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Vecchio 15-04-2005, 17.20.41   #21
Kannon
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Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
ma cos'e` che muore e rinasce, se ogni volta cambia tutto nell'essere?

Muore solo il corpo (corpo fisico), che si cambia come un abito! L'anima, è sempre presente, ed è eterna perchè è il Reale Dono!

p.s. ci risentiamo lunedì, ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 15-04-2005, 19.27.12   #22
Rolando
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Re: Re: Re: Chiedo perdono...

Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
[b]Vedi rolando, se tu affermi che vivere in eterno e` sostanzialemte dire che prima eravamo degli essere ed in futuro saremo altri esseri, allora ti stai impegnando a sostenere una proposizione molto problematica:
"In ogni istante dell'universo c'e` lo stesso numero di esseri viventi"
Ciao epicurus, In realtà non si può dire "lo stesso numero" di esseri viventi, siccome il "numero" di esseri viventi nell'universo è infinito.
Citazione:
Comunque mi sembra un voler travisare completamente il concetto di 'persona' se uno mi dice: "La persona e` immortale perche` arrivata la sua morte fisica, potrebbe anche rinascere come formica o tulipano."
Noi siamo disposti a dare nome di 'persona' ha un complesso (e olistico) sistema si facolta`, quali: credere, sperare, calcolare, amare, conoscere, ricordare, etc..........................

Se io mi rincarno in una formica e perdo cosi` tutti (o la maggior parte dei) miei ricordi, il mio grado di intelligenza cambia bruscamente ed enormemente, e anche tutte le mie risposte agli stimoli del mondo cambiano incredibilmante, allora non siamo autorizzati a dire "io mi reincarnero` in una formica". Che cos'e` quell' "io" di cui sto parlando, se non rimane nulla in comune con il mio io attuale?

-Se crediamo che non rimanga nulla o quasi, allora siamo costretti a rifiutare completamente la proposizione "io mi reincarnero` in una formica". Saro` cosi` limitato a scrivere "io moriro`. una formica nascera`."
-Se crediamo in un'anima, ente immutabile ed indivisibile (cosa assai problematica, ma qui non analizzaro` la problematicita` di questa credenza), allora dobbiamo accettare che quest'ente non rappresenti le nostre facolta` e la nostra memorie. Quindi la proposizione ""io mi reincarnero` in una formica" dovra` essere trasformata in "io moriro`. l'anima che prima io avevo ora e` nella formica". (In questo modo si vede l'anima come "soffio di vita", cioe` l'ingrediante per rendere viva una creatura.)

In entrambi i casi io moriro`, quindi la vita eterna tramite reincarnazione e` impossibile.
Hai ragione, se fosse possibile “incarnarsi in una formica”, come si pensa per esempio entro il buddismo, tutto sarebbe illogico. Però come forse sai io ho studiato un po' i testi di Martinus, e secondo lui la reincarnazione è completamente logica. Ma per comprendere ciò si deve essere aperto per l'idea che l'essere vivente non è solo il corpo fisico, ma costituisce in realtà un'entità psichica o spirituale, composto dell'io e un “organismo” psichico o spirituale, che esistono “dietro” e penetrano il corpo fisico quando si vive nel mondo fisico.
Quando si muore l'individuo continua l'esperienza della vita sui piani spirituali finché arriva il tempo per reincarnarsi di nuovo. Questo significa che ogni individuo si trova in un perpetuo processo di sviluppo. Tutte le esperienze fatte nelle varie vite si accumulano in ciò che M chiama la “supercoscienza” dell'individuo che fa parte della struttura eterna dell'essere. È questo che spiega perché gli uomini sono così diversi, e hanno delle facoltà e talenti o caratteri diversi.
Il fatto che non ricordiamo le esperienze o le vite passate non prova che esse non esistono, ma dipende soltanto del fatto che la facoltà della memoria attualmente è poca evoluta. È anche un bene non ricordare le vite passate visto che spesso sono state molto dolorose, e probabilmente sarebbe anche molto sconcertante avere due o più “identità” fisiche. Lo sviluppo va quindi sempre avanti da stati coscienziali primitivi a stati più evoluti. Però ogni specie segue il suo percorso, e quindi le formiche si evolvono anche loro da vita in vita e diventano sempre più evoluti basato sulle esperienze quotidiane. E nel futuro raggiungeranno anche essi uno stato simile a quello dell'uomo attuale, ma probabilmente vivono allora su altri pianeti.
La ragione perché non si può incarnare in un altro tipo d'organismo fisico, cioè in una formica o simili, è che la creazione del corpo fisico nell'utero dipende di certi “nuclei di talenti” che esistono nella supercoscienza dell'individuo. È quindi in realtà l'essere stesso, che sta incarnando, che con l'aiuto della “materiale” che la “madre” mette a disposizione, costruisce o crea il suo corpo fisico. Questa creazione è naturalmente automatica e ha luogo senza che l'individuo in questione deve intervenire consapevolmente.

