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Vecchio 24-11-2005, 14.48.26   #81
kantaishi
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
[quote]Messaggio originale inviato da Yam
[b]Kantaishi ogni tanto perde la bussola.
La trinita' cristiana non e' differente dal Vuoto - Consapevolezza - Energia del Buddismo e non e' differente dal Sat Cit Ananda Hindu.
I tre aspetti del Divino sono consustanziati.


Salve,
stai parlando di un Cristianesimo che non esiste da nessuna parte o del Cristianesimo reale?
Oggi i comunisti sono abbastanza onesti da distinguere il comunismo utopico di Gramsci e Rosa Luxemburg,dal comunismo REALE di Lenin e Stalin.
nel caso del cristianesimo REALE il bravo cristiano è stato obbligato,con la forza delle armi o del denaro,a credere nella seguente Santissima Trinità:

Il Padre:l'Imperatore.

Il Figlio: il Papa.

Lo Spirito Santo: l'ispiratore delle encicliche papali.

Ti sei mai chiesto la vera ragione di tutte quelle barzellette che circolano in Italia su Berlusconi che è Dio?
Da dove vengono fuori quelle barzellette?
Dall'inconscio collettivo che dice:"ma,se non abbiamo più nè l'Imperatore nè il Re,allora chi dobbiamo adorare come Il Padre Nostro?"
E la risposta è:" Il Cavalier Berlusconi,dott.Silvio!"
Tutto questo è sì una barzelletta, ma ha un fondo di verità nell'inconscio del popolo bue,dei morti viventi,dei cadaveri ambulanti.
Non ti curar di lor,ma guarda e passa!

Nobile Kantai.
kantaishi is offline  
Vecchio 24-11-2005, 17.50.21   #82
Franco
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
Che cos'è un ateo?

Signor nexus6,

la cito:
"Ribadisco per chiarezza che:
1. l'ateo NON è una persona che non crede in nulla;
2. "ateo" è solo una parola, sono solo 4 lettere in fila; inoltre fermarsi alla semplice definizione del dizionario è superficiale e per questo ho aperto la presente discussione.

Detto questo incominciamo:

L'ateo nega che dio esista ovvero crede che dio non esista; dio, per estensione, lo si può definire come il trascendente ovvero come un qualcuno o qualcosa che supera il mondo sensibile, che ne costituisce il fondamento, che è inafferrabile alle nostre categorie, a causa dei nostri limiti; tralascio, perciò, tutti gli innumerevoli e contraddittori attributi applicati al concetto di dio, poichè essi si confutano da soli."


Signor nexus6, se fosse vero che dio per estensione è il trascendente ovvero un qualcuno o qualcosa che supera il mondo sensibile, avremmo migliaia di divinità certe!
Spero di riuscire a non farmi fraintendere. Ogni volta in cui l'uomo attraverso la conoscenza supera gli ultimi limiti dell' empirico aderisce a ciò che trascende l'empirico! nel momento stesso in cui io scrivo e Lei legge si da un empirico trasceso e un empirico trascendente. Quante volte nella cosiddetta cosmologia scientifica degli ultimi decenni il confine del cosiddetto cosmo è stato spostato! Quante volte nell'ambito della fisica quantistica è stato spostato quello delle particelle sub-nucleari!

Se dio fosse il trascendente ovvero un qualcuno o qualcosa che supera il mondo sensibile, lo sarebbero anche tipi di particelle sub-nucleari ancora sconosciute, così come lo sarebbero galassie non ancora scoperte.

Come ho già detto:"Il tramonto della fiducia incondizionata nella ragione non significa che oltre la sfera di competenza della conoscenza empirico-sperimentale si apra le sfera di competenza del prete."

Da 'Perchè non sono cristiano',di Bertrand Russell, capitolo 8°, 'L'esistenza di Dio', dibattito fra Bertrand Russell e padre Copleston, TEA 1989 :" Copleston: Accingendoci a discutere sull'esistenza di Dio, ritengo opportuno accordarci momentaneamente sul significato che diamo alla parola "Dio". Credo che intendiamo un ente supremo, personale, distinto dal mondo e creatore del mondo. Siamo d'accordo? Russell: Sì, accetto questa definizione."

Quando il 'teo-logo' alla Copleston parla di 'Dio' come ente supremo, personale, distinto dal mondo e creatore del mondo, non lo intende semplicemente come ente sovrasensibile! Ciò che intende è un ente trascendente la realtà in generale!

Tra l'ente sensibile, però, e un ente sovrasensibile in senso assoluto dovrebbe darsi un qualcosa come una totalità, un tutto della realtà fisica, vale a dire qualcosa che non è mai stato, non è e non sarà mai oggetto della conoscenza umana! Qualcosa come la realtà che percepiamo ogni giorno, che il singolo percepisce, che le scienze colgono tanto nel cosiddetto infinitamente grande quanto nel cosiddetto infinitamente piccolo, potrebbe essere senza fine.

