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Vecchio 14-05-2015, 07.39.27   #1
acquario69
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La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?

Scrivo su un argomento o comunque una mia riflessione personale,che lo dico da subito potrebbe benissimo non avere alcun riscontro reale,magari solo frutto della mia immaginazione ma che comunque riporto così come mi sarebbe venuto,con tutte le sue immancabili generalizzazioni e contraddizioni.
ebbene mi domandavo se alla luce di cio che credo almeno sia evidente più o meno a tutti,se la selezione naturale per il proseguimento della nostra specie stia realmente evolvendo oppure il contrario.
e se in effetti dipenda anche da questa oppure meno.

non penso di sbagliarmi nel ritenere che questo compito spetti da sempre alla donna,cioè quello di scegliere il partner più adatto con cui fare dei figli e continuare percio la riproduzione stessa della specie.
in generale si potrebbe dire che le donne siano attratte dal cosiddetto maschio alfa,cioè colui che racchiuderebbe in se tutte le caratteristiche necessarie,quali ad esempio il coraggio,l'intraprendenza,la sicurezza ecc..quali migliori garanzie in prospettiva allo scopo principale in natura

ora pero quello che non riuscirei a comprendere e a far combaciare con le premesse sopra e' il perché questo mondo stia diventando un posto sempre più difficile per poterci vivere,sempre più competitivo fino all'esasperazione,mi sembra anche sempre più sleale,dove i valori di equità e giustizia vengono sempre meno,quindi troppo spesso spietato,sempre secondo il mio punto di vista ovviamente,che potrebbe benissimo essere opinabile e che in fondo si potrebbe dire che sia da sempre stato così,e sarebbe vero anche questo,pero la mia impressione,fino a prova contraria,e' che tutto cio sia aumentato a dismisura,se qualcosa sia sia nel frattempo "spezzato" e che questa esasperazione di certi valori non ci stanno portando in ultima analisi all'auto estinzione..il che sarebbe una evidente contraddizione.

e allora se le cose stanno così,se in ultima analisi quelli che vanno avanti,quelli che poi finiscono per avere il comando,sono appunto i "migliori",i "selezionati"..non sarebbe anche il risultato di una generalizzata ma comunque concreta scelta selettiva che non funziona come dovrebbe?
acquario69 is offline  
Vecchio 14-05-2015, 14.57.45   #2
baylham
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?

Lo scopo della selezione naturale è quello di selezionare le mutazioni genetiche, i geni, le specie e gli individui. Non seleziona i migliori, i forti, seleziona e basta.
La selezione sessuale non seleziona il più adatto (adatto a che cosa? A sopravvivere?), selezione secondo criteri variabili da specie a specie e da individuo ad individuo.
L'estinzione di una specie, nello specifico l'uomo, è dentro il processo di selezione, quindi essa è pienamente efficace.
La competizioni tra uomini è sempre più dura perché siamo passati da due miliardi a sette in un secolo (approssimativamente), la principale fonte energetica che sostiene l'economia moderna, il petrolio, ha ormai rendimenti decrescenti (qualità peggiore a costi di estrazione maggiori), lo sviluppo economico ha effetti retroattivi negativi sull'ambiente.
baylham is offline  
Vecchio 14-05-2015, 21.30.46   #3
paul11
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?

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Originalmente inviato da acquario69
Scrivo su un argomento o comunque una mia riflessione personale,che lo dico da subito potrebbe benissimo non avere alcun riscontro reale,magari solo frutto della mia immaginazione ma che comunque riporto così come mi sarebbe venuto,con tutte le sue immancabili generalizzazioni e contraddizioni.
ebbene mi domandavo se alla luce di cio che credo almeno sia evidente più o meno a tutti,se la selezione naturale per il proseguimento della nostra specie stia realmente evolvendo oppure il contrario.
e se in effetti dipenda anche da questa oppure meno.

