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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 24-12-2004, 16.53.47   #21
Knacker
Epicurus' very son
 
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Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 375
Dalla filosofia che ho studiato, do a "coscienza" il significato di "sapere di sapere".
Noi quando guardiamo i nostri simili sappiamo che sono coscienti, ovvero che "sanno di sapere" mentre un sasso non è cosciente perché non sa niente e quindi non può sapere di sapere.
Ora le macchine, o meglio, i computer sanno; cioè hanno delle conoscenze. La questione è: "sono coscienti?" "sanno di sapere?" La risposta che tutti darete è un bel "no" Ed è quella che darei anch'io, ma la stessa domanda potrebbe essere rivolta ad un umano. Un essere umano vede ogni giorno intorno a sé numerose altre persone, ma come fa a sapere che quelle persone sono coscienti? E' sicuro che quelle persone sappiano di sapere? E se magari sapessero e basta, senza esserne coscienti? Il fatto è che tutti sembrano che sappiano di sapere, ma effettivamente tu non ne puoi essere sicuro, potrebbero sapere così bene e così tanto senza che tu ti accorga che loro non lo sanno. potrebbe esserci in mezzo a loro una persona "finta" non cosciente di sé, ma con sufficiente conoscenza per fare ciò che comunemente fa e gli altri non se ne accorgerebbero. Tant'è vero che osservando alcuni filmati di Asimo (il robottino della Honda) mentre interagisce con le persone, sembra (e dico sembra appositamente) che sia cosciente. Cioè, tralasciando tutti quei particolari che ce lo fanno riconoscere come robot e quindi come una macchina (l'aspetto ecc...) il suo comportamento assomiglia a quello di un umano (per quelle poche azioni che compie) e come si può dire che lui non sappia di sapere?
Voglio dire, se noi non possiamo essere certi che le persone che ci circondano siano veramente coscienti, anche se fossimo semplicemente illusi da un robot che questi sia cosciente, non lo potremmo distinguere con certezza e quindi sarebbe la stessa cosa per noi. Se un robot fingesse molto bene di essere cosciente (ovvero fosse programmato di proposito per sembrare cosciente) non potremmo essere sicuri che non lo sia davvero tramite la semplice interazione con lui.
Knacker is offline  
Vecchio 24-12-2004, 17.52.31   #22
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Delirio natalizio

Interessante,anche se al limite della paranoia. Allo stesso modo io come faccio a sapere che chi scrive su questo forum siano persone in carne ed ossa e non computer impazziti, o meglio rinsaviti dall'autocoscienza? O magari i miei genitori sono stati rimpiazzati da dei cloni cyborg senza che io me ne accorgessi....come faccio a saperlo? Ma se io non so, perchè gli altri dovrebbero sapere di sapere? Aiuto, ho pauuura....ok, a me il Natale fa male....
sisrahtac is offline  
Vecchio 24-12-2004, 20.11.00   #23
iris_1
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
Re: finalmente sei di nuovo tra noi.......

Eh sì... finalmente mi sono decisa... anche se non ho ancora ripreso il mio pc (infatti vi sto scrivendo computer che ho a lavoro!)

Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
Il problema è appunto la consapevolezza di sè (chiamata a volte anche 'coscienza'). Ovviamente, come ho già detto io e come ha già detto Plat, non è escludibile a priori che non sia possibile creare una persona fatta interamente (o quasi) di metallo: ovviamente tale persona non è stata interamente programmata.

Tutto è possibile, ma io credo che un persona, per così dire, fatta interamente di metallo, non sia comunque capace di mantenere quelle che sono le caratteristiche prettamente umane.
Per fare un esempio; prendiamo alcune esperienze che può provare solo una persona fatta di carne e ossa... sentire il freddo, il calore, il dolore, piangere, o anche il semplice bere e mangiare, dormire per rigenerarsi... una persona meccanica non potrà mai essere in grado di provare queste sensazioni o di fare determinate azioni, in alcuni casi può rivelarsi positivo, ma allo stesso tempo è negativo, perché il non poter provare determinate sensazioni, anche se all'apparenza insignificanti, resta un'esperienza mancata e quindi un "modulo" in meno nel "puzzle" della personalità.
Ammettendo che prima o poi riusciremo a creare una persona simile, spero di non essere scelta come cavia

Ciao a tutti e buone feste
iris_1 is offline  
Vecchio 24-12-2004, 20.13.51   #24
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Vabbè, fuori da un ottica antropocentrica, non vedo così poi tragico non dover mangiare bere e dormire per sopravvivere...anzi, se un organismo autocosciente potesser esulare da tutto questo tanto meglio per lui...anzi, io lo invidierei..
sisrahtac is offline  
Vecchio 24-12-2004, 20.47.09   #25
Plat
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 63
Citazione:
Messaggio originale inviato da Knacker
Dalla filosofia che ho studiato, do a "coscienza" il significato di "sapere di sapere".

