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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 09-05-2014, 13.05.36   #11
paul11
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Citazione:
Originalmente inviato da leibnicht
Vi prego di perdonarmi, non voglio essere arrogante. Eppure non comprendo la banalità, l'inattualità di queste discussioni.
Ripeto: scusatemi, probabilmente sbaglio io.
Eppure mi sembrate tutti volare come farfalle o mosche sopra la Realtà mostruosa che vi-ci riguarda.
Pensate davvero che la Filosofia sia una Torre d'Avorio che, altissima e immutabile, si erge sopra le Cose della società e della vita?
Vi affascina, forse, l'immagine di essere i corvi neri che abitano l'avorio?


La filosofia può aiutare a capire la realtà, ma da sola non può dare risposte.

La risposta sull'Essere la può dare solo un'antichissima tradizione orale (nemmeno scritta)sopravvissuta: le uniche due tuttora sopravvissute sono i sacerdoti induisti che si tramandano a memoria parti di testi vedici(es. il Mahabharata) e la tradizione orale del Talmud perchè conoscono segreti pre-diluviani, e cioè prima che fu detto a Daniele ." Sigilla il Libro..." (fu una precauzione in quanto l'umanità era "corrotta", per cui la dottrina diviene segreta e orale)
Attenzione questa non è spiritualità, religione ecc. è prima di tutto logica,storia (infatti la parte antica della Bibbia è detto vecchio TESTAMENTO). Negli scritti vedici ci sono trattati di astronomia e nel Talmud ebraico si parla chiaramente di ingegneria genetica: sono tramandazioni di antichissime conoscenze .
L'eliocentrismo era già chiaro sia agli Ary che agli Ebrei,molto prima di Copernico e Galileo.
E sia per gli Ebrei che per i Veda questo è un tempo di decadenza: per i primi per errori di ingegneria genetica (i Giganti, fra cui Golia, erano macchine da guerra umani): per i secondi in quanto il Kaly Yuga corrisponde al ciclo temporale in cui l'umanità decade.

Se si vuole attendere che la scienza con la baggianata evoluzionistica e quindi sposando la tesi materialista, giusitificatrice del più forte vince, e l'altra altrettanto baggianata creazionista , diano risposte sulle origini umane e non capiscono che il cervello umano essendo "macchina" qualcuno lo ha creato e non certo per autopoiesi della materia, confidi pure nella sua esistenza da alienato che continuerà ad aumentare.
La filosofia esce culturalmente dalla stessa matrice della scienza moderna,così pure (purtroppo) il cristianesimo. Sono discipline culturali "adattative" e in quanto tali prive di una originalità fondante. Ecco perchè non possono per costruzione logica arrivare a una fonte di verità, ma diventano secolarizzazione, opinione, probabilità.
paul11 is offline  
Vecchio 10-05-2014, 00.50.47   #12
green&grey pocket
Ospite abituale
 
Data registrazione: 12-01-2013
Messaggi: 331
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Non capisco questo tuo slittamento di senso.

Ho avuto il piacere di conoscerti come il relatore della realtà come palude, come stagnazione, ho avuto il piacere di conoscere apprezzare e ora condividere l'idea di un Kant religiosamente protestante che tu hai introdotto in un vechhio 3d.

Ma...

Nel tuo ultimo post parlavi di mancanza di dialogo sul reale...francamente non ti ho risposto, perchè identificavi il reale in una sorta di tua (e solo tua) idea naturalistica che io chiamo morale (nel senso di luogo comune, di costume, perfino di bieca ideologia).

Francamente se la realtà è una selva di significazioni (metafora tua che condivido), dove ognuno di noi è perso al suo interno, non vedo come possa essere la soluzione un "prendere di posizione".
A me sembra una fuga da quella palude, che però aimè coincide con il reale con il paradossale, persino con l'inutile.
Stare in questa significazione è probabilmente lo scontro più duro.
Parlare di metafisica piuttosto che non di ipotetiche etiche, nella foresta delle significazioni francamente la differenza è pari allo zero.

Ma anche se volessimo far nostre le idee di trasformazione sociale, veramente pensiamo che le parole siano uno strumento utile ad esso?