non penso di sbagliarmi nel ritenere che questo compito spetti da sempre alla donna,cioè quello di scegliere il partner più adatto con cui fare dei figli e continuare percio la riproduzione stessa della specie.
in generale si potrebbe dire che le donne siano attratte dal cosiddetto maschio alfa,cioè colui che racchiuderebbe in se tutte le caratteristiche necessarie,quali ad esempio il coraggio,l'intraprendenza,la sicurezza ecc..quali migliori garanzie in prospettiva allo scopo principale in natura

ora pero quello che non riuscirei a comprendere e a far combaciare con le premesse sopra e' il perché questo mondo stia diventando un posto sempre più difficile per poterci vivere,sempre più competitivo fino all'esasperazione,mi sembra anche sempre più sleale,dove i valori di equità e giustizia vengono sempre meno,quindi troppo spesso spietato,sempre secondo il mio punto di vista ovviamente,che potrebbe benissimo essere opinabile e che in fondo si potrebbe dire che sia da sempre stato così,e sarebbe vero anche questo,pero la mia impressione,fino a prova contraria,e' che tutto cio sia aumentato a dismisura,se qualcosa sia sia nel frattempo "spezzato" e che questa esasperazione di certi valori non ci stanno portando in ultima analisi all'auto estinzione..il che sarebbe una evidente contraddizione.

e allora se le cose stanno così,se in ultima analisi quelli che vanno avanti,quelli che poi finiscono per avere il comando,sono appunto i "migliori",i "selezionati"..non sarebbe anche il risultato di una generalizzata ma comunque concreta scelta selettiva che non funziona come dovrebbe?

L'argomento è vasto, per cui mi limiterei ad alcuni punti argomentati sinteticamente:
1) la selezione genetica avviene anche per "roumor ambientali", oltre che al fattore casualità e a quello ereditario;
2) Il maschio alfa combatte gli altri maschi competitivi per avere le femmine, negli umani non funziona così; il rituale della sfida è stato sostituito da altri fattori competitivi che danno sicurezza, come la ricchezza. L'influenza dell' "immagine", degli"status symbol" sono all'interno della scelta.
3) la medicina salva da malattie che prima selezionavano i più forti immunologicamente. La vita media è decisamente aumentata, compresa l'attività sessuale e la capacità di avere figli anche in età più mature.
4) i figli di geni non è detto che saranno geniali,anzi.
La decadenza genetica c'è proprio per quanto scritto precedentemente.
5) attenzione al mito che questo tempo sia peggio di altri precedenti.
Non è che questo tempo mi piaccia particolarmente e ritengo giusto essere critici per migliorarlo.
Ma è altrettanto vero che giustizia, equità e competizione erano più ingiusti, meno solidali e più spietati di un tempo, dove si moriva di fame, dove alla miseria non c'era speranza, possibilità di uscita e dove vivere nel'abbruttimento era accettato come inesorabile, senza vie d'uscita.
6) uno dei problemi della globalizzazione è la "piallatura" culturale, cioè la tendenza ad omogenizzare, omologare culture prima diverse che diventano tendenzialmente tutte uguali, in cui la diversità viene vissuta come esclusione, a men oche sia una scelta.

Se alla fine quello che conta sono i soliti fattori: potere e denaro, significa che la gente dice belle parole e pratica le stesse azioni di sempre, semplicemente spostati in contesti e tempi diversi.

Mutano le forme, ma l'essere , la sua natura contraddittoria , rimane.
paul11 is offline  
Vecchio 14-05-2015, 21.52.03   #4
sgiombo
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?

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Scrivo su un argomento o comunque una mia riflessione personale,che lo dico da subito potrebbe benissimo non avere alcun riscontro reale,magari solo frutto della mia immaginazione ma che comunque riporto così come mi sarebbe venuto,con tutte le sue immancabili generalizzazioni e contraddizioni.
ebbene mi domandavo se alla luce di cio che credo almeno sia evidente più o meno a tutti,se la selezione naturale per il proseguimento della nostra specie stia realmente evolvendo oppure il contrario.
e se in effetti dipenda anche da questa oppure meno.

