Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Filosofia

Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Filosofiche



Vecchio 16-02-2005, 14.51.58   #1
Dunadan
Ospite abituale
 
L'avatar di Dunadan
 
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
filosofia disumana

((premetto che: Non è una discussione per spiritualisti ! ))

Si sa, l'uomo è un Dio mancato ! Un essere materiale, fatto di carne ed ossa che spesso dimentica cosa è e con la fantasia ragiona come se fosse un Dio.
I problemi arrivano quando poi è costretto a ricordare che cosa è realmente, così deve ritrovare i suoi limiti, accettare i suoi difetti, guardarsi allo specchio e capire che non potrà mai essere quella perfezione che ama tanto, che realmente non è altro che uno dei tanti parassiti che consumano una zona e si spostano in un'altra.

Questo per il singolo, ma anche la storia è stata teatro di una delusione umana, prima quando l'uomo ha scoperto di non essere al centro dell'universo (Copernico), poi quando ha scoperto di non essere al centro della natura ne al centro dei pensieri di Dio (Darwinismo), successivamente quando ha scoperto di non essere nemmeno padrone incontrastato della sua testa (Freud). (questo discorso è di Freud)

E la filosofia? la filosofia ci mostra che per poter essere fatta seriamente, bisogna prescindere da se stessi, cioè che non possiamo essere troppo presi dalla nostra natura quando facciamo discussioni "filosofiche".
Ad esempio, non possiamo decidere che esiste un Dio solo perchè noi uomini ci sentiamo dispersi e senza punti d'appoggio.
Non possiamo vedere il mondo secondo la nostra convenienza.
Non possiamo credere che l'uomo sia superore al resto della natura per qualità di intelligenza (e non solo per quantità) solo perchè ci piace. (con "qualità" intendo, ad esempio, la spiritualità)

Il fatto è che... facendo una filosofia prescindendo da cosa siamo, ci fa stare male ! L'uomo si auto-ridimensiona e comprende che la sua vita non ha un senso al di fuori di sè.

COSì "filosofare" diviene quasi "disumano", fuori dalla natura umana, che invece quest'ultima ha bisogno , per sentirsi bene, di tante illusioni, di non porsi sempre la domanda socratica:

"COSA è REALMENTE QUESTA COSA?"

Perchè molte di quelle cose (amore, amicizia, felicità...) per funzionare hanno bisogno di quel tocco di "atmosfera metafisica" che ha più a che fare con la fantasia e l'illusione piuttosto che con la filosofia.
Filosofare non è cosa per uomini !

E allora, per essere felici dobbiamo smattere di fare filosofia?
bisognerebbe formarsi una corazza mentale che ci renda più forti !
ma non è facile.

Ultima modifica di Dunadan : 16-02-2005 alle ore 15.08.39.
Dunadan is offline  
Vecchio 16-02-2005, 16.59.50   #2
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Ciao condivido al 100% il tuo invito in filosofia a fare meno i romantici e piu` gli scienziati.

Vado direttamente a rispondere alla tua ultima domanda:
per essere felici dobbiamo smattere di fare filosofia?


Io penso di no, o meglio, dipende da persona a persona.
Io vedo il mio filosofare molto simile ad una procedura metodica ed analitica di risolvere (o dissolvere) alcuni problemi.
Io problemi possono essere: libero arbitrio, Dio e i suoi attributi, cosa vuol dire 'necessario', determinismo e libero arbitrio, cosa vuol dire 'verita`', come noi conosciamo alcune cose, esiste il mondo esterno?, e cosi` via ........

Quindi la mia felicita` o infelicita` non centra nulla con quello che 'scopro' in filosofia, proprio come le scoperte scientifiche non centrano nulla con la felicita` o infelicita` dello scienziato, anzi se filosofare piace, questo puo` dare delle buone gratificazioni.


epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 16-02-2005, 18.10.57   #3
Dunadan
Ospite abituale
 
L'avatar di Dunadan
 
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
Ciao Epicurus, sono lieto di risentirti.

Da quel che ho capito, tu usi la filosofia come "strumento pratico" che risolve problemi.
Ma cercando di risolvere questi problemi, tu cosa fai? Cerchi verità? Tra i bloblemi che analizzi non c'è il problema dell'"uomo" e del suo posto nell'universo? la verità sull'uomo? La verità su cosa sei te realmente?

