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Vecchio 07-02-2015, 13.09.51   #1
Ford
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 07-02-2015
Messaggi: 5
Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

Salve a tutti; premetto che questa è la prima discussione che apro e pur avendo letto il regolamento potrei violare qualcosa, vi chiedo quindi di non saltarmi addosso in caso commettessi qualche errore già da questo post.

La mia domanda sta tutta nel titolo: cos'è la normalità ed IN BASE A COSA VIENE STABILITA.

Ho fatto qualche ricerca ma, volendo riassumere in una frase il contenuto di tutto il materiale che ho trovato, tutti affermano che "Quello che è normale lo stabilisce la società"(e su questo posso essere d'accordo) e concludono affermando "la normalità è un concetto del tutto arbitrario" (problema)

Non considero possibile che il concetto di normalità sia del tutto arbitrario e che sia legato solamente ad elementi mutabili come il contesto storico, mentalità della gente, ecc. Ci deve per forza essere un filo conduttore attorno al quale, in tutti i suoi mutamenti e variazioni, il concetto di normalità si costruisce (Ma voglio sentire le vostre idee).

Ora però il mio problema è: qual'è questo filo?

Cioè, "quali sono quegli elementi che non potrebbero mai essere esclusi dal concetto di normalità" o volendo "quali sono quelle cose che sono sempre state considerate normali e che non potrebbero mai essere messe in discussione"? Trovare queste significa trovare quello che è il FONDO DI VERITÀ presente in quel pentolone che viene chiamato normalità.

Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà rispondere.

Ultima modifica di Ford : 07-02-2015 alle ore 14.13.53.
Ford is offline  
Vecchio 09-02-2015, 23.53.31   #2
maral
Moderatore
 
L'avatar di maral
 
Data registrazione: 03-02-2013
Messaggi: 1,314
Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

La normalità non ha un contenuto specifico, oggi (un tempo forse era diverso, quando essere normali significava soprattutto un palese dover essere in conformità a una certa visione metafisica del mondo) può solo essere l'opinione media, il comportamento medio, decurtato da ogni devianza e del tutto indipendente da ciò che esprime: può esprimere in linea di principio qualsiasi cosa, basta che rappresenti la media e ovviamente la media dipende sempre dai contesti di campionamento in cui si realizza.
Ovviamente la normalità, essendo il comportamento medio non esiste per nulla, non è di nessuno, poiché ognuno, come individuo, ha la sua specificità che lo differenzia dalla media, la normalità non è quindi mai perfetta, se fosse perfetta sarebbe una mostruosità terribile. Essere normali è sempre un esserlo più o meno, un esserlo in media appunto.
maral is offline  
Vecchio 10-02-2015, 09.35.53   #3
CVC
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

Se si sapesse cos'è la normalità si sarebbero risolti forse tutti i problemi di filosofia e psicologia. Senza voler fare l'etimologo da mercatone, credo che normalità derivi da norma, quindi dovrebbe implicare l'adesione a opinioni e modi di agire accettati e condivisi, o che si assumono accettati e condivisi, dalla maggior parte degli uomini. Questo forse implica il fenomeno di convergenza verso la media, come osservò Gauss, se si campiona un certo numero di eventi, si nota che la maggior parte dei valori si raggruppa intorno alla media. L'altezza, il peso, l'età delle persone e, a quanto pare, pure le idee. Si dice che la democrazia si fondi sulla convergenza verso la media, non vince il candidato migliore, ma quello che l'uomo medio ritiene essere il migliore. Da qui il paradigma dell'uomo medio, tutti vogliono sapere chi è l'uomo medio: i candidati alle elezioni, i produttori di prodotti, gli scrittori di romanzi, i pubblicitari, gli autori televisivi. E poi, voilà, ecco che ti creano il mondo fatto su misura per l'uomo medio. Che è, mediamente, il miglior mondo possibile.
Due osservazioni. La prima è che se nessuno si fosse mai scostato dalla media, non ci sarebbero mai state innovazioni. La seconda, se io ho mangiato un pollo e tu non hai mangiato niente, mediamente abbiamo mangiato mezzo pollo a testa. Eppure il mio stomaco è pieno e il tuo è vuoto. Non sempre le medie rispecchiano la realtà.
CVC is offline  
Vecchio 10-02-2015, 14.40.52   #4
marco alessi
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 05-02-2015
Messaggi: 10
Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