non penso di sbagliarmi nel ritenere che questo compito spetti da sempre alla donna,cioè quello di scegliere il partner più adatto con cui fare dei figli e continuare percio la riproduzione stessa della specie.
in generale si potrebbe dire che le donne siano attratte dal cosiddetto maschio alfa,cioè colui che racchiuderebbe in se tutte le caratteristiche necessarie,quali ad esempio il coraggio,l'intraprendenza,la sicurezza ecc..quali migliori garanzie in prospettiva allo scopo principale in natura

ora pero quello che non riuscirei a comprendere e a far combaciare con le premesse sopra e' il perché questo mondo stia diventando un posto sempre più difficile per poterci vivere,sempre più competitivo fino all'esasperazione,mi sembra anche sempre più sleale,dove i valori di equità e giustizia vengono sempre meno,quindi troppo spesso spietato,sempre secondo il mio punto di vista ovviamente,che potrebbe benissimo essere opinabile e che in fondo si potrebbe dire che sia da sempre stato così,e sarebbe vero anche questo,pero la mia impressione,fino a prova contraria,e' che tutto cio sia aumentato a dismisura,se qualcosa sia sia nel frattempo "spezzato" e che questa esasperazione di certi valori non ci stanno portando in ultima analisi all'auto estinzione..il che sarebbe una evidente contraddizione.

e allora se le cose stanno così,se in ultima analisi quelli che vanno avanti,quelli che poi finiscono per avere il comando,sono appunto i "migliori",i "selezionati"..non sarebbe anche il risultato di una generalizzata ma comunque concreta scelta selettiva che non funziona come dovrebbe?

La selezione naturale non ha scopi né doveri, funziona e basta (non funziona “come dovrebbe” -ma chi lo stabilirebbe?- o meno: dice bene Baylham).

C’ è a mio avviso un errore di fondo nel credere che il comportamento umano (soprattutto; ma per lo meno in qualche misura anche animale) sia geneticamente determinato.

O meglio (a parte casi decisamente patologici) è geneticamente determinato ciò che è comune nel comportamento umano (per esempio la ricerca del cibo e dell’ accoppiamento riproduttivo), mentre ciò che differenzia il comportamento degli individui (soprattutto umani, ma in qualche limitata misura anche di altre specie) è dovuto sostanzialmente a due fattori non genetici che sono:

a) Il “caso molecolare”, che condiziona a “modula” in larga misura imprevedibilmente l’ espressione dei geni (di ciascun genoma di ogni zigote) in molti diversi possibili modi (in maniera particolarmente variabile, e dalle conseguente ampiamente diverse e imprevedibili nelle prime fasi dello sviluppo embrionale); e

b) Le esperienze di vita.

Infatti il comportamento, soprattutto umano, è quanto di più plastico e creativo e non geneticamente determinato (se non in modesta misura e in modo sostanzialmente uniforme fra tutti gli individui delle varie specie).

Ciò spiega perché i gemelli monozigoti, che hanno genoma perfettamente identico all’ inizio del loro sviluppo embrionale (e poi eventualmente piccolissime differenze successive per mutazioni in taluni cloni cellulari), per quanto si assomiglino fisicamente e psicologicamente (in quest’ ultimo aspetto sostanzialmente perché solitamente vivono di fatto esperienze molto simili, soprattutto nei primi anni di vita), non son affatto “persone-fotocopia”.

Questo checché ne dicano numerose pretese pubblicazioni -pseudo- scientifiche e divulgazioni giornalistiche di bassa lega, che in realtà non sono che ciarpame ideologico reazionario: il caso più emblematico è quello di Cyril Burt, ampiamente sputtanato da Stephen Jay Gould, rispetto al quale il ben più famoso o meglio famigerato -et pour cause!- Trofim Lysenko era solo un maldestro dilettante (della falsificazione pseudoscientifica): un nano rispetto a un "gigante".