Pensi che la filosofia sia un buono strumento per tali domande?

O eviti di entrare in tali problemi perchè sai che "si rischia solo di deprimersi" !!!?
Dunadan is offline  
Vecchio 16-02-2005, 18.38.58   #4
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Ciao Dunadan era da un pezzo che non facevi un salto qui, o sbaglio?

Non so tu cosa intendi per 'strumento pratico', certo e` che io vedo la filosofia come una disciplina che ha un certo dominio di problemi, ai quali cerca soluzioni (o anche dissoluzioni, cioe` si mette in evvidenza come in realta` non vi sia un problema). Ovviamente questi problemi sono 'teorici', pero` hanno anche implicazioni 'pratiche'.

Citazione:
Tra i bloblemi che analizzi non c'è il problema dell'"uomo" e del suo posto nell'universo? la verità sull'uomo? La verità su cosa sei te realmente?
Pensi che la filosofia sia un buono strumento per tali domande?

Io penso che non esista il problema 'uomo', ma esistono tantissimi problemi che, ovviamente, sono collegati con l'uomo.

Cerchiamo di capire cos'e` questo problema uomo.

E` un problema morale? (cosa deve fare e come deve comportarsi l'uomo nel mondo?, etc...) allora si entra nella filosofia morale, ma qui io dissolvo il problema proponendo un relativismo morale (vedi il topic di VanLag sul valore).

E` un problema di rapporto mente-corpo? (cos'e` la mente? come puo` essere in rapporto con il corpo? la mente e` riducibile alla materia? etc...) allora si entra nella filosofia della mente, ovviamente senza tralasciare quello che le scienze ci dicono.

E` un problema di liberta`umana? (siamo liberi di sciegliere? etc...) allora si e` nella filosofia della mente e non solo, infatti si parla anche di determinismo.......

E` un problema esistenziale? (che senso ha la nostra esistenza? perche` viviamo? etc...) io qui starei sulla dissoluzione, infatti qui non siamo di fronte a nessun problema.

etc, etc...

Non e` che evito di entrare nel problema specifico 'uomo', e` che secondo me tale problema specifico non esiste.
C'e` la filosofia della scienza, la gnoseologia, la filosofia della logica, la filosofia della mente, la filosofia del linguaggio......... campi molto interessanti, questo io vedo.

Come avrai capito il mio non e` un approccio esistenzialista, bensi` analitico, ma non perche` l'approccio esistenzialista mi faccia paura o perche` mi deprima, bensi` semplicemente perche` non ho trovato domande, o trovato prevalentemente emozioni e stati d'animo.

Se vuoi ponimi problemi 'esistenzialisti' (e` questo quando ti riferisci al problema 'uomo'?) in modo leggermente dettagliato e io cerchero` di risponderti, nel limite delle mie capacita` ovviamente .

A presto,
epicurus

Ultima modifica di epicurus : 16-02-2005 alle ore 18.41.08.
epicurus is offline  
Vecchio 16-02-2005, 19.31.20   #5
Dunadan
Ospite abituale
 
L'avatar di Dunadan
 
Data registrazione: 19-11-2003
Messaggi: 978
Quando dico "problema uomo" intendo qualcosa di vasto, intendo tutti i quesiti non chiariti che riguardano l'uomo. I quesiti che forse non avranno mai risposta e per questo sono "problemi irrisolti".
Forse ora sarai d'accordo che il "problema uomo" in tal senso, esiste.
In fondo, sto anche parlando dell'esistenza in generale che nel momento in cui riguarda direttamente l'uomo, lo porta a porsi i famosi "problemi".


Come avrai capito il mio non e` un approccio esistenzialista, bensi` analitico, ma non perche` l'approccio esistenzialista mi faccia paura o perche` mi deprima, bensi` semplicemente perche` non ho trovato domande, o trovato prevalentemente emozioni e stati d'animo.
Però, mi pare strano che non hai trovato domande. Anzi, mi pare IMPOSSIBILE. Sai perchè? Perchè ciò di cui sto parlando è strettamente legato ai campi di ricerca che dici che ti interessano.
Il solo "problema dell'esistenza" non si può separare dalla filosofia della scienza. Dal modo in cui il soggetto percepisce il suo ambiente...e così via....
Di chi è l'uomo...
Lo stesso fatto che sei un uomo che analizza il mondo con la scienza, ti fa porre questi problemi.

