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Vecchio 07-12-2005, 13.58.16   #11
epicurus
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Data registrazione: 18-05-2004
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Messaggio originale inviato da Dunadan
Epicurus, sei anche più radicale di me, per te Morale assoluta non vuol proprio dir niente, figuriamoci se possa essere una cosa reale.

Hai detto che non si può nemmeno dire che la morale assoluta non esiste.
Io comunque continuerò a dire che "la morale assoluta non esiste", perchè anche se quel termine è illogico, rivendico di poter dire che "ciò che è simboleggiato da un termine illogico" è inesistente.

Quindi, si può parlare anche di cose illogiche, negarle.

Andiamo sulle finezze qui, però cercherò di spiegare quello che io sostengo

Non è che io ritenga che 'morale assoluta' sia un termine che sia incoerente (o inconsistente o contraddittorio), come potrebbe essere 'cerchio quadrato'.

io sostengo che se cerchiamo di scavare a fondo riguardo 'morale assoluta' ci accorgiamo che neppure noi che l'usiamo sappiamo che significato potrebbe mai avere, cioè stiamo usando un termine che è un non-so-che-cosa. Nel caso di 'cerchio quadrato' sappiamo di che stiamo parlando (anche se non riusciamo ad avere un'immagine mentale di ciò), ma ci accorgiamo che per qualsiasi stato del mondo, non può esistere tale oggetto.

Nel nostro caso, invece, non sapremo neppure cosa cercare nel mondo affinchè 'morale assoluta' possa esistere o non esistere. E' cose se io mi inventassi il termine 'dslkhfa' senza spiegare il suo significato e affermassi "dslkhfa (non) esiste", che significato avrebbe?

spero di essermi spiegato bene
epicurus
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Vecchio 07-12-2005, 15.04.54   #12
Dunadan
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Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
spero di essermi spiegato bene
epicurus [/b]
Sisi, ho capito il tuo discorso...
Dunadan is offline  
Vecchio 07-12-2005, 16.37.51   #13
r.rubin
può anche essere...
 
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Re: Esempio

Citazione:
Messaggio originale inviato da odos
La vita é un bene assoluto: cosa ne pensa chi nasce senza braccia? Oppure, bisogna imporre la vita ad uno che vive in un polmone d'acciaio perché la vita é un bene assoluto?

Forse é un valore per chi se la può godere e non per milioni di altri sfortunati che non troveranno mai pace.

Non si é relativisti per moda o conformismo, ma perché non si puó fare altrementi.

Ma i valori, quelli ci sono e rimangono; ad ognuno il suo peró.

Saluti

Escludiamo dio dal discorso, non mi interessa la trascendenza.


Consideriamo i valori come idee che illuminano di significato la
realtà, e il significato come fattore determinante la qualità del vissuto emotivo (amore, gioia, odio, disperazione ecc..).

Uno stesso valore potrebbe produrre significati e vissuti diversi in soggetti diversi, appunto perchè si innesterebbe su una struttura individuale, diversa per ogni soggetto (geni, esperienza, colore delle sopracciglia).
Così, uno stesso valore, in me innesca un interpretazione della vita che mi dona gioia, euforia, amore libero verso ogni prossimo, a te innesca un interpretazione della vita che ti conduce alla depressione, allo sterminio della popolazione umana e quindi ad un delirio condito di blasfemia e infine ad un onanismo sfrenato che ti porta alla morte.
allo stesso modo in cui il verde, se immeso nel giallo crea il blu, immesso nel rosso crea una schifezza.
Il relativismo valoriale diventa una buona soluzione, ad ognuni i valori che gli donano di più.

Ma se invece, la struttura su cui si innesta il valore non fosse soggettiva, bensì universale (costitutiva della natura umana) potremmo ipotizzare l'esistenza di alcuni valori capaci di attivare in tutti i soggetti dei vissuti simili.
Cioè potremmo ipotizzare due possibili strutture portanti su cui i valori possono innestarsi, una eminentemente soggettiva e una invece universale. Possiamo anche dire che alcuni valori tendono a dirigersi verso la struttura individuale, altri verso quella universale.

