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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 22-07-2004, 12.47.59   #1
Giulma
Utente bannato
 
Data registrazione: 09-07-2003
Messaggi: 558
Il suicidio (vita o morte?)

Un giorno ho parlato con un ragazzo che per caso mi si era avvicinato:

Aveva le braccia deformi, piccoletto, aveva grosse difficoltà nel parlare, diabetico e con qualche altro problemuccio non indifferente. Aveva paura all'inizio a parlare, ma poi mi ha iniziato a dire qualcosa, ha tentato una comunicazione. Ho parlato con lui per circa 30 minuti, da soli, senza che nussuno ci disturbasse. Mi ha detto tutto quello che aveva, i suoi problemi, aveva paura ad uscire di casa e incontrare la gente, il mondo. Una volta è salito sul Pulman e si era seduto vicino ad un bambino che ha strillato alla madre "mamma, un mostro". Viene anche da ridere, un pò, eh? Ma poi, ci dispiace, un pò, perchè ci dispiace che questo accada, vero? Ho tentato di dare il massimo in quel momento per far si che quella mezz'ora fosse stata un pò più interessante per lui, di tante altre mezz'ore, ... Forse sì, forse no, non sono certo io a deciderlo.
Questo ragazzo non aveva nessuna intenzione di suicidarsi, voleva assolutamente vivere, comunque, pur soffrendo fisicamente e tremendamente psicologicamente. E' difficile capire da dove prenda questa forza, tutto questo coraggio, per chi non lo sa, però. Per me non è difficile: io lo so perfettamente.
Cosa volete che vi spieghi? O gli speghi? Perchè si trovava in quella condizione? Perchè gli altri no? Magari sono belli, bravi, ma st...?

Ogni tanto leggo sul giornale che qualcuno si suicida:

ragazzi normali, senza grossi problemi, ma solo tante e tante pippe mentali. Attenzione alla mente, è il vero "nemico".

Per parlare di certe cose, ci vuole anche chi le vuole realmente sentire, certe cose. E le cose da sentire, da vivere, arrivano nel momeno giusto, ma si deve essere pronti per riceverle.
Io sò perchè quel ragazzo stava in quella condizione, e so anche che stava dimostrando un grosso coraggio e che da questa vita imparerà molto, più di quanto non possa immaginare, adesso, anche se non ricorda, non importa. Non è solo, non è mai solo, nessuno lo è mai realmente quando si ricorderà che cìè sempre Dio, inseme a lui.


Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 22-07-2004, 20.35.29   #2
Plat
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 63
Questo discorso si può anche generalizzare: nei paesi poveri non esiste il suicidio, in particolare quello adolescenziale; è una caratteristica delle società progredite.

Ma in effetti è anche logico, la sofferenza non permette troppe pippe mentali.
Plat is offline  
Vecchio 22-07-2004, 23.42.28   #3
edera
 
Messaggi: n/a
....anche le pippe mentali portano alla sofferenza...
Non c'e' secondo me una classifica della sofferenza o del dolore....
Tutto e' davvero troppo relativo...
 
Vecchio 23-07-2004, 03.15.40   #4
odos
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 367
"nei paesi poveri non esiste il suicidio, in particolare quello adolescenziale; è una caratteristica delle società progredite. "

Guarda c'è una coincidenza incredibile: ho visto per due giorni di seguito due documentari diversi che parlavano entrambi, tra le altre cose, di due adolescenti di due tribù, una australiana e una africana, che avevano tentato il suicidio. La cosa sorprendente è che lo avevano fatto con una naturalezza incredibile, semplicemente decidendo da un momento all'altro, di abusare di una droga di cui facevano normalmente uso a fine pasto, davanti agli occhi non sorpresi degli altri membri.

Non voglio ontologgizzare il suicidio, ma forse quello che non arriva alle nostre orecchie, non sempre non accade. Non sempre è la pippa mentale la causa; ammesso che di "pippe" si tratti.