******

L’ umanità è effettivamente a rischio estinzione, e questo proprio perché la selezione naturale non ha scopi né “compiti” da svolgere "più o meno bene”, ma semplicemente è, oggettivamente accade.
E di conseguenza molto probabilmente l’ evoluzione biologica continuerà del tutto “tranquillamente”, "fregandosene altamente di noi", come sempre ha fatto (per dirla in modo impropriamente ma espressivamente antropomorfico), anche dopo la presente “strozzatura antropica” con le estinzioni di massa che la caratterizzano: la specie umana non è che una specie fra le altre, senza alcun oggettivo “staus privilegiato”, e come tante altre può benissimo (si fa per dire!) “imboccare una strada evolutiva senza uscita”, venendo in relativamente breve tempo eliminata dalla selezione naturale.

Estinzione scongiurabile (da parte umana, avendo gli uomini -e non affatto la selezione naturale- dei fini nelle loro azioni) solo alla condizione -ahimé poco plausibile rebus sic stantibus- di un tempestivo (molto rapido) e rivoluzionario superamento del modo di produzione capitalistico dominante che oggettivamente, inevitabilmente impone la ricerca del massimo profitto possibile a breve termine e a qualsiasi condizione (ivi compresa l’ estinzione della specie umana) da parte di unità produttive in reciproca concorrenza attraverso il/la produzione/commercio/consumo illimitata/o di beni materiali e servizi (comunque con inevitabili “supporti e costi materiali”) in un ambiente realisticamente e non fantascientificamente praticable limitato, con risorse di fatto utilizzabili e possibilità di metabolizzare gli effetti “collaterali indesiderabili” delle attività antropiche limitati (questo è pessimismo della ragione; ma aggrappiamoci sempre, fino all’ ultimo, all’ ottimismo della volontà!).

Ultima modifica di sgiombo : 15-05-2015 alle ore 08.57.18.
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Vecchio 14-05-2015, 23.26.58   #5
Aeroplano Italiano
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Ciao Acquario,

credo che le cose stiano più o meno così: il darwinismo si applica esattamente alla specie umana, in quanto specie animale. Ma non si applica alla società, perché ci sono troppe variabili che appartengono all'antropologia, alla storia e alla cultura. Che a ben vedere sono un po' le cose che hai detto tu nella seconda parte del tuo scritto in apertura.

Un po' di evoluzionismo lo abbiamo sotto gli occhi, perché con il tempo, il mento dei più è diventato più sfuggente e meno quadrato, a causa dei cibi più morbidi. Siamo anche mediamenente più calvi (non so perché) e più occhialuti.

Da un punto di vista antropologico e culturale, ci sono aspetti quali il prestigio, la ricchezza, le doti psicologiche, della parola o artistiche, il fascino di un dettaglio (il mitico naso di Cleopatra!) che tra le specie animali non esistono. Poi c'è il puro e semplice innamoramento. Si può scegliere un parter che fisicamente non garantisce il miglior risultato a livello riproduttivo.
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Vecchio 15-05-2015, 06.28.37   #6
acquario69
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?

dopo i vostri interventi mi sono pure chiesto se nella supposta (vera o fasulla) teoria della selezione naturale non vi sia dietro soltanto l'ideologia del potere che decide per noi chi o cosa deve "funzionare" oppure no,e questo sempre in favore di chi il potere lo detiene..

in altre parole se l'ideologia dominante imponga una visuale del mondo incentrato sul controllo e la sopraffazione,la sopravvivenza del più adatto sarebbe in questo caso solo un invenzione "culturale" che avrebbe lo scopo di metterebbe di fatto gli uni contro gli altri

questo poi avrebbe l'effetto di riprodursi in tutti gli ambiti,sia sociali che individuali
prendo ad esempio quello a mio avviso più emblematico sulla sessualità,tra maschi e femmine,qui riferito appunto in ambito culturale (imposizione culturale)
che sembrerebbe essersi trasformato più in uno scontro che un incontro,anche in questo caso le relazioni non sono più concepite come un gioco naturale e spontaneo di avvicinamento ma come strumento di manipolazione e dominio dell'altro
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Vecchio 15-05-2015, 15.46.48   #7
sgiombo
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dopo i vostri interventi mi sono pure chiesto se nella supposta (vera o fasulla) teoria della selezione naturale non vi sia dietro soltanto l'ideologia del potere che decide per noi chi o cosa deve "funzionare" oppure no,e questo sempre in favore di chi il potere lo detiene..