Il solo fatto che te sai analizzare analiticamente, deve partire dal presupposto solido di chi sei te e di cosa sei in grado di fare.

ora purtroppo non ho tempo per continuare, riprenderò appena possibile.
ciao

Ultima modifica di Dunadan : 16-02-2005 alle ore 19.33.26.
Dunadan is offline  
Vecchio 16-02-2005, 19.51.08   #6
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Citazione:
Lo stesso fatto che sei un uomo che analizza il mondo con la scienza, ti fa porre questi problemi.

Il solo fatto che te sai analizzare analiticamente, deve partire dal presupposto solido di chi sei te e di cosa sei in grado di fare.

Infatti ho detto, nel mio primo post, che "penso che non esista il problema 'uomo', ma esistono tantissimi problemi che, ovviamente, sono collegati con l'uomo."

Comunque quando hai tempo scrivi un po' di problemi dell''uomo' e cosi` ci intenderemo meglio...

a presto,
epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 16-02-2005, 21.49.33   #7
VanLag
Ospite abituale
 
L'avatar di VanLag
 
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Re: filosofia disumana

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
Perchè molte di quelle cose (amore, amicizia, felicità...) per funzionare hanno bisogno di quel tocco di "atmosfera metafisica" che ha più a che fare con la fantasia e l'illusione piuttosto che con la filosofia.
Io credo che cercare di vedere la realtà prescindendo da noi stessi non sia poi così duro e difficile.
E’ vero che la nostra stessa identità affonda le radici su illusioni che nonostante Copernico, Darwin e Freud abbiano ridimensionato, permangono in quanto parti costituenti della nostra identità stessa.
D’altro canto una visione disincantata della realtà, anche della realtà uomo, non preclude, secondo me, la capacità di immergerci nella dimensione sentimentale ed affettiva anzi ci aiuta a vivere meglio amicizia, amore e tutta la gamma delle tensioni che esistono nella nostra sfera emozionale ….. Il disincanto rende più veri a se stessi e come tali più capaci di immergerci nel cuore della vita.
Una filosofia che non sia “fumo” credo che possa aiutarci a vivere meglio dandoci appunto una “filosofia di vita” che, per usare una metafora, se non guarisce dal prurito, (dell'esistenza), quantomeno ci da la forza di grattarci.


Ultima modifica di VanLag : 16-02-2005 alle ore 21.58.03.
VanLag is offline  
Vecchio 16-02-2005, 22.06.49   #8
iris_1
Ospite abituale
 
Data registrazione: 09-06-2004
Messaggi: 493
Re: filosofia disumana

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
Il fatto è che... facendo una filosofia prescindendo da cosa siamo, ci fa stare male ! L'uomo si auto-ridimensiona e comprende che la sua vita non ha un senso al di fuori di sè.

COSì "filosofare" diviene quasi "disumano", fuori dalla natura umana, che invece quest'ultima ha bisogno , per sentirsi bene, di tante illusioni, di non porsi sempre la domanda socratica:

"COSA è REALMENTE QUESTA COSA?"


Ciao Dunadan, ben tornato

La filosofia fa soffrire?
Io non credo che questa affermazione possa essere considerata sempre vera, perché dipende da chi la fa, da cosa si aspetta dal proprio "filosofare" e con quale scopo lo fa.
Se non ho capito male tu dici che la filosofia produce sofferenza perché dimostra quanto l'uomo non è altro che uno dei tanti elementi del nostro pianeta, dell'universo ecc... perde la propria centralità, perde quel carattere di superiorità che il genere umano si è da sempre "autoattribuito"... la filosofia, se vogliamo, ci dimostra che un uomo non è superiore al fiore che si trova nel proprio giardino o all'ape che gli si posa sopra, che la spiritualità non è niente altro che una nostra invenzione ecc... allora ogni scienza dovrebbe essere considerata fonte di sofferenze per l'ego dell'uomo, come per esempio hai dimostrato tu parlando di Copernico, Darwin e Freud.
Personalmente, se compio un ragionamento e arrivo alla conclusione che non sono un essere superiore, ma l'importanza che ha la mia vita è equivalente all'importanza che ha la vita della coccinella che oggi pomeriggio si è posata sulla mia mano e che non ho gettato dalla finestra di casa perché ho pensato che fuori facesse troppo freddo per lei... non mi provoca nessuna sofferenza, questo perché non mi aspetto una risposta specifica, ma aspetto di ottenere la giusta risposta quando avrò finito il mio ragionamento.
E' logico che se da un ragionamento filosofico ci aspettiamo la dimostrazione di quanto siamo superiori, di conseguenza rimarremo delusi perché il ragionamento dimostrerà il contrario.
Allora dico che non è vero che gli uomini non si devono occupare di filosofia, ma dico che gli uomini che sono alla continua ricerca della propria superiorità, se credono di poter usare la filosofia per dimostrare questa loro convinzione, hanno scelto la strada sbagliata, perché questa non gli porterà altro che delusioni e sofferenza.
Ciao
iris_1 is offline  
Vecchio 17-02-2005, 11.13.34   #9
Ettore
Ospite abituale
 