Ciao
odos is offline  
Vecchio 23-07-2004, 10.51.42   #5
Giulma
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Messaggi: 558
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Messaggio originale inviato da edera
....anche le pippe mentali portano alla sofferenza...
Non c'e' secondo me una classifica della sofferenza o del dolore....
Tutto e' davvero troppo relativo...



C'è. Le pippe mentali sono una sofferenza stupida, perchè è l'essere che si crea il danno da solo. E si posso evitare.

Nascere in paese povero e soffrirne, non si può evitare, per chi ci nasce. Un incidente che succede ma che non era possibile evitare può portare anche molta sofferenza, ma non era possibile fare altro. E quando si può fare qualcosa e non si fà perchè si vuole per forza sperimentare qualcosa che forse dà anche un certo brivido, che è stupido. E' stupida la fine che si fa in questo modo. Io a volte penso a quante gente c'è che per vivere pur con enormi problemi fa di tutto, e chi non ha grossi problemi e prende in giro la vita fino a tentare di eliminarla. Non credo che abbia ben presente di cosa sia la vita. Anche chi soffre molto ma vuole comunque sempre vivere e riesce a sorridere forse non è capace di spiegare cosa è per lui la vita, ma dentro di se lo sa bene. C'è qualcosa che gli dice che deve vivere, che comunque ne vale la pena, che è importante, col tempo lo capirà, ma è importante: e quando c'è da vivere, vuole solo vivere.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 23-07-2004, 11.06.18   #6
Naima
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Scusate di nuovo ma le cosi dette pippe mentali richiamano un supposto problema del tipo "ho le doppie punte, un brufolo sul naso, ho perso il mio geco di sasso porta fortuna ora come farò a vivere... ecc ecc... Forse c'è qualcuno che pensa che per togliersi la vita bastino delle pippe mentali, ma nella maggioranza dei casi di suicidio c'è spesso un'alterazione psichica nel momento in cui ci si toglie la vita, in altri casi è la disperazione totale... non pensiamo di essere così forti da poter sempre affrontare tutto, ognuno di noi potrebbe un giorno trovarsi in un momento in cui non vede via di uscita come ognuno di noi potrebbe da un giorno all'altro impazzire. Le cronache sono piene di questi casi di insospettabili che improvvisamente fanno cose inaudite. Perfetti padri di famiglia, madri amorevoli, ragazzi apparentemente sani ed equilibrati. Come si fa a ridurre tutto a delle pippe mentali!
Naima is offline  
Vecchio 23-07-2004, 11.27.37   #7
Giulma
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Messaggio originale inviato da Naima
Scusate di nuovo ma le cosi dette pippe mentali richiamano un supposto problema del tipo "ho le doppie punte, un brufolo sul naso, ho perso il mio geco di sasso porta fortuna ora come farò a vivere... ecc ecc... Forse c'è qualcuno che pensa che per togliersi la vita bastino delle pippe mentali, ma nella maggioranza dei casi di suicidio c'è spesso un'alterazione psichica nel momento in cui ci si toglie la vita, in altri casi è la disperazione totale... non pensiamo di essere così forti da poter sempre affrontare tutto, ognuno di noi potrebbe un giorno trovarsi in un momento in cui non vede via di uscita come ognuno di noi potrebbe da un giorno all'altro impazzire. Le cronache sono piene di questi casi di insospettabili che improvvisamente fanno cose inaudite. Perfetti padri di famiglia, madri amorevoli, ragazzi apparentemente sani ed equilibrati. Come si fa a ridurre tutto a delle pippe mentali!