in altre parole se l'ideologia dominante imponga una visuale del mondo incentrato sul controllo e la sopraffazione,la sopravvivenza del più adatto sarebbe in questo caso solo un invenzione "culturale" che avrebbe lo scopo di metterebbe di fatto gli uni contro gli altri

questo poi avrebbe l'effetto di riprodursi in tutti gli ambiti,sia sociali che individuali


Che esista una potentissima macchina propagandistica volta a "distorcere" la teoria scientifica della selezione naturale (e al limite ad impiegarla senza distorcerla, ammesso e non concesso che questo le sia possibile) a vantaggio delle infime (in tutti i sensi; anche etico) minoranze privilegiate al potere mi sembra assolutamente innegabile; il caso già da me citato (e forsennatamente celato dall' ideologia corrente) di sir Cyril Burt é particolarmente eclatante, ma ve ne sono molti altri più subdoli e "accorti" (come ad esempio l' uso e la promozione del concetto metaforico e antropomorfico ma a mio parere assolutamente non ingenuo e "neutro" -oltre che sostanzialmente falso- di "gene egoista" da parte di Richard Dawkins*).

Ma il fatto che si possano fare usi ideologici (e a maggior ragione distorsioni e deformazioni più o meno caricarturali) di teorie scientifiche non ne
inficia minimamente la scientificità intrinseca oggettiva.


_
* per una mia critica in proposito rimando qui: http://www.antimperialista.it/index....-cat&Itemid=24

Ultima modifica di sgiombo : 16-05-2015 alle ore 11.37.07.
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Vecchio 15-05-2015, 16.10.13   #8
elsire
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Riferimento: La Selezione naturale della specie sta davvero funzionando?

Per fornire una dimostrazione sperimentale della teoria della selezione naturale, di solito, si fa riferimento alle singolari vicende di un moscerino inglese, di nome "Biston Betularia".
In origine era bianca, per mimetizzarsi sui bianchi tronchi delle betulle; ma, nell’epoca della rivoluzione industriale inglese, il fumo del carbone fuoriuscente dalle ciminiere, aveva annerito i tronchi degli alberi su cui si posava la Betularia.
In tal modo modo le farfalle Betularia prevalentemente scure, riuscivano a sopravvivere più facilmente ai predatori.
Finita l'era delle ciminiere a carbone, le betulle tornarono bianche...per cui le farfalle Betularia prevalentemente bianche, tornarono a sopravvivere più facilmente ai predatori, rispetto a quelle scure.
Tralascio le discussioni circa la veridicità di tale specifico fenomeno evoluzionistico, che, da alcuni, è stato contestato (per me, in modo specioso, e del tutto a torto); ma intendo prenderlo solo come esempio paradigmatico, per evidenziale come un colore -o un comportamento- può essere più o meno evoluzionisticamente vantaggioso in uno specifico contesto...mentre in un altro no.
Per quanto concerne il "comportamento" umano, in effetti, esso sembra essersi precipuamente evoluto, verso quella che alcuni etologi tedeschi chiamano "Loyalität zum Stamm"; cioè, la fedeltà, l'affetto, ed anche l'amore esclusivo, verso i soli membri del proprio gruppo familiare, e, poi, tribale...non per l'umanità in generale.
Tribale in senso lato...quello che sotto le armi si chiama "spirito di corpo"; può valere per i membri del proprio club, del proprio clan mafioso, della propria squadra di calcio ecc.
Tale meccanismo, aveva una eccellente funzione di sopravvivenza della specie, quando i singoli gruppi erano sparsi sul territorio, e la popolazione mondiale scarsissima.
Però, mano a mano che la popolazione terrestre aumentò, l'aggressività del gruppo contro gruppo, cominciò a diventare sempre più letale e spasmodica; soprattutto con la scoperta dell'agricoltura, e, quindi, dei territori (sempre più affollati) da difendere e/o da conquistare.
Probabilmente, per ovviare a tale inconveniente, sorsero alla fine Religioni volte a predicare l'amore universale, come il Cistianesimo (vedi la parabola del buon Samaritano, sul "chi è il tuo prossimo?"); amore che, non essendo, finora, connaturato nella specie umana-per i motivi evoluzionistici di cui sopra-, adesso sempre di più lo diventa...anche se in modo ancora MOLTO imperfetto.
Ed invero, per obiettività, bisogna ammettere che un certo cambiamento in tal senso, "forse" si sta verificando (un passo avanti e due indietro); ma continua ancora a permanere la "Loyalität zum Stamm", la quale, "quando le betulle erano bianche", aveva una sua positiva funzione evoluzionistica, ma, ora che "le betulle sono diventate nere", tale funzione non 'ha più...o almeno, ce l'ha in modo minore e diverso.
Come anche per tante altre pulsioni selettive, tipo il "crescete e moltiplicatevi": che, mano a mano che passa il tempo...sta diventando una pulsione suicida.
Bisogna vedere se i tempi dell'evoluzione naturale, che maturano molto più lentamente di quella naturale (come l'adattamento al latte, avvenuto solo circa 10000 anni fa, con l'avvento dell'allevamento), saranno abbastanza rapidi da consentire la sopravvivenza della specie.
C'è anche una componente filogenetica, infatti...oltre quella culturale.
Ma è un discorso troppo complesso, per poter essere compiutamente affrontato in questa sede...perchè coinvolgerebbe le acerrime diatribe tra "innatisti" e "culturalisti".
Anche loro, due gruppi, molto legati dalla "Loyalität zum Stamm".
elsire is offline  
Vecchio 15-05-2015, 16.41.46   #9
Aeroplano Italiano
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dopo i vostri interventi mi sono pure chiesto se nella supposta (vera o fasulla) teoria della selezione naturale non vi sia dietro soltanto l'ideologia del potere che decide per noi chi o cosa deve "funzionare" oppure no,e questo sempre in favore di chi il potere lo detiene..

