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Vecchio 21-01-2005, 13.28.52   #1
bert
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-06-2004
Messaggi: 105
Verità, opinione, statistica, politica e nucleare

cari tutti,

Anche se non strettamente di filosofia, vorrei in modo semplice portare alla vostra attenzione una questione per tutti noi alquanto importante e sicuramente interessante da diversi punti di vista.

Come molti di voi sapranno, il presidente del consiglio ha riaperto il dibattito sulla possibilità di costruire sul suolo italiano centrali nucleari, a quasi 20 anni dal voto referendario (era il 1987), che, invece, ne sancì l'abbandono.

Io penso che sia opportuno riportare questo tema all'attenzione di tutti, dal momento che anche il nucleare, nel bene e nel male, è una fonte di energia, in un momento in cui la crisi energetica si fa alle porte.

Non voglio in questa sede parlarvi di cosa penso io, ma vorrei parlarvi del modo con il quale (secondo me) andrebbe condotto questo dibattito, che già sta diventando una roba da "pesci in faccia". E nel fare questo, scoprire quanto sia difficile arrivare ad una "obiettività" condivisa.

facciamo questo gioco: se mi avessero detto ieri che Berlusconi avesse deciso di riaprire il dibattito, e mi avessero chiesto di predirre le opinioni, avrei detto: gli ambientalisti contro il nucleare, i fisici e gli accademici, tranne sporadici casi, nettamente a favore.
Ed in effetti così è andata.

Premetto che il problema del nucleare ha almeno tre oprdini diversi di livelli. Il livello puramente tecnico legato al fatto se una centrale sia sicuyra o meno, il livello organizzativo e di sicurezza dello sticcaggio dell scorie, il livello economico legato alla convenienza nell'aprire cetrali nucleari, il livello delle lobbies delle energie che vorranno portare avanti i loro interessi, ed infine il livello politico, legati a convenienze elettorali, convenienze di partito, di schieramenti, di ideali e progetti,

Il primo punto è quello che mi interessa, il resto invece è sempre opinabiule, perchè dipende da cosa è e cosa pensa.

Mi chiedo questo: ma è possibile a questo mondo, almeno su quialcosa, avere un'idea precisa di come è la situazione attuale?? io mi chiedo: qualcuno a questo mondo saprà effettivamente se una centrale nucleare è o meno pericolosa?? Ci sarà qualcuno che ha studiato il rapporto tra rischi e benefici di queste centrali??? Io, permettetevi, immagino proprio di si. Ma, chissà come mai, da noi in italia, solo opinioni, e mai nessuno che dice su quale base fonda la proprio opinione.

Da qui la mia suggestione: perchè ogni cosa deve necessariamente diventare politica?? io credo che sia possibile dichiare il rischio ambientale di una centrale nucleare. A questo punto la decisione è semplice: se il rischio è basso, allora può andare bene, altrimenti tutto rimane come prima. Io mi sento ingenuo a dir queste cose, mi sembrano cose ovvie.

Come fare: mi sembra semplicissimo: si fa una bella statistica di tutte le centrali funzionanti nel mondo, si vede quanti e quali incidenti sono avvenuti, perchè, ecc ecc ecc. Si fanno un po' di analisi, e si capisce come stanno le cose veramente. Lo fanno gli analisti di borsa valori tutto il giorno, si potrebbe imparare da loro!!! :-)))

Sia gli scienziati che gli ambientalisti ci spieghino le loro ragioni non sulla base delle loro "idee", ma dei fatti, che, almeno in questo caso, sono oggettivi.

E qui finisco con una considerazione più generale. Io sono il primo ad ammettere che non è di questo mondo l'oggettività, ed in questo forum, come nei manuali di filosofia, questo è ben chiaro a tutti. Ma si potrebbe almeno aspirare ad una oggettività un po' condivisa, cercando di trovare i punti di accordo comune su cui tutti, o quasi, sono d'accordo.

Qui si vede, aimè, che alla politica (in italia ma non solo) mancano i filosofi veri, ovvero quelle persone aperte alla ricerca del vero o di qualcosa molto vicino ad esserlo. Qui si vede come manchino nella nostra politica quelli che negli anni 70 venivano chiamati gli intellettuali, capaci si porate alla luce le questioni nel modo spesso più diretto, semplice ma anche profondo.
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Vecchio 21-01-2005, 13.40.33   #2
ancient
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Credo che le informazioni sulla sicureza delle centrali potrebbero forse essere reperite nel web, ma ora volevo porre l'attenzione su un altro aspetto della questione, molto terra terra e poco filosofico:
poniamo che alla fine si decida di costruire nuove centrali o riaprire quelle esistenti: riuscite a immaginare quale sollevazione popolare provocherebbe in loco una simile iniziativa?
Avete dimenticato il tentativo (fallito) di stoccare le scorie in Basilicata? Io l'ho ancora ben vivo nella memoria.

p.s. e a proposito di questo: dove le metteremo le famose scorie?
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Vecchio 21-01-2005, 13.48.08   #3
bert
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Considivo pienamente le tue preoccupazioni. Anche qui, però, le cose non sono del tutto chiare. Questi rifiuti radioattivi, se ben stoccati, sono innoqui o no?? Se mi si dimostrasse che queste scorie non possono recar danno alcuno, allora io sono disposto a mettermelo anche sotto casa, ma devo avere garanzie a riguardo.

Ad esempio Regge sul corriere è favorevole al nucleare, e dice che esiste una tecnica di vetrificazione che, a detta sua, sarebbe sicura. Invece Cini, sempre sul corriere, dice che lo smaltimento attuale è rischioso. A chi credere????