I casi sono tanti e vari.
Io mi sono riferito ai casi di pippe mentali, dove cioè non ci sono grossi problemi di fondo e tuttavia si arriva ad un gesto simile.
Ma se vuoi, allargiamo di molto il discorso:
Una volta ho sentito che due giovani, per festeggiare il loro fidanzamento, si sono voluti lanciare con quell'elastico gigante (ha un nome, non me lo ricordo adesso) per provare l'ebrezza e il brivido di questa specie di sport o divertimento che sia. Mi sembra che sia stato lui a proporlo a lei. Si sono ammazzati entrambi. Questa cosa tra l'altro non è successa neanche molto tempo fà.
Non è anche questa una forma di suicidio? Eh? Perchè si sa che fare una cosa del genere può comunque essere pericoloso, no? E allora perchè andarselo a cercare per forza il pericolo invece di evitarlo, solo perchè così si ha una bella sensazione, una forte scarica di adrenalina, qualcosa da ricordare di molto forte che poi si potrà raccontare agli amici. Non credo però che la possano raccontare a qualcuno, adesso. E perchè, perchè va bene agli altri tanto andrà bene a tutti?
Un altra volta ho sentito di uno che, sempre per quanto riguarda questi sport esrtemi, si era fatto molto male, era stato anche sulla sedia a rotelle per un pò di tempo e poi si era ripreso. Dopo un pò aveva ricominciato a fare le stesse cose.
Questo tentativo di sfidare continuamente la vita con qualcosa di estremo è fico vero? Ti fa sentire uno importante, uno che non ha paura, vero?
Chi ha veramente coraggio, nella vita, è chi accetta di viverla fino in fondo, e che non si va però a cercare le cose a tutti i costi solo perchè "si annoia" o si sente "anonimo". Sono solo dei primitivi che danno un esempio pessimo, di vaolri superficiali e poco rispetto per la vita. Inoltre, in molti casi, per colpa loro mettono anche a repentaglio la vita degli altri che spesso e volentieri devono andare a salvarli. Il bello è che passano quasi come eroi, dopo.

Giulio

Ultima modifica di Giulma : 23-07-2004 alle ore 11.32.40.
Giulma is offline  
Vecchio 23-07-2004, 12.19.43   #8
Naima
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Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
Caro Giulio, il discorso si è ampliato, gli sport estremi e la ricerca delle emozini forti sono tutto un altro paio di maniche. La penso come te riguardo agli sport estremi e compagnia bella, sono una fifona che ci vuoi fare! Ma non c'entra col suicidio, sono cose ben diverse. Chi vuole veramente suicidarsi e decide di farlo, ci riesce e l'unica cosa che desidera e porre fine a quel tormento che è per lui o lei la sua vita. Non possiamo sindacare se ne ha motivo o no perchè non siamo quella persona e i suoi motivi potrebbero non essere i nostri anche in situazioni molto simili. Quello che poi succede dentro ognuno di noi e assolutamente individuale e non può essere paragonato agli altri. Suicidarsi non è nemmeno paragonabile a fare cose che prima o poi potrebbero ucciderti come drogarsi, fumare, bere, mangiare schifezze, tutte queste cose si fanno per il piacere anche se poi sappiamo che possono (non è detto) ucciderci. Anche attaccarsi col motorino al rimorchio di un camion è un grosso rischio per la vita, ma chi lo fa è perchè prova piacere a farlo (i motivi sono individuabili se mastichi un pò di psicosomatica ma non è questo il punto) sa che gioca con la morte ma non pensa che morirà. Invece chi si suicida si libera della vita come di un peso insostenibile. C'è una bella differenza secondo me.
Naima is offline  
Vecchio 23-07-2004, 13.21.42   #9
Giulma
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Messaggio originale inviato da Naima
Caro Giulio, il discorso si è ampliato, gli sport estremi e la ricerca delle emozini forti sono tutto un altro paio di maniche. La penso come te riguardo agli sport estremi e compagnia bella, sono una fifona che ci vuoi fare! Ma non c'entra col suicidio, sono cose ben diverse. Chi vuole veramente suicidarsi e decide di farlo, ci riesce e l'unica cosa che desidera e porre fine a quel tormento che è per lui o lei la sua vita. Non possiamo sindacare se ne ha motivo o no perchè non siamo quella persona e i suoi motivi potrebbero non essere i nostri anche in situazioni molto simili. Quello che poi succede dentro ognuno di noi e assolutamente individuale e non può essere paragonato agli altri. Suicidarsi non è nemmeno paragonabile a fare cose che prima o poi potrebbero ucciderti come drogarsi, fumare, bere, mangiare schifezze, tutte queste cose si fanno per il piacere anche se poi sappiamo che possono (non è detto) ucciderci. Anche attaccarsi col motorino al rimorchio di un camion è un grosso rischio per la vita, ma chi lo fa è perchè prova piacere a farlo (i motivi sono individuabili se mastichi un pò di psicosomatica ma non è questo il punto) sa che gioca con la morte ma non pensa che morirà. Invece chi si suicida si libera della vita come di un peso insostenibile. C'è una bella differenza secondo me.




