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Vecchio 30-09-2004, 17.31.35   #11
raindog
Ospite
 
Data registrazione: 26-02-2004
Messaggi: 15
Citazione:
Messaggio originale inviato da leo 82
poi via via in altri piani di esistenza, prima di incarnarci di nuovo se necessario.
solo se necessario però, per esempio se abbiamo bisogno di un po' di soldi.
non so se è la stessa cosa che dici tu, ma una volta ho sognato di suonare l'oboe con un'unghia icarnita. è questo che intendi?
ma sopratutto, ora sei in "corporale" o "astrale"? fammelo sapere non vorrei che un giorno di questi il tuo strato etereo venga a farmi visita. niente di personale, è solo che l'ultima volta che mia madre mi ha fatto giocare con uno strato etereo quello si è fregato metà dell'argenteria, e mia madre ci è rimasta un po' male.
raindog is offline  
Vecchio 30-09-2004, 18.43.52   #12
leo 82
Ospite
 
Data registrazione: 12-07-2004
Messaggi: 34
Sei libero di credere o di non credere, ognuno deve "risvegliarsi" da solo quando è giusto che accada.....
leo 82 is offline  
Vecchio 30-09-2004, 18.53.15   #13
candidhorns
Nuovo ospite
 
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 1
Re: dopo la morte fisica

Citazione:
Messaggio originale inviato da milarepa
Esiste la possibilità di una sopravvivenza della coscienza, o anima, se tal termine preferite; la sopravvivenza dopo la morte non significa il trascendente, né della liberazione l'eterno.
Due sono le morti: c'è la prima e poi la seconda; dopo l'ultimo respiro lo spirito nell'IO si stacca dal corpo fisico e si trova nel fluidico.
La morte, nonostante la qualità, le preparazioni e talvolta anche il virtuosismo, è sempre un'onda violenta che produce vertigine e smarrimento.
Il morituro si trova, per un periodo che di norma equivale a 40 giorni, in uno stato di fluidità, ove si pensa, sta, e si muove ancora correlazionato all'idioma celebrale attorno a luoghi che hanno compiuto la sua stessa vita.
I sensi sono analoga organicità nel corpo sottile e, se è lo smarrimento o la paura ad avere la supremazia, egli sovente torna là, tentando di entrare in quel corpo rigido che si dissolve e dissocia. Dopo questo stato, subentra la seconda morte. Il distacco qui, del morituro, è quella fase che disgiunge lo spirito-coscienza dall'idioma celebrale e due sono i cadaveri: uno fisico e uno psichico. Il cadavere psichico è quel involucro vuoto che talvolta, per mezzo di forze intrinseche, per similitudine, mediante dei rituali o delle irresponsabili catene medianiche, si empie e si muove, interpretando la personalità del defunto e tale figura è fantasma o spettro. Il distacco dal corpo psichico, che sarebbe l'idioma cerebrale, rappresenta la seconda morte. Quello che prima era pensiero, si rivela un campo di forze e immagini. Lo spirito, attraverso la qualità che fu della vita mediante il grado della gerarchia raggiunta in quel mondo astrale, onde le divinità serafiche luminose, oppure quelle irate, il meraviglioso e il terrificante, sono i due poli, non altro egli deve conoscere che se stesso.
Con la seconda morte incomincia l'ade; la maggioranza si sperpera e non ha possibilità di sopravvivenza, non essendo alcunché che possa dare requie, quando nella vita non vi è stato tratto nulla di vivente al di fuori della correlazione dello spirito con la materia; per questo vale ripetere: "chi non ebbe a vedere in terra non vedrà in cielo". Allora il precipizio; e talvolta la vertigine dello spirito, il moto dell'incoscienza, i suoni dell'ente della paura, diventati terrore, possono attraverso il gesto di una fuga, trovare rifugio, tepore nell'oscurità di una tana; lì è il non esistere.
La vita della vita riprende eterna; l'atto che in partizioni divide la coscienza è l'eterno. Può anche capitare che invece, lo spirito dell'IO abbia, mediante la mortificazione, rappresentanza di una non sufficiente forza per conseguire la via verticale del trascendente e che, nell'atto di una fede, egli sia trasportato dalla risonanza forte di un amplesso e da uno di questi, un uomo o una donna, venga attratto.
Se attratto dall'uomo, femmina risulterà la sua nuova coscienza, se attratta dalla donna, maschio entrerà nella nascita, di nuovo afferrato dal ciclo della vita, ignaro di essere già stato quando lo spirito si plagerà nella personalità della coscienza, nella coscienza della personalità.
Esiste anche un mondo subalterno tra il trascendente e il manifestato. Trina è la legge nel moto come nella forma, quando trini siete voi che avete un corpo fisico, uno psichico, uno sottile. Nel mondo mediano, che gli antichi definivano il mondo della luna, ove stanno quelle coscienze che hanno tratto di sé in sé qualcosa di salvo ma, come le Divinità, esse hanno un ciclo cosmico di eterno, esiste soltanto ciò che resiste. Eterno e assoluto sono uno, il sempre presente, non alcun moto di tempo e come è stato detto il tempo è illusione fatta di cose, le cose nella sostanza sono espressioni di tempo, moto, spazio o materia sanzionata. Sono due le fasi dopo la morte, la morte che della vita è quella notte che nessun'alba troverà e non compie niente portando l'uomo alla tomba, perché essa è l'altra facciata della stessa porta, da cui entrate e uscite dalla vita. La prima fase equivale a 40 giorni, e tu sai che una legge, nell'analogia e nella causa-effetto, determina tutte le cose, anche quelle che divine, sublimi appaiono, così i numeri, i nomi ripetendosi, rivelano e nascondono la causa prima donde provengono 40 giorni.
L'anima del defunto, essendo ancora congiunta all'idioma celebrale nel corpo psichico e nel corpo sottile, soffre freddo, fame, paura e i sentimenti che prima gli erano di sostentamento, assumono dimensioni paradossali. Se esiste una forza forte più di quelle forze, la via è andar oltre; ma i più hanno cedimento, sperperamento, prima ancora della seconda morte non sono più.
La seconda morte è il distacco dall'idioma celebrale, è il distacco dal corpo psichico, cosicché l'intelligenza che fu soltanto un'astrazione del pensiero, diventa il limite e, sfaldandosi, lo insanguina di morte.
Lei teme che si sciolgono come neve al sole, dietro di essa, le immagini che hanno prodotto e determinato quella personalità e si ribadiscono e riavvolgono in quel difficilissimo passaggio. Solo la forza, fatta di tutte le forze, ha la possibilità di ricordare, di conoscere il sé, perché lo spirito non deve che riconoscere se stesso. Nient'altro; e lì si ribadisce il ciclo delle reincarnazioni e non è detto che la ricaduta, nella nascita, sia evolvimento, può anche esserlo a seconda della qualità della seconda morte, che dipende dalla coscienza raggiunta nel sapere, dalla dignità conservata, ma se queste qualità già non erano in vita non splendono e non sono oltre la vita.