Solo se si fantastica, alla Copleston, di un essere trascendente la realtà in generale, si può porre qualcosa come l'ente trascendente in senso assoluto! Ma qualcosa come la realtà in generale non è dato come oggetto della conoscenza umana! e questa è un'altra maniera nella quale il non-teista dimostra il linguaggio mistificante del teologo alla Copleston. Nel seguito del dibattito sarà proprio questo il refrain di 'padre' Copleston e cioè la pretesa di dimostrare l'indimostrabile, vale a dire qualcosa come l'esistenza di una trascendenza distinta da un mondo concepito come totalità della realtà.
In quel dibattito Russell si comportò a mio avviso come una tigre senza artigli, giacchè la definizione stessa con cui il suo interlocutore aprì il dibattito fu un falso! Invece di dire "sì accetto questa definizione " avrebbe dovuto dire "no, non accetto questa definizione!"

Franco Pepe

Ultima modifica di Franco : 24-11-2005 alle ore 18.07.08.
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Vecchio 24-11-2005, 18.10.35   #83
nonimportachi
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Messaggi: 1,010
L'uomo non trascende l'empirico!

e se credete il contrario, fate un esempio pratico di quando lo fa....
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Vecchio 24-11-2005, 18.22.35   #84
z4nz4r0
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mh mh muahahaha
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Vecchio 24-11-2005, 22.42.51   #85
nexus6
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Franco
Il punto di vista ateo è quello che Le piace di più dunque., così come lei ritiene che gli atei si fanno portatori di valori più positivi e ragionevoli dei credenti.

Cosa significa ciò? Significa che il punto di vista del credente le piace un po' meno? che i credenti si fanno portatori di valori un po' meno positivi di quelli dell'ateo?
Sì, rispondo affermativamente ad entrambe le domande; anzi toglierei i due "pò"...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Franco
Signor nexus6, se fosse vero che dio per estensione è il trascendente ovvero un qualcuno o qualcosa che supera il mondo sensibile, avremmo migliaia di divinità certe!
Spero di riuscire a non farmi fraintendere. Ogni volta in cui l'uomo attraverso la conoscenza supera gli ultimi limiti dell'empirico aderisce a ciò che trascende l'empirico! nel momento stesso in cui io scrivo e Lei legge si da un empirico trasceso e un empirico trascendente. Quante volte nella cosiddetta cosmologia scientifica degli ultimi decenni il confine del cosiddetto cosmo è stato spostato! Quante volte nell'ambito della fisica quantistica è stato spostato quello delle particelle sub-nucleari!
Non la seguo: ha ragione nonimportachi, l'uomo non può, per definizione, trascendere l'empirico! Che cosa vorrebbe dire?
Il paragone scientifico, per giustificare il suo ragionamento, mi sembra inopportuno: ciò che non è stato ancora scoperto dalla scienza non lo definirei trascendente; quest'ultimo termine sta a significare ciò che fisiologicamente è al di là delle nostre categorie di pensiero. Una esotica particella subnucleare attesa, ma non ancora scoperta, che sposterebbe il nostro limite conoscitivo, non è trascendente, ma immanente alla realtà, è realtà essa stessa, è materia, è oggetto possibile di studio e dunque, per definizione, non trascendente.
Galassie non ancora scoperte non sono trascendenti!!

Dal De Mauro:

trascendènte:
1 agg. che è al di fuori del mondo naturale e storico, soprasensibile
2a agg. filos., che va oltre, al di sopra di qualcosa in quanto assunto come termine di riferimento | nel pensiero kantiano, che esula da ogni esperienza possibile; anche s.m.
2b s.m. filos., principio divino che si colloca oltre le categorie.

Ultima modifica di nexus6 : 24-11-2005 alle ore 22.43.58.
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Vecchio 24-11-2005, 22.53.57   #86
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Re: Che cos'è un ateo?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Franco
Solo se si fantastica, alla Copleston, di un essere trascendente la realtà in generale, si può porre qualcosa come l'ente trascendente in senso assoluto! Ma qualcosa come la realtà in generale non è dato come oggetto della conoscenza umana! e questa è un'altra maniera nella quale il non-teista dimostra il linguaggio mistificante del teologo alla Copleston. Nel seguito del dibattito sarà proprio questo il refrain di 'padre' Copleston e cioè la pretesa di dimostrare l'indimostrabile, vale a dire qualcosa come l'esistenza di una trascendenza distinta da un mondo concepito come totalità della realtà.
In quel dibattito Russell si comportò a mio avviso come una tigre senza artigli, giacchè la definizione stessa con cui il suo interlocutore aprì il dibattito fu un falso! Invece di dire "sì accetto questa definizione " avrebbe dovuto dire "no, non accetto questa definizione!"
Su questo sono d'accordo; dunque, come in effetti ho già detto, non ha proprio senso parlare di trascendente, siamo impossibilitati a farlo e l'ateo si rende ben conto di ciò.