Tra l'altro queste sono supposizioni, perchè veramente in maniera arrogante per esempio anche nell'altro 3d tuo non hai dato una risposta...forse le risposte che là ti davano non erano alla tua altezza?

Probabilmente non ce ne saranno nemmeno in questo.

Insomma parli di dialogo ma non ci dai nessun appiglio per capire meglio cosa intendi. Forse non hai abbastanza pazienza, forse non ti interessa realmente dialogare (e scusami ma l'impressione che ho è proprio quest'ultima)

se non è errare questo, non so più cosa lo sia.
green&grey pocket is offline  
Vecchio 10-05-2014, 08.58.13   #13
CVC
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Citazione:
Originalmente inviato da leibnicht
radice ontologica


Tutto sbagliato. Primum vivere deinde philosophari, non significa banalmente far prevalere l'azione sulla riflessione... Significa, invece, che il primato dell'ex-sistenza coincide con l'impossibilità dell'interrogarsi dell'Essere a prescindere dall'Esserci: anzi, esso è reso possibile (e rendersi possibile vuol dire "aspirare a realizzarsi") da questo. La Filosofia non può dar frutti, soltanto semi: ma proprio perché il senso della Filosofia non è "tingere il grigio con il grigio", bensì generare "semi", allora la terra, il terreno non possono essere estranei a lei, anzi.
.
Ma io non penso, e son sicuro di non aver detto, che bisogni prima vivere e poi filosofare. Anzi è proprio il contrario, è l'azione ragionata che distingue l'uomo da tutte le altre cose. Epicuro diceva che un filosofo non è tale se non cura una qualche passione. Tengo a sottolineare, per quanto riguarda il mio modo di intendere la filosofia, che la filosofia è una cura e non un esercizio intellettuale fine a se stesso.
Cosa cura? Platone dice: “La parte ferina e selvaggia del nostro essere non esita a tentare, nella nostra immaginazione, di unirsi alla propria madre o a qualunque altro essere, uomo, dio, bestia; non c'è assassinio di cui non si macchi, nè alimento da cui si astenga, insomma, non c'è follia nè spudoratezza che si vieti”
Se è così, significa che il nostro animo è soggetto a spaventose malattie, e la filosofia è l'esercizio razionale-intellettuale-spirituale che cura le passioni irrazionali
“La sorte ti ha posto tanti problemi, e non li hai ancora risolti, e stai li a cavillare? Insegnami come posso far sì che la paura e la tristezza non turbino il mio animo. Si faccia qualcosa!”
Questa è per me la filosofia
CVC is offline  
Vecchio 10-05-2014, 09.08.21   #14
maral
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Messaggi: 1,314
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Citazione:
Originalmente inviato da leibnicht
radice ontologica

Mi sai dire che cosa significa "radice ontologica" ?
Radice ontologica è quello che acquario69 chiama il perno "centrale" che rimane immutabile, il cardine che produce l'apparire del continuo girarci attorno dell'esistere. La filosofia non consente di afferrare questo significato cardine, sarebbe comunque impossibile, ma di dare senso a mezzo di un produrre significati (e quindi senso) per quel "girarci attorno" che si manifesta come agire. E in tal modo, grazie alla filosofia, l'agire diventa un agire sensato e non un puro errare.
maral is offline  
Vecchio 10-05-2014, 13.02.27   #15
Giorgiosan
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Caro leibnicht, credo di aver capito cosa era sotteso alla considerazione d'apertura: una certa insofferenza verso la frivolezza che manifesta spesso quell'esercizio dialettico che riduce la filosofia ad astrusa e ridicola esibizione verbosa.
Rassegnati, è il tempo del pensiero debole che produce raramente sapienza:
è anche il google mode con cui quasi tutti affrontano ogni argomento senza una riflessione "vissuta", con e per la fretta di ingurgitare quanto più nozioni possibili nel minor tempo possibile ed anche, talvolta, millantando una conoscenza che non si possiede ... una specie di bluff culturale.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 10-05-2014, 14.17.12   #16
Koirè
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Messaggi: 111
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Caro leibnicht, credo di aver capito cosa era sotteso alla considerazione d'apertura: una certa insofferenza verso la frivolezza che manifesta spesso quell'esercizio dialettico che riduce la filosofia ad astrusa e ridicola esibizione verbosa.
Rassegnati, è il tempo del pensiero debole che produce raramente sapienza:
è anche il google mode con cui quasi tutti affrontano ogni argomento senza una riflessione "vissuta", con e per la fretta di ingurgitare quanto più nozioni possibili nel minor tempo possibile ed anche, talvolta, millantando una conoscenza che non si possiede ... una specie di bluff culturale.