“ Ma non c'entra col suicidio, sono cose ben diverse. Chi vuole veramente suicidarsi e decide di farlo, ci riesce e l'unica cosa che desidera e porre fine a quel tormento che è per lui o lei la sua vita. Non possiamo sindacare se ne ha motivo o no perchè non siamo quella persona e i suoi motivi potrebbero non essere i nostri anche in situazioni molto simili.”


Questo non significa che non se ne possa esprime un opinione. Ognuno possa dire la sua. Sentire più opinioni, è sempre un bene. La mia è che chi si suicida non ha capito affatto il valore della vita, e credere di fuggire e annullarsi. Ma non si può annullare però, rimarrà molto male dopo. E’ solo la mia opinione.


“Suicidarsi non è nemmeno paragonabile a fare cose che prima o poi potrebbero ucciderti come drogarsi, fumare, bere, mangiare schifezze, tutte queste cose si fanno per il piacere anche se poi sappiamo che possono (non è detto) ucciderci.”

Che cosa stiamo dicendo. Chi si droga sa che si sta uccidendo, dunque è sempre una forma di suicidio, anche se diversa, in quanto si sta annullando mettendoci un po’ più di tempo di uno che lo fa subito. Certo, ha anche la possibilità, avendo più tempo, di non arrivare all’estremo. Ma se ci arriva, una volta morto, si è ucciso da solo (anche se concorrono altri, che giustamente devono pagare, poi, ma come assassini, tipo gli spacciatori).
Vhi fuma, è uguale. Perché, non è consapevole che per ogni sigaretta si stà togliendo qualche minuto di vita? (e’ dimostrato). E che poi arriva il tumore? E che il tumore porta alla morte, e non alla vita? Eh? Questa persona, rispetto al drogato, ha ancora più tempo a disposizione. Quando morirà per un tumore ai polmoni sarà lui il solo responsabile della sua morte.
E senza estremizzare, si può anche fumare qualche sigaretta, anche per un po’ di tempo, anche io fumavo, ma che centra, si deve smettere dopo, prima che arrivi il tumore, no?


“Anche attaccarsi col motorino al rimorchio di un camion è un grosso rischio per la vita, ma chi lo fa è perchè prova piacere a farlo (i motivi sono individuabili se mastichi un pò di psicosomatica ma non è questo il punto)”

Che centra. Se poi si ammazza non credo che trova più tamto piacere. E che i motivi sono individuali non significa che se si ammazza se lè cercata, e dunque è una forma di suicidio. Vaglielo a dire a quei due che si sono spiaccicati per terra, a già, non possono parlare.

“sa che gioca con la morte ma non pensa che morirà.”

Ti stai sbagliando: sa benissimo che potrebbe anche muorire, per un solo attimo che le cose girano storte. E’ proprio questo che gli dà il grande brivido.


“Invece chi si suicida si libera della vita come di un peso insostenibile. C'è una bella differenza secondo me”

Certo. Ma chi fa quelle altre cose sente la vita anche lui come un peso insostenibile, meno certamente rispetto a chi invece si suicida in modo secco. Meno, ma sempre un peso quasi insostenibile per chi altrimenti non saprebbe cosa fare. Perché altrimenti non avrebbe nessun bisogno di dimostrare niente a nessuno, ne tanto meno a se stesso.

Ciao, Giulio
Giulma is offline  
Vecchio 26-07-2004, 06.44.17   #10
Omega
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E uccidersi per amore? Amore vero ma non corrisposto intendo.
Omega is offline  

 



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