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Vecchio 23-11-2003, 00.29.03   #11
Dunadan
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Questo è il punto, io lo vedo come un tradimento a se stessi, alla propria testa.

Allora qualche risposta questa discussione la sta trovando?

Come fanno i religiosi a concigliare le due visioni?
- i più razionali e amanti della scienza evitano il discorso perchè sanno che finirebbero per non credere.
- alcuni apportano modifiche al loro credo dicendo che MOLTE COSE DEL CREDO RELIGIOSO SONO ANACRONISTICHE.

- altri ancora non concigliano, non credono nella scienza e credono solo nella visione religiosa. non ragionano, credono.



Qualsiasi altro intervento, specialmente da chi crede e allo stesso tempo ama la scienza, E' BEN ACCETTO.
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Vecchio 23-11-2003, 17.20.14   #12
sarpina
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Purtroppo ho idea che neanche il papa saprebbe darti la risposta...il problema per me è deriva dal fatto che molti cristiani non riuscendo ad accettare alcuni aspetti della chiesa ufficiale, cercano di adattarli alla propria visione del mondo,ed è quello che vorrei riuscire a fare io...anche perchè se no dovrei per esempio dare del cretino al mio profe di fiolosofia quando sostiene le tesi di filosofi atei...probabilmente il mio parroco mi direbbe che non sono del tutto ortodossa:è il rischio che si corre nel cercare di conciliare religione e scienza, religione e filosofia, religione e buonsenso comune...non credo sia questione di riadattare per il comodo, perchè allora è più comodo dire che gli scienziati sono degli anticristi e Adamo ed Eva sono esistiti...la religione per molti è più rassicurnte: prpone o sembra proporre soluzioni e verità più assolute, perchè date da Dio... la verità scientifica è limitata all'uomo, non è detto che il mondo VERO, sia come lo conosciamo noi con la scienza, perchè la scienza è legata alle nostre strutture mentali,come la matematica...insomma ho idea che conciliare la fede e l'essere uomo con tutto ciò che ne consegue sia molto difficile...scusate la confusione...ciao
sarpina is offline  
Vecchio 23-11-2003, 17.53.58   #13
Dunadan
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TE DICI:
Citazione:
Purtroppo ho idea che neanche il papa saprebbe darti la risposta...il problema per me è deriva dal fatto che molti cristiani non riuscendo ad accettare alcuni aspetti della chiesa ufficiale, cercano di adattarli alla propria visione del mondo,ed è quello che vorrei riuscire a fare io...anche perchè se no dovrei per esempio dare del cretino al mio profe di fiolosofia quando sostiene le tesi di filosofi atei...probabilmente il mio parroco mi direbbe che non sono del tutto ortodossa:è il rischio che si corre nel cercare di conciliare religione e scienza, religione e filosofia, religione e buonsenso
Ho detto, te non rientri in questo problema, io ce l'ho con chi è religioso rigorosamente, crede in Adamo ed Eva e non è pronto
ad abbandonarli.
Citazione:
...non credo sia questione di riadattare per il comodo,
E' un modo per lasciare in piedi le proprie certezze religiose pagando il prezzo di perdere dei "pezzi della dottrina" (adamo ed eva ad esampio)
Citazione:
la religione per molti è più rassicurnte: prpone o sembra proporre soluzioni e verità più assolute, perchè date da Dio...
Rassicurante perchè nata APPOSTA PER QUELLO.
Verità assolute?...dipende... con quale criterio sono verità? SULL'ONDA DEL CREDERE SENZA PROVA????????
CREDERE PERCHè VIENE DAL CUORE?
Citazione:
la verità scientifica è limitata all'uomo, non è detto che il mondo VERO, sia come lo conosciamo noi con la scienza, perchè la scienza è legata alle nostre strutture mentali,come la matematica
Si, ma E' L'UNICO MEZZO CHE CI DA QUALCOSA !!, LA CREDENZA PER FEDE NATA DAL "CREDI E BASTA SENZA FAR DOMANDE" NON è LIMITATA?
Nulla è limitato se si lascia spazio alla fantasia.
Citazione:
...insomma ho idea che conciliare la fede e l'essere uomo con tutto ciò che ne consegue sia molto difficile...scusate la confusione...ciao
CONCIGLIARE IL "CREDI E BASTA" NATO DAL BISOGNO DEGLI SCHIAVI DEI ROMANI PER CREDERE IN UN FUTURO MIGLIORE, è INCONCIGLIABILE CON IL "RICERCA E RICERCA ANCORA, PERCHè SOLO LI TROVERAI QUALCHE PICCOLA CERTEZZA".
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Vecchio 24-11-2003, 19.05.20   #14
sarpina
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Dico che la religione sembra dare verità assolute proprio perchè è basata sulla fede, che è su un livello totalmente opposto, come dici anche tu, a quello della ricerca e della scienza, è una conoscenza che dovrebbe essere di tipo intuitivo, senza dimostrazioni, e che, anche solo per l'ambito a cui si riferisce, sembra portare più in direzione della vera verità, per così dire, perchè penso che la vera verità non sia nella fisica, ma nella metafisica...ovvio però che siccome si vive nella natura e non nella metafisica non si può far finta che non esiste...tutto dipende insomma da cosa si vuole conoscere e da come si considerano i due piani fisica-metafisica, che, come hai detto anche tu mi pare, alla fine risultano essere inconciliabili, perchè si occupano di 2 realtà diverse, in modo diverso.
ciao
però sarebbe bello poter parlare a voce di questioni così...
sarpina is offline  
Vecchio 24-11-2003, 21.52.01   #15
Dunadan
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Citazione:
Dico che la religione sembra dare verità assolute proprio perchè è basata sulla fede, che è su un livello totalmente opposto, come dici anche tu, a quello della ricerca e della scienza,