Allora potremmo cercare di trovare dei valori capaci di innestarsi nella struttura universale e indurre nei diversi soggetti vissuti simili, che ognuno, in virtù dell'universalità, considererebbe positivi.
r.rubin is offline  
Vecchio 07-12-2005, 22.04.04   #14
Braveheart
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Re: Re: relativismo: un concetto pericoloso?

Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
Mi interessa il tuo punto di vista. Oggigiorno è raro incontrare qualcuno abbastanza coraggioso da sostenere un'idea che si scontra con quella conformistica.
Spiegati meglio, perchè i concetti di bene e male non sono relativi?


Non lo sono perchè hanno, come dire, un riscontro sulla realtà oggettivo e non soggettivo. Esempio banale: se io do un pugno ad una persona (anche se magari è un gran farabutto) è male perchè ho danneggiato OGGETTIVAMENTE un'altra persona. Dove può stare qua il relativismo?
Altro esempio: su un libro di Oriana Fallaci ho letto che una volta in una scuola un giovane commentò in questa maniera il fatto che alcuni mussumulani uccidono donne con le unghie smaltate: "Sono solo costumi diversi!"
Ora non so se sia una cosa vera, ma in ogni caso un relativismo del genere è innacettabile perchè viene negato il diritto alla vita.
Braveheart is offline  
Vecchio 07-12-2005, 22.17.27   #15
VanLag
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Re: Re: Re: relativismo: un concetto pericoloso?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Braveheart
Non lo sono perchè hanno, come dire, un riscontro sulla realtà oggettivo e non soggettivo. Esempio banale: se io do un pugno ad una persona (anche se magari è un gran farabutto) è male perchè ho danneggiato OGGETTIVAMENTE un'altra persona. Dove può stare qua il relativismo?
Altro esempio: su un libro di Oriana Fallaci ho letto che una volta in una scuola un giovane commentò in questa maniera il fatto che alcuni mussumulani uccidono donne con le unghie smaltate: "Sono solo costumi diversi!"
Ora non so se sia una cosa vera, ma in ogni caso un relativismo del genere è innacettabile perchè viene negato il diritto alla vita.
Per salvarci dalla follia dei “costumi diversi” che potrebbero giustificare cose assurde, si potrebbe eleggere dei principi generali di bene e di male sottomettendoli però ad una verifica del contesto nel quale avvengono. Ti faccio due esempi pigliando proprio "la vita" come valore.

Ad esempio: - Se tu spari su un uomo è male. Ma se quell’uomo è un terrorista che stà gettandosi su un pulman di bambini allora sopprimere quella vita è bene –

Oppure

Se per il valore assoluto del “il diritto alla vita” qualcuno impedisce, ad esempio, ad una malato terminale di cancro alle ossa, di avvalersi dell’eutanasia, quello è male, perché quella persona sceglie per se stesso e non lede la libertà degli altri.

VanLag is offline  
Vecchio 07-12-2005, 23.13.26   #16
epicurus
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Re: Re: Re: relativismo: un concetto pericoloso?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Braveheart
se io do un pugno ad una persona (anche se magari è un gran farabutto) è male perchè ho danneggiato OGGETTIVAMENTE un'altra persona. Dove può stare qua il relativismo?

Non vorrei dire una banalità, ma potremmo dire che è oggettivamente vero che ho danneggiato quella persona, ma non stiamo dicendo nulla sulla moralità, cioè non stiamo dicendo che è assolutamente immorale danneggiare un'altra persona (vedi VanLan col suo esempio del terrorista).

Citazione:
Ora non so se sia una cosa vera, ma in ogni caso un relativismo del genere è innacettabile perchè viene negato il diritto alla vita.

Mah, come ho già scritto in un mio post precedente, la concezione che la morale sia un prodotto ad uso e consumo dell'uomo (chiamata anche 'relativismo morale') mi sembra l'unica visa dotata di un significato.


epicurus
epicurus is offline  
Vecchio 08-12-2005, 11.10.14   #17
Dunadan
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Re: Re: Re: relativismo: un concetto pericoloso?

Braveheart, ti voglio rispondere anche io su questo.

