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Vecchio 19-11-2015, 13.27.17   #31
Duc in altum!
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

** scritto da memento:

Citazione:
Ma non vedo perché il senso del mondo non possa contenersi nel mondo stesso. Il mio utopico "non basta piu" è l'atteggiamento di chi ha smesso di approcciarsi al mistero della vita in questa maniera.

Perché il senso del mondo, terrestre, mondano per capirci, non contiene, se non fosse per la metafisica, l'alternativa che la vita, anzi, che il senso dell'esistere umano è donarsi, donare quella propria vita.

Se smetti di approcciarti al mistero della vita, stai smettendo di credere nell'amore, che, siccome è inspiegabile e inconcepibile senza metafisica, è l'unica cosa che da senso all'esistenza umana trasformandola, poi, in vita soddisfacente, virtuosa e dignitosa.

Soltanto la felicità in questo mondo (in questa Fisica) non ripaga nessuno!! (cit. mons. Zenti)
( www.youtube.com/watch?v=mz4Py7k8wJE dal minuto 3:35 al 3:55)


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Vecchio 19-11-2015, 14.19.29   #32
memento
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Citazione:
Originalmente inviato da Duc in altum!
E chi t'insegna a vivere?
Nessuno,altrimenti che mistero sarebbe?

Citazione:
Originalmente inviato da paul11
Perchè è solo tornando all'origine che si possono vedere gli errori perpetuati nel divenire. Ammesso che sia il procedimento logico il linguaggio giusto da utilizzare.
O l'errore sta nei procedimenti delle entificazioni e nei sistemi categoriali , oppure il problema è prettamente umano, cioè il soggetto che pensa e ha pensato quella metafisica e si storicizza ha necessità di entità eterne che esorcizzino la sua fine.
Ad un certo punto si è pensato che se la conoscenza fosse indirizzata a capire le dimensioni e le dinamiche esterne dentro il mondo e dentro i fenomeni avremmo potuto capire e placato la nostra angoscia umana. Abbiamo aiutato a costruire le scienze, ma senza dare risposte a noi stessi.
Abbiamo capito meglio “l’abitazione” in cui viviamo , ma non l’abitante in noi stessi.
L'eternità metafisica, l'eterno ritorno di Nietzsche, l'essere e tempo di Heidegger, indicano l'angoscia di divenire e sparire nella dissolvenza di un finito infinito ,nel "nulla",ma soprattutto senza un perchè. E mentre il mondo continuerà i suoi cicli noi saremo "nulla"come le vite e le morti che ci hanno preceduto,destinati a svanire nel vento del tempo che spazza le foglie secche. Per questo la metafisica è recondita nell'uomo, nella necessità di controllare gli eventi e anticipare i tempi ,nel progettare la propria esistenza e tentare di dargli senso.
Gli scopi non vanno semplicemente dati,ma anche realizzati. Il problema della metafisica è proprio il fatto che ha spostato il senso della vita nell'aldilà,per giustificare ("perdonare") ogni schifezza dell'aldiqua.
L'uomo che crede nella speranza e nell'amore lo fa perché non spera e non ama. La metafisica non è la manifestazione delle necessità umane,ma delle sue paure e debolezze. Ora che si rivela com'è realmente (umana,troppo umana) ecco che cominciano a sgretolarsi le prime false certezze. Trovare il senso dentro di sé dovrebbe implicitamente significare di liberarsi da speculazioni metafisiche.
L'eterno ritorno di Nietzsche non indica la dissolvenza di ogni cosa nel nulla,tutto il contrario,ogni cosa è,è stata e sarà ancora e per sempre. È una precisazione importante se intendi capire meglio la filosofia nicciana,che si rifà proprio ad una diversa concezione temporale.
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Vecchio 20-11-2015, 07.22.13   #33
acquario69
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

Citazione:
Originalmente inviato da memento
Io ho commentato solo quello che ho letto in questo topic,per cui (essendo anche un nuovo utente) di quello che hai scritto in altre discussioni ne so molto poco. D'altra parte si discute anche per questo,per capire meglio la posizione dell'altro e per comprendere ancor meglio la propria.
Fatta questa premessa,passiamo al succo del discorso. I "principi fondanti" di cui parli sono estremamente vaghi. Puoi dargli un nome,un simbolo,un significato,però di fatto ci rimangono sconosciuti ed estranei.
E qui torna la frase di prima. Sono intuizioni che durano il tempo di un attimo e non fermentano nell'animo. Un po' quello che succede a me quando ascolto musica,mi emoziono a tal punto da sentirmi cambiato,e poi il giorno dopo sono lo stesso di prima. Credo sia una prerogativa dell'arte drammatica. Mentre invece per fare della buona arte la condizione necessaria è che si mantenga un certo distacco dall'opera. A me che non interessa fare arte me ne lascio tranquillamente trasportare.
Spero di aver reso l'esempio completamente fuori luogo. Il simbolo è comunque una realtà calata dall'alto che offre un sostegno a chi non sa guardarsi dentro. Ci rende più profondi di quanto non siamo. Credo che l'abbiamo sperimentato un po' tutti,difficilmente però ci ha resi diversi se non per quel momento fugace.

