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Vecchio 14-10-2005, 21.24.37   #1
giovanni
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Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
Il relativismo assolutista

Si tratta di quel modo di vedere per cui è impossibile scegliere se qualcosa è preferibile a qualcosaltro, ma che serve solo a scegliere di polemizzare contro chi invece certe scelte le compie, nel bene o nel male. Apro qui la discussione sperando che chi vuole parlare di questo, invece che dei temi in discussione altrove, venga qui a discuterne "in tema" piuttosto che "fuori tema" in thread dedicati ad altro.
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Vecchio 14-10-2005, 21.28.07   #2
nexus6
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ne stiamo discutendo già da un pò nelle discussioni in corso soprattutto in quella "La verità è una bugia che non è ancora stata svelata".

Comunque fai qualche domanda.

ps. assolutista? è impossibile scegliere?? serve solo a polemizzare???

Ultima modifica di nexus6 : 14-10-2005 alle ore 21.40.03.
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Vecchio 14-10-2005, 21.34.33   #3
SebastianoTV83
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Forse non è relativo che il mezzo ma non lo scopo perseguito. Ad esempio: la morale serve a mantenere l'ordine sociale, il massimo livello di sviluppo e relazione tra i membri di una comunità. Questo scopo può essere raggiunto in vari modi, a seconda della situazione in cui la comunità si trova. Per questo, esistono morali diverse (relative) con un obiettivo assoluto (l'ordine sociale).
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Vecchio 14-10-2005, 21.54.12   #4
nexus6
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Il relativismo, caro Giovanni, è più ampio di quello che tu forse riesci ad abbracciare; va a sentire cosa ha detto Ratzinger a proposito...forse troverai dei punti in comune con quello che pensi tu.

Ultima modifica di nexus6 : 14-10-2005 alle ore 21.57.06.
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Vecchio 14-10-2005, 22.29.05   #5
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Messaggio originale inviato da SebastianoTV83
Questo scopo può essere raggiunto in vari modi, a seconda della situazione in cui la comunità si trova. Per questo, esistono morali diverse (relative) con un obiettivo assoluto (l'ordine sociale).
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Vecchio 15-10-2005, 03.38.56   #6
Yam
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Re: Il relativismo assolutista

Citazione:
Messaggio originale inviato da giovanni
Si tratta di quel modo di vedere per cui è impossibile scegliere se qualcosa è preferibile a qualcosaltro, ma che serve solo a scegliere di polemizzare contro chi invece certe scelte le compie, nel bene o nel male. Apro qui la discussione sperando che chi vuole parlare di questo, invece che dei temi in discussione altrove, venga qui a discuterne "in tema" piuttosto che "fuori tema" in thread dedicati ad altro.

Ma cosa e' una tua invenzione o una tua proiezione sul tuo scientismo assolutista?

Ultima modifica di Yam : 15-10-2005 alle ore 03.40.27.
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Vecchio 15-10-2005, 11.51.41   #7
nexus6
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sul vero relativismo

Io ho capito, caro Giovanni, quello che affermi nella discussione "la natura umana non è spirituale" e penso come te che non esista nulla di immateriale che possa chiamarsi spirito; a questo punto tu ti preoccupi di mostrare la ragionevolezza delle ipotesi scientifiche che confermano questa non esistenza e lo fai proprio nella sezione Spiritualità...; ogni tanto anche a me viene voglia di parlare con qualche credente e cercare di farlo discutere e ragionare sulle sue idee dogmatiche, ma alla fine mi rendo conto che non ho il diritto nè tantomeno il dovere di fargli cambiare idea.
Conosco persone profondamente bigotte che vivono gioiosamente (sicuramente più di me, almeno in apparenza); la loro vita è intrisa fino al midollo di preghiere, citazioni bibliche e via discorrendo...; a volte pongo qualche questione, faccio qualche domanda, ma loro trovano sempre il modo di svicolare abilmente proponendo qualche debole argomento, che ho la tendenza irresistibile di smontare... ma alla fine mi freno, poichè mi rendo conto che nel campo dei significati profondi della vita ognuno la pensa come vuole ed è bello che sia così. Pensa ad un mondo in cui tutti credono ad un solo paradigma...; il fiorire di mille visioni opposte penso che sia una delle più belle caratteristiche umane che dimostrano quanto questa razza sia duttile, varia ed adattabile alle più svariate situazioni. Tribù primitive, per esempio, possono avere anche dei comportamenti che a NOI sembrano "strani" o spesso "stupidi" per la nostra razionalità, ma su di essi si basa l'intero ordine sociale della tribù...; che cosa faresti tu? Cercheresti in qualche modo di civilizzarli o di importare la nostra cara razionalità?