La normalità è sentirsi normali o vedere gli altri come normali. Noi possiamo immaginarci un comportamento sia normale che anormale in base a delle nostre congetture personali.
Un comportamento normale, è un comportamento che sta all'interno di un casellario di fattispecie: quel comportamento è normale perchè così è la realtà; quel comportamento è anormale perchè dentro la realtà qualcosa viene celato: in sostanza la realà non è come si presenta ai miei occhi e il comportamento ritenuto previsto viene modificato da una variabile interveniente non conosciuta e quindi sfasa il normale svolgimento dell'agire (potremmo parlare in un certo di anomalia contro normalità).
Possiamo però definire un soggetto come anormale a prescindere, cioè: conosciuto nella sua totalità e senza che nessuna terza variabile influenzi il suo stato è considerato comunque anormale. Questa classificazione è data, a mio parere in superficie, quando un soggetto diverso da una campione di altri soggetti è diverso e quindi anormale.
in realtà, se scaviamo in profondità, dei soggetti che conoscono lo stato di un certo tipo di società più o meno ristretta, comprendono perfettamente che i comportamenti diversi dei singoli soggetti fanno parte della normalità fisiologica sociale, quindi diversità non è sinonimo di anormalità ma, conoscendo questa condizione continuano a definire questa ciò come anormale. In questo caso la parola normalità perde il suo significato scientifico e/o sociale, cioè: nel momento in cui io prevedo un comportamento e il soggetto si comporta secondo la mia previsione allora significa che tutto è normale e, nel momento in cui io accetto che la anormalità fa parte della fisiologia sociale, allora non vi è motivo di considerare quello stato come anormale. La condizione particolare che in questo caso assume la parola normalità/anormalità è il paragone, e cioè: io paragono lo stato reale dato da un evento e lo paragono ad altri eventi reali o irreali che siano. Per esempio: dato che io immagino che quando vado a prendere la carne il macellaio mi dice buongiorno appena mi dice buona sera ciò è anormale. O ancora: tu ti comporti in un modo e questo tuo comportamento io lo prevedo ma comunque io lo considero anormale dato che io mi immagino un comportamento che dovrebbe essere in linea con l'immaginario collettivo (che io ho della collettività, non intendo l'immagine che una data collettività possa avere) della data fattispecie. In questi casi invece che studiare la società, io la immagino e classifico ciò che è diverso dall'immaginazione a ciò che invece è uguale: ciò che sta dentro è normale e ciò che sta fuori è anormale.
Sembra quasi che anormalità intesa in senso immaginario e non scientifico e/o sociale assuma una certa correlazione con la parola ignoranza, nel senso che: eludo volontariamente la realtà immaginandone una, creando quindi ciò che è normale e ciò che non lo è. Però c'è da dire anche che l'immaginazione da sempre fa parte dell'agire umano per semplificare il mondo. Quindi in un certo senso immaginare la normalità è normale e fisiologico. Poi sta alla scelta di ogni singolo soggetto scegliere come, quanto e quando immaginare.
marco alessi is offline  
Vecchio 10-02-2015, 16.58.55   #5
nikelise
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 28-05-2012
Messaggi: 198
Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

La normalita' in senso psicosociologico ha in sé la parola norma o legge ed e' quel comportamento , atteggiamento che si impone per essere accettato dalla larga maggioranza della societa' , e da un certo tempo .
E' una preferenza accordata col fine di facilitare la convivenza sociale , di evitare scontri sociali .

Il fatto e' che la normalita' sempre mal si accorda con le reale aspettative del singolo che viene obbligato ad appiattirsi a quella norma in nome appunto della convivenza .
Ecco perché e' sempre fonte di rimozione di quanto l'individuo realmente vorrebbe e di quanto e' realmente necessario perché realizzi se stesso nella sua unicita' ed autenticita' ..
nikelise is offline  
Vecchio 10-02-2015, 21.01.09   #6
Davide M.
Ospite abituale
 
L'avatar di Davide M.
 
Data registrazione: 06-04-2014
Messaggi: 193
Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

La normalità nella sua assoluta indeterminatezza, cioè il suo concetto, non esiste, o meglio esiste ma non essendo contraddetta non ha significato, e quindi è un pleonasmo intellettuale. Per essere significante, e quindi termine logico, deve come tutte le cose contraddirsi, deve uscire fuori di sé e negarsi nel mondo, non in noi stessi. Solo negandosi acquista significato. Faccio un esempio reale e provocatorio: l'omosessualità è normale? È la normalità? Ora, nell'antica Grecia, nell'antica Roma, l'omosessualità era una cosa normale, una pratica normale, di uso comune, usanza costume tradizione. Ma se l'omosessualità fosse la normalità, la nostra specie sarebbe estinta già da un pezzo. Allora io dico no, non è la normalità, benché la maggioranza ipocrita e ignorante possa dirne il contrario.
Davide M. is offline  
Vecchio 11-02-2015, 10.28.17   #7
paul11
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Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

Citazione:
Originalmente inviato da Ford
Salve a tutti; premetto che questa è la prima discussione che apro e pur avendo letto il regolamento potrei violare qualcosa, vi chiedo quindi di non saltarmi addosso in caso commettessi qualche errore già da questo post.