ecco forse ti sembrerà molto strano quello che sto per dire a partire da quello che hai scritto sopra e cioè che per provare ad intendersi bisognerebbe proprio andare oltre i singoli ed individuali punti di vista;
non che sia sbagliato che ognuno abbia il suo,perché cio e' normalissimo,ma finche si cerca di com-prendere rimanendo al solo ambito individuale (e relativo) non potrà venir colto cio che sta al di la di esso ed e' per questo motivo che ci rimangono sconosciuti se ci si adopera in questa maniera

dicendo individuale non si può quindi escludere la ragione ma la ragione non e' l'intelletto.
i problemi sono sorti quando e' stata esclusa,fino a farla quasi scomparire,la seconda per assolutizzare la prima,ed e' in radice il motivo di tutto l'oblio (Metafisico) e da tutti i punti di vista conseguenti,fino ad arrivare a quelli di ordine più pratico e al caos ormai inestricabile esistente oggi.

la ragione,nel suo significato etimologico significa ratio/calcolo..ma la Natura (intesa in senso Universale ma anche micro) non la puoi de-finire,o circoscrivere attraverso la ragione,ossia un "calcolo razionale")
da qui la contrapposizione fasulla e separatrice di cui oggi più che mai siamo profondamente intrisi!

più difficile,almeno per me spiegare cosa sia l'intelletto ma provando a dirlo in parole (il che e' già di per se impossibile) e' qualcosa "separato dal corpo" e che non gli appartiene ma che ne fa egli stesso parte,nel senso che non vi sarebbe nessuna opposizione,come invece e al contrario adopera la razionalità.

tutto cio ha implicazioni talmente vaste e profonde che non possono non renderci diversi e in maniera definitiva e non fugace come dici tu…certo poi non e' questione di semplice sapere quantitativo..

qui sotto un articolo che spiega alcune cose molto meglio di me…avendo io esaurito tutte le mie possibilità a disposizione

http://www.ariannaeditrice.it/artico..._articolo=1693
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Vecchio 20-11-2015, 10.26.35   #34
Duc in altum!
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

** scritto da memento:

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Nessuno,altrimenti che mistero sarebbe?

E allora perché i genitori, la scuola, le istituzioni, continuano a insegnare?!?!

Caro memento il dramma del ieri, dell'oggi e del domani è proprio il diofaidate!!

Pace&Bene
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Vecchio 20-11-2015, 14.26.09   #35
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

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Originalmente inviato da Duc in altum!
Perché il senso del mondo, terrestre, mondano per capirci, non contiene, se non fosse per la metafisica, l'alternativa che la vita, anzi, che il senso dell'esistere umano è donarsi, donare quella propria vita.

Se smetti di approcciarti al mistero della vita, stai smettendo di credere nell'amore, che, siccome è inspiegabile e inconcepibile senza metafisica, è l'unica cosa che da senso all'esistenza umana trasformandola, poi, in vita soddisfacente, virtuosa e dignitosa.

Soltanto la felicità in questo mondo (in questa Fisica) non ripaga nessuno!! (cit. mons. Zenti)
( www.youtube.com/watch?v=mz4Py7k8wJE dal minuto 3:35 al 3:55)
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Terreno non è mondano. Sono due cose profondamente diverse.
Non ho detto di smettere di approcciarsi al mistero della vita,ho mostrato un'alternativa nel farlo. Non è necessario credere nell'amore se si ama di amor proprio;che è inspiegabile e inconcepibile perché è nella natura dell'uomo,come sangue che scorre nelle vene e aria che entra nei polmoni.
L'ultima frase può pronunciarla solo chi la felicità in questo mondo non l'ha mai provata

Ultima modifica di memento : 20-11-2015 alle ore 17.44.14.
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Vecchio 20-11-2015, 14.33.12   #36
memento
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

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Originalmente inviato da Duc in altum!
E allora perché i genitori, la scuola, le istituzioni, continuano a insegnare?!?!
Caro memento il dramma del ieri, dell'oggi e del domani è proprio il diofaidate!!
Pace&Bene
Continuano ad insegnare cosicché l'individuo non abbia più da imparare,da insegnare a sé stesso. Proiettano le loro paure sul bambino,purtroppo. Sull'ultima frase ci troviamo stranamente in sintonia: perché,a mio avviso,non c'è alcun bisogno di Dio e dei suoi derivati.
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Vecchio 21-11-2015, 10.30.06   #37
Duc in altum!
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

** scritto da memento:

Citazione:
Terreno non è mondano. Sono due cose profondamente diverse.
Non ho detto di smettere di approcciarsi al mistero della vita,ho mostrato un'alternativa nel farlo. Non è necessario credere nell'amore se si ama di amor proprio;che è inspiegabile e inconcepibile perché è nella natura dell'uomo,come sangue che scorre nelle vene e aria che entra nei polmoni.
L'ultima frase può pronunciarla solo chi la felicità in questo mondo non l'ha mai provata

Sono due cose profondamente diverse solo per chi ha come dogma l'inesistenza (non provata, da ciò il Dogma!) di una realtà extraterrestre.

