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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 20-03-2014, 17.46.52   #1
Koirè
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Data registrazione: 26-12-2012
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Storiella sufi.

Da bambino Ytzhak Mèir fu portato da sua madre dal Mggid di Kosnitz.Qualcuno si prese gioco di lui dicendogli "mio piccolo Ytzhak,ti dò un fiorellino se mi dici dove abita Dio"
"E io ,rispose il bambino,te ne do due,se mi dici dove NON abita"

Questa storiella mi fa riflettere...Dove abita e dove non abita Dio?
Nella bibbia ci sono delle indicazioni,però a volte si scontano reciprocamente...tipo...Dio è in ognuno di noi....Dio siede sul trono dell'altissimo.
Ma secondo voi dove abita Dio?

Grazie a tutti.
Koirè is offline  
Vecchio 20-03-2014, 19.11.25   #2
maral
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Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
Riferimento: Storiella sufi.

Se Dio è ovunque non è in nessun luogo. Ma essere ovunque è diverso dall'essere in nessun luogo.
maral is offline  
Vecchio 20-03-2014, 19.47.35   #3
oroboros
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Data registrazione: 26-01-2008
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Riferimento: Storiella sufi.

Dal punto di vista umano l'Assoluto è al centro di ogni suo effetto, ma dalla visuale centrale che irradia la manifestazione della realtà relativa tutto l'universo è nell'assoluto. Entrambe le visuali hanno la loro ragione d'essere, ma risulta essere evidente che il regno dei limiti, l'universo, non potrebbe contenere la Realtà illimitata, così come il meno non può contenere il più. Se si vuole essere aderenti ai princìpi universali è necessario dire che il rapporto tra contenente e contenuto ha un valore esclusivamente analogico, perché è ristretto alla nozione di estensione, mentre l'Assoluto non è sottomesso ad alcun limite o condizione. La stessa questione, con un'analoga risposta, è data dal chiedersi se l'Assoluto è nell'uomo o è l'uomo a essere nell'Assoluto.
oroboros is offline  
Vecchio 20-03-2014, 22.54.34   #4
donquixote
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Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
Riferimento: Storiella sufi.

Dio è in ogni luogo, ma in nessun luogo. Significa che è ovunque ma non bisogna commettere l'errore di guardare davanti a sé e pensare di vedere Dio. In nessun luogo vuol dire "in nessun luogo particolare", perché se dicessimo che Dio è in un determinato luogo vorrebbe dire che non è in tutti gli altri, e questo non è corretto. Così come si dice che è in ogni cosa, ma in nessuna in particolare. Essendo Spirito Puro pervade di sé ogni ente ed ogni cosa creata, così come allo stesso modo si può dire che ogni cosa creata è in Lui.
La stessa cosa è dire che Egli è in ognuno di noi come anche che ognuno di noi è in Lui. Tutti i luoghi ove si indica la Sua dimora sono corretti, ma nel contempo non lo sono se tale dimora esclude tutte le altre possibili.
donquixote is offline  
Vecchio 21-03-2014, 00.50.43   #5
green&grey pocket
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Riferimento: Storiella sufi.

il sufismo mi manca...

comunque ha ragione maral...dalle ricerche di agamben sui troni vuoti delle grandi chiese orientali, si tratta di incisioni su parete, emerge il tema dell'assenza di Dio.
Ossia la gloria è senza oggetto, un tema direi portato alla perfezione dal luteranesimo o dalla teologia negativa.
(in questo senso dio è in nessun luogo)

ma anche come ribatteva un amico credente, il trono è vuoto perchè gesù è fra noi lasciando il trono vuoto, un messaggio cioè di attenzione alla vita attiva, probabilmente più consono alla visione delle chiese d'oriente(questo l'ho appena studiato )...non so se rientri in questo il sufismo, di cui non so nulla.
(in questo caso gesù è nella vita quotidiana di tutti noi, e cioè in ogni luogo).
green&grey pocket is offline  
Vecchio 21-03-2014, 09.09.04   #6
Koirè
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Data registrazione: 26-12-2012
Messaggi: 111
Riferimento: Storiella sufi.

Citazione:
Originalmente inviato da green&grey pocket
il sufismo mi manca...

comunque ha ragione maral...dalle ricerche di agamben sui troni vuoti delle grandi chiese orientali, si tratta di incisioni su parete, emerge il tema dell'assenza di Dio.
Ossia la gloria è senza oggetto, un tema direi portato alla perfezione dal luteranesimo o dalla teologia negativa.
(in questo senso dio è in nessun luogo)

ma anche come ribatteva un amico credente, il trono è vuoto perchè gesù è fra noi lasciando il trono vuoto, un messaggio cioè di attenzione alla vita attiva, probabilmente più consono alla visione delle chiese d'oriente(questo l'ho appena studiato )...non so se rientri in questo il sufismo, di cui non so nulla.
(in questo caso gesù è nella vita quotidiana di tutti noi, e cioè in ogni luogo).