Ciao,

il sospetto è fondato. Nel mondo d'oggi non più. Ma è esistito il social-darwinismo, come idea della società basata sul predominio del più forte, sull'imitazione del regno animale, sul predominio del'istinto sulla ragione. E' chiaro, si tratta del nazismo.

Se parliamo del potere in generale, bisogna capire le logiche del potere, che si annidano nelle cose più insospettate.
Se si forma un gruppo culturale spontaneo di 200 persone, diciamo così, ben presto emergono uno o più persone dominanti, capaci di attuare una vera e propria politica interna ed esterna.
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Vecchio 15-05-2015, 16.48.12   #10
Garbino
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La selezione naturale.

Mi dispiace di dover essere chi fa l' avvocato del diavolo, ma che la selezione naturale sia un fatto su questo non c' è dubbio. Mentre ne ho e diversi che tutto avvenga come ha teorizzato Darwin.

A questo riguardo basta pensare all' alimentazione animale e vegetale per rendersi conto che la selezione c' è eccome!!!!

Ma la cosa più significativa è che l' uomo, a mio avviso, ha alterato la propria e sta alterando anche quella della vita in generale.
Le ripercussioni possono essere tremende e ben presto ne avremo esperienza.

Inoltre, al di là del bene e del male, e cioè amoralmente, non c' è dubbio che se la medicina, o meglio la farmacologia, ha reso la vita possibile a tante persone che non avrebbero potuto vivere, è anche vero che l' impoverimento genetico occidentale è, a mio avviso, lapalissiano.

Cosa fare? Non permettere la procreazione ai deboli? E chi lo decide? E su quali basi? L' argomento è ostico e complesso e difficilmente si arriverà ad una valutazione condivisibile. Troppi fattori legati a sentimenti profondi ne escludono la possibilità.

Perciò, se le cose stanno così, vivremo sempre di meno, e spesso in autentiche serre o incubatrici che non possano danneggiare la salute dell' uomo futuro. Una prospettiva piuttosto allucinante.

Grazie per la cortese attenzione.

Garbino Vento di Tempesta.
Garbino is offline  

 



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