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Vecchio 24-01-2015, 15.16.26   #1
elsire
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 27-08-2014
Messaggi: 162
Progetto "HEAVEN" per il trapianto di cervelli. E l'"IO" di chi sarà?

Il Prof. Canavero illustre neurologo e neurochirurgo di Torino, ha recentemente presentato al pubblico della comunità scientifica, il progetto "HEAVEN", che ha come obiettivo il trapianto di cervello nell’uomo.
In effetti, come lo stesso Canavero osserva, sarebbe più opportuno parlare di trapianto di corpo: l’obiettivo è infatti di trapiantare l’intera testa di un individuo, sofferente di una malattia somatica estesa a molti organi, o con una tetraplegia da lesione spinale, sul corpo di un donatore morto per una lesione cerebrale.
Ovviamente, l’operazione presenta complessità tecniche di grado estremo, nonché problematiche filosofiche, etiche e psicologiche rilevanti.
L'"IO" mentale di un individuo, invero, non scaturisce dal solo cervello, ma da tutto il sistema neurale corporeo e midollare, di cui il cervello ha solo funzione, per così dire, "apicale".
Ed infatti, noi diciamo "IO ho un cervello", e non "IO sono un cervello"; e, se è per questo, dichiamo pure "IO ho un corpo", non "IO sono un corpo".
Ora, nel caso del trapianto di cervello, quello del donante/donatario si congiunge al midollo spinale del donatario/donante e le singole cellule cerebrali inviano un prolungamento (assone) nel midollo del nuovo corpo; cioè, un intimo collegamento tra donatore e ricevente che non si limita all’unione meccanica di organi, ma richiede il ristabilirsi di una continuità tra monconi di assoni del donatore e del ricevente: cioè dell'intero sistema neuro-cerebrale.
Sarebbe come segare a metà il motore della propria automobile e ricongiungerlo con l’altra metà di un altro motore simile (sepre che funzioni).
Non è una incorporazione...ma una fusione.
In altre parole, un tal genere di operazione mette in discussione l’identità stessa della persona; ed infatti al momento attuale è vietato dalla legge.
Questo dal punto di vista etico.
Dal punto di visita filosofico, invece, un esperimento del genere ci induce a riflettere sullo stesso concetto di "io".
Ed infatti, visto che, come sopra accennavo, noi non siamo nè un corpo nè un cervello...ma, semplicemente, "li abbiamo", il risultato della fusione sarà posseduto dall'"io" di chi?
Verrebbe da dire dall'"io" di chi ci ha messo il cervello, visto che le aree della memoria ecc., si trovano nella corteccia; ma sembra che tutte le aree cerebrali siano comunque connesse in via midollare all'intero corpo.
Quindi?
Mah!
E per chi crede all'esistenza dell'anima?
Ci saranno forse due anime che faranno a cazzotti per rivendicare la proprietà di quello che, adesso, è divenuto un unico corpo?
Fortunatamente, per ora, il progetto non sembra realizzabile...nè sotto il profilo medico, nè sotto quello in giuridico.
Ma ci scommetto che in futuro sicuramente lo sarà.
Per cui cominciamo a porci qualche domanda al riguardo, se non altro in via meramente accademica.
elsire is offline  
Vecchio 26-01-2015, 19.37.13   #2
sgiombo
Ospite abituale
 
L'avatar di sgiombo
 
Data registrazione: 26-11-2008
Messaggi: 1,234
Riferimento: Progetto "HEAVEN" per il trapianto di cervelli. E l'"IO" di chi sarà?

@ Elsire
(ho dovuto cancellare la citazione del tuo intervento perché mi compariva la scritta "hai usato troppe immagini e non si può inviare la risposta)"

Da un punto di vista ontologico non c' è problema: sarebbe trapianto di un corpo a un cervello; continuerebbe (e diverrebbe, muterebbe) l' esperienza cosciente del cervello vivo a cui fosse trapiantato il corpo vivo privato del cervello morto; magari con l' inconveniente -peraltro superabile- di ricordarsi benissimo di avere gli occhi azzurri e accorgersi che invece sono castani (l' esperimento mentale di Putnam del "cervello nella vasca", di qualche decennio fa, ha risolto a mio avviso definitivamente la questione; prima che si ponesse: potenza della filosofia!).

