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Vecchio 04-12-2005, 18.59.12   #1
z4nz4r0
weird dreams
 
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Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
Exclamation simboli

...in 1 simbolo: (.)

Premessa:
Credo che la comunicazione non possa procedere ordinatamente se non comincia da un riferimento originale: sè stessa!
Così, allo scopo di preservare l'attenzione, pongo a chi si fosse scoperto interessato le seguenti:

Cosa c'è dietro il simbolismo?
C'è realmente qualcosa 'dietro' all'immagine simbolica, qualcosa che vada oltre, che trascenda il simbolismo?
Qualcosa di più semplice e immediato*, entro cui vagano queste simboliche parole senza poterne uscire?, qualcosa che contenga ogni espressione, che non possa esprimersi in alcun modo? Ma ci capisci, oh tu, a noi parole? non lo vedi come moltiplicandoci, dimentichiamo di essere simboli per fonderci in immagini e archetipi.. non vedi come cerchiamo di uscire, liberarci parlando di noi stesse, dimenticando ciò che siamo.. abbiamo noi simboli il potere dell'autoreferenza?
C'è qualcosa di veramente incomunicabile? Assì? che cosa?
Che cos'è la comunicazione?

Ultima modifica di epicurus : 06-12-2005 alle ore 15.30.51.
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 04-12-2005, 20.02.00   #2
oizirbaf
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Data registrazione: 11-01-2005
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Re: (Simbolizzare) i s i m b o l i

Citazione:
Messaggio originale inviato da z4nz4r0
Cosa c'è dietro il simbolismo?
C'è qualcosa di veramente incomunicabile?
Che cos'è la comunicazione?

Syn-bolon (> syn- ballein) è il contrario di Diavolo (> dià-bolon - dià vallein): ciò che unisce all'opposto di ciò che divide.


* Esempio: i simbili sacri del popolo nativo americano non ha più il significato che aveva in quella civiltà perchè la nostra è lontana nel tempo e nello spirito da essa, ma può ancora comunicare qualcosa (non tutto) a chi ama o soltanto si interessa a quella civiltà.

* Esempio: i simboli del consumo di massa sono oggi studiati per parlare ad un target (gruppo umano omogeneo nel proprio settore) di clienti.

* Esempio: i segnali stradali sono un simbolo ben compreso dagli automobilisti, ma privi di senso per gli yanomani ad esempio, almeno quei pochi che vivono lontano dalla transamazzonica.

Tanto più una civiltà (o civilizzazione) è resa omogenea dai mezzi di comunicazione di massa, tanto più i simboli hanno un significato vasto quanto la potenza dei mezzi da cui sono veicolati. Tanto più una civiltà ( o civilizzazione) è scissa in tanti gruppi disomogenei, tanto più i simboli valgono in gruppi sempre più ristretti.

Simbolo è dunque icona, insegna che comunica un'unità di sentire di un gruppo umano. L'incomunicabilità del simbolo può derivare, al di fuori di quel gruppo, di quella cultura, di quel sentire, solo da un non comprenderne più il brodo di cultura o incultura da cui deriva.

Il simbolismo è ascendente o trascendente a seconda di ciò che quella società, cultura, gruppo riesce a "leggerci".

Cos'è la comunicazione?
Un contenitore il cui valore non è in sè ma è dato solo dal suo contenuto.
Una specie di tetrapack, insomma!
oizirbaf is offline  
Vecchio 05-12-2005, 11.41.09   #3
alessiob
Ospite abituale
 
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Messaggi: 749
Le parole stesse sono un simbolo.

QUelle che noi definiamo simboli non sono altro che parole poco comuni e dai significati flessibili e multipli.

Il mistero dei simboli è questo: Non essendo una parola chiara e confermata rimandano a messaggi plurali, e soggettivi, ognuno ne trae il senso individualmente e questo mistero del senso lo rende particolare.
alessiob is offline  
Vecchio 05-12-2005, 12.17.41   #4
SebastianoTV83
Utente bannato
 
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Messaggi: 639
La presenza di un simbolismo prevede però anche una chiave di interpretazione. Il simbolo è comunicazione.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 05-12-2005, 13.42.21   #5
z4nz4r0
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La consistenza dei simboli

oh, sono contento che il mio topico non è andato precocemente nel dimenticatoio a fare da substrato per le ultimissime novità.

Fabrizio, or tu mi parli simbolizzando di simboli moderni ed ancora elastici, ben lontani dal'univocità, ancora assai soggetti alle mutazioni memoniche nella sopravvivenza del più adatto, poich'esso (il più adatto) è l'eletto a diventare modo di dire, proverbio e sprofondando lentamente nel subconscio si avvierà a fare da fondamenta per l'evoluzione della cultura..
Ma il 'concetto' (che è un simbolo) di simbolo è tanto vasto da comprendere ogni 'cosa' (che è sempre un simbolo): c'è sempre un $ (abbrevio simbolo con $) che può racchiuderne un'infinità di altri, per la verità vi dico: ogni $ ne contiene infiniti altri, ma vi dirò di più: ogni $ racchiude in sè tutti gli altri, ma senza esprimerli tutti con la stessa intensità, cosicchè lasci prevalere significati alcuni piuttosto che altri (il $ che esprime tutti gli altri con la stessa intensità (ovvero il simbolo che 'cerca' di imbrigliare il simbolismo stesso) è: 'nulla' (molto simile a 'completo equilibrio' cosìcchè noi si possa simbolizzarne la somiglianza con la parola 'sinonimo') /*mi par quasi di star simbolizzando di monadi Libneiziane*/.