L'avatar di Ettore
 
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
Re: filosofia disumana

Citazione:
Messaggio originale inviato da Dunadan
.....Si sa, l'uomo è un Dio mancato !......COSì "filosofare" diviene quasi "disumano".....

"COSA è REALMENTE QUESTA COSA?"

.....Filosofare non è cosa per uomini !

Ciao Dunadan, complimenti per la questione disumana che poni, non l'avevo mai pensata con questa ottica...

Inizio dalla fine:
Fiosofare non è cosa per uomini! Si, vero.
Non è cosa per uomini di questi tempi. Mi spiego meglio:

Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza. Sappiamo che Dio è morto. Qualcuno potrà dire che quella frase è stata scritta dall'uomo..
Il fatto è che stiamo celebrando il funerale di quell'Uomo e di quel Dio: sono "morti" un certo uomo e un certo Dio. E' morto un certo modo di pensare (Nietzsche, Hegel, Heidegger lo avevano "visto" con grande anticipo).

Penso che le nostre generazioni siano su un ponte o stiano attraversando un confine.

E' disumano per me pensare e filosofare con le categorie del pensiero morto di "quell'Uomo e di quel Dio" che sono "morti": la nostra società, la politica parla ancora con quel linguaggio; nella vita di tutti i giorni siamo in parte quel pensiero disumano che è già nella bara.
Aspetta solo l'estrema unzione...non so se riusciremo a vivere e a percepire un nuovo pensiero (almeno la nostra generazione...).
Filosofare e pensare oggi è un tormento perchè significa riconoscere che l'Uomo (Dio) degli ultimi 2.500 anni non c'è più e che c'è la grande responsabilità di riconoscere e di interpretare un momento di passaggio:
l'uomo nuovo che riconoscerà un nuovo Dio e un nuovo modo di pensare.
Un nuovo modo di pensare , una nuova architettura del pensiero che penserà Dio e/o l'Uomo diversamente.

Tornando al "tormento filosofico", non lo intendo come tormento nel senso di penare, ma come tormento che stimola al nuovo, il tormento dei primi filosofi. La curiosità, la voglia di conoscere, l'inizio di una nuova esplorazione...

In quanto all'accenno di "atmosfera metafisica"...fantasia , illusione...forse la nuova filosofia, il nuovo pensiero sta cercando un contatto con questi meta - fisici (Jung, Freud sono altri 2 che hanno vosito molto in anticipo rispetto ai loro contemporanei..)

Un saluto
Ettore is offline  
Vecchio 17-02-2005, 11.26.57   #10
Ettore
Ospite abituale
 
L'avatar di Ettore
 
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
dubbi sulla filosofia?

Dal mio punto di vista la filosofia dimostra la sua esistenza perchè pone in questione se stessa, continuamente.

In fondo mi sembra che una delle domande che emergono (leggendo le vostre considerazioni ) sia anche perchè la filsosia? Perchè l'interrogazione sull'uomo con la filosofia?

Il fatto che la filosofia abbia raggiunto la domanda delle domande, cioè la disponiblità a mettersi talmente in discussione da chiedersi se ha ancora valore o , meglio ancora se ha "diritto "di esistere....non fa che dimostrare il motivo per cui è nata: nella sua morte rinasce continuamente...ama a tal punto conoscere che si interroga sull'amore per la conoscenza

....io lo trovo di una bellezza....
Ettore is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it