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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 14-09-2015, 22.55.15   #11
pepe98
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Data registrazione: 28-06-2015
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

Memento: Non è un fondamento, ma un modello da osservare.
Anche la scienza parte dall'esperienza, tutti i ragionamenti partono da essa. In base all'esperienza pensiamo "l'erba è verde", ma confrontandoci con qualcun altro, come con un animale, o con un nonvedente,...ci tocca negare l'universalitá del colore. Ma se partissimo dal nulla non avremmo informazioni da esaminare.
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Vecchio 15-09-2015, 16.14.10   #12
Duc in altum!
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

** scritto da pepe98:

Citazione:
Infatti nel mio ragionamento sono partito da qualcosa, che alla fine viene "degradato" al rango di illusione, quindi non è affatto un postulato, ma solo un modello da cui partire per raggiungerne uno piú sofisticato.

Ma se l'illusione dovesse essere confermata una mera illusione, tutto ciò che si costruisce non sarebbe altro che un abbaglio, un'allucinazione, un inganno sofisticato.

Si parte, sempre e obbligatoriamente, da un "modello" creduto per fede, poi subentra la ragione, in particolar modo per ciò che riguarda coscienza, incoscienze e noumeno.



Pace&Bene
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Vecchio 15-09-2015, 16.48.47   #13
memento
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

Citazione:
Originalmente inviato da pepe98
Memento: Non è un fondamento, ma un modello da osservare.
Anche la scienza parte dall'esperienza, tutti i ragionamenti partono da essa. In base all'esperienza pensiamo "l'erba è verde", ma confrontandoci con qualcun altro, come con un animale, o con un nonvedente,...ci tocca negare l'universalitá del colore. Ma se partissimo dal nulla non avremmo informazioni da esaminare.
La Scienza infatti si avvale di strumenti teorici (come la matematica e la geometria),altrimenti non potrebbe formulare nessuna teoria o legge. La filosofia però non è scienza,non tiene conto di dati o informazioni ,ma di concetti. Aristotele quando parla di Dio come atto ultimo non parte da esperienze,cosi Platone con il mondo delle idee,Hegel con lo spirito assoluto,ecc. E anche tu quando parli di essere non l'hai potuto constatare,l'hai intuito. Questo tipo di ragionare,non solo della filosofia, è ciò che chiamo ragionamento discorsivo,o dialettica.
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Vecchio 16-09-2015, 13.44.20   #14
pepe98
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

Citazione:
Originalmente inviato da Duc in altum!
** scritto da pepe98:



Ma se l'illusione dovesse essere confermata una mera illusione, tutto ciò che si costruisce non sarebbe altro che un abbaglio, un'allucinazione, un inganno sofisticato.

Si parte, sempre e obbligatoriamente, da un "modello" creduto per fede, poi subentra la ragione, in particolar modo per ciò che riguarda coscienza, incoscienze e noumeno.



Pace&Bene
Esatto, e la fiducia dipende dalla nostra natura, in questo caso ci siamo evoluti in modo da credere, ad avere fede, di vivere nel mondo dei sensi. Usando poi la ragione, si puó modellare il proprio pensiero, quindi possiamo pensare ad un essere diverso, proprio staccandoci(anche se non del tutto) dal credere in una visione immediata del mondo, e cercando di trovare un modello piú ragionevole. Dobbiamo avere fiducia nella ragione, e in questo non abbiamo scelta se vogliamo essere razionalmente soddisfatti. Ció che crediamo come vero è in continua evoluzione, perchè piú ragioniamo, e piú ci avviciniamo alla sensazione della veritá.
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Vecchio 16-09-2015, 19.25.57   #15
pepe98
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

Citazione:
Originalmente inviato da memento
La Scienza infatti si avvale di strumenti teorici (come la matematica e la geometria),altrimenti non potrebbe formulare nessuna teoria o legge. La filosofia però non è scienza,non tiene conto di dati o informazioni ,ma di concetti. Aristotele quando parla di Dio come atto ultimo non parte da esperienze,cosi Platone con il mondo delle idee,Hegel con lo spirito assoluto,ecc. E anche tu quando parli di essere non l'hai potuto constatare,l'hai intuito. Questo tipo di ragionare,non solo della filosofia, è ciò che chiamo ragionamento discorsivo,o dialettica.
E i concetti della filosofia li puoi formulare solo osservando l'esperienza, non potresti formularli se non avessi informazioni a disposizione. Aristotele arriva a Dio osservando che la natura è sempre conseguenza di una causa, le idee di Platone sono idee contenute negli oggetti di esperienza, senza i quali non avrebbe potuto intuirle.
Sono sicuro che hai capito male quel che intendevo, perché è molto banale pensare che ragione lavori sulle informazioni e non sul nulla.
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Vecchio 17-09-2015, 11.07.02   #16
Duc in altum!
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

** scritto da pepe98:

Citazione:
Esatto, e la fiducia dipende dalla nostra natura, in questo caso ci siamo evoluti in modo da credere, ad avere fede, di vivere nel mondo dei sensi.

Continui a perseverare nello stesso tranello.
Il fatto che "ci siamo evoluti in modo da credere, ad avere fede", è già una tua Fede personale (forse anche condivisa da altri soggetti) che sia andata così, e non più una realtà empirica oggettiva.
Giacché potrebbe anche essere che è grazie a Qualcuno che ci siamo evoluti.



Citazione:
Usando poi la ragione, si puó modellare il proprio pensiero, quindi possiamo pensare ad un essere diverso, proprio staccandoci(anche se non del tutto) dal credere in una visione immediata del mondo, e cercando di trovare un modello piú ragionevole.