La mia domanda sta tutta nel titolo: cos'è la normalità ed IN BASE A COSA VIENE STABILITA.

Ho fatto qualche ricerca ma, volendo riassumere in una frase il contenuto di tutto il materiale che ho trovato, tutti affermano che "Quello che è normale lo stabilisce la società"(e su questo posso essere d'accordo) e concludono affermando "la normalità è un concetto del tutto arbitrario" (problema)

Non considero possibile che il concetto di normalità sia del tutto arbitrario e che sia legato solamente ad elementi mutabili come il contesto storico, mentalità della gente, ecc. Ci deve per forza essere un filo conduttore attorno al quale, in tutti i suoi mutamenti e variazioni, il concetto di normalità si costruisce (Ma voglio sentire le vostre idee).

Ora però il mio problema è: qual'è questo filo?

Cioè, "quali sono quegli elementi che non potrebbero mai essere esclusi dal concetto di normalità" o volendo "quali sono quelle cose che sono sempre state considerate normali e che non potrebbero mai essere messe in discussione"? Trovare queste significa trovare quello che è il FONDO DI VERITÀ presente in quel pentolone che viene chiamato normalità.

Ringrazio anticipatamente chiunque vorrà rispondere.

Ciao Ford.

Già la normalità…..parecchi anni fa chiesi ad u responsabile della sicurezza e ambiente , quando le normative internazionali erano ridicole e la nostra legislazione peggio, cosa significasse vivere in un ambiente normale. Cambiano i tempi , cambiano le normative e cambiano gli standard.
Ma soprattutto ,andando nel soggetto umana, un’anomalia psichica, un malato di mente ,quando possiamo dire che è guarito, quando è dentro lo standard comportamentale umano? Hanno chiuso i manicomi si attestano nuovi diritti anche degli omosessuali, c’è stata un’emancipazione della donna. proprio perché la soggettività umana e la sua libertà non può essere compressa in uno standard astorico.
Intendo dire che ogni tempo ha la sua normalità espressa da una determinata cultura. Se cambia la cultura cambiano gli standard e quindi il concetto di “normale”.
Una società può definirsi perfetta e alla fine della storia per dire:”Ecco la normalità, a cui tutti ora devono conformarsi per sempre ?”:assolutamente no, perché siamo esseri in divenire che mutano realtà , modelli di riferimento, con nuove conoscenze da svelare come altre esperienze da costruire.
Quindi la normalità si riduce ad un comportamento in un contesto ambientale e sociale a cui tutti circa si conformano per convivenza.
paul11 is offline  
Vecchio 11-02-2015, 17.30.12   #8
marco alessi
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Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

Citazione:
Originalmente inviato da paul11
Ciao Ford.

Già la normalità…..parecchi anni fa chiesi ad u responsabile della sicurezza e ambiente , quando le normative internazionali erano ridicole e la nostra legislazione peggio, cosa significasse vivere in un ambiente normale. Cambiano i tempi , cambiano le normative e cambiano gli standard.
Ma soprattutto ,andando nel soggetto umana, un’anomalia psichica, un malato di mente ,quando possiamo dire che è guarito, quando è dentro lo standard comportamentale umano? Hanno chiuso i manicomi si attestano nuovi diritti anche degli omosessuali, c’è stata un’emancipazione della donna. proprio perché la soggettività umana e la sua libertà non può essere compressa in uno standard astoricwo.
Intendo dire che ogni tempo ha la sua normalità espressa da una determinata cultura. Se cambia la cultura cambiano gli standard e quindi il concetto di “normale”.
Una società può definirsi perfetta e alla fine della storia per dire:”Ecco la normalità, a cui tutti ora devono conformarsi per sempre ?”:assolutamente no, perché siamo esseri in divenire che mutano realtà , modelli di riferimento, con nuove conoscenze da svelare come altre esperienze da costruire.
Quindi la normalità si riduce ad un comportamento in un contesto ambientale e sociale a cui tutti circa si conformano per convivenza.