a proposito di idiomi cerebrali,sono d'accordo con te! una persona ke diventa cadavere 2 volte non può essere ke un perfetto idioma! ki è ke desidera morire due volte?? riguardo poi al mondo subalterno tra il trascendente ed il manifestato,ci sono stato,e non è poi un granchè! E' tutto troppo subalterno,rispetto al trascendente,e troppo poco subalterno rispetto al manifestato:una specie di metropolitana del trascendente,ma senza scale mobili,e con più barboni:tipo quella di napoli insomma. Ma non della napoli trascendente,ke da quando maradona non gioca non esiste più. Riguardo al manifestato,magari con qualke parentesi ancora aperta,sei al corrente del nuovo piano urbanistico per il posizionamento dei nuovi manifesti? indovina dove li vogliono mettere? esatto! nella napoli trascendente! ma dico! si può?? ekkecaspio! riguardo al fatto ke il morituro (ma perkè morituro se è già morto? ke deve morire ancora? ah già,sì,perkè è un idioma,appunto!!) rimanga a stagnare per 40 giorni,mi viene spontanea una domanda,la stessa ke si pose Husserl al riguardo: si può fare il passato di verdura senza ausiliare e con le carote con la buccia??? Mah.......
candidhorns is offline  
Vecchio 30-09-2004, 19.53.53   #14
valerio
Ospite
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 17
Dopo la morte c’è il nulla: le trasmissioni terminano e non rimane neanche la sigla della RAI con l’antenna che ascende tra soffici nuvole in bianco e nero a consolarci di tale fine.

Di fatto allo stato attuale della conoscenza umana, non esiste prova certa di un aldilà sia esso dei giusti o degli ingiusti:
se preferite, nessun telegiornale ha mai annunciato ufficialmente tale dimostrazione.