Per concludere vorrei solo dire che la cosa importante da capire è quindi che il corpo fisico costituisce solo uno “strumento” attraverso cui noi sperimentiamo la vita per un periodo, ma la nostra identità più profonda o intima rimane intatta anche quando lasciamo questo corpo e andiamo "in vacanza" sui piani spirituali..
Ciao

Ultima modifica di Rolando : 15-04-2005 alle ore 19.30.07.
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Vecchio 15-04-2005, 20.00.51   #23
epicurus
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Re: Re: Re: Re: Chiedo perdono...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Rolando
Per concludere vorrei solo dire che la cosa importante da capire è quindi che il corpo fisico costituisce solo uno “strumento” attraverso cui noi sperimentiamo la vita per un periodo, ma la nostra identità più profonda o intima rimane intatta anche quando lasciamo questo corpo

Ma e` proprio quello che ho fatto. Io ho lasciato stare il corpo. Ho parlato solo del nostro lato mentale (avere dei ricordi, e avere della facolta`: credere, sperare, calcolare, amare, conoscere, ricordare etc...)

Il fatto e` che non si capisce che si continua a reincarnare. Io ho un grado di intelligenza, ho determinati ricordi, ho determinate credenze, ho un determinato modo di amare, ho un determinato modo di aver paura, ho un determinato modo di provare gioia, etc....
Se tutto questo, che in complesso identifica quello che noi chiamiamo 'individuo' (o 'mente' o 'io'), cambia allora non ha senso dire che NOI ci reincarniamo.

Hai capito quello che intendo dire?

P.S. L'evoluzione non sarebbe migliore se gli individui potessero ricordare le vite passate, e cosi` anche gli errori? In questo modo si eviterebbero piu` errori, velocizzando l'evoluzione.
epicurus is offline  
Vecchio 15-04-2005, 23.17.32   #24
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Re: Re: Re: Re: Re: Chiedo perdono...

Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
Io ho un grado di intelligenza, ho determinati ricordi, ho determinate credenze, ho un determinato modo di amare, ho un determinato modo di aver paura, ho un determinato modo di provare gioia, etc....
Se tutto questo, che in complesso identifica quello che noi chiamiamo 'individuo' (o 'mente' o 'io'), cambia allora non ha senso dire che NOI ci reincarniamo.
Hai capito quello che intendo dire?
Si, penso che abbia capito. Tutte le facoltà che abbiamo sono il risultato delle esperienze fatte nelle vite passate, e naturalmente anche nella vita attuale. Significa che il “grado di intelligenza”, il “modo di aver paura”, la capacità di compassione, i talenti in vari campi, ecc., costituiscono parti della nostra “personalità” che quindi è espressione della nostra particolare individualità. Queste facoltà si sviluppano da vita in vita, in linea di principio nello stesso modo come il talento per suonare il pianoforte si sviluppa da giorno in giorno, se l'individuo fa le esercizi ogni giorno.
Quindi ogni individuo cresce in vari modi da una vita all'altra basato sull'accumulo delle esperienze e sullo sviluppo di diversi talenti, ad esempio per la musica o per la tecnica o altri campi.
Però questi talenti che contribuiscono a formare la nostra personalità non sono tutto l'essere. Il fattore centrale e più intimo dell'essere vivente è ciò che chiamiamo l'“io” che secondo M è ciò dentro di noi che è vivente e “osserva” tutte le esperienze e usa tutti i talenti. La nostra sensazione di individualità dipende di questo io, che quindi insieme con i talenti e le facoltà psichici e fisici costituiscono la nostra particolare personalità. Questo non significa quindi che “quello che noi chiamiamo 'individuo' (o 'mente' o 'io'), cambia”, nel senso che si annienta, ma significa che la nostra personalità si evolve e si trasforma molto lentamente. Lo sviluppo va molto lento in piccoli passi.
Citazione:
P.S. L'evoluzione non sarebbe migliore se gli individui potessero ricordare le vite passate, e cosi` anche gli errori? In questo modo si eviterebbero più errori, velocizzando l'evoluzione.
In un senso è così. Anche se non ricordiamo i dettagli delle esperienze, gli errori, le sofferenze, ecc., delle vite passate, il “risultato” portiamo con noi come “talenti”, per esempio il “talento” per la compassione, che dipende completamente della sofferenza che l'individuo ha sperimentato nel passato. Se un individuo è molto intelligente ciò dipende del fatto che lui ha sviluppato questo talento, forse attraverso studi all'università in parecchie vite, o forse attraverso altri tipi di lavoro in cui ha dovuto usare l'intelligenza. E questo vale anche per tutti gli altri campi. Se un individuo, per esempio davanti a una situazione pericolosa, pensa spontaneamente che “qui si deve stare attento” mentre un altro individuo non fa questa riflessione, ciò dipende quindi del fatto che il primo individuo “ricorda” inconsciamente le esperienze passate, di sofferenza e di “errori” che sono state dello stesso tipi di quelli che sono attuali nella situazione attuale. L'individuo che non ha ancora fatto questo tipo di esperienze deve necessariamente “sbagliare” e soffrire, e come risultato nella vita prossima sarà un po' cambiato e quando incontra una situazione simile sarà più attento.
Ciao
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Vecchio 15-04-2005, 23.19.44   #25
Kim
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Scusa ma questo lo affermi tu....sono ipotesi vero...?
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Vecchio 17-04-2005, 21.47.44   #26
Rolando
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Messaggio originale inviato da Kim
Scusa ma questo lo affermi tu....sono ipotesi vero...?
Ciao Kim, è vero che per me "sono ipotesi", ma sono ipotesi che secondo me sono molto verosimili e logiche. La reincarnazione, come la spiega Martinus, cioè come uno sviluppo da stati primitivi in stati più evoluti che tutti gli esseri viventi sono sottomessi, è l'unica "teoria" che spiega logicamente, perché gli individui sono così deiversi e perché alcuni sono nati con talenti perfetti ecc.
Secondo me la reincarnazione è una realtà molto più scientifica della teoria materialistica di una unica vita fisica.
L'idea che i talenti nascono da nulla nella mente di un individuo, per esempio il talento per la musica, è in realtà la pura superstizione e non può giammai essere dimostrata, siccome va contro tutta la logica e tutte le esperienze normale, che invece dimostrano che lo sviluppo di un talento dipende esclusivamente da allenamento.
Ciao
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Vecchio 20-04-2005, 09.45.13   #27
Kannon
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Re: Re: Re: Re: Chiedo perdono...