I relativisti scelgono, caro Giovanni, sarebbe impossibile non farlo, ma si rendono conto che il proprio paradigma o verità o modo di pensare non è necessariamente quello giusto; dunque, la verità è relativa al contesto storico-politico-sociale-personale nel quale essa si muove.

Il relativismo non dice: è impossibile scegliere, ma si rende conto che la visione prospettica della realtà scelta, verso la quale anche un relativista non può che avere un atteggiamento realistico, non è l'UNICA! ed a me personalmente piace che sia così.
Vi sono più modi di figurarsi la realtà ed ogni persona ha il diritto di scegliere quello che più aderisce alla propria personalità.

Non banalizzare il relativismo! Potrebbe essere l'atteggiamento che permetterà all'uomo di cambiare visione nei confronti degli altri e del mondo ed in questi tempi di globalizzazione tumultuosa e forzata pare proprio che ve ne sia un forte bisogno, a mio modesto parere.

Bisogna scendere dalle roccaforti, caro Giovanni, qualunque bandiera esse proteggano.
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Vecchio 17-10-2005, 12.17.02   #8
epicurus
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fallibilismo

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Messaggio originale inviato da nexus6
I relativisti scelgono, caro Giovanni, sarebbe impossibile non farlo, ma si rendono conto che il proprio paradigma o verità o modo di pensare non è necessariamente quello giusto; dunque, la verità è relativa al contesto storico-politico-sociale-personale nel quale essa si muove.

Il relativismo non dice: è impossibile scegliere, ma si rende conto che la visione prospettica della realtà scelta, verso la quale anche un relativista non può che avere un atteggiamento realistico, non è l'UNICA! ed a me personalmente piace che sia così.
Vi sono più modi di figurarsi la realtà ed ogni persona ha il diritto di scegliere quello che più aderisce alla propria personalità.

Nexus se ti preme sostenere l'idea secondo la quale "il proprio paradigma o verità o modo di pensare non è necessariamente quello giusto" (cosa che, tra l'altro sostengo anch'io con forza), allora dovresti sostenere il fallibilismo ( http://www.xs4all.nl/~maartens/philo...allibilism.htm ). Il fallibilismo sostiene che la nostra conoscenza non è perfetta e che è sempre perfezionabile ed ampliabile. Quindi ogni insieme di credenze può risultare falso (anche se molti fallibilisti negherebbero che sia possibile che tutte le nostre credenze risultino false; come ti sei accorto dal mio intervento sull'esistenza del mondo, io credo falso la possibilità che ogni nostra credenza risulti falsa).

Quindi è vero che non abbiamo garanzie trascendenti per la verità delle nostre credenze, ma è proprio questo che ci porta cercare buone idee per ordinare le credenze per razionalità/ragionevolezza, anche se in futuro esse potrebbero essere scalzate da altre migliori.

(Ma tutto questo non centra nulla con il relativismo, che afferma sostanzialmente che non ha piú senso parlare di verità e falsità.)
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Vecchio 17-10-2005, 12.57.07   #9
SebastianoTV83
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Mi sto riscoprendo fallibilista allora

"What is empirical is not certain. What is certain is not empirical." Einstein

Solo che per me ciò che non è empirico è Dio. Spesso chi crede in Dio veramente è limitato dalla visione abramitica del divino (autorità maschile e imposta, opressiva, quasi vessatoria se si considera il clero bisognoso di introiti), da una personalizzazione atta a un preciso scopo storico-politico-sociale.. il mantenimento dell'istituzione sacerdotale (CHIESA oggi).
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 17-10-2005, 16.19.13   #10
nexus6
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Re: fallibilismo

Epicurus certo che sei forte... vuoi per forza incasellare i pensieri... comunque sono d'accordo con il fatto che la conoscenza è sempre "ampliabile" o "perfezionabile" (anche se mi devi spiegare bene questi termini!), ma sostengo parimenti che non ha senso parlare di verità o falsità in senso assoluto...
nexus6 is offline  

 



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