Per intenderci: ci sono simboli tanto immediati, nel nostro subconsio, da costituire il sottosuolo su cui camminiamo (noi cosa?); simboli così stabili e forti da formare l'esperienza comune; proprio questi, che l'espansione evoluzionistica fa estendere a consapevolezze sempre più astratte in forma di atomi, particelle varie ed eventuali, fotoni, entità matematiche e numeri..

Come si fa ad uscire dal simbolismo, se è proprio esso che regola l'espressione? Provateci..
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 05-12-2005, 15.51.47   #6
oizirbaf
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Messaggi: 168
Re: La consistenza dei simboli

Citazione:
Messaggio originale inviato da z4nz4r0
oh, sono contento che il mio topico non è andato precocemente nel dimenticatoio a fare da substrato per le ultimissime novità.

... il simbolo che 'cerca' di imbrigliare il simbolismo stesso) è: 'nulla'

Come si fa ad uscire dal simbolismo, se è proprio esso che regola l'espressione? Provateci..

... nulla va nel dimenticatoio se qualcuno lo ricorda: io per esempio ricordo di averti fatto cadere le braccia: non ricordo la discussione nè la mia risposta sbrigativa ma ... il simbolo sì - è rimasto in me.

... il silenzio è il simbolo che può contenere tutto: stoltezza e genio, calore e gelo ... ma come si fa a materializzare il vento in un simbolo visibile? ... lo si visualizza solo dalle cose che muove, quindi è un simbolo indiretto, un respiro cosmico.

... caro impronunciabile zeta4nzeta4rzero (zanzara, tanto per pronunciarti), perchè vuoi uscire dal simbolismo? ... è così comodo: io mi ci spaparanzo, ci s-profondo, altro che camminarci sopra!

ti saluto affettuosamente, oiz
oizirbaf is offline  
Vecchio 05-12-2005, 20.36.02   #7
z4nz4r0
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L' immediata autoreferenza del simbolismo

è una fortuna avere a che fare con persone che abbiano una buona apertura mentale, soprattutto se ricordano un simbolo che può opporre resistenza al fare sbrigativo.

Se è possibile parlare coerentemente di parole, allora esse sono infondate, si fondano su sè stesse e via via nel ramificarsi in diversi linguaggi danno forma a strutture frattali dai particolari infinitesimi.

Questa nostra (in quanto simboli) è autoreferenza non mediata da altro, poichè il simbolismo stesso è mediazione, e questa non può svolgersi in altro modo. Un'autoreferenza tanto immediata quanto distraente.. da che cosa? da tutto ciò che.. proprio da questo!
Tutte noi parole, ci mischiamo così bene nelle frasi, e nella nostra confusione ci immedesimiamo lasciando scivolare l'incontenibile esperienza che ci compone, per esprimerla non al di fuori del simbolico ovunque, proprio adesso!

fabrizio, alessio, sebastian, come si può definire la sfumatezza del simbolismo se di attuale non si può far altro che dire: simbolo simbolo simbolo... simbolo

Se c'è l'innominabile, dove abita?
Il presente o il futuro?

Ultima modifica di z4nz4r0 : 05-12-2005 alle ore 20.44.00.
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Vecchio 05-12-2005, 21.00.46   #8
z4nz4r0
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nell' infinitesimo finire

Fabrizio: nulla può uscire da sè stesso, ma ciò non toglie il verso a questo atipico topico: immediata approssimazione!
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Vecchio 06-12-2005, 18.12.15   #9
sisrahtac
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A proposito di simboli z4nz4r0, il tuo avatar è fantastico. La vita è tutto uno spalare..sei riuscito a concentrare in un disegno l'essenza della vita.
sisrahtac is offline  
Vecchio 06-12-2005, 20.04.40   #10
z4nz4r0
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oh, salve catharsis

per la verità non era mia intenzione caricare tale simbolo di cotanta resposabilità, ma sono contento che qualcuno riesca a collegarlo in maniera così completa con altri simboli più semplici facendo suggestive associazioni, in parte soggettive, ma in una qual certa misura condivisibili.

In un simbolo si può vedere qualunque cosa, esso non fa altro che suggerire la visione che ha avuto chi lo ha disegnato, .. ovvero la visione delle circostanze che lo hanno condensato.. insomma: l'esperienza che ha portato la sua nascita e che esso cerca di trasmettere per conservarsi resuscitando nelle menti che riesce a penetrare, ma è dai tratti personali, dallo stato di idee di chi lo legge (ovvero dall'ordine dei compagni simboli già presenti nell'interprete) che dipendono tutte le particolari variazioni personali.

il paradosso che vorrei..
Ma il concetto di interpretazione, non è anch'esso un simbolo?
z4nz4r0 is offline  

 



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