Ma è proprio questo (secondo me) il problema, che nella ricerca del modello più ragionevole diventa sconveniente e nociva la presenza di Gesù e della sua maniera di ragionare sull'amore.



Citazione:
Dobbiamo avere fiducia nella ragione, e in questo non abbiamo scelta se vogliamo essere razionalmente soddisfatti.

E che me ne faccio della soddisfazione razionale se poi sono frustrato nella coscienza? ...o deluso dal mio egoismo? ...o inquieto perché non riesco a saper amare?!?!


Se così fosse, le persone più razionali o totalmente razionali, dovrebbero essere anche modelli di allegria, cordialità, simpatia, mentre non è così ...anzi!!


Io penso che dobbiamo avere fiducia nella ragione, quando è francamente filtrata dalla fede, e nella fede, mentre viene illuminata onestamente dalla ragione.
Bisogna creare l'intuito, oltre che lasciarsi andare ad esso quando giunge inaspettato sagacemente.



Citazione:
Ció che crediamo come vero è in continua evoluzione, perchè piú ragioniamo, e piú ci avviciniamo alla sensazione della veritá.

Ciò che crediamo (per fede, quindi senza prova certa!) come vero può essere anche una bufala (anche il mio credere in Cristo), quindi ci sarebbe l'evoluzione della bugia e l'avvicinamento alla sensazione dell'errore megalomane.


Pace&Bene
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Vecchio 21-10-2015, 20.33.10   #17
Mymind
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

Citazione:
Originalmente inviato da Garbino

E comunque anche per il passaggio dall' incoscienza alla coscienza ritengo aristotelicamente che come l' inorganico ha in potenza la vita, così l' organico ha in potenza il divenire flora, fauna, uomo ed essere cosciente.

Naturalmente tutto ciò può avere soltanto un valore teorico e non spiega assolutamente niente del processo.
Tutto, però, ci si svela davanti agli occhi già in atto, ed è facile cadere nella tentazione di pensare che vi sia un Creatore che abbia dato l' aere vitale all' inorganico. Come appunto avviene da migliaia d' anni.

Grazie della cortese attenzione.

Garbino Vento di Tempesta.

Ciao Garbino è sempre un piacere leggerti, concordo pienamente col fatto che la vita sia in potenza nell'inorganico già dal principio e m'avvicino in parte all'intervento di acquario ed anche a quello si sgiombo "E' il mondo materiale ad essere invece compreso nella coscienza (di chi lo esperisce)".
Comunque questa coscienza in potenza nell'inorganico resta comunque un fatto davvero affascinante...chissà che non sia la coscienza in sè a permeare la materia e ad affermarsi qualora essa produca un cervello, ma forse vado incontro ad un paradosso
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Vecchio 22-10-2015, 10.03.11   #18
Garbino
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

Come può un insieme di incoscienze produrre etc...

X Mymind.

Ti ringrazio per il complimento che giunge sempre gradito.
Per quanto riguarda la tua ipotesi è appunto ciò a cui mi riferivo nella parte finale dell' intervento, e cioè che l' uomo da sempre crede ad una presenza cosciente che permea la materia, o che addirittura l' ha creata.

La mia opinione è che ciò che è in potenza, è in potenza e basta, e che cioè non può sussistere prima che la materia raggiunga il grado di livello che ha raggiunto nell' uomo.

Siamo noi gli dei, ma purtroppo si continua a cercarli altrove.

Garbino Vento di Tempesta.
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Vecchio 22-10-2015, 19.23.18   #19
Duc in altum!
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

** scritto da Garbino:

Citazione:
La mia opinione è che ciò che è in potenza, è in potenza e basta, e che cioè non può sussistere prima che la materia raggiunga il grado di livello che ha raggiunto nell'uomo.

Siamo noi gli dei, ma purtroppo si continua a cercarli altrove.

Certo che ci vuole una grande fede per credere in questo concetto, ma ti sarei grato se mi spiegassi meglio cosa significa: è in potenza e basta.
Grazie

Ultima modifica di Duc in altum! : 23-10-2015 alle ore 12.18.49.
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Vecchio 23-10-2015, 20.17.16   #20
Garbino
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Riferimento: Come può un insieme di incoscienze produrre una coscienza?

Come può un insieme di incoscienze etc...

X Duc in Altum

Mio caro Duc, non ho esitazioni nel confermarti la mia grande fede o fiducia nelle mie capacità razionali ed espositive, come del resto penso che sia anche per te, altrimenti non saremmo qui. A titolo di cronaca, Nietzsche c' entra poco per le prime ma moltissimo per le seconde.

Perciò se la mia mente mi dice che ciò che è in potenza deve avere necessariamente un atto che la abbia, come Aristotele declamava, è ovvio che, sempre a mio avviso, solo un animale che acquisisce l' uso della ragione può avere in potenza il fatto di divenire anche cosciente di sé stesso ed arrivare alla consapevolezza di esistere.

E se la coscienza di sé si è manifestata, questo implica che la materia doveva necessariamente averla in potenza fin dall' inizio. Ma questo non vuol dire che possa sussistere senza chi la genera e cioè un uomo evoluto. Il potenza e basta, in altre parole come spiego con la frase successiva, identifica che non può sussistere in altro modo.

Spero di essere stato chiaro ed aver risolto i tuoi amletici dubbi.
To be or not to be...... ( Essere o non essere ......) Con simpatia, Garbino.

Garbino Vento di Tempesta
Garbino is offline  

 



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