Verità assolute troppo semplici da avere.


Citazione:
la religione è una conoscenza che dovrebbe essere di tipo intuitivo, senza dimostrazioni, e che, anche solo per l'ambito a cui si riferisce, sembra portare più in direzione della vera verità, per così dire, perchè penso che la vera verità non sia nella fisica, ma nella metafisica...ovvio però che siccome si vive nella natura e non nella metafisica non si può far finta che non esiste...tutto dipende insomma da cosa si vuole conoscere e da come si considerano i due piani fisica-metafisica, che, come hai detto anche tu mi pare, alla fine risultano essere inconciliabili, perchè si occupano di 2 realtà diverse, in modo diverso.
ciao
però sarebbe bello poter parlare a voce di questioni così.

Ho capito benissimo cosa vuoi dire, te pensi a qualcosa di superiore, che va al di sopra delle regole fisiche e chimiche.

Però cercare le risposte li, PORTA ANCORA DI PIù A DISTANZIARCI DALLE VERE RISPOSTE.

Ogni tanto penso anche io al Dio superiore come lo concepisco io, però so che pensarci non mi porta a nulla, l'ambito di ricerca non è quello, non è la via giusta, l'opinione. Sono giusti i pochi fatti che anche noi esseri che si illudono, raggiungiamo.
Dunadan is offline  
Vecchio 26-11-2003, 00.58.42   #16
leibnicht
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Messaggi: 486
credere

Che cosa significa credere in qualche cosa ?
Per quanto mi riguarda, il credito è la funzione diretta di un patto, ed un patto si pone quando due parti stipulano un accordo.
Ciascuna parte è soggetto rispetto all'oggettività dell'altra. Qual è il "patto" nel credere che l'esistenza di dio sia il soggetto della nostra oggettiva esistenza ?
Il patto è questo: il senso della mia presenza supera il valore delle mie azioni, delle mie sofferenze e dei miei errori.
Questo significa il "credo ut intelligam" (credo per poter capire) di Anselmo d'Aosta, padre della prova ontologica dell'esistenza di dio.
Ma lo sfondo di questo ragionamento, come si vede, è proprio il riconoscere la soggettività, e quindi l'esistenza immediata, a quell'ente cui si dovrebbe credere, in realtà, per poter articolare qualsiasi riflessione capace di una validità effettiva.
E' questo, come si vede, un circolo chiuso, in cui le premesse e le conseguenze si intersecano e si confondono.
La questione evoluzione- fede ha poco rilievo, in realtà, poichè, se lo vogliamo, possiamo benissimo credere che la terra sia stata creata con, all'interno, le ossa dei nostri potenziali progenitori, al solo scopo di mettere alla prova la nostra fede.
Oppure possiamo pensare ad una creazione "delle Leggi di Natura" contestuale a quella della materia bruta, al fine di disciplinare organicamente il Tempo verso l'emergere della specie umana.
Oppure ancora ritenere che la creazione di un'anima accompagni ogni procreazione umana, allo scopo di illuminarne l'ombra corporea di una scintilla di spiritualità.
In tutti i casi si tratta di convincimenti, paradigmatici, che discendono da una decisione precostituita: quella di soggiacere, nel senso e nel valore delle nostre scelte, all'autorità di un garante del mondo, un dio, al cui arbitrio è fatto di inscriverle in un disegno maggiore.
Al vostro buon cuore.
leibnicht is offline  
Vecchio 26-11-2003, 10.30.15   #17
pennac
supreme being :O)
 
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secondo me prendete troppo alla lettera le scritture , chi mi dice che adamo non sia stato un australopiteco che ha scoperto la propria potenzialità , che ha preso coscienza delle sue caratteristiche mentali e che ha così perso la possibilità di vivere nel giardino incantato ( illusione legata alla vita d'istinto ) ... oppure che la verginità di maria significasse non tanto una condizione fisiologica ma piuttosto una relazione priva di sentimento con il marito e conseguente verginità "mentale" verso il rapporto con lo stesso che ha generato cristo , rivoluzionario estremo perchè mancate di un solido rapporto familiare ...

bohhh ... magari dico delle scemenze
pennac is offline  
Vecchio 26-11-2003, 12.04.59   #18
Marco_532
Vivi!
 