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Messaggio originale inviato da Rolando


Ciao epicurus, In realtà non si può dire "lo stesso numero" di esseri viventi, siccome il "numero" di esseri viventi nell'universo è infinito.


E perchè?



Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 20-04-2005, 09.50.04   #28
Kannon
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Re: Re: Re: Re: Re: Chiedo perdono...

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Messaggio originale inviato da epicurus


Il fatto e` che non si capisce che si continua a reincarnare. Io ho un grado di intelligenza, ho determinati ricordi, ho determinate credenze, ho un determinato modo di amare, ho un determinato modo di aver paura, ho un determinato modo di provare gioia, etc....
Se tutto questo, che in complesso identifica quello che noi chiamiamo 'individuo' (o 'mente' o 'io'), cambia allora non ha senso dire che NOI ci reincarniamo.

Hai capito quello che intendo dire?

P.S. L'evoluzione non sarebbe migliore se gli individui potessero ricordare le vite passate, e cosi` anche gli errori? In questo modo si eviterebbero piu` errori, velocizzando l'evoluzione.


"Il fatto e` che non si capisce che si continua a reincarnare. Io ho un grado di intelligenza, ho determinati ricordi, ho determinate credenze, ho un determinato modo di amare, ho un determinato modo di aver paura, ho un determinato modo di provare gioia, etc....
Se tutto questo, che in complesso identifica quello che noi chiamiamo 'individuo' (o 'mente' o 'io'), cambia allora non ha senso dire che NOI ci reincarniamo."


Si reincarna il corpo fisico, e comunque, anche in questo caso, il termine non sarebbe esatto. In realtà il termine reincarnazione, usato nel passato, oggi non sarebbe più adatto visto che anche le cellule del nuovo corpo che di volta in volta si vanno a prendere quando si rinasce, sono diverse da quelle del corpo precedente,quindi, non ci si reincarna (non è la stessa carne, in questo senso).


"P.S. L'evoluzione non sarebbe migliore se gli individui potessero ricordare le vite passate, e cosi` anche gli errori? In questo modo si eviterebbero piu` errori, velocizzando l'evoluzione."

No!


Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 20-04-2005, 14.56.06   #29
Rolando
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Re: Re: Re: Re: Re: Chiedo perdono...

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E perchè?



Ciao.
Perché l'infinito è l'opposto di qualsiasi "numero".

Ciao
Rolando is offline  
Vecchio 20-04-2005, 15.21.54   #30
Kannon
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Chiedo perdono...

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Messaggio originale inviato da Rolando
Perché l'infinito è l'opposto di qualsiasi "numero".

Ciao

La domanda è legata al discorso dell'universo, cioè:


"In realtà non si può dire "lo stesso numero" di esseri viventi, siccome il "numero" di esseri viventi nell'universo è infinito"



Perchè il numero degli esseri viventi nell'universo è infinito?





Ciao.
Kannon is offline  

 



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