Ed è una definizione sbagliata. Una persona cosciente sa di sapere, ma non è detto che "qualcosa" che sia informato sulla propria elaborazione sia cosciente.

La definizione di "coscienza" in effetti è uno dei problemi degli studi sulla coscienza.

I tentativi di definizione "ricorsiva" hanno portato a fantasiose teorie sulla possibile origine "cortocircuitale" della coscienza. Si sostiene cioè che, connettendo opportunamente le uscite con le entrate, un elaboratore potrebbe in qualche modo diventare cosciente. Questo però chiaramente è falso.
Plat is offline  
Vecchio 24-12-2004, 20.57.19   #26
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Probabilmente l'errore sta proprio nell'idea di coscienza, e nel fatto che noi diamo per scontato che essa esiste...in fondo la vita va avanti perchè molecole di rna leggono ciò che c'è scritto su filamenti di dna...più meccanico di questo....e la nostra mente agisce perchè la "coscienza" rielabora concetti che stanno scritti nel nostro inconscio...a me il libero arbitrio è parsa sempre un' emeirta cavolata...giusto giusto messa li per giustificare il concetto di colpa, di bene e di male...ma se ciò è avvenuto si vede che era necessario nell'esplicarsi dei contorti meccanismi che portano avanti il tutto...
Però dire di essere consapevoli di non essere consapevoli..hum...c'è qualcosa che non mi torna....mah, probabilmente è tutta un' illusione...uno delle solite aberrazioni che compiamo noi uomini quando cerchiamo di capire cose più grandi di noi..
sisrahtac is offline  
Vecchio 24-12-2004, 21.07.11   #27
Plat
Ospite abituale
 
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 63
Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Probabilmente l'errore sta proprio nell'idea di coscienza, e nel fatto che noi diamo per scontato che essa esiste...in fondo la vita va avanti perchè molecole di rna leggono ciò che c'è scritto su filamenti di dna...più meccanico di questo....e la nostra mente agisce perchè la "coscienza" rielabora concetti che stanno scritti nel nostro inconscio...a me il libero arbitrio è parsa sempre un' emeirta cavolata...giusto giusto messa li per giustificare il concetto di colpa, di bene e di male...ma se ciò è avvenuto si vede che era necessario nell'esplicarsi dei contorti meccanismi che portano avanti il tutto...
Però dire di essere consapevoli di non essere consapevoli..hum...c'è qualcosa che non mi torna....mah, probabilmente è tutta un' illusione...uno delle solite aberrazioni che compiamo noi uomini quando cerchiamo di capire cose più grandi di noi..

Analizziamo un attimo la parola "illusione". L'illusione è quando non vi è corrispondenza tra la realtà effettiva e la nostra percezione di quella realtà. Può quindi la coscienza essere un'illusione? Ciò vorrebbe dire che non ci sarebbe corrispondenza tra la realtà e la nostra percezione della realtà. La realtà sarebbe che non esiste alcuna percezione soggettiva, e noi invece percepiamo di percepire. Ma come facciamo noi a percepire se la percezione non esiste? L'assurdo dimostra dimostra la falsità dell'ipotesi. Quindi la coscienza non può essere un'illusione.

Detto in modo meno enfatico, non c'è illusione senza vittima.
Plat is offline  
Vecchio 24-12-2004, 23.14.59   #28
FantasiaFinale
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-01-2004
Messaggi: 0
Raga ho letto i primi dieci post... e mi sembra che ci siano un po troppe parole campate per aria....


Non sto a spiegare, ma per aver una sommaria ma sufficente conoscenza del cervello umano e arrivare a capire come mai una macchina non potrà mai duplicarlo basta legere....

"Un universo di coscienza"

Di Gerald M.Eldelman e Giulio Tononi.....

Illuminante su questo problema^^


FantasiaFinale
FantasiaFinale is offline  
Vecchio 26-12-2004, 22.00.21   #29
luc
Ospite
 
Data registrazione: 24-11-2004
Messaggi: 6
sarebbe difficile ad una macchina la produzione casuale...avendo un linguaggio binario "la casualità,, un susseguirsi di azioni , quindi per es. il robottino che si piega in avanti e "per caso,, muove la mano...che cosa diremmo, che in coscienza ci ha salutato? mi riferisco alla voglia che ha 'uomo di creare, una coscienza (in questo caso artificiale) avendone già una che gli pesa molto...scherzo...naturalmente sarebbe il tentativo di migliorare...probabilmente andrebbe in tilt.
luc is offline  
Vecchio 26-12-2004, 23.03.45   #30
Knacker
Epicurus' very son
 
L'avatar di Knacker
 
Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 375
Approposito del caso.
Nessuna macchina è in grado di "sparare un numero a caso".
Per restituire numeri in buona approssimazione casuali i computer sono costretti ad usare algoritmi che fanno riferimento a fattori esterni e/o variabili come per esempio l'ora.

Come sempre ora sorge una domanda. L'uomo è capace di "sparare un numero a caso"?
Knacker is offline  

 



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