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Vecchio 25-02-2016, 18.06.26   #1
Jacopo40
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 24-02-2016
Messaggi: 1
Question Pascoli nietzscheano

Ciao a tutti.
Mi sono appena iscritto e volevo condividere con voi una piccola "bozza" di riflessione filosofico-letteraria, per vedere se qualcuno con una conoscenza più approfondita può contribuire a questa ricerca.
Premetto che ho cercato un po' per il forum e non ho trovato nessun post simile, spero di non essermi sbagliato.

Nelle antologie di letteratura italiana, perlomeno quelle meno approfondite (es. quelle per il liceo) si è soliti abbinare il nome di Nietzsche a quello di d'Annunzio.
D'Annunzio però fraintende grossolanamente il pensiero di Nietzsche e i suoi romanzi evidenziano chiaramente il tipico errore nella comprensione del Superuomo, per il quale è stato necessario iniziare a chiamarlo Oltreuomo; forse nella poesia si può trovare qualcosa di più nietzscheano, come la fusione dionisiaca tra individuo e terra nella "Pioggia nel Pineto".
Detto questo, voglio concentrarmi non tanto su d'Annunzio quanto su il suo contemporaneo Pascoli che non viene mai però abbinato a Nietzsche.

In breve:
Il fanciullino dallo sguardo innocente sulla realtà è molto più nietzscheano di un superuomo dominatore di masse.

La poesia pascoliana è affine a quella di cui parla Zarathustra, una poesia che funga da maschera sopra l'orrore dell'esistenza.

Nonostante i molti riferimenti al cristianesimo nelle sue poesie, quest'ultimo è inteso da Pascoli solamente come una morale senza che in esso si possano trovare risposte escatologiche, quindi non si può pensare a un pensiero cristiano sulla vita da parte del poeta.

Pascoli è stato molto rivalutato negli ultimi tempi, riscoprendo il suo lato "ombroso" e decadente alla base della maschera del poeta innocente.

Lui inizia a scrivere poesie a inizio anni 90 dell'800, quindi Nietzsche aveva già scritto tutto ciò che la sua mente gli ha permesso di scrivere.

La domanda che mi faccio e che voglio condividere con voi è: quanto questa influenza è presente e quindi quanto la visione del mondo e della vita di Pascoli sia nietzscheana? Nonostante lui non la espliciti come fa d'Annunzio.

Jacopo
Jacopo40 is offline  
Vecchio 29-02-2016, 11.44.30   #2
baylham
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-01-2010
Messaggi: 89
Riferimento: Pascoli nietzscheano

Da “Miti e coscienza del decadentismo italiano” di Carlo Salinari, di cui consiglio la lettura, non risulta alcun interesse di Pascoli verso la filosofia di Nietzsche, sebbene avesse contatti con editori che lo fecero conoscere in Italia.
Dalle mie limitate conoscenze non vedo alcun punto di contatto tra la poetica pascoliana e la filosofia nietzschiana.
Nelle poesie di Pascoli, soprattutto del primo periodo, si avverte un senso incombente del dolore, del male dell’esistenza, a cui l’uomo reagisce con la compassione e la protezione tra simili, da cui l’immatura tendenza politica socialisteggiante che sfocerà nel patriottismo. Siamo ben distanti dal carattere del superuomo nietzschiano.
Semmai indagherei l’influenza di Leopardi che ben conosceva sulla originale forma poetica di Pascoli.
baylham is offline  

 



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