche di avere uno scopo per sopravvivere.

L'essere liberi o meno non è che influisca in un senso o nell'altro: anzi la forza di volontà meglio prevale e si evidenzia nella costrizione.

Cmunque, quando si è liberi si è anche liberi di impegnarsi o non impegnarsi a compiere una grande opera: Michelangerlo era libero eppure si impegnò nelle sforzo e nella fatica di dipingere la Cappella Sistina con grande forza di volontà.
Ma poteva anche farne a meno e la sua coscienza non ne avrebbe sofferto...forse la borsa sì!

Comunque, quando si dice che la forza di volontà si evidenzia nel superamento delle difficoltà, posso anche concordare..anzi concordo senz'altro.
Ulysse, con “libertà” intendevo il libero arbitrio. Ossia “libertà di” decidere, diversa dalla “libertà da” costrizioni.

Io sono Esistenza in quanto libero. Questo non significa però essere liberi da costrizioni, ma liberi di decidere. Una decisione che potrebbe consistere anche nel semplice avallare un pensiero o un sentimento.

In quanto libero di, sono Esistenza, e lo sarei anche se mi trovassi costretto nella più angusta prigione.
bobgo is offline  
Vecchio 03-12-2012, 18.06.39   #14
fedebonfi
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Data registrazione: 19-11-2012
Messaggi: 6
Riferimento: Volontà - esiste?

Ulysse ho letto solo ora il tuo secondo post e hai ragione, la volontà esiste, tuttavia volevo mettere in luce un apparente paradosso cioè come la volontà, che ci permette di agire liberamente, ci consente di scegliere, sia che noi scegliamo di scegliere sia che non lo scegliamo è comunque una scelta, sia come condizionata dalla volontà stessa poichè ciò che facciamo è comunque quello che vogliamo per quanto non si riduca la complessità del processo decisionle o di volontà. In realtà la questione è come l'agire sia secondo me sempre come condizionato dalla volontà poichè non si può agire contrariamente ad essa (anche se sto aspettando la risposta de ildubbio). Su tutti gli aspetti legati al quotidiano non posso non darti ragione ma il punto è quello che ho appena riscritto.
fedebonfi is offline  
Vecchio 03-12-2012, 20.57.54   #15
ulysse
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Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
Riferimento: Volontà - esiste?

Citazione:
Originalmente inviato da bobgo
Ulysse, con “libertà” intendevo il libero arbitrio. Ossia “libertà di” decidere, diversa dalla “libertà da” costrizioni.
Amico bobgo, in realtà, i casi che ho citato nel post precedente sono manifestazioni di "libero arbitrio" o di "non libero arbitrio"...se così vogliamo parlare.

Purtroppo, perseguendo indefesso il mio pragmatismo, non arrivo a distinguere fra "libertà di" e "libertà da": in pratica se sono "libero di" scegliere e decidere attivando una conforme volontà, significa che sono "libero da" relative costrizioni che mi impedirebbero e non sarei più "libero di" esplicare la mia volontà...per lo meno in relazione al particolare caso in essere.

Comunque si può anche scegliere "contro"... subendone magari poi le conseguenze: sarebbe il caso di "libertà limitata" che oltrepassa il limite imposto.
Nel tuo liguaggio ne scaturirebbe "Esistenza" parziale e limitata!

O sempre "Esistenza" piena sarebbe se, superando deliberamente (con volontà) un limite di velocità segnalato e avvertito, ricevo poi relativa notifica con foto e imposizione di "contravvenzione" da pagare entro?....., ecc...

Io, quando vado in posta a pagare, mi sento molto "costretto"...non certo detentore di "libero arbitrio": significa che in quel frangente non sono "Esistenza" e potrei anche sfuggire, invisibile, alla fila?

Ma è pur vero che tutti quelli che "pagano"...controvoglia... sono "non Esistenza"...e mi chiedo se, come "non Esistenti", sarebbero o meno visibili... magari intralciandosi l'un l'altro: forse è per questo che nel mio uff. postale c'è sempre una gran confusione, nonostante i numerini.

Esulando dall'inghippo dialettico in cui mi sono cacciato, devo dire che noto che non sempre le teorie filosofiche, anche se fantasiose, sono portatrici di ordine: imponendosi di esprimere solo concetti "al limite", esulano, infatti, dalla comune psicologia e dal comune linguaggio...anche vero vivere, direi...tanto che sempre si capisce una cosa per l'altra...e il concetto, invece che "al limite" appare fumoso e contraddittorio!

Ma certo è nostra ignoranza..di noi popolo medio,...di media cultura intendo...non addentro ai segreti della !ESISTENZA".
Citazione:
Io sono Esistenza in quanto libero. Questo non significa però essere liberi da costrizioni, ma liberi di decidere. Una decisione che potrebbe consistere anche nel semplice avallare un pensiero o un sentimento.
E' vero: la decisione e scelta, con conseguente volontà di perseguire, potrebbe consistere anche nell'avvallare pensieri e sentimenti profumati di libere campagne o di odorosi funghi boschivi, persino profumo di sinistra suggerisce qualcuno.... ma ritengo problematico...per lo meno situazione incongruente... se costretti, legati, imbavagliati, torturati... riuscimo ad avvallare pensieri e sentimenti che esulino dalla particolare congiuntura.

Immagino che, nella contingenza, si persegua piuttosto, con incrollabie decisione, la volontà di resitere e trovare il modo di sfuggire e risolvere...salvarsi magari!...o si va nel pallone e si muore...o si seglie la non-volontà... non-Esistenza "costretta e indotta" di assecondare il nemico!

Forse che questo significa "Esistenza"?...forse sì, ...ma contrasta con la definizione e non vedo "libero arbitrio"...direi il contrario!

Infatti, impiantare un concetto ed una enunciazione filosofica sul cosiddetto "libero arbitrio" è a dir poco avventuroso!

Il cosiddetto "libero arbitrio" è storicamente e teologicamente un "significante privo significato" inventato dalle teologie per le esigenze teistiche di rendere gli umani responsabili delle loro azioni: non è il Dio che imbriglia, costringe e dirige le tue azioni, ma sei tu stesso, comunque, pur nelle condizioni imposte dal Dio...o dall'ambiente fisio-cocio-economico... e se sgarri vai al'inferno...o in paradiso se lo meriti!...decide lui!

Quindi il libero arbitrio presuppone un vita ulterrena che non c'è!

Ma anche se fosse, sarebbe comunque una fregatura: la libertà piena (la piena Esistenza diresti) constatiamo che non esiste...siamo comunque condizionati...quindi la libertà può essere solo relativa...per cui anche la volontà e persino l'Esistenza risultano condizionate!

In effetti, è vero che siamo solo "viventi" ed anche se evolutivamente umani HSS, la libertà di scelta e decesione incondizionata, (con consegunte volontà al perseguire e agire), è intesa, al limite, solo asintoticamente perseguibile...se vogliamo mettere i puntini sulle "i".

Diversamente, a tutto o niente, non funziona!
Citazione:
In quanto libero di, sono Esistenza, e lo sarei anche se mi trovassi costretto nella più angusta prigione.
Sarei "Esistenza" o "libero di" o "libero da"!? ...la frase mi pare ambigua!
Comunque in angusta prigione non sarei "libero di" niente o quasi: anche la "non libertà" (non Esistenza, se preferisci) è relativa!

Ultima modifica di ulysse : 04-12-2012 alle ore 13.48.19.
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