Le numerose pubblicazioni sull’argomento (ad es. P. Labro, 1996 o B. Weiss, 1992) sono certamente affascinanti nelle loro descrizioni minuziose di “tunnel luminosi” e fluttuazioni al di sopra di letti varî d’ospedale, ma lasciano il tempo che trovano in quanto:
1) trattasi di esperienze ad altissimo contenuto soggettivo
2) trattasi di testimonianze spesso strappate in punto di morte a soggetti gravemente malati nonchè intossicati dall’alto contenuto nel sangue - quindi anche nel cervello - di farmaci somministrati nel (de)corso di malattie lunghe e penose

pertanto tali testimonianze, seppur attraenti, risultano inattendibili.

Come se non bastasse, le prove facenti parte del filone scientifico, come le note serrature a combinazione apribili soltanto da defunti comunicanti dall’aldilà, sono tutte miseramente fallite.

E dulcis in fundo, l’esperienza extracorporea, altrimenti detta del “viaggio astrale” consiste in realtà in una sensazione di distacco dal corpo fisico generata a livello dell’area subcorticale: proprio nel 2001 esperimenti scientifici in tal senso hanno dimostrato infatti che la stimolazione nervosa di tale specifica area riproduce esattamente nel soggetto l’esperienza definita astrale in termini di allontanamento dal corpo, osservazione dello stesso dall’esterno ecc...

Occorre ricordare invece che la coscienza, il pensiero e le emozioni sono legate al corretto funzionamento dell’organismo in termini di vitalità del complesso delle cellule che lo compone.
Venendo meno tale struttura (morte delle cellule) è RAGIONEVOLE pensare che il pensiero * trovi la sua fine.

E se ‘cogito ergo sum’ è un’affermazione vera, allora è vera la sua negazione.

Credere in un aldilà costituisce una grossolana forma di vanità.

La seconda vanità, immediatamente successiva, consiste nel far figli per prolungarsi oltre un’inevitabile morte.


*scusate il pun, o gioco di parole
valerio is offline  
Vecchio 30-09-2004, 20.05.19   #15
leo 82
Ospite
 
Data registrazione: 12-07-2004
Messaggi: 34
La coscienza di esistere non è legata al corpo fisico, quando ero fuori dal corpo ed ero cosciente avevo la sensazione che quest'ultimo quasi non mi appartenesse. Puoi provare anche tu se vuoi.......
leo 82 is offline  
Vecchio 30-09-2004, 22.26.22   #16
bluemax
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sicuramente tanta gente si accontenterà...
bluemax is offline  
Vecchio 30-09-2004, 22.40.23   #17
epicurus
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concordo con il dubbio di valerio (e con la sua soluzione 'ragionevole') e con neman


epicurus
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Vecchio 01-10-2004, 00.45.05   #18
cernia
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 91
Citazione:
Messaggio originale inviato da leo 82
L'OBE si può provare restando coscienti quando il corpo dorme, ad esempio una tecnica è quella di far addormentare il corpo restando svegli, oppure si può prendere consapevolezza quando si sogna, ossia rendersi conto che è un sogno quello che si sta vivendo. Conviene ripetersi spesso anche durante la giornata "sono nel fisico o in astrale?"; questo aiuta a prendere consapevolezza. Una volta che si è riusciti a prendere consapevolezza con il corpo addormentato, come se fosse paralizzato, basta desiderare di voler uscire dal corpo, come è successo a me. La cosa fondamentale comunque è crederci.

leo, ma tu come ci sei arrivato a tutto ciò? da solo? o seguito da un medico che pratica anche ipnosi... o come?? come hai fatto, in sostanza, a trovare la tattica per distinguere il fisico dall'astrale e per rimanere cosciente durante i sogni?
a me a volte capita di sognare e di pensare contemporaneamente che sto sognando. Ma è raro..

mi incuriosisce quello che dici..
cernia is offline  
Vecchio 01-10-2004, 07.02.34   #19
milarepa
Ospite
 
Data registrazione: 30-05-2004
Messaggi: 29
per chi ha la verità

Apprezzo la Vostra ironia ed invidio la Vostra sicurezza; ho semplicemente risposto ad una domanda di Nefer allegando una risposta ottenuta in una seduta spiritualistica riguardante l’argomento trattato.
Buona giornata
milarepa is offline  
Vecchio 01-10-2004, 13.07.04   #20
leo 82
Ospite
 
Data registrazione: 12-07-2004
Messaggi: 34
Tutto è capitato spontaneamente, all'inizio nemmeno sapevo che si trattasse di Obe. Ho avvertito e visto anche la presenza di esseri mentre ero cosciente, ma non ho mai avuto il coraggio di uscire in quei momenti....
leo 82 is offline  

 



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