Ma ora le domando: la ragione, siamo d'accordo, possiede dei limiti, il suo campo d'azione è l'empirico; ma se vi sono dei limiti, vi è anche qualcosa al di là dei suddetti limiti... o no? Il trascendente appunto...

Certo che l'uomo è strano: si crea un "trascendente" per definizione indimostrabile e poi perde la testa a proporre ragionamenti assurdi su di esso... sì... lo so, adesso mi riprenderà sulla terminologia impropria.

Ultima modifica di nexus6 : 24-11-2005 alle ore 23.02.28.
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Vecchio 24-11-2005, 23.08.11   #87
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Re: I pagani romani erano cristiani?

Citazione:
Messaggio originale inviato da kantaishi
Questi pagani procedettero all'olocausto degli altri pagani,degli Ebrei,dei cristiani gnostici,dei pauliciani,dei nestoriani ecc.ecc.
Dopo aver ammazzato mezza civiltà mediterranea,Costantino li proclamò:Cristiani.

Heil Costantino!
Kantai, qui con questi discorsi, sfondi una porta aperta!

Comunque Buddha non era ateo... solo perchè non credeva in dio (poi che dio?); l'illuminato rifiutava, forse, il trascendente?

L'ateo non è semplicemente, come da vocabolario, una persona che non crede in dio, altrimenti tutta questa discussione sarebbe inutile!

Ultima modifica di nexus6 : 24-11-2005 alle ore 23.14.48.
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Vecchio 25-11-2005, 10.46.51   #88
Franco
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Che cos'è un ateo?

signor nexus6,


Riferimento:

"L'ateo nega che dio esista ovvero crede che dio non esista; dio, per estensione, lo si può definire come il trascendente ovvero come un qualcuno o qualcosa che supera il mondo sensibile, che ne costituisce il fondamento, che è inafferrabile alle nostre categorie, a causa dei nostri limiti; tralascio, perciò, tutti gli innumerevoli e contraddittori attributi applicati al concetto di dio, poichè essi si confutano da soli".

Mi potrebbe spiegare cosa intende con "dio per estensione, lo si può definire come il trascendente ovvero come qualcosa che supera il mondo sensibile".

Dal momento che le questioni si fanno sempre più complesse e importanti, dal momento che le domande si inseguono, Le propongo il seguente programma: ad ogni messaggio potremmo discutere uno alla volta un problema 'teorico' e un problema pratico relativamente alla definizione dell'ateismo; un problema della ragione speculativa e uno della ragione pratica; un problema della facoltà conoscitiva e uno di quella pratica; un problema logico e uno etico.

Le va bene?


Franco Pepe
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Vecchio 25-11-2005, 10.57.21   #89
nexus6
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ok.

Comunque definire dio come il trascendente (da vocabolario) è improprio; dovrebbe essere solo un qualcosa che trascende e non tutto il trascendente.

Inoltre qui i problemi sono tanti: una cosa è il trascendente, sulle cui caratteristiche nulla possiamo dire, altra cosa cosa è il dio delle religioni monoteiste, fortemente connotato, con ben determinate caratteristiche e attributi, che chiaramente non possono che considerarsi mitiche.

Mi permetto di citare VanLag (dalla discussione "Dio esiste?"):
"Sul principio creatore che trascende la realtà, mi riservo la povertà, (o la ricchezza), di “sapere di non sapere” quindi non mi sento ne di affermare ne di negare.

Diverso è per l’idea di Dio quale è emersa nelle religioni monoteistiche, che presenta un Dio fortemente qualificato con delle qualità che lo rendono, ai miei occhi chiaramente mitologico.
Questo è soprattutto vero per il Dio biblico, del quale, fra le altre cose, è possibile ricostruire, attraverso le vicissitudini del popolo ebraico, la genesi storica.
(Se ti interessa o se interessa a qualcuno apro un 3d a parte su questa investigazione storica). Chi oggi crede si rifà principalmente, anche se non ne è conscio, a quell’dea di Dio, ed è esattamente quell’idea che io nego.
"

Ultima modifica di nexus6 : 25-11-2005 alle ore 11.08.26.
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Vecchio 25-11-2005, 11.05.54   #90
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Messaggio originale inviato da kantaishi


Salve,
stai parlando di un Cristianesimo che non esiste da nessuna parte o del Cristianesimo reale?

Sto parlando di un Cristianesimo che e' facilmente evincibile da studi sulla non-dualita' nell'insegnamento del Cristo, su quello trasmesso oralmente nei primi secoli, successivamente quello della Mistica Renana e parlo per esperienza Mistica Personale.

Per il resto sono daccordo con te, ma quel meccanismo che tu vedi ovunque, e' presente anche nel Buddismo, nell'Induismo.....e in te stesso quando proponi Miti di Maestri che secondo Te erano oltre quel meccanismo non vedendo invece come delle vere e proprie chiese sono sorte intorno a loro.

Yam is offline  

 



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