Citazione:
Messaggio originale inviato da Braveheart
Esempio banale: se io do un pugno ad una persona (anche se magari è un gran farabutto) è male perchè ho danneggiato OGGETTIVAMENTE un'altra persona. Dove può stare qua il relativismo?
Esci un attimo dal normale modo di pensare che ti ha dato questa cultura, ora, rispondi, dove sta scritto che è male danneggiare un'altra persona?
E' una regola inventata dagli uomini per tutelare le loro facce dai pugni. E' una regola che nasce negli uomini perchè gli uomini hanno un'emotività che li spinge ad aver quella morale, ma nemmeno l'emotività può dirsi "legge assoluta".

Citazione:
Altro esempio: su un libro di Oriana Fallaci ho letto che una volta in una scuola un giovane commentò in questa maniera il fatto che alcuni mussumulani uccidono donne con le unghie smaltate: "Sono solo costumi diversi!"
Ora non so se sia una cosa vera, ma in ogni caso un relativismo del genere è innacettabile perchè viene negato il diritto alla vita.
Dove sta scritto che esiste un DIRITTO ALLA VITA?
Chi l'ha stabilito?

Per poter ragionare al mio modo, dovresti uscire dalla logica antropologica che ti fa vedere l'uomo come qualcosa di speciale. Da questa idea derivano i tuoi pensieri tipo "diritto alla vita", che sarebbe una cosa "speciale".
Guarda veramente cosa è l'uomo, una composizione di animalini, le cellule.

Come ho già detto, questi miei ragionamenti, anche se per me sono veri, non possono essere applicati, perchè per poter vivere tranquillo e per poter tutelare la mia stessa emotività, ho bisogno di una morale provvisoria.
Dunadan is offline  
Vecchio 08-12-2005, 12.01.23   #18
Dunadan
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Un'altra cosa... che è banale ma non sempre ci si pensa:

Si ha la sensazione che vi sia una morale che tutti gli uomini riconoscono, così che "sembra" che questa morale sia universale. Ad esempio a nessuno (tranne alcuni malati) piace vedere soffrire qualcun altro che non ha fatto nulla di male. Ci capita quindi di pensare di avere dappertutto delle conferme della verità della nostra morale.

Ciò accade, non perchè quella morale è realmente universale, ma semplicemente perchè gli uomini sono fatti allo stesso modo. Quindi abbiamo tante morali soggettive che si assomigliano.

Inoltre, vediamo che la nostra morale assomiglia spesso a quella degli altri animali, ciò per lo stesso motivo, perchè siamo fatti in modo molto simile (specialmente tra i mammiferi).
La nostra morale è più simile a quella del cane che a quella dei rettili.
Dunadan is offline  
Vecchio 08-12-2005, 15.56.38   #19
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
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Re: Re: Re: relativismo: un concetto pericoloso?

Citazione:
Messaggio originale inviato da Braveheart
Altro esempio: su un libro di Oriana Fallaci ho letto che una volta in una scuola un giovane commentò in questa maniera il fatto che alcuni mussumulani uccidono donne con le unghie smaltate: "Sono solo costumi diversi!"
Ora non so se sia una cosa vera, ma in ogni caso un relativismo del genere è innacettabile perchè viene negato il diritto alla vita.

Vorrei capire meglio in cosa consiste il "diritto alla vita", quali specifici diritti annovera questa categoria, perchè dovrebbe essere rispettato.
r.rubin is offline  
Vecchio 08-12-2005, 23.43.28   #20
Braveheart
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Re: Re: Re: Re: relativismo: un concetto pericoloso?

Citazione:
Messaggio originale inviato da r.rubin
Vorrei capire meglio in cosa consiste il "diritto alla vita", quali specifici diritti annovera questa categoria, perchè dovrebbe essere rispettato.


perchè dovrebbe essere rispettato?! La risposta mi sembra scontata: perchè la vita è sacra, è una cosa meravigliosa, e nessuno ha il diritto di privarmene.
Se non esiste nemmeno questo tipo di moralità, allora viviamo come bestie che si divorano tra loro e facciamo prima.
Braveheart is offline  

 



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