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Vecchio 16-11-2013, 00.12.39   #1
Master of Disharmony
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 04-11-2013
Messaggi: 2
Etica dell'azione

Se un'azione è buona o cattiva, secondo il vostro parere, lo si stabilisce in base alla motivazione per cui la si compie o in base al risultato, cioè alle conseguenze che essa comporta? (da quello che ho capito Kant sostiene la prima tesi, gli Utilitaristi la seconda)
Master of Disharmony is offline  
Vecchio 16-11-2013, 11.03.57   #2
sgiombo
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
Riferimento: Etica dell'azione

Citazione:
Originalmente inviato da Master of Disharmony
Se un'azione è buona o cattiva, secondo il vostro parere, lo si stabilisce in base alla motivazione per cui la si compie o in base al risultato, cioè alle conseguenze che essa comporta? (da quello che ho capito Kant sostiene la prima tesi, gli Utilitaristi la seconda)

Domanda veramente interessante.

Secondo me dipende dai fini ai quali si fa la valutazione.

Se lo si fa allo scopo di stabilire se la persona che compie l' azione sia degna o meno di stima, amicizia, eventualmente di un "premio" da tributargli personalmente (privatamente) oppure di biasimo, disprezzo ecc. é più importante l' intenziane (più o meno retta, onesta, "buona"); e qusto credo valga anche, per chi creda a una vita ultraterrena nella quale siano premiati i generosi e puniti i malvagi, in ordine a una tale valutazione.

Allo scopo (pubblico) di assicurare un' ordinata ed equa convivenza sociale (anche attraverso punizioni di reati ed eventuali gratificazioni per opere particolarmente buone) credo siano più importanti i risultati effettivamente conseguiti (ma non assolutizzerei nessuno dei due criteri in nessuna della due eventualità; per esempio la buona fede potrebbe per lo meno garantire uno sconto di pena in qualità di attenuante" nel secondo caso, mentre nel primo eventuali gravi conseguenze di fatto, anche se involontarie, dimostrerebbero per lo meno una certa leggerezza e scarsa prubenza degne di biasimo e tali da concorrere, più o meno pesantemente a seconda dei casi, alla valutazione complessiva dell' azione e dell' agente.
sgiombo is offline  
Vecchio 16-11-2013, 19.07.54   #3
maral
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Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
Riferimento: Etica dell'azione

Citazione:
Originalmente inviato da Master of Disharmony
Se un'azione è buona o cattiva, secondo il vostro parere, lo si stabilisce in base alla motivazione per cui la si compie o in base al risultato, cioè alle conseguenze che essa comporta? (da quello che ho capito Kant sostiene la prima tesi, gli Utilitaristi la seconda)
Nel primo caso la buona motivazione non è certo sufficiente a garantire la buona azione (è noto infatti che di buone intenzioni sono lastricate le strade dell'inferno), diciamo che il problema è previsionale. Nel secondo è vero che se l'esito è buono si può concludere che l'azione è stata buona. pur tuttavia a dispetto degli utilitaristi che sostengono questa tesi, questa conclusione non è di alcuna utilità e azzera il senso dell'agire. Se infatti è solo l'esito di un'azione ad attribuirne a posteriori la qualità, qualsiasi azione equivale ad un'altra mentre ci si appresta a compierla, dunque non vi saranno più né buone né cattive azioni.
Forse la soluzione sta nel considerare la qualità dell'intenzione, dell'atto e dell' effetto insieme, mantenendo reciprocamente interrelati questi momenti senza separarli tra loro.
maral is offline  

 



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