Invece la mia prima impressione sia che provi insofferenza x le"banalità "esposte con linguaggio semplice e capile,prediligendo post ed interventi con parole astruse e linguaggio da medici...
Spero ardentemente di sbagliare,perchè la Filosofia deve essere,specialmente ora nel 2014,alla portata di tutti quelli che la ricercano,anche se hanno una quinta elementare in tasca.

S.g
Koirè is offline  
Vecchio 11-05-2014, 09.11.06   #17
Giorgiosan
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Come ho detto molte volte, tutti sono filosofi naturaliter, e nei nostri tempi la diffusione enorme della cultura e della informazione, dovuta soprattutto alla rete, "democratizza" anche la filosofia come disciplina accademica. Questo non può che essere un bene.

C'è tuttavia anche un altro aspetto non trascurabile: come disciplina, la storia del pensiero è antica quanto l'essere umano. Nel corso dei secoli gli uomini si sono cimentati con le eterne domande che l'esistenza stesse "impone" lasciando un patrimonio culturale che non può essere trascurato e tantomeno dimenticato, pena il produrre riflessioni naif.

Ci sono temi filosofici che in determinate epoche sono stati vagliati, esplorati, dissezionati, fino alla nausea. Come per ogni disciplina è insensato ricominciare da zero quindi conoscere la storia della filosofia è quanto mai utile, aiuta a maturare intellettualmente.

In questo cammino storico della riflessione vi sono dei "pensatori must" dai quali non si può prescindere perché gli effetti del loro pensiero sono presenti e funzionanti nel nostro tempo. Esserne all'oscuro è come navigare alla cieca.

Ultima modifica di Giorgiosan : 11-05-2014 alle ore 12.48.33.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 13-05-2014, 18.05.01   #18
Garbino
Garbino Vento di Tempesta
 
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Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Ciao Leibnicht,

non c' è niente da perdonare ed è capibile che ci possano essere delle
difficoltà a comprendere il perché di questo partecipare a discussioni
filosofiche che spesso non approdano ad un nulla di fatto, tanto che tu le
accomuni ad un bisbigliare in una torre d' avorio, lontana dalla realtà e
dal senso comune delle cose.
E non c' è niente da perdonare perché noi, pluralia maiestatis, non ci
sentiamo offesi né colpiti dalla tua affermazione. Noi agiamo così perché
amiamo farlo. La nostra mente non è mai sazia di sapere e ci piace il
ragionamento filosofico. Ci piace ed amiamo la filosofia perché essa ci
conduce dove noi vogliamo arrivare e non potremmo fermarci neanche
se volessimo. Naturalmente senza offesa, spero.
Garbino Vento di Tempesta. E' da tempo che alcuni amici mi chiedevano
di iscrivermi a questo forum e ho deciso di farlo. Grazie d avermi ospitato
sperando di non aver pestato i piedi a nessuno.
Garbino is offline  
Vecchio 14-05-2014, 21.42.50   #19
Galvan 1224
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Messaggi: 189
Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Ieri pomeriggio ho incontrato un amico che mi ha raccontato d’esser scampato per un nulla a un incidente d’auto.
Si è semplicemente addormentato (un po’ dopo mangiato e si sa che la digestione fa di questi scherzi), era la prima volta in tal modo.
Ma si è svegliato, fortunatamente in tempo, quando la ruota anteriore destra è scesa oltre la posa d’asfalto, strisciando la meccanica.
Tutto bene, alcun danno ma una bella paura. Avesse sterzato a sinistra…

Per tutto il pomeriggio non mi sentivo bene e alla sera mi arriva una mail… un altro mio amico non è più… la lista delle partenze ha completato in pochi anni le dita di una mano e mi è stato suggerito di cominciar a “toccarmi”.