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Credo che le informazioni sulla sicureza delle centrali potrebbero forse essere reperite nel web, ma ora volevo porre l'attenzione su un altro aspetto della questione, molto terra terra e poco filosofico:
poniamo che alla fine si decida di costruire nuove centrali o riaprire quelle esistenti: riuscite a immaginare quale sollevazione popolare provocherebbe in loco una simile iniziativa?
Avete dimenticato il tentativo (fallito) di stoccare le scorie in Basilicata? Io l'ho ancora ben vivo nella memoria.

p.s. e a proposito di questo: dove le metteremo le famose scorie?
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Vecchio 21-01-2005, 13.51.41   #4
ancient
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Ad esempio Regge sul corriere è favorevole al nucleare, e dice che esiste una tecnica di vetrificazione che, a detta sua, sarebbe sicura. Invece Cini, sempre sul corriere, dice che lo smaltimento attuale è rischioso. A chi credere????

Proprio così: se già tra gli addetti ai lavori non c'è unanimità di vedute, come si può immaginare di riuscire a convincere l'opinione pubblica?

Date le premesse, a me francamente il nucleare non sembra più una strada percorribile (considerato anche l'elevato rischio sismico e idrogeologico del nostro territorio...).

Ultima modifica di ancient : 21-01-2005 alle ore 13.57.13.
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Vecchio 21-01-2005, 14.06.13   #5
bert
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Ma questo è il punto: questa disparità di vedute è assurda. Nel senso che io posso accettare che si possano avere opinioni diverse, ma una roba del genere, o funziona o non funziona.


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Proprio così: se già tra gli addetti ai lavori non c'è unanimità di vedute, come si può immaginare di riuscire a convincere l'opinione pubblica?

Datre le premesse, a me francamente il nucleare non sembra più una strada percorribile (considerato anche l'elevato rischio sismico e idrogeologico del nostro territorio...).
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Vecchio 21-01-2005, 14.16.00   #6
ancient
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Ma questo è il punto: questa disparità di vedute è assurda. Nel senso che io posso accettare che si possano avere opinioni diverse, ma una roba del genere, o funziona o non funziona.

Il problema è che le ricerche in materia possono essere tranquillamente pilotate (come accade spesso, in vari ambiti): chi ci assicura che quelle lobbies cui facevi riferimento nel tuo post di apertura non altereranno i dati reali?
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Vecchio 21-01-2005, 14.31.13   #7
Aristippo
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Buon giorno a tutti e scusate se dal basso delle mie conoscense mi intrometto in questo tema molto delicato e importante per l'economia del ns. paese e per la sicurezza del ns. paese.

Vorrei anche io farVi notare alcuni elementi per i quali, forse si potrebbe discutere.

Uno fra tutti è questo : Noi importiamo l'energia Dalla Svizzera e dalla Francia, paesi nei quali l'energia nucleare e ben sviluppata.
Ora io vi chiedo, per quanto riguarda il discorso incidenti, non vi sembra ridicolo credere di essere al sicuro dai rischi incidenti nucleari quando a poche cenitnaia di km ve ne sono una marea? Per giunta centrali dalle quali importiamo ad altissimi costi l'energia. Davvero gli ambientalisti credono che se dovesse capitare un incidente simile a quello di Chenobil in quei paesi, (nn so come si scrive) noi saremmo al sicuro dietro le Alpi ?

Le scorie sono un punto critico, su questo convengo e anche io sono un pò scettico (forse per mancanza di info) sulla sicurezza degli stoccaggi. Perchè non dimentichiamo che noi siam esseri umani e come tali sbagliamo. E la cosa che mi fa piu' paura e che in Italia le cose si fanno alla carlona alla Brancaleone. E che poi , ribadisco, tutti vogliono e nessuna da. (vedi discorso Scansano Ionico) ... Ci vorebbe più informazione.

Saluti
Aristippo
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Vecchio 21-01-2005, 14.37.35   #8
ancient
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Uno fra tutti è questo : Noi importiamo l'energia Dalla Svizzera e dalla Francia, paesi nei quali l'energia nucleare e ben sviluppata.
Ora io vi chiedo, per quanto riguarda il discorso incidenti, non vi sembra ridicolo credere di essere al sicuro dai rischi incidenti nucleari quando a poche cenitnaia di km ve ne sono una marea? Per giunta centrali dalle quali importiamo ad altissimi costi l'energia. Davvero gli ambientalisti credono che se dovesse capitare un incidente simile a quello di Chenobil in quei paesi, (nn so come si scrive) noi saremmo al sicuro dietro le Alpi ?

Credo che nessuno si illuda di essere al sicuro, in caso di incidenti alle centrali di cui hai ricordato giustamente la presenza.

Non ci resta che sperare che siano dotate di validi sistemi di sicurezza...

Ultima modifica di ancient : 21-01-2005 alle ore 14.39.47.
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Vecchio 21-01-2005, 15.03.03   #9
Aristippo
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E non hai idea di come mi preoccupano in Italia i sistemi di sicurezza. Se passa speriamo bene, se non passa speriamo che trovino energie alternative.

Saluti Francesco
Aristippo is offline  
Vecchio 21-01-2005, 15.15.31   #10
bert
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io invece mi chiedo come mai a destra sono in generale favorevoli, con poche sfumature, mentre a sinistra sono contrari con più sfumature.

O meglio, mi chiedo e mirispondo da solo: qui entrano le lobby, quella dell'energia nucleare, forse filo-destra, quella delle energia rinnovabili, decisamente più filo-sinistra.
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