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Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
Scemenze non lo so, in quanto non può essere dimostrato quanto supponi, e quindi a mio parere è irrilevante soffermarsi troppo su cose che non possono essere "dimostrate"; basterebbe essere coscienti di questo. Sarebbe "giusto" accettare un'ipotesi non dimostrabile e agire in base alla sintesi che si ricava? Credo che se una cosa non può essere nè dimostrata, nè conosciuta, tutti gli attributi che l'uomo gli ha assengato, sono estranei alla stessa, nonostante presenti nello sperimentabile di altri "oggetti"; è quindi irrilevante e insensato, in questo caso, attribuire ad "altro", attibuti del "soggetto" : è solo un'illusione, al di là che le sue conseguenze possano essere positive o negative.

Solo la morale può essere accettata, il resto, al contrario di quanto dici, è un soffermarsi troppo sulle parole, prendere tutto troppo alla lettera.

Ciao.
Marco_532 is offline  
Vecchio 26-11-2003, 12.23.57   #19
pennac
supreme being :O)
 
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Marco_532
a mio parere è irrilevante soffermarsi troppo su cose che non possono essere "dimostrate";
Ciao.

motivo per il quale la religione stessa non dovrebbe essere considerata ... oppure , come scriveva pasolini nell'empirismo eretico , giusta è l'analisi degli eventi irrazionali quando gli stessi non causano condizionamento ... preferisco tenermi le convinzioni derivate dall'esperienza fino a quando il mettersi in costante discussione non vada a produrre una revoca alle mie "credenze" ...

ciao
pennac is offline  
Vecchio 26-11-2003, 14.15.45   #20
Fragola
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Re: Rapporto evoluzione-religione

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
Sarò breve

Come fanno i religiosi, ad esempio i cristiani cattolici a far convivere nella loro testa l'idea di Dio e allo stesso tempo prendere per buone le idee scientifiche dell'evoluzionismo per cui l'uomo è discendente dalle scimmie?

Semplicemente quando a scuola vengono insegnate queste scienze, NON CI CREDONO?, oppure gli torna comodo Credere a tutte e due le visioni (scientifica e cristiana) e non porsi il problema e basta?

Premetto che non sono cattolica e nemmeno cristiana. Non posso dire di non essere credente, ci sono delle cose in cui credo. Non comunque in un Dio personificato.

Però a me pare che il problema di conciliare il libro della Genesi con la teoria dell'evoluzione proprio non si ponga.

1) Le teorie scientifiche non sono di per sè verità assolute in cui credere. La definizione stessa di teoria è: un modello che spiega gli eventi e che viene considerato valido fino a che non ne viene formulato uno più valido.

2) I testi sacri sono
- scritti in un determinato tempo storico e quindi con il linguaggio degli uomini di quel tempo.
- sono testi simbolici che vanno interpretati.
- sono testi tradotti!!! Anzi, non semplicemente tradotti, sono traduzioni di traduzioni di traduzioni!!! (dall'ebraico, al greco, al latino, all'italiano, poi riscritti in un italiano più moderno...)
Per una ricerca veramente seria dovremmo imparare l'ebraico e leggere il testo originale. Conosco persone che lo hanno fatto e saresti stupito di vedere qualte differenze ci sono tra il testo antico è le traduzioni che troviamo in libreria!
Tanto per fare un esempio di questo, mi riaggancio al messaggio di Van Lan sulla verginità di Maria.
Credo che alcune versioni dei Vangeli fossero state originariamente scritte in greco. Comunque la cultura del primo secolo dC era profondamente influenzata dalla cultura greca.
Il concetto di verginità nell'antica grecia era molto ma molto ma molto diverso da nostro concetto di verginità. Basti pensare alle prostitute sacre, che erano comunque considerate vergini fino a che non si sposavano, pur avendo rapporti sessuali con uomini.
Vergine era colei che non aveva dedicato la sua vita ad un uomo.
Quindi la verginità di Maria potrebbe essere interpretata in ben altro modo. Non come integrità della sua imene (del resto nei vangeli stessi c'è scritto che Gesù aveva fratelli e sorelle) ma nell'aver conservato al sua autonomia psichica (o spirituale) rispetto all'amore di un singolo uomo.

Un altro esempio banale? Il comandamento (non ricordo il numero) "non commettere atti impuri", che tutti interpretano come "non masturbarti". La prima versione in italiano lo traduceva "non fornicare" e fornicare non significa masturbarsi ma commettere atti lontani da Dio, che allontanano da Dio.

Credo che un cattolico intelligente queste cose le sappia e quindi riesca benissimo ad accettare lo scarto tra le immagini simboliche della Bibbia e le teorie scientifiche.
Alla Bibbia chiede una guida spirituale, non una spiegazione di fenomeni fisici, chimici o biologici.

Che poi i cattolici credano in cose che in cui io non credo, questo è un'altro discorso.

ciao
Fragola is offline  

 



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