Ma si tratta di una delle frequenti sparate propagandistiche cui da tempo ci hanno abituato gli accademici dei più diversi campi della ricerca per épater l' opinione pubblica e i politicanti e spillare (i sempre più scarsi) finanziamenti pubblici.
E su questo, sull’ etica prevalente fra i ricercatori scientifici ci sarebbe molto da dire: sono finiti da un pezzo i tempi del grandissimo Sabin che rifiutò di brevettare il suo vaccino per la poliomielite per non arricchirsi spropositatamente al prezzo di privare tantissimi bambini delle cure che avrebbero potuto prevenire a molti di loro vari gradi, anche gravi, di invalidità e ad altri la morte!

I meno giovani di voi ricorderanno certamente la bufala dell’ energia da fusione nucleare per uso civile , “inesauribile” (sic!) e “non inquinante” (a-ri-sic: alla faccia del II principio della termodinamica!) entro vent' anni, sparata alla metà dei settanta del secolo scorso.
Ebbene, di anni ne sono passati quaranta e la meta appare ben più lontana di allora!

Ultima modifica di sgiombo : 27-01-2015 alle ore 08.11.14.
sgiombo is offline  
Vecchio 27-01-2015, 08.00.26   #3
elsire
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 27-08-2014
Messaggi: 162
Riferimento: Progetto "HEAVEN" per il trapianto di cervelli. E l'"IO" di chi sarà?

Sono d'accordo...penso anche io che si tratti di una delle frequenti sparate propagandistiche.
Quindi, il problema, più che metafisico, è etico:
a) E' morale fare annunci del genere, illudendo dei poveri disgraziati?
b) Posto che non sia una sparata (almeno in prospettiva futura), un intervento del genere potrebbe considerarsi moralmente accettabile.
Quanto alla prima domanda, propenderei per il no...anche se, spesso, le chimere aiutano a vivere.
Quanto alla seconda domanda (molto ipotetica), credo che, per rispondere, bisognerebbe verificare, in concreto, le conseguenze effettive di una simile operazione.
elsire is offline  
Vecchio 31-01-2015, 23.57.38   #4
April 24th
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 16-09-2014
Messaggi: 13
Riferimento: Progetto "HEAVEN" per il trapianto di cervelli. E l'"IO" di chi sarà?

Ciao a tutti!!!
Prima di esporre il mio pensiero faccio una piccola premessa.
Innanzi tutto bisogna ricordare che il cervello è parte del corpo, è collegato al corpo ed è in equilibrio con esso.
Anche parlando semplicemente in modo materialistico, si può dire che il cervello trapiantato non sarà lo stesso di quello del corpo precedente perchè dovrà riequilibrarsi con un sistema nuovo.
Infatti, i diversi livelli di sangue, ossigenazione, apporto di nutrienti e la stimolazione sensoriale, cambieranno in qualche modo (anche minimo ma non trascurabile) il cervello.
Inoltre, la plasticità della corteccia è dimostrata, quindi anche le varie aree cerebrali si disporranno in modo diverso da quello iniziale.
Anche solo per questi motivi si può dire che l'identità originale può modificarsi fino a perdersi completamente.

Una volta detto questo, bisogna chiedersi quale sia lo scopo del trapianto e la sua applicazione pratica. A mio parere le alternative sono due:
1) si vuole salvare un grande cervello, migliore di molti altri, ma privato dell'integrità del corpo, e renderlo nuovamente in grado di operare
2)si vuole preservare un corpo perfetto per l'attività fisica (sport, lavoro, ecc.) dal decadimento dovuto alla morte del cervello

A questo punto dobbiamo chiederci:
Sono cose per cui è indispensabile avere un'identità???

Se la risposta è sì, allora queste operazioni di trapianto non avrebbero senso.
Se la risposta è no, allora il problema diventa una questione rilevante e deve essere risolto.
April 24th is offline  

 



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