Lo stesso vale per poter accedere a credere che l'amore è nella natura dell'uomo, e non invece un regalo ricevuto e preesistente alla natura umana. Visto che ci sono esserei umani che nascono, crescono e muoiono, senza aver espresso per niente quell'amore che tu invece rivendichi consueto, ovvio per natura.
Tu credi che il sangue nelle vene e l'aria nei polmoni ci siano giunti per fortuna, ci sono dovuti senza nessun merito (perché siamo belli e bravi!), benissimo, così sia, ma ci vuole Fede (metafisica) per credere che questa ipotesi sia verità, Verità Assoluta.
Dunque se credi al caso fortuito, e quindi pensi e ragioni su di esso inevitabilmente, automaticamente stai speculando metafisicamente ...altro che tramonto!

E quale sarebbe questa felicità terrestre, materiale, acquisita stoicamente che può durare immutabilmente senza metafisica?



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Vecchio 21-11-2015, 11.14.25   #38
and1972rea
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

Citazione:
Originalmente inviato da memento
And1972rea,non sarei cosi certo che l'uomo abbia fatto coincidere il reale con il razionale,tutt'altro. Pensiamo solo al fatto che una delle teorie più importanti del Novecento e non solo,la meccanica quantistica,è una teoria probabile.
Il fatto stesso che le tu le chiami "teorie" significa che queste sono frutto del razionale; nulla di più razionale , quindi, dello studio di teorie fisico matematiche sulla probabilità.
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Vecchio 21-11-2015, 23.27.03   #39
memento
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

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Originalmente inviato da Duc in altum!
Sono due cose profondamente diverse solo per chi ha come dogma l'inesistenza (non provata, da ciò il Dogma!) di una realtà extraterrestre.

Lo stesso vale per poter accedere a credere che l'amore è nella natura dell'uomo, e non invece un regalo ricevuto e preesistente alla natura umana. Visto che ci sono esserei umani che nascono, crescono e muoiono, senza aver espresso per niente quell'amore che tu invece rivendichi consueto, ovvio per natura.
Tu credi che il sangue nelle vene e l'aria nei polmoni ci siano giunti per fortuna, ci sono dovuti senza nessun merito (perché siamo belli e bravi!), benissimo, così sia, ma ci vuole Fede (metafisica) per credere che questa ipotesi sia verità, Verità Assoluta.
Dunque se credi al caso fortuito, e quindi pensi e ragioni su di esso inevitabilmente, automaticamente stai speculando metafisicamente ...altro che tramonto!

E quale sarebbe questa felicità terrestre, materiale, acquisita stoicamente che può durare immutabilmente senza metafisica?



Pace&Bene
Cioè,quindi la sofferenza di chi muore di fame è mondana,in quanto terrena? Cosi,per fare un esempio a caso.
Non ci vuole nessun dogma per negare l'esistenza di realtà "extraterrestri",non c'è nemmeno bisogno di contraddire tesi già di per se indimostrabili. La vita,l'amore e il piacere,ma anche la paura,la morte e il dolore invece si possono sperimentare qui sulla terra,senza che esista la necessità di credere in verità metafisiche. Significano per sé stessi,perché si dovrebbe ragionare circa la loro origine? Credo sia ipocrita parlare di cose a noi sconosciute,e di cui non siamo consapevoli. Ma in un certo senso hai ragione,il nichilismo assoluto è l'altra faccia della medaglia del dogmatismo religioso,in quanto non ammettendo significati da dare alla vita ne costituisce la propria dogmatica visione. Ma è una visione sincera,almeno,di chi non vede altro che sofferenza e vacuità dell'esistenza e non sa darsi speranze. Ma non supera la prospettiva metafisica,questo è certo,quasi ne sente la mancanza.
Non so dirti quale sia la fonte della felicità,non penso si possa definire (forse perché non esiste questa fonte illusoria ).

Ultima modifica di memento : 22-11-2015 alle ore 18.04.59.
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Vecchio 21-11-2015, 23.28.35   #40
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Riferimento: Il tramonto della metafisica

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Originalmente inviato da and1972rea
Il fatto stesso che le tu le chiami "teorie" significa che queste sono frutto del razionale; nulla di più razionale , quindi, dello studio di teorie fisico matematiche sulla probabilità.
Razionali si,ma non necessariamente reali.
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