Al di là dell’ironico consiglio non credo si possa far molto, nella vita si arriva a far di questi conti… se siam fortunati, altrimenti li fanno gli altri col nostro caso; ma prima o poi accadrà comunque.

Ovviamente la scontata morale è come si viva l’arco di tempo concessoci, e la risposta sarà differente per ognuno.

Cambia qualcosa se tra le innumerevoli possibilità una ristretta cerchia di persone si dedica a trascorrere il tempo impegnandolo in ragionamenti sull’esistenza?
Come che sian, astrusi o astratti, semplici o concreti ecc. non parton tutti dalla constatazione della nostra impermanenza? Esisterebbe la filosofia (e la spiritualità) senza il corvo nero che ci volteggia sul capo attendendo la nostra ora?

Se la realtà materiale ultima (non credo l’amico leibnicht ne intenda altre e non scarto l’ipotesi che al dunque, ammesso d’averne il tempo, anch’io la percepirò in tal modo, mai dire mai) potrà apparir mostruosa, è pur sempre non ora, non in questo momento e anche per chi sia sofferente per tanti motivi, non solo fisici, vi son almeno attimi di tregua.

Ma per chi vivesse paventando quel momento al punto di ceder anticipatamente al corvo – che così inizia a banchettar col nostro pensiero… e infine con la carne – la vita non sarà più tale e guardando chi nell’attesa abiti nella torre (in una delle molti torri…) e discuta alla fin del nulla illudendosi d’affrontar il cuor della questione, costui potrebbe considerar più vera la propria posizione.

Né più né meno dell’altre e il mistero non sarà mai rivelato (appena qualche sprazzo di luce…), se c’è una cosa di cui son certo è questa.

Quindi siam tutti uguali o v’è qualche differenza, qualcosa che odora di limone nella notte?

Ier sera avevo spento il telefono e son andato a letto presto… sì, m’era dispiaciuto molto per l’amico perso, anche perché son passati anni dalle nostre ultime frequentazioni (durante le quali mi son ben divertito) e non avevo fin quel momento realizzato che quel che c’è stato è tutto quel che poteva esserci. L’arco temporale s’era chiuso.

Stamani il messaggio che non lessi ier sera: una cara persona m’avverte che il fior dell’orchidea si è aperto… il mio amico sarà sempre qui con me, nella memoria.

PS- al momento siam in tre per un caffè a Milano (mi dispiace per Mymind ma son contento per lui che abiti in tal bel posto… beh, nell’occasione ci si potrebbe collegar con skype, tanto per un saluto…).
Questa come tutte le idee (non intenzione sociale… ) ha un suo arco temporale d’effettività… in quanto al valor di tal azione, il ritrovarsi d’un gruppetto d’amici (va beh, conoscenti con interessi comuni… m’allargo sempre…) che dite, ne ha come ogni altra o ne scorgete uno d’aggiunto?

Lavazza, eh… (il caffè del paradiso, non so se mi spiego…)

Un saluto al vento dell’Italia centrale…
Galvan 1224 is offline  
Vecchio 30-05-2014, 03.54.55   #20
leibnicht
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Riferimento: Stupidità (La torre d'avorio della filosofia)

Vedo dalle risposte che la Filosofia è morta. Essa è divenuta chiacchiericcio svagato per uomini senza futuro e senza intelligenza.
Dovrà risorgere altrove e in altre lingue, qui un secondo medio evo si sta diffondendo ed è l'unica Realtà. Stupidamente abbiamo gettato anni delle nostre vite studiando e cercando di capire, ma questo sforzo inutile per fortuna si mostra semplicemente "vuoto" e "vano", non controproducente o cattivo.
Non soltanto "scrivere", ma anche "parlare" in questo mondo degenerato e falso è "perder Tempo, ché a chi più sa più spiace." Meglio il silenzio, e basta.
leibnicht is offline  

 



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