Il sufismo ha prodotto nei secoli una letteratura molto vasta che si è espressa principalmente nell'ambito della letteratura araba e della letteratura persiana, ma ha trovato espressione anche in molte altre lingue (turche, indiane, maleo-indonesiane ecc.). Tra i generi coltivati si annoverano: i libri devozionali (preghiere, meditazione, esercizi spirituali ecc.); i testi agiografici, contenenti le biografie e le sentenze dei sufi più noti; i testi che illustrano le dimore o stazioni della via spirituale; infine, i trattati teorici di vario argomento, spesso di natura apologetica. Un'altra tipica espressione del sufismo è nella letteratura in versi che annovera poeti di prima grandezza sia di espressione araba (Ibn al-Farid, Ibn 'Arabi) che persiana (Farid al-Din al-Attar, Rumi, Hafez, Gohar Shahi)
Il sufismo o tasāwwuf (arabo: تصوّف‎ - taṣawwuf) è la forma di ricerca mistica (da mysticos, cioè "pertinente l'iniziazione") tipica della cultura islamica.
Il sufismo viene a volte definito come l'unione antica del cristianesimo e del neoplatonismo che diede vita ad una forma di ricerca interiore, il misticismo dell'islam.
Il sufismo è una disciplina che riguarda la conoscenza diretta di Dio; le sue dottrine e i suoi metodi sono derivati principalmente dal Corano, ma utilizza anche concetti derivati da fonti greche, persiane antiche e indù. Comunque, nonostante le idee prese in prestito da culture e religioni precedenti, si può affermare che l'essenza del sufismo sia prettamente islamica.

(Preso da Wikipedia)
Koirè is offline  
Vecchio 21-03-2014, 11.06.05   #7
oroboros
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Mi spiace per Wikipedia, ma il misticismo non ha punti di contatto con l'iniziazione e il termine "mysticos" non è riferito alla sfera iniziatica, ma a quella della visione esterna al mistico il quale sempre dubita di ciò che vede proprio perché stessi effetti possono avere cause in opposizione tra loro in dipendenza delle intenzioni nutrite. Il mistico ha un atteggiamento passivo, mentre l'iniziato ce l'ha attivo nei confronti del Mistero.
Prova a digitare, su Wikipedia, "metafisica"... otterrai risposte contraddittorie come quella che subordina la metafisica alle filosofie concepite dagli uomini, quando è evidente che una dottrina unica, che si occupa dell'universale, non può essere contenuta da filosofie molteplici orientate verso interessi individuali. L'amore per la conoscenza non è la Conoscenza.
oroboros is offline  
Vecchio 21-03-2014, 11.33.32   #8
Duc in altum!
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Dio è dovunque, soprattutto nel gesto caritatevole, nell'azione sinceramente autentica dell'amore; molto meno nella buona intenzione che si ferma alla sola concezione; totalmente assente, ossia Dio non c'è, in tutto ciò che opera il male, che è esistere in forma contraria all'essere di Dio.
Ecco dunque l’inferno: la scelta dell’uomo di rifiutare Dio.
Il tormento dunque è l’assenza di Dio, il luogo dove Dio non abita.
Duc in altum! is offline  
Vecchio 21-03-2014, 13.53.42   #9
maral
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Citazione:
Originalmente inviato da Duc in altum!

Il tormento dunque è l’assenza di Dio, il luogo dove Dio non abita.
Non sono filosoficamente d'accordo. Non può esservi luogo ove Dio (inteso come essere e non come volontà) non abiti e da cui sia assente, possono esservi invece luoghi in cui se ne vuole l'assenza affinché il divenire con tutto il tormento della sua contraddizione sia possibile.
maral is offline  
Vecchio 21-03-2014, 14.24.04   #10
oroboros
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Citazione:
Originalmente inviato da Duc in altum!
Dio è dovunque, soprattutto nel gesto caritatevole, nell'azione sinceramente autentica dell'amore; molto meno nella buona intenzione che si ferma alla sola concezione; totalmente assente, ossia Dio non c'è, in tutto ciò che opera il male, che è esistere in forma contraria all'essere di Dio.
Ecco dunque l’inferno: la scelta dell’uomo di rifiutare Dio.
Il tormento dunque è l’assenza di Dio, il luogo dove Dio non abita.

La tua è una interpretazione morale, originata dalla visione che tenta di ridurre uno dei due elementi di un'opposizione al proprio contrario, nello specifico l'opposizione è quella tra il bene e il male. È. questa, una interpretazione successiva a quella attribuita, a torto o a ragione, ai Manichei. In realtà nessuna delle due polarità può essere ricondotta all'altra che le si oppone, perché entrambe sono necessarie al comporre l'unità dalla quale procedono nella necessità, che è anche contingenza, di dover rappresentare una lotta che si trasformerà nella danza che muove i suoi passi verso l'Unico. Centro dove si risolvono tutte le opposizioni nella loro ragione essenziale d'essere. È per questo che la dottrina metafisica è detta essere "Non duale".
oroboros is offline  

 



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