Secondo me si sta guardano la cosa da un lato e non nella sua completezza, mi spiego meglio.
dobbiamo comprende il significato di normale e cosa si intende per normale. Cioè per definire qualcosa "normale" dobbiamo analizzare quali sono i parametri di riferimento.
come ho detto nel post precedente vi sono vari modi per intendere normale, normale per esempio dal punto di vista scientifico o sociale.
Quando si parla di normale secondo me si fa riferimento non ad uno stato ma ad una situazione. Osservata la data situazione quell'elemento, evento è da considerarsi non normale o anomalo.
Non vi è uno stato con la S maiuscola che mi indica cosa sia normale e non, dipende da come io mi approccio allo studio, complesso o meno che sia. Arrivati a questo punto la normalità è oggettiva però basata sulla situazione, quindi li e solo li vale quel concetto.
Tutto questo è profondamente diverso dal dire che la normalità è soggettiva o che cambia nel tempo, io sto dicendo proprio il contrario perchè il risultato di quella data situazione sarà sempre riferito a quel momento e quindi impossibile da negare. Ciò non significa che normalità corrisponda a verità, ma al contempo la falsità non nega la normalità, dato che questa esiste di fatto. Solo nel momento in cui correlo verità a normalità allora il cambiamento di una delle due variabili modifica l'altra.
marco alessi is offline  
Vecchio 11-02-2015, 20.44.57   #9
jolly666
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Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

La normalità non esiste singolarmente parlando è relativa e la relatività comincia con due, con uno non esiste..esistono solo le regole che ci impartiamo, morali o sociali che siano..poi esistono delle regole naturali di quale non so da dove provengano, potremmo dire, perché per gli animali e anche per noi è normale collaborare con la propria specie?? Ecco questa è una cosa che potremmo definire normale e non dettata da regole impartitesi. .la sopravvivenza è un atteggiamento normale o meglio istintivo..perché ci nutriamo, perché proviamo disaggio fisico se non lo facciamo, questa è una regola naturale, alla fine cmq sempre di regole parliamo, quindi potremmo dire che la normalità è l'insieme di regole fisiche a cui siamo sottoposti in natura... e puo riguardare anche solo il singolo individuo..mentre quelle morali o sociali riguardano solo più individui..
jolly666 is offline  
Vecchio 12-02-2015, 10.41.30   #10
paul11
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Riferimento: Cos'è la normalità? E soprattutto in base a cosa viene stabilita?

Citazione:
Originalmente inviato da marco alessi
Secondo me si sta guardano la cosa da un lato e non nella sua completezza, mi spiego meglio.
dobbiamo comprende il significato di normale e cosa si intende per normale. Cioè per definire qualcosa "normale" dobbiamo analizzare quali sono i parametri di riferimento.
come ho detto nel post precedente vi sono vari modi per intendere normale, normale per esempio dal punto di vista scientifico o sociale.
Quando si parla di normale secondo me si fa riferimento non ad uno stato ma ad una situazione. Osservata la data situazione quell'elemento, evento è da considerarsi non normale o anomalo.
Non vi è uno stato con la S maiuscola che mi indica cosa sia normale e non, dipende da come io mi approccio allo studio, complesso o meno che sia. Arrivati a questo punto la normalità è oggettiva però basata sulla situazione, quindi li e solo li vale quel concetto.
Tutto questo è profondamente diverso dal dire che la normalità è soggettiva o che cambia nel tempo, io sto dicendo proprio il contrario perchè il risultato di quella data situazione sarà sempre riferito a quel momento e quindi impossibile da negare. Ciò non significa che normalità corrisponda a verità, ma al contempo la falsità non nega la normalità, dato che questa esiste di fatto. Solo nel momento in cui correlo verità a normalità allora il cambiamento di una delle due variabili modifica l'altra.

Cia Ford.
Per stabilire un parametro di normalità bisogna dare delle specifiche.Ho a che fare con la standardizzazione industriale e quindi conosco un prodotto finito bloccato poichè ha specifiche fuori standard, oppure da un contratto dove si stabiliscono specifiche di acquisto e vendita di un prodotto di conseguenza un'eventuale contestazione da parte dei settori qualità sulle forniture: ma stiamo semplicemente discutendo su parametri e specifiche fisiche, su metodiche di analisi strumentali condivise.

Chi sa parametrarmi la coscienza e dare delle specifiche umane, dove il valore aggiunto è la soggettività in quanto non solo è un parametro medico metabolico l'uomo?

quindi ripeterei il post precedente